MeeaniIn questo paragrafo vengono esaminate le intercettazioni più significative contenute nell’informativa del gennaio 2006, tutte riguardanti Leonardo Meani, suddivise a seconda dell’interlocutore.

PUGLISI CLAUDIO (Guardalinee)

L’assicuratore vogherese, definito dal collega Babini “Puglia, l’ultrà del Milan” è forse il maggiore protagonista della Calciopoli rossonera.
-3475: Puglisi e Meani parlano del prossimo derby di Champions League tra Milan e Inter. Il guardalinee, ad un certo punto, si lascia andare ad una personalissima riflessione: «l’importante che noi riusciamo a fargli il culo a ‘sti interisti».
-4982: Meani dice a Puglisi che non è il caso che vada fino in Tunisia ad assistere Dondarini per un’inutile partita internazionale. Puglisi è stupito che l’amico sappia già della sua trasferta di “carattere segretissimo”. Meani ridacchia e spiega: «secondo te, perché so? Perché io sto spingendo da matti per te, no!»
-5556: Puglisi chiede a Meani se sarà lui ad assistere a Milan-Chievo (20 aprile 2005). Egli risponde che è stato già scelto per Parma-Sampdoria ma che farà cambiare la designazione, come poi accade. Meani dice a Puglisi di aiutare Copelli che sarebbe inviso alla Juve (in realtà Bergamo lo vuole punire per degli errori in Sampdoria-Palermo) e chiude con un sibillino: «tu comunque vedi di star zitto su queste cose che ti dico, eh?». Nella 5582 Meani informa l’amico che la designazione è stata cambiata.
-5656: Meani riferisce a Puglisi come ha istruito Babini, guardalinee scelto per Milan-Chievo: «gli ho detto… se ti mandano lì ti mandano perché sanno che sei gr… abbastanza gradito all’ambiente, oltretutto vai con le… di non fare cacate, no? Deficiente… io gliel’ho detto, gli faccio tu basta che do… mercoledì da intelligente come vogliono quelli lì… nel dubbio da una parte vai su dall’altra parte stai giù! Poi se le cose eclatanti che vedono tutti, nessuno dice niente, eh!».

 

Vista l’evidenza dei contenuti è inutile aggiungere ulteriori commenti. In questa sede giova solo ricordare che Puglisi si è reso spesso protagonista di sviste che hanno comportato notevoli vantaggi ai rossoneri. Due episodi su tutti: 7 dicembre 2002, il Milan batte la Roma con un gol di Inzaghi macchiato da un clamoroso fallo di mano. Puglisi, ben sistemato per vedere l’azione, non segnala il fallo. Successivamente non segnala una gomitata dello stesso Inzaghi a Zebina. L’arbitro era Collina. Il 19 ottobre, con Milan e Lazio sul risultato di parità, Puglisi fa annullare una rete di Stankovic segnalando un fuorigioco inesistente. Il serbo è circa un metro dietro la linea dell’ultimo difensore. Il Milan vincerà poi 1-0.

COPELLI CRISTIANO (Guardalinee)

-506: riassunto dei Carabinieri: «Meani pensa bene di fissare un incontro per l’indomani in considerazione del fatto che Copelli sarà proprio a Milano in quanto guardalinee di Milan-Sampdoria “eh ma ne parliamo dai ne parliamo magari…”. Nella stessa conversazione Meani rivela: “oh… ma hai visto che sto rilanciando e son troppo, sto rilanciando anche Messina (arbitro, nda)…»
-5359: Copelli si profonde in ringraziamenti: «Intanto Leo ti ringrazio e ti ringrazio tantissimo Ramaccioni di cuore, perché in questo momento…», quindi dice di essere preoccupato per la punizione che gli assegnerà Bergamo dopo gli errori in Sampdoria-Palermo, ma Meani lo rassicura: «sì, sì, ma adesso io gli parlo… adesso fai passare una settimana, poi gli arriva… gli arriva una tranvatina nostra, vedi che si raddrizza».
-5833: già citata in precedenza: «tu stai tranquillo! Adesso ci penso io, … io, appena passa la partita questa qui col Chievo mercoledì, io parlo con Galliani, lui lo sa Galliani, gli dico: senta questo qui è un nostro uomo gli dico io».

Meani non solo parla con arbitri, assistenti e designatori ma spinge anche per favorire certi direttori di gara a lui vicini (Messina). Inoltre prende le difese di Copelli promettendogli di sistemare la questione con Bergamo («gli arriva una tranvatina nostra, vedi che si raddrizza»). Copelli nell'interrogatorio del 13 maggio di fronte a Borrelli rivela: «Se un assistente avesse voluto arbitrare un incontro del Milan non si doveva rivolgere ai designatori, ma a Meani. Io e Puglisi eravamo graditi al Milan, era evidente che contro il Chievo le designazioni erano volute dalla società rossonera».

BABINI FABRIZIO (Guardalinee)

-5587: Meani lo informa di esser riuscito a cambiare la designazione e di averlo messo insieme a Puglisi per Milan-Chievo: «siccome si sono cagati addosso, allora mandiamogli i suoi amici». Babini replica basito: «bisognerebbe rifiutarla quella partita lì […] loro confermano, con questa designazione confermano che è tutta una porcheria» e Meani: «non sei contento di venire a fare il Milan, pirla? Vieni da me a trovarmi».
-5690: Meani si vanta ancora: «c’è mezza Can che mi telefona: eh, li hai designati tu quei due lì, cazzo…» al che Babini risponde: «ti ho detto che facciamo ridere tutta Italia con questa designazione».

Queste due intercettazioni sono tra le più eloquenti e significative dell’intera vicenda di Calciopoli. Meani, conscio del suo potere nella scelta degli assistenti comunica all’amico di essere riuscito a designarlo, insieme al fidato Puglisi, per Milan-Chievo. Babini, incredibilmente, si rende conto dell’illiceità della condotta e lo fa presente al suo interlocutore, il quale per nulla stupito lo invita pure per un incontro.

CONTINI GABRIELE (Guardalinee)

-530: Meani comunica anche a Contini quanto detto a Copelli riguardo all’arbitro Messina, aggiungendo che è riuscito a sistemarlo in prima fascia (ma allora anche Meani fa le griglie!): «un arbitro eccellente, ma quello che dico io è che cioè voglio dire in una gestione ci può stare, cioè non so comandi te, io te siamo amici, qualcosina in più me la puoi dare o… ma va bene… il giocatore tu lo richiami invece di ammonirlo, cioè sono queste cose qui, eh».
-3175: Contini chiama Meani per concordare un incontro a cena dopo la partita Milan-Brescia in cui lui è assistente (e nella quale non viene assegnato un rigore alle Rondinelle per fallo di mano di Nesta su cross di Milanetto). Quindi si dice felice perché è la quarta partita che fa del Milan, Meani, tronfio, si accolla il merito della designazione: «figa! Se non c’era zio, però sempre eh…?». Di nuovo Meani fa sapere di aver chiesto favori e, di nuovo, c’è la testimonianza della sua influenza diretta sulle designazioni.

STAGNOLI ALESSANDRO (Guardalinee)

-5802: Meani lo chiama con il nomignolo “Iaio”. I due parlano del finale del campionato e l’assistente si esibisce in commenti poco cortesi sulla Juventus (nella stagione 2004/05 Stagnoli ha diretto due volte i bianconeri).


DE SANTIS MASSIMO (Arbitro)

Arbitro da tutti indicato come vicino alla Juventus, anche se dalle due telefonate che lo riguardano sembra emergere il contrario.

-1625: Meani e De Santis parlano del prossimo derby di Champions League, successivamente il milanista si profonde in complimenti: «Massimone, sei tra i primi arbitri d'Europa». In cambio, il fischietto chiede una maglia autografata da lasciare al guardalinee Mitro.
-8199: De Santis chiama Meani e fa battute ironiche sul silenzio stampa deciso dalla Juve nelle ultime giornate di campionato.

RODOMONTI PASQUALE (Arbitro)

-4574 del 10 aprile 2005: (il giorno prima Rodomonti ha arbitrato Milan-Brescia)

Rodomonti: grande!!! Tutto a posto no?
Meani: Tutto a posto, non sei contento? T’ho fatto anche prendere sette e mezzo da Cecere, che t’ha scritto che sei preparato atleticamente
R: ho letto solo la Gazzetta e il Corriere dello Sport, gli altri non li ho letti ma credo che siano tutti sullo stesso andazzo, no?
M: Sì, obiettivamente non hai sbagliato niente… Perché anche quella roba là, che la menavano sul calcio di rigore. Ma è un metro e mezzo girato… Ma son quelle polemiche stupide, solite perché c’è di mezzo il Milan…”
R: tutto a posto
M: Tutto a posto. Comunque guarda che mi ha telefonato il mio presidente che ti dà l’indirizzo e ti manda a fare anche a te il trapianto dei capelli in Svizzera

Ma non era Moggi a condizionare i media? E poi cosa vuol dire «tutto a posto, no»? L’ultima frase ci informa che anche Berlusconi, e non solo Galliani, è al corrente di ciò che Meani sta facendo. Addirittura, per premiare il buon operato dell’arbitro, lo si manda in Svizzera per un trapianto. Omaggio natalizio anche questo?

MESSINA DOMENICO (Arbitro)

Una sola telefonata (5679) ma che dà ulteriore conferma del potere decisionale di Meani in sede di designazione degli assistenti. La notizia che il milanista è riuscito a cambiare i guardalinee per Milan-Chievo si è diffusa nell’ambiente al punto che Messina chiede: «oh cazzo! Ma li hai designati te i guardalinee o loro?».