Perdite Bilancio Juve/2 - Oneri relativi a tesserati esclusi dal nuovo progetto

bilancioProseguiamo nell'analisi del bilancio sfondato della Juventus e, in particolare, di alcuni dei fattori negativi che hanno concorso a determinare la perdita (record, per le abitudini juventine) di 95,4 milioni.
In sede di chiusura del bilancio sono stati effettuati accantonamenti a fondo rischi di 11,7 milioni per oneri relativi a personale tesserato non rientrante nel nuovo progetto tecnico. Un ulteriore accantonamento di 0,7 milioni è stato effettuato per oneri relativi al personale non tesserato.
Nelle note illustrative al bilancio si spiega che, in applicazione del paragrafo 66 del principio contabile IAS 37, rientrano negli accantonamenti a fondi rischi gli oneri per retribuzioni contrattualmente dovute a personale tesserato e non tesserato non più impiegato nel progetto tecnico o nell'organizzazione societaria. Rientrano in tale fattispecie allenatori esonerati e calciatori non facenti parte del progetto tecnico.
Al punto 41 delle note illustrative al bilancio si chiarisce che gli accantonamenti di 11,7 milioni si riferiscono a "tecnici esonerati" (benché non nominati esplicitamente, si tratta di Del Neri e del suo staff) e a "un calciatore non rientrante nel nuovo progetto tecnico". Il nome del calciatore non viene fatto, ma l'unico calciatore tesserato non rientrante nel progetto tecnico risulta essere il fenomeno brasiliano Amauri (il cui valore netto contabile è stato oggetto di impairment, cioè svalutato, come analizzeremo in un prossimo articolo).
L'accantonamento di 0,7 milioni si dovrebbe invece probabilmente riferire ad un dirigente che ha interrotto nel corso dell'esercizio 2010/2011 il proprio rapporto di lavoro con la Juventus.
Il principio contabile IAS 37 stabilisce i criteri di contabilizzazione e l'informativa di bilancio in materia di accantonamenti e di attività e passività potenziali. Gli accantonamenti sono definiti come passività con scadenza o ammontare incerti. In altri termini, gli accantonamenti si distinguono da altre tipologie di passività, quali i debiti commerciali e gli stanziamenti per debiti presunti, perché non vi è certezza in merito alla scadenza o all'importo della spesa futura richiesta per l'adempimento.
Come precisato nel bilancio della Juventus, gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono iscritti a fronte di perdite ed oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare e/o la data di accadimento. Questi accantonamenti sono iscritti in bilancio solo quando
1. esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) derivante da eventi passati;
2. è probabile che per l'adempimento di tale obbligazione si renderà necessario l'impiego di risorse economiche;
3. può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.
Il paragrafo 66 dello IAS 37, richiamato esplicitamente nel bilancio della Juventus a commento degli accantonamenti in questione, si occupa degli accantonamenti per i cosiddetti "contratti onerosi". Un "contratto oneroso", in base alla definizione contenuta nel paragrafo 10 del principio contabile, "è un contratto nel quale i costi non discrezionali necessari per adempiere alle obbligazioni assunte sono superiori ai benefici economici che si suppone siano ottenibili dal contratto". Per "costi non discrezionali" si intendono i minori tra i costi per adempiere al contratto e quelli per risolverlo (risarcimenti e penali). Se un'impresa ha un "contratto oneroso" in essere, l'obbligazione attuale presente nel contratto deve essere rilevata e determinata come un accantonamento.
Gli accantonamenti (di 11,7 milioni per oneri relativi al personale tesserato e di 0,7 milioni per oneri relativi al personale non tesserato) riflettono pertanto l'esistenza di "contratti onerosi", così come definiti nel principio IAS 37.
Nel bilancio non sono fornite ulteriori informazioni sugli accantonamenti in questione e sui sottostanti "contratti onerosi".
Sappiamo, ovviamente, che una parte degli accantonamenti relativi al personale tesserato (una quota, cioè, di 11,7 milioni) si riferisce ad oneri relativi agli accordi con Del Neri (ed il suo staff). Nel bilancio non viene specificato l'importo (e, cioè, quanti degli 11,7 milioni siano connessi a questa vicenda). Il dato lo si ricava però leggendo il Comunicato che la Juventus ha pubblicato questa sera sul proprio sito, su sollecitazione della Consob. L'autorità di vigilanza deve aver chiesto alla società chiarimenti sui fattori che hanno determinato la perdita di bilancio e sulla tempistica con cui il Consiglio si è reso conto dell'esistenza di una perdita di importo tale da determinare l'integrale erosione del patrimonio netto della società.
La quota di accantonamento relativa a Del Neri ed al suo staff è pari a 4,8 milioni. La Juventus ha sollevato dall'incarico l'allenatore a fine maggio 2011, pubblicando una stringata nota sul sito ufficiale: "Juventus Football Club comunica che Luigi Del Neri non sarà l'allenatore per la stagione 2011/2012" (seguono ringraziamenti ed auguri di rito). Non siamo a conoscenza dei termini del contratto stipulato nel 2010 con il tecnico e non sappiamo se al momento dellì'esonero siano stati presi accordi specifici tra le parti. Non siamo quindi in grado di stabilire se i 4,8 milioni accantonati rappresentino meramente la remunerazione dovuta per la prossima stagione o se comprendano, per effetto di specifiche pattuizioni tra le parti, anche eventuali oneri aggiuntivi per la società nell'ipotesi in cui i tecnici esonerati non riescano a trovare una nuova occupazione entro una data stabilita.
L'altra quota degli accantonamenti relativi al personale tesserato si riferisce, come detto in precedenza, ad "un calciatore non rientrante nel nuovo progetto tecnico". Anche in questo caso l'informativa di bilancio è particolarmente stringata. Non viene svelata l'identità del giocatore, non viene data alcuna indicazione in merito all'importo dell'accantonamento specifico (il dato di 11,7 milioni si riferisce infatti sia a questo giocatore sia al precedente staff tecnico) e non vengono forniti ulteriori dettagli sulle ragioni che hanno portato ad effettuare l'accantonamento. Il Comunicato pubblicato dalla Juventus, tuttavia, consente di sciogliere alcuni di questi dubbi.
Il nome del calciatore non viene fatto neppure nel comunicato, ma si tratta con tutta evidenza di Amauri. L'importo dell'accantonamento è pari a 6,9 milioni e rappresenta "la retribuzione annuale lorda contrattualmente prevista per l'esercizio 2011/2012".
Il ragionamento che ha portato la Juventus ad accantonare nel bilancio al 30 giugno 2011 la retribuzione pattuita per la stagione successiva potrebbe essere in qualche modo analogo a quello che ha determinato la svalutazione integrale del costo del giocatore. L'attaccante è fuori rosa e non sarà utilizzato nel corso della stagione. La Juventus, tuttavia, è ovviamente obbligata a corrispondere ad Amauri la retribuzione pattuita, pur non ricevendo alcun beneficio economico in cambio (stante la decisione di considerare il giocatore "non rientrante nel progetto tecnico"). Il contratto con Amauri è stato pertanto considerato un "contratto oneroso" (ed in tal senso si esprimono sia il bilancio che il Comunicato, che fanno riferimento al paragrafo 66 del principio IAS 37). Di conseguenza, la società ha provveduto ad accantonare l'importo della remunerazione contrattualmente dovuta al giocatore per l'anno 2011/2012.
Non ci si può esimere dal notare come la decisione di mettere fuori rosa Amauri abbia avuto un impatto "devastante" sul bilancio 2010 /2011 della Juventus. Questa decisione, infatti, ha comportato la svalutazione integrale del costo del giocatore (con un onere di 5,3 milioni) e l'accantonamento al fondo rischi di ulteriori 6,9 milioni.
Per quanto riguarda il personale non tesserato è stato effettuato un accantonamento di 0,7 milioni. Anche in questo caso non sono forniti ulteriori ragguagli in merito. L'accantonamento potrebbe essere stato effettuato a fronte di una buonuscita concordata con un dirigente che ha lasciato la società. Potrebbe trattarsi del Dottor Bergero, in passato Chief Financial Officer, che ha interrotto il proprio rapporto professionale con la Juventus il 28 febbraio 2011.
In conclusione, ci sono evidentemente alcuni aspetti che meritano di essere approfonditi in relazione agli accantonamenti analizzati in questo articolo, tenuto conto che l'informativa di bilancio appare tutt'altro che esaustiva sul punto. Ci ripromettiamo di chiedere le delucidazioni del caso nella prossima assemblea e, come al solito, vi daremo conto delle risposte eventualmente ricevute.



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