Perdite Bilancio Juve/3 L'impairment dei calciatori

bilancioNei precedenti articoli dedicati al bilancio 2010/2011 abbiamo analizzato due fattori che hanno concorso in misura significativa alla perdita di esercizio (95,4 milioni). L'accordo transattivo con l'Agenzia delle Entrate (che pesa per 7,4 milioni) e gli accantonamenti per oneri relativi al personale tesserato e non (che, in totale, ammontano a 12,4 milioni).

Analizziamo ora la voce forse più spinosa e discutibile. Le svalutazioni (cosiddetto impairment) dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori, pari a 12 milioni.

Nel bilancio si specifica che "una parte di tali svalutazioni (6,7 milioni) sono state contabilizzate per allineare il valore residuo dei diritti alle prestazioni dei calciatori ai corrispettivi netti effettivamente percepiti per le cessioni avvenute nel corso della prima fase della Campagna Trasferimenti 2011/2012". Un'ulteriore svalutazione di 5,3 milioni è stata contabilizzata "per azzerare il valore netto contabile del diritto pluriennale alle prestazioni di un calciatore in scadenza di contratto al 31 giugno 2012, e conseguentemente in regime di svincolo dal gennaio 2012, non rientrante nel nuovo progetto tecnico". Questo fantomatico giocatore che ha il contratto in scadenza e non rientra nel progetto, mai nominato esplicitamente nel bilancio, è Amauri (uno dei tanti grandi affari della Juventus post Farsopoli).

I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori

Dal punto di vista contabile, i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono attività immateriali a vita utile definita con durata pari a quella dei contratti di prestazione sportiva sottoscritti con i calciatori.
Questi diritti pluriennali sono iscritti in bilancio al costo, comprensivo di oneri accessori ed eventualmente attualizzato in caso di pagamento dilazionato nel tempo. Il costo di iscrizione in bilancio viene ammortizzato a quote costanti in base alla durata dei contratti stipulati dalla Società con i singoli calciatori. Il piano di ammortamento originario viene prolungato in caso di rinnovo anticipato del contratto di prestazione sportiva con l'atleta.

Che cos'è l'impairment?

Il concetto di impairment è definito dal principio contabile IAS 36, dove vengono indicati i criteri che una società deve seguire per assicurarsi che le proprie attività siano iscritte in bilancio ad un valore non superiore al valore recuperabile.

Il valore di iscrizione in bilancio delle attività immateriali a vita definita (è il caso dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori) deve essere sottoposto ad impairment test quando ci sono indicatori di perdita di valore. Il paragrafo 9 dello IAS 36, infatti, impone di "valutare ad ogni data di riferimento di bilancio se esiste, sulla base di fonti informative interne ed esterne, una indicazione che un'attività possa avere subito una riduzione di valore". Se esiste questa indicazione, allora si deve procedere all'impairment test e, cioè, stimare il valore recuperabile dell'attività e confrontarlo con il valore contabile.

Il valore recuperabile è definito come il maggiore tra il fair value dell'attività al netto dei costi di vendita (e cioè l'ammontare netto ricavabile in caso di cessione) ed il valore d'uso (e, cioè, il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede possano avere origine dall'attività).

L'impairment nei bilanci precedenti della Juventus. Andrade e Diego

La Juventus ha già proceduto in passato a svalutare il valore di bilancio di alcuni giocatori.
Limitando l'analisi ai soli bilanci predisposti in base ai principi contabili internazionali (bilanci quindi dal 2006/2007 in avanti), i casi di impairment sono due (escludendo ovviamente le svalutazioni rilevate nel bilancio al 30 giugno 2011).
Andrade, nell'esercizio 2007/2008. Diego, nell'esercizio 2009/2010.

I motivi che hanno portato all'impairment del valore contabile dei due giocatori sono differenti.
Nelle note ai bilanci veniva precisato che "in presenza di indicatori di perdita di valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori (ad esempio, infortuni di particolare rilevanza o significative minusvalenze derivanti da cessioni effettuate successivamente alla chiusura del bilancio) viene effettuata la svalutazione (impairment) del valore residuo".

Nel caso di Andrade, la Juventus ha svalutato integralmente il valore del giocatore, vittima di un gravissimo infortunio al ginocchio sinistro (recidiva di una precedente frattura alla rotula) ed operato più volte nel corso della stagione. La società ha motivato la svalutazione integrale del valore residuo di bilancio (6,813 milioni) "in considerazione dell'impossibilità di recupero del calciatore alla vita agonistica". Andrade era stato acquistato nel 2007 (sessione estiva del calciomercato), per 10 milioni. Il difensore faceva parte, con Tiago ed Almiron, del tris di "campioni" acquistati da Blanc in quell'estate. A dimostrazione della bontà di certe scelte, questi giocatori sono stati tutti svalutati (Andrade nel bilancio 2007/2008, Tiago ed Almiron, come vedremo, nel bilancio di quest'anno). Il diritto alle prestazioni sportive di Andrade (comprensivo degli oneri accessori) è stato iscritto in bilancio a 10,22 milioni. La società aveva stipulato con l'atleta un contratto di tre anni e, quindi, l'ammortamento annuale era pari a 3,407 milioni (10,22 diviso 3). Al termine dell'esercizio, il valore netto contabile, pari a 6,813 (10,22 - 3,407), è stato integralmente svalutato. Dopo la chiusura dell'esercizio (in data 8 agosto) la Società ha chiesto la risoluzione contrattuale al Collegio Arbitrale della Lega. La vicenda si è poi conclusa con una transazione conclusa nel 2009, che ha comportato un ulteriore esborso per la Juventus (circa 3 milioni).

Nel caso di Diego, la Juventus ha proceduto all'impairment per adeguare il valore di bilancio a quello di mercato del giocatore, ceduto poco tempo dopo la chiusura dell'esercizio 2009/2010. Il fenomeno brasiliano era stato acquistato da Secco e Blanc nel 2009 (sessione estiva del calciomercato) per 25,5 milioni. Il diritto alle prestazioni sportive del giocatore (comprensivo degli oneri accessori) è stato iscritto in bilancio a 25,701 milioni. La società aveva stipulato con l'atleta un contratto di cinque anni e, quindi, l'ammortamento annuale era pari a 5,14 milioni (25,701 diviso 5). Come sappiamo, Diego ha ballato la samba a Torino una sola stagione ed è stato ceduto nell'agosto 2010 al prezzo di 15,5 milioni, con onere del contributo di solidarietà (0,775 milioni) a carico della Juventus (prezzo netto di cessione quindi 14,725 milioni). Il giocatore è stato quindi ceduto a meno del suo valore netto contabile (20,561 milioni), pari al costo di iscrizione in bilancio (25,701) al netto della quota annuale di ammortamento (5,14). Nel bilancio 2009/2010 è stata pertanto rilevata una svalutazione del valore del giocatore di 5,836 milioni, con il che si è adeguato il valore di bilancio (25,7 - 5,140 - 5,836) al prezzo di cessione.

L'impairment dei giocatori nel bilancio al 30 giugno 2011

Come indicato in precedenza, nel bilancio al 30 giugno 2011 sono state rilevate svalutazioni del valore dei giocatori per 12 milioni.
Una parte di queste svalutazioni (6,7) è stata contabilizzata per adeguare il valore contabile a quello di mercato. La quota residua (5,3 milioni) rappresenta invece la svalutazione integrale del valore residuo di Amauri, giocatore in scadenza di contratto (giugno 2012) ed escluso dal nuovo progetto tecnico.

Nelle note al bilancio viene evidenziato, rispetto al passato, un nuovo indicatore di possibili perdite di valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori. In aggiunta agli"infortuni di particolare rilevanza" (caso Andrade) ed alle "significative minusvalenze derivanti da cessioni effettuate successivamente alla chiusura del bilancio" (caso Diego) sono menzionate anche le "condizioni di mercato e contrattuali che di fatto impediscano la cessione di calciatori non più compatibili con il progetto tecnico". In presenza di questi (o altri) indicatori di perdita durevole, "il valore di carico residuo è svalutato fino a concorrenza del valore recuperabile".

Nei conti 2010/2011 non sono state effettuate svalutazioni per "infortuni di particolare rilevanza", anche se forse la posizione di Iaquinta, infortunato praticamente cronico, avrebbe potuto suggerire delle valutazioni diverse.

L'impairment nel bilancio al 30 giugno 2011 riguarda questi giocatori:
- giocatori in compartecipazione attiva: Paolucci (1,620 milioni), Almiron (1,308 milioni), Volpe (0,617 milioni) e Lanzafame (0,121 milioni). Totale: 3,666 milioni;
- giocatori che hanno risolto consensualmente il contratto: Tiago (2,821 milioni) e Grygera (0,170 milioni). Totale: 2,991 milioni
- giocatori in scadenza di contratto (2012) ed esclusi dal progetto tecnico: Amauri (5,348 milioni).

La svalutazione dei giocatori in compartecipazione attiva e di quelli che hanno risolto consensualmente il contratto (in aggregato, 6,657 milioni) è stata fatta per adeguare il valore di bilancio a quello (inferiore) di mercato, così come risultante dalle operazioni effettuate dalla società (risoluzioni delle comproprietà, cessioni, risoluzioni contrattuali).

Nel caso di Amauri, invece, la situazione è completamente diversa. La società ha effettuato un accantonamento al "fondo svalutazione relativo a calciatori non rientranti nel nuovo progetto tecnico, ma ancora in organico nella stagione sportiva 2011/ 2012" di importo pari al valore residuo di bilancio del giocatore (5,348 milioni). L'attaccante brasiliano era stato acquistato, dopo un'estenuante telenovela, il 1° luglio 2008. Il diritto alle prestazioni sportive del giocatore (comprensivo degli oneri accessori) è stato iscritto in bilancio per 21,391 milioni. La società aveva stipulato con l'atleta un contratto di quattro anni e, quindi, l'ammortamento annuale è pari a 5,348 milioni. Il valore netto contabile del giocatore al 30 giugno 2011, al netto degli ammortamenti cumulati in tre esercizi (16,043 milioni) era pari a 5,348 milioni. In sostanza, quindi, la Juventus ha accantonato al fondo svalutazione un importo pari all'ultima quota di ammortamento del costo del giocatore (in scadenza di contratto al 30 giugno 2012).

Leggendo le note al bilancio, si capisce che la Società ha deciso di svalutare Amauri (pur non nominandolo mai esplicitamente) in considerazione del fatto che il giocatore è in scadenza di contratto (e, quindi, in regime di svincolo dal gennaio 2012) e non rientra nel nuovo progetto tecnico. E' la combinazione di questi due fattori (prossima scadenza del contratto ed esclusione dal progetto) che ha portato all'impairment integrale. Il mero dato oggettivo della scadenza del contratto non avrebbe giustificato un analogo trattamento contabile in assenza della decisione di mettere il giocatore fuori rosa. E, in effetti, la Società non ha proceduto ad effettuare alcuna svalutazione in relazione agli altri giocatori con il contratto in scadenza nel 2012. Luca Toni (valore residuo di bilancio 0,125 milioni). Alexander Manninger (0,192 milioni). Fabio Grosso (0,755 milioni).

Nel Comunicato pubblicato dalla Juventus su sollecitazione della Consob, non viene data alcuna ulteriore informazione sulla svalutazione di Amauri. Si precisa solo che durante l'ultima sessione di calciomercato "la Società ha attivato diverse trattative con squadre italiane ed estere per la cessione del calciatore che ha però rifiutato, come peraltro consentitogli dalle norme vigenti, qualsiasi proposta pervenuta".


Considerazioni conclusive

La Juventus ha applicato un concetto di impairment estremamente rigoroso, verificando anche la possibilità dei giocatori di contribuire positivamente ai risultati della squadra.
L'accantonamento di 5,348 milioni al fondo svalutazione deriva, in estrema analisi, dalla decisione di mettere il giocatore fuori rosa. Si tratta, con tutta evidenza, di una decisione discrezionale e magari non definitiva, valutando i precedenti. L'anno scorso Fabio Grosso e Hasan Salihamidzic, messi fuori rosa, sono stati reintegrati in fretta e furia per l'emergenza infortuni. E lo stesso Grosso era finito nuovamente fuori rosa quest'anno, salvo essere reintegrato dopo la cessione di Ziegler in prestito.
L'esclusione di Amauri dal progetto tecnico ha inoltre comportato, oltre alla svalutazione di 5,348 milioni, anche l'accantonamento (sempre nel bilancio chiuso al 30 giugno 2011) di ulteriori oneri (6,9 milioni, corrispondenti alla retribuzione lorda dovuta al giocatore per la stagione successiva). Si veda in proposito "Perdite e bilancio juve / 2. Oneri relativi al personale tesserato non rientrante nel nuovo progetto tecnico".
Si ha quasi l'impressione che la Società abbia fortemente voluto accantonare nei conti 2010/2011 oneri futuri.
Potrebbe trattarsi di un'esigenza dettata dal financial fair play (meglio perdere oggi che domani).
Oppure anche di una inconfessabile voglia di delisting. Ma sembra che la Consob non abbia gradito...