Noi tifiamo Napoli, tiè!

Rigore del NapoliCapita sempre più spesso in questo periodo, in cui impazzano sui giornali e sulle tv le notizie di calciomercato, di leggere e di sentire le dichiarazioni a turno dei principali dirigenti juventini a proposito degli innesti da effettuare nel nostro organico questa estate, per poter completare al meglio la rosa messa a disposizione di Ranieri e poter competere come si addice a una squadra dal blasone dei bianconeri, in Italia ed Europa (a meno che non si voglia considerare, come ahimè sembra fare lo stesso tecnico bianconero, la Vecchia Signora come una semplice matricola di Champions League!).

Ovvio che, quindi, i tifosi juventini sparsi per il globo si interroghino su quanti e quali saranno gli aggiustamenti tecnici che verranno apportati alla squadra, dibattendo, specie su internet e in particolare nei forum, sui nomi che vengono accostati alla squadra del cuore o che sono stati già presi, dividendosi in molti casi sui movimenti veri o presunti della dirigenza di Corso G. Ferraris. In particolare c’è una teoria che continua a imperversare ovunque, dividendo i più, cavalcata da Cobolli, avallata da Gigli e sbandierata ai quattro venti dai suoi seguaci, e che si può riassumere in questa frase:

“La Juventus è fortissima così com’è, non abbiamo bisogno di spendere. Ci basteranno due-tre innesti per renderla micidiale. La prova? Guardate i risultati: se così come siamo lo scorso anno abbiamo battuto Roma, Inter e Milan, figuriamoci se recuperiamo gli infortunati e inseriamo un paio di elementi bravi nel gruppo dove possiamo arrivare.”

Questa frase viene spesso ripetuta dai dirigenti juventini ma anche, come detto, da chi crede in loro. E poco importa se in un momento di lucidità lo stesso Claudio Ranieri, poco tempo fa, invitò alla calma dicendo che per vincere la Coppa Campioni o lo scudetto ci vorrebbero almeno cinque grandissimi giocatori, facendo eco alle richieste di Buffon, Del Piero e Camoranesi, che a più riprese in queste settimane hanno chiesto alla società grossi colpi.
A Cobolli, al quale a volte sembrerebbe non interessare niente di questi discorsi e della Juventus, proprio come colui che gli paga lo stipendio, certe frasi entrano da un orecchio, piroettano gioiose nella sua testa, ed escono dall’altro. Così il “nostro” fa finta di non capire e continua a battere sullo stesso tasto. Appoggiato per l’occasione sia dai giornali che dalle tv amiche, dai tifosi di serie A, e da quelli avversari, che godono dal loro punto di vista a prenderci in giro e ad avallare ogni azione sballata di questa dirigenza per l’ovvio interesse di continuare a vederci in questo limbo di mediocrità a cui ci hanno condannato certe scelte societarie.

Tre acquisti di peso: questa era la promessa di Blanc. Ma sinceramente ad oggi solo quello di Amauri può essere definito tale. Mentre gli altri puntano a Ronaldinho, Mancini, Deco, Drogba o Ricardo Carvalho, quasi tutti disponibili a prezzi molto al di sotto del loro effettivo valore di mercato, e dunque a costi da vero affare, noi dobbiamo accontentarci di un paio di ragazzini che potrebbero finire bruciati e forse qualche mediocre scarto altrui, perché, come ha spiegato “signorsì” Ranieri (a proposito, anche lui cambia spesso opinione, che sia un altro Cobolli&Gigli?) “non sempre chi più spende vince". Già, ma chi non spende o non si muove bene per comprare campioni, a sua volta, non vince mai.
E allora, noi che siamo rancorosi e poco inclini a farci abbindolare da qualche risultato positivo e dalle promesse da marinaio, noi che amiamo guardare spesso ai numeri, che come direbbe qualcuno, non mentono mai e spesso sono indicativi di tante situazioni più di qualsiasi discorso, abbiamo deciso, per puro raffronto, di capire meglio se in fondo la dirigenza juventina non avesse ragione e analizzato i risultati di una neo-promossa (sigh!) a caso, il Napoli, facendo così una scoperta sensazionale: i partenopei sono più forti della Juventus!

E il prossimo anno chiunque se la dovrà vedere con loro per vincere il tricolore, specie se il Presidente De Laurentiis, lui sì innamorato della sua squadra, come promesso continuerà a fare degli investimenti importanti (per i suoi obiettivi).

Come dite? Stiamo delirando? Assolutamente no. Seguo il ragionamento fatto da Cobolli Gigli, Blanc e i loro discepoli dell’ottimismo: se la Juventus è fortissima già così com’è e, come prova, si esibiscono le vittorie su Milan, Inter e Roma, cosa dire allora del Napoli che ha battuto, e nettamente dal punto di vista delle reti, Juventus, Inter, Milan e Fiorentina? Ovvio, se la matematica non è un opinione e seguendo il ragionamento cobolliano, che è più forte di noi e ancora meno bisognosa di fare acquisti importanti per poter dominare in Italia e, in futuro, in Europa…

Massimo Reina


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Oggi abbiamo pubblicato l'articolo di Massimo, un nostro lettore che mette in rilevo una interessante considerazione.