Top of the blog: Torino brucia e l'Italia affonda!

top of the blogTorino brucia e qualcuno suona l'arpa. L'annata bianconera sta finendo nel peggiore dei modi possibile. Questa settimana un ridicolo pareggio in casa contro l'ultima in classifica, per quanto riguarda il campionato e, per completare l'opera, è arrivata l'umiliante eliminazione dalla Europa League.

Se da un punto di vista sportivo la situazione è catastrofica, da un punto di vista nel quale si privilegiano la Verità e la Giustizia, la situazione, parafrasando Mao, appare eccellente.
Finalmente si rivela il bluff della nuova società: acquisti sballati, con relativo sperpero di risorse economiche, e peso politico in Europa e in Italia pari a zero.
In sostanza la disvelazione del vero progetto Montelkanniano; con Farsopoli doveva chiudersi l'era della Juventus dominatrice e doveva nascere l'era di una Juve dimessa, pronta a lasciare ad altri il palcoscenico, almeno in Italia.
Se ne accorgono, finalmente, anche alcuni giornalisti che vissero la stagione di Farsopoli, vocianti e gaudenti, ai piedi del patibolo allestito da quel Guido Rossi gran Ciambellano delle stanze del potere italiano.
Ci riferiamo a quanto detto da Mario Sconcerti, giornalista di punta del Corriere della Sera, organo ufficiale dei poteri forti (Dagospia, non senza ragione li definisce Poteri Marci), che ha il coraggio di dire che la la crisi del calcio italiano è dovuta all'uccisione della Juventus. Certo lui se ne duole solo per il rischio di perdere la quarta squadra in Champions League e non di certo per l'ingiustizia perpetrata. Ma almeno ha avuto il coraggio di dire le cose come stanno: la Juventus è stata assassinata.

Nel frattempo nell'Italietta pallonara si glorifica il passaggio del turno di Champions da parte dell'Inter.
“Eroi di Londra” sono stati chiamati dalla Gazzetta dello Sport. Un tempo certi stucchevoli titoli venivano comunque urlati per una grande vittoria: chi non ricorda gli “eroi di Spagna” e gli “eroi di Berlino”?
Chissà come definirono, in Corea del Nord, l'oscuro Pak Do Ik che eliminò l'Italia dal Mondiale del '66? Anche a noi insomma, come ai coreani del '66, basta un passaggio ai quarti di finale per glorificare.
Mentre si glorifica però accadono fatti strani. Mourinho, ormai elevato al rango di Profeta bauscia, prima accusa non velatamente lo staff medico del Chelsea di utilizzare mezzi non troppo puliti nel trattamento degli infortuni muscolari. Peccato che nessuno in Italia abbia dato grande risalto alla notizia, magari facendogli notare che il vecchio allenatore dei londinesi era lui. Ma il nuovo Profeta, si sa, è onesto a prescindere.

Non contento, poi, il portoghese ostracizza Balotelli, reo di non si sa quali comportamenti sbagliati.
Nel nostro blog raccontiamo anche delle voci, secondo le quali il torto di Balotelli sarebbe stato quello di aver scelto come procuratore quel Mino Raiola che tanto ha fatto penare Moratti..
Però gli affezionati lettori del nostro Blog sanno bene qual è la nostra idea: la gallina Saras sta iniziando a covare uova di pietra e Moratti ha necessità di plusvalenze vere.
Nulla di più probabile che Balotelli espatri in Inghilterra: in cambio, c'è da immaginarselo, arriveranno alla Pinetina mirabolanti campioni portoghesi, targati Jorge Mendes... of course!

Così si impoverisce il calcio italiano. Non bastava, evidentemente, bruciare Torino, era necessario trasformare il campionato italiano in un feudo portoghese.


Ps
Auguriamo comunque ai ciambellani di Torino, Roma e Milano lunga vita. E' giusto che si godano il capolavoro fino in fondo.