I tifosi vendono la Juve

Cobolli ed i fratelli ElkannLa delusione e la rabbia dei tifosi juventini invade il web ed il fiume dei giudizi negativi è tracimato. Non è depressione per un momento poco felice della squadra ma consapevolezza di problemi maggiori, profondi, legati alla competenza della struttura societaria. La stampa sportiva ha attaccato, chi blandamente e chi frontalemente, il tecnico Claudio Ranieri fino a chiederne la sostituzione ma è fin troppo benevola nei confronti di dirigenti che hanno, secondo i tifosi, le colpe maggiori. Ranieri ha tante colpe, ha manifestato debolezza e idee poco chiare ma queste non sono novità per i tifosi più attenti, quelli che questi difetti li hanno annotati già nello scorso campionato. Anche se la stampa tende a scaricare tutte le colpe sull'allenatore, il più facile da mettere nel mirino, non sfugge al tifoso juventino che le colpe maggiori sono della proprietà e dei dirigenti che sono stati scelti per occuparsi della Juve. Le risposte al nostro sondaggio sono chiare: il 65% dei nostri lettori si è espresso, sino ad ora, dicendo che dovrevvero essere sostituiti i dirigenti che hanno scelto e confermato Ranieri. Alle stesse conclusioni si arriva leggendo forum e siti bianconeri, leggendo le mail che riceviamo. Ne pubblichiamo una tra le tante, di un lettore che metterebbe in vendita la Juve: 

Annuncio : Vendesi ex gloriosa società di calcio con storia ultracentenaria.
Solo persone seriamente interessate a investire nella società (No perditempo e incompetenti, no Cobolli Gigli, no Blanc, Secco, Ranieri e pallavolisti vari).

Juventus F.C., fondata il 1 Novembre 1897, con un palmares di tutto rispetto fatto di 53 titoli di cui 42 nazionali (29 scudetti, 9 Coppe Italia e 4 Supercoppe Italiane) e 11 Internazionali (2 Coppe Campioni, 2 Coppe Intercontinentali, 1 Coppa delle Coppe, 3 Coppe Uefa, 2 Supercoppe Europee, 1 Coppa Intertoto).
La Juventus è l'unica società calcistica a livello pianetario ad avere vinto tutti i tornei e coppe ufficiali a livello internazionale. Inoltre, nel 1985 fu la prima società calcistica a vincere le tre maggiori competizioni europee, seguita, a tutt'oggi, solo da Bayer Monaco e Ajax.
In quest'ultimo ambito la compagine bianconera è la seconda squadra italiana, la terza squadra europea e la sesta a livello mondiale per numero di titoli vinti e ufficialmente riconosciuti da ciascuna delle sei confederazioni regionali affiliate alla FIFA, in questo caso l'Unione delle Federazioni Calcistiche Europee.
Dal 3 dicembre 2001 la Società torinese è quotata in borsa e fa parte del segmento Star (segmento titoli con alti requisiti) uno dei gruppi azionari più importanti e di successo del mondo.
Fin dal 1923 feudo della famiglia Agnelli che, soprattutto fino alla morte dei suoi due ultimi degni rappresentanti, Gianni e Umberto, ha profuso molte energie e risorse economiche per avere il meglio per la squadra che sentivano dentro e che si emozionavano a veder giocare come veri tifosi.
Giocatori storici hanno vestito la maglia bianconera da Boniperti a Sivori, Charles, Platini, Zidane, Scirea, Zoff, solo per citarne alcuni.
Gli ultimi anni, su cui preferirei sorvolare hanno visto la società un po' in difficoltà per via di iniziative extra-calcistiche poste in essere da avversari (e avallate dalla nuova-juve), stanchi di essere umiliati sul campo (soprattutto la seconda squadra di Milano) e di gettare soldi per non vincere nulla, al contrario della Juventus della Triade (pericolosissimo Trio di persone capaci di gestire in modo vincente e poco costoso una società, al contario del modello Moratti).
Il colpo di grazia è stato dato dalla nuova incapace dirigenza che, prendendo a modello Albinoleffe e Chievo, punta a trasformare la Gloriosa compagine bianconera in una "vibrante" (come direbbe Ranieri) formazione di metà classifica, un po' "rompiscatole" ed un po' "camaleonte solido", con esborsi spropositati per giocatori mediocri e il famoso schema del "Palla fai tu" in campo.
La Vecchia Signora può contare sull'apporto di oltre 10 milioni di tifosi di tutti i tipi, recentemente divisi dai due Presidenti (Cobolli e Gigli) in Tifosi di Serie A, che sorridono anche dopo ogni disfatta, urlando "Claudio portaci a Roma", e tifosi rancorosi di Serie C, che non dimenticano e tengono all'onore della loro squadra, prima ancora che ai successi e agli smile.

P.S. Per favore salvate la Juve, non c'è molto tempo.
P.S. 2 Possibile che gli Emiri e i Russi vogliano solo società Inglesi ?
MoMa79 *********@virgilio.it 


Ma il nostro lettore non è l'unico a voler "vendere" la Juventus. Su eBay è comparso l'annuncio di un tifoso deluso che ha messo in vendita "Dirigenti, giocatori JUVENTUS F.C. - Vendesi, regalasi". In vendita Cobolli, Blanc, Secco, Ranieri, Molinaro e gran parte dei recenti acquisti. Base d'asta 0,50 €, tenendo conto delle difficoltà economiche del paese. 

Altro invito chiaro, in linea con il pensiero della gran parte dei tifosi juventini, viene dal nostroTrillo, sul suo blog:
 
JUST DO IT.

Dopo avere raggiunto il primo sub-livello del fondale che avevamo iniziato a scavare due anni e mezzo fa, adesso i sondaggi si sprecano, le soluzioni abbondano. E i fenomeni del senno di poi si rotolano per terra, tutti, come posseduti da un krapfen con la caponata.

Io che invece credo di essere meno realista del re ma più realista di Tuttosport, non vado più in là dello stringato consiglio-auspicio di ieri mattina, per capire il quale non credo serva saper leggere i fondi del caffè (QUI).

Volendo dare un senso a quell'auspicio, però - anche se chi legge questo blog, a quest'ora, un'idea dovrebbe essersela fatta - mi chiamo fuori dal gruppo di chi vorrebbe vedere la testa di Ranieri rotolare nel cesto fin da subito.
Il cuore dice di no, e lo fa bestemmiando come un turco, ma sinceramente temo che la nostra condizione da Basso Impero - per dirla alla Emilio Cambiaghi - non sarà così passeggera come sostenevano i fans della nuova Smile's Age al ritorno in serie A; o come si sono affrettati a sottolineare Cobolli Gigli e Blanc l'altro ieri, dopo l'ennesima sconcertante prova esibita dalla Juventus per mano del mister arruffone e dei prodi pedatori col Suv - quello sì, bello grande - al posto degli attributi.

Che quell'erede mal riuscito con la passione per Tronchetti Provera e le sue imprese (imprese con la minuscola, tutte e sempre, escluse le liquidazioni incassate per lasciarsi alle spalle le macerie di qualsiasi cosa tocchi) faccia un favore a qualche milione di persone, imitando suo nonno. Che se proprio come scopritore di eredi non ha avuto né fortuna né tocco fatato, perlomeno nel 1994 ebbe il buon senso di assecondare Enrico Cuccia, separando le sorti del suo primo amore - la Fiat - da quelle del fratello Umberto; e affidandogli, come parziale ricompensa, quelle della Juventus.

Scenda a patti con suo cugino Andrea, senza troppe esitazioni, accontentandosi di guidare l'Impero del Cruscotto Tremolante insieme all'Emetico senza vergogna (un altro che di imprese con la minuscola ha saputo inanellarne un rosario), e lasci che a tentare di salvare il salvabile, di quel mucchio di rottami bianconeri che lui per primo ha contribuito ad ammassare, non siano liquidatori a gettone, sgrammaticati esperti di tennis e un manipolo di nani e ballerine degni di un circo di periferia.

Solo allora avrà senso parlare di futuro, una volta per tutte.
 
Trillo