Dopo 5 anni parole ed azioni da vera Juventus

Andrea AgnelliAbbiamo seguito la conferenza stampa organizzata a Roma dalla Juventus come si fa con una partita decisiva, come seguiamo ogni volta le udienze del processo. Non si trattava solo di non sentirsi più soli, come tifosi, si trattava di verificare se la tua squadra usciva dagli spogliatoi con gli occhi di tigre o se lasciava, anche questa volta come quel tragico 31 agosto 2006, l'anima nello spogliatoio, per piegarsi ad una ragion di stato che non ha prodotto nulla di buono né a chi quella scelta ha battezzato, né ai tifosi. Non ci si piega davanti a nessuno, tantomeno davanti ad una conclamata ingiustizia, non ci si ferma quando si cerca giustizia e verità.
Questi alcuni dei pareri raccolti a caldo nella nostra redazione:

L'orgoglio di Ju29ro.com - Le intenzioni manifestate oggi dal presidente Agnelli sono chiare: la Juve farà di tutto, ricorrendone le condizioni, per riavere i due scudetti e intanto si muove sin da subito per fare chiarezza sul malfunzionamento della Figc. Immaginiamo che per i tifosi bianconeri la soddisfazione sia piena e univoca, anche se tante possono essere le chiavi di lettura. Per la nostra redazione, in particolare, è un giorno importante e la soddisfazione è grande per un motivo un po' tutto nostro. Per far capire chi eravamo e qual era il nostro obiettivo il creator del nostro gruppo ha scelto a suo tempo il logo Ju29ro: lì c'era la nostra juventinità, lì c'era la voglia di difendere la storia della Juventus, di rivendicare i 29 scudetti conquistati sul campo. Ci siamo dati da fare inventandoci " giornalisti"; ci credevano in pochi e ancora oggi in pochi ci credono, eppure abbiamo fatto un bel giornale, abbiamo fatto riflettere migliaia di appassionati di calcio sulla strana storia di Calciopoli. Oggi è come se cominciassimo a intravedere il frutto di tutto il gran lavoro che abbiamo spassionatamente fatto in questi anni.
Un frutto che ha un sapore particolare e tutto nostro: l'orgoglio di esserci battuti e di batterci giornalmente da juventini. Juventini veri.
Il Direttore, Enzo Lombardo

Una sensazione bellissima - Non vi nascondo che negli istanti immediatamente precedenti all'inizio della conferenza stampa avevo anche un leggero batticuore, come se stesse per iniziare una semifinale di Champions League. Poi le parole del Presidente, chiare e precise proprio come me le sarei aspettate. E anche i tre legali, devo dire, mi hanno fatto una bellissima impressione. Sembravano Kohler, Montero e Ciro Ferrara, tre mastini implacabili nel districarsi tra tackles procedurali e entrate d'anticipo su qualche roseo interrogante. Mi hanno fatto sentire finalmente quello che cercavo da cinque anni, ossia la perfetta comunione di intenti tra un comune tifoso e chi siede sulla tolda di comando. Una sensazione bellissima, devo dire. Quella di non sentirsi più solo, di non navigare più controvento sulla orgogliosa zattera di ju29ro.com: oggi mi hanno dato un passaggio sulla loro corazzata. Era ora. E che sia solo l'inizio.
Alessio Epifani

"Sterilizzare l'ambiente"
- Si tratta di una frase pronunciata con riferimento diretto alla FIGC, e non è uscita dalla bocca di un pericoloso tifoso rancoroso, ma è farina del sacco di Michele Briamonte, coordinatore del team di legali della Juventus FC. Se ci pensate bene, al di là della pacatezza dei toni usati nella conferenza stampa, questa frase rappresenta il più duro attacco nei confronti del sistema calcio che sia mai stato sferrato dal 2006 ad oggi.
E' ormai chiaro come la vicenda dello scudetto 2006 non sia più una questione di albo d'oro, non si tratta di capire se quel titolo vada riconsegnato ai legittimi proprietari, oppure debba rimanere a Milano ostaggio dell'in-competenza della FIGC. Ciò che viene messo in dubbio è qualcosa di molto più importante, ed è la credibilità stessa del sistema.
Il mondo del calcio, già minato dagli scandali e bloccato dall'immobilismo dei suoi dirigenti, proseguendo su questa strada rischia seriamente l'implosione , l'ha detto a chiare lettere anche l'avvocato Chiappero sul finale della conferenza stampa. Insomma, chi può pensare di investire in un ambiente che necessita di essere "sterilizzato"?
E' importante e significativo che queste parole vengano dai rappresentanti legali dell'unica società italiana che si presenta al via della nuova stagione vantando uno stadio di proprietà nuovo di zecca. L'unica società che realmente investe nel calcio è anche l'unica che è costretta a ricorrere in tutte le sedi non per avere dei privilegi, ma semplicemente per ottenere parità di trattamento. Siamo davvero alla follia.
Andrealoca

Verità e giustizia dappertutto - Oggi molti di noi hanno pensato che il cerchio si è chiuso, che il testimone è finalmente passato da un gruppo di rancorosi alla più importante società sportiva italiana.
Come tanti, nel sentire pronunciare certe parole dal Presidente Agnelli ho provato emozione, ma allo stesso tempo sento che tutto questo, che è già molto più rispetto a quanto tutti noi potessimo immaginare solo qualche tempo fa, non basta ancora. Non ho nessuna intenzione di smorzare gli entusiasmi, ma mi sentirò appagato solo quando la sacrosanta richiesta di giustizia e verità riguarderà non soltanto l’ambito della giustizia sportiva, ma anche quello della giustizia ordinaria (dalla quale, non dimentichiamolo, i paradossi della giustizia sportiva traggono origine). Contro il vecchio management della Juventus (ed in definitiva contro la Juventus stessa) è stato imbastito un procedimento penale caratterizzato da diverse ed evidenti “anomalie” (chiamiamole così, anche se verrebbe da usare altri termini): si chieda conto ai Signori Auricchio, Narducci, Beatrice e Lepore, nelle sedi competenti e con la stessa fermezza usata oggi, del perché ciò sia potuto avvenire.
Mi piace pensare che il significato da dare alle parole del Presidente e dei legali della Juventus sia proprio questo: vogliamo verità e giustizia e la vogliamo dappertutto.
Scireapalloned'oro

"Vi è un danno di immagine da presa in giro... ed è per questo che siamo qui" - In queste parole dell'avvocato Chiappero, che insieme al collega Briamonte e al professor Landi tenta di spiegare ad uno dei vicedirettori della Gazzetta le motivazioni della sussistenza di un danno nei confronti della Juventus, penso sia racchiusa l'essenza di Farsopoli: una grande, gigantesca, immensa presa per i fondelli nei confronti non solo di una singola società ma di milioni di italiani, tanti dei quali ancora non riescono a rendersene conto, nonostante ormai ad oggi i pentoloni scoperchiati non si contino nemmeno più. Di coperchi ne salteranno ancora, questo è certo, la fine della più grande farsa della storia del calcio è ancora lontana, ma per chi ha avuto la tenacia e la forza di aspettare questo giorno, per cinque lunghi anni, le speranze di avere giustizia e verità sono più forti e salde. Ogni giorno è un giorno in meno, forza e coraggio, non è mai troppo tardi per fare sul serio.
LeRoi

Il punto di non ritorno. Oggi si è fissato un punto di non ritorno. Forse è questo il significato più importante di questa giornata, che non credo sia esagerato definire storica. Andrea, lo sappiamo, aveva più volte dichiarato (anche tra lo scetticismo di qualche juventino amareggiato e deluso) che avrebbe fatto tutto quanto in suo potere per avere "parità di trattamento". Ma erano, appunto, solo parole.
Oggi, passatemi la similitudine, Andrea ha scoperto le batterie e ha sparato alzo zero. Non solo, ha tenuto a precisare che questo è solo l'inizio, e ha fatto capire che si fermerà solo quando i due scudetti scippati saranno rientrati in bacheca. Oramai è guerra, e la guerra la Juventus la fermerà solo quando avrà avuto soddisfazione. La strada è lunga, è impossibile fare previsioni, gli interessi in gioco, e con essi i giocatori, sono enormi e di grande potere economico finanziario.
Ma da oggi, qualcosa è cambiato: non si torna più indietro.
Presidente Emerito

La Signora è tornata - Erano cinque anni che aspettavamo questo momento, erano cinque anni che aspettavamo queste parole. Che lo scudetto degli onesti diventasse lo "scudetto dei prescritti". La Signora si era presa una bella vacanza, e nel peggiore dei momenti possibili, ma ora è tornata e la differenza si vede, eccome se si vede. Frasi come "bere l'amaro calice", o "non vogliamo arrecare altri danni al calcio italiano", fanno posto a espressioni tanto a lungo agognate quali "ricorsi", "sterilizzare l'ambiente","giustizia togata","risarcimento del danno": parole di piombo, ma che l'attesa ha reso dolci e leggere come zucchero.
La differenza la si legge anche nelle facce. Quattro signori serissimi e incazzati neri. Non un sorriso (o uno "smile", che dir si voglia) a pagarlo a peso d'oro. E non ultimo quella punta di arroganza che sempre ha contraddistinto la vera Juventus e che ha scatenato infatti le immediate reazioni degli scontenti. Che però ora sono stati messi con le spalle muro, giacché sta a loro decidere se partecipare o no all'arbitrato. Ma soprattutto è giunto il momento in cui discorsi del tipo "Alla Juventus non fu contestato l'illecito sportivo ai sensi dell'articolo 6 mentre viceversa questo emerge nella relazione del procuratore Palazzi" vengono finalmente declamati in pubblico davanti a una tribuna di giornalisti dalla società e non più affidati alla buona volontà di siti e blog di tifosi su internet o alle discussioni nei forum. Finalmente possiamo dirlo: non siamo più soli. E' finito il tempo della strenua resistenza, ora si passa al contrattacco.
Simone Di Dio

Grazie, Presidente! - Ragionando da tifoso, posso dirmi particolarmente soddisfatto di quanto ho visto e sentito nel corso della conferenza stampa. La scelta dell'esposto al Tnas è importante, perché, in un procedimento aperto, in cui potrebbe e dovrebbe intervenire anche l'Inter, emergerebbero molte verità, fino ad oggi volutamente ignorate dalla Figc. Quel procedimento si chiuderebbe con un lodo, in conseguenza del quale la società potrà richiedere un risarcimento dei danni di immagine, patrimoniali, erariali, etc... Infatti, a tale scopo è previsto l'esposto alla Procura Regionale del Lazio della Corte dei Conti, con, in caso di colpa grave, responsabilità che ricadranno sui patrimoni delle singole persone che hanno determinato il danno. Un altro esposto sarà presentato alla Prefettura di Roma e al Ministero dell'Interno, chiamando in causa il Governo, con il possibile obiettivo di arrivare al commissariamento della Figc. Analoga iniziativa presso il Comitato Esecutivo dell'Uefa, chiamata a vigilare sull'operato della Figc. Idem dicasi per il Delegato al controllo della gestione del Coni. A queste iniziative seguiranno, in caso di mancata soddisfazione, ricorsi al Tar del Lazio, al Consiglio di Stato e a tutte le Procure della Repubblica competenti.
La Juventus, in sostanza, ritiene che entrambi i provvedimenti (assegnazione all'Inter del cartone da parte del Commissario straordinario, e conferma da parte del Consiglio federale) siano da considerarsi illegittimi: il campionato 2005/06 non è mai stato oggetto di indagini di alcun tipo, è stato vinto sul campo dalla Juventus con 91 punti, e recapitato a qualcun altro su una scrivania con un atto amministrativo. E' pertanto slegato dal processo di Napoli e dal suo esito.
Quello del 2005/06, ad oggi, lo ha confermato Andrea Agnelli "non è lo scudetto degli onesti, ma è lo scudetto dei prescritti", ricordando altresì che per la Juve non c'era nessun art. 6 (illecito sportivo), per altri invece sì. Ma il momento più importante, a parer mio, è stato quello nel quale il Presidente ha dichiarato che "Il giorno in cui metterò la parola fine alla questione Calciopoli sarà il giorno in cui i due scudetti torneranno nella nostra bacheca.", precisando inoltre (a proposito dell'interpretazione data ad alcune sue passate dichiarazioni) che "parlare di terzo grado di giudizio non implica che non si possano attivare delle azioni anche prima...". Grazie, Presidente!
Nino Ori

L'orgoglio e la rabbia. Le parole di Andrea e dei legali, "ascoltate" leggendo sui forum la cronaca in diretta della conferenza stampa, mi hanno reso orgoglioso e sempre più rabbioso. Orgoglioso, perché finalmente ho sentito parole juventine da chi ha responsabilità istituzionali in Juventus. Sempre più rabbioso, perché le parole pronunciate e le azioni preannunciate in conferenza stampa avrebbero dovuto essere pronunciate, preannunciate e portate avanti cinque anni fa. Ora, è tutto maledettamente più difficile. E se anche tornassero i due scudetti, non torneranno certo i titoli che avremmo molto probabilmente vinto al posto dei prescritti. Il giudizio su John Elkann e tutorame vario non cambia e non cambierà mai.
Il Mago di Ios