Bonucci e Martinez, due novità per Del Neri

bonucciHanno sostenuto e superato le visite mediche, nei prossimi giorni firmeranno il loro primo contratto con la Juventus: Leonardo Bonucci e Jorge Martinez si aggiungono a Marco Storari e Simone Pepe nell’ottica del nuovo corso inaugurato da Marotta, che sembra puntare su giocatori di rendimento già formati e con la giusta “fame”.
Per ora il solo Bonucci rientra nella cerchia dei prospetti futuribili, mentre di campioni affermati o in via di affermazione, nemmeno a parlarne.
Quanto sarà vincente questa mossa lo dirà il campo, di certo la società si sta muovendo ascoltando i dettami dell’allenatore.
L’ex difensore del Bari e l’uruguagio del Catania rientrano nella categoria “calciatori modello Del Neri”.
Bonucci arriva alla Juve in virtù di un giro di comproprietà che ha coinvolto Bari, Genoa e la stessa Juventus, che in conclusione dovrebbe registrare un esborso di poco meno di 6 milioni dalle casse societarie.
Il ventitreenne viterbese è un difensore centrale dal fisico possente, ma dalle movenze tutt’altro che “ingessate”, l’identikit del “centralone” che Del Neri, per filosofia, predilige.
Bonucci ha personalità ed è reduce da un campionato di alto livello (come tutto il Bari, del resto), ma ora arriva il difficile.
A Torino non basterà ripetersi, bisognerà capire se la pressione di quella maglia non sarà eccessiva per un giovane che di fatto disputerà il suo secondo campionato di serie A; ma soprattutto la prova più importante che l’ex interista dovrà affrontare sarà quella di dover guidare la difesa, posto che la materia non è roba per Chiellini.
Bonucci è anche discretamente pericoloso nell’area avversaria, “habitat” nel quale sfrutta stazza e piazzamento: la statistica dice che nelle prime due stagioni da professionista (in serie B con Treviso e Pisa) il neo-juventino ha segnato 5 gol, mentre la scorsa stagione (quella dell’esordio nel grande calcio) ha realizzato il suo primo gol nella massima serie e il primo in Nazionale alla seconda (e per ora ultima) presenza in azzurro.
Per finire, un dato significativo, che forse è quello cui dovremmo prestare più attenzione: il giocatore sembra fisicamente solido, non avendo saltato neppure una partita nello scorso campionato.
Speriamo che l’aria di Torino non faccia invertire la tendenza.

martinezL’altra “new entry” è Jorge Andrés Martinez detto “El malaka”, soprannome affibbiatogli da uno zio che volle sottolinearne il genio ma anche la sregolatezza.
Non sarà un giocatore banale, Martinez.
E’ uruguagio, e già le origini potrebbero bastare per certificarne la predisposizione all’agonismo. Salta l’uomo, e questo non è sicuramente un male.
Ha un caratterino non semplice, anche in campo, e questo potrebbe non essere un bene in assoluto. Ha 27 anni, l’età giusta per approdare ad un grande club, e per lui vale lo stesso discorso fatto per il più giovane Bonucci: come reagirà all’impatto con una maglia di quel peso?
Saranno stati ben spesi quei 12 milioni sborsati da Marotta per questo “atipico” capace di giocare su entrambe le fasce sfruttando progressione, forza e dribbling?
Perplessità ce ne sono indubbiamente, per un giocatore amante dell’”uno contro uno” ma che non ha niente da spartire con un esterno classico alla Krasic, tanto per fare un nome del quale si continua a parlare.
Martinez é piuttosto un attaccante di movimento che non disdegna la porta, forte di testa e bravo nell’inserimento nell’area piccola, da centravanti puro.
I 9 gol totalizzati nella sua migliore stagione catanese (l’ultima) sono un bottino da seconda punta nemmeno troppo prolifica, anche se a tratti geniale, e a testimoniarlo ci sono prodezze personali come quelle che Martinez ha esibito nell’ultima stagione contro Inter e Lazio. Chissà…