Top of the blog: luci ed ombre in casa Juve

top of the blogLuci ed ombre in casa Juve. Se da un lato i risultati sportivi appaiono confortanti, dopo aver visto il baratro, sul lato societario è ancora buio pesto.

Un silenzio allarmante ed assordante dalla società sul fronte del nuovo sponsor.
Mentre i concorrenti annunciano accordi con prestigiose società, dalla Juve non arriva nessun comunicato. D'accordo, i tempi non sono dei migliori, la crisi economica ancora morde, ma in quattro anni a Corso Galileo Ferraris non sono stati in grado di impostare una tabella di marcia? Eppure già quattro anni fa, per avere uno sponsor abbiamo dovuto fare appello alla benevolenza di Marchionne e dunque ad una sponsorizzazione fatta in casa. E' mai pensabile che abbiamo dovuto ricorrere ad un manager proveniente dalla Francia per ottenere simili risultati?

Dall'altro lato, sul piano sportivo, si nota qualche timido miglioramento. Prima la fortunata vittoria contro il Genoa, poi il buon risultato contro l'Ajax.
Naturalmente senza dimenticare la seconda vittoria consecutiva della Primavera, nella Coppa Carnevale di Viareggio. Stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel? Speriamo, ma incrociamo le dita, visto che questa squadra si è dimostrata notevolmente discontinua.

Continue (ormai secolari anch'esse) invece sono le lamentele degli avversari della Juve quando questa è baciata dalla sorte e dagli arbitri.
Questa settimana però non solo si è toccato il fondo: si è iniziato a scavare. Appare il colmo infatti, prendere lezioni da Enrico Preziosi, patron del Genoa, visto che è stato condannato anche in sede penale per frode sportiva e per la bancarotta fraudolenta di una squadra di calcio (il vecchio glorioso Como).
E' mai possibile che in questa nazione siano proprio i peggiori a pontificare?

La palma del Peggiore assieme a Preziosi, naturalmente, appartiene al solito Mourinho che non ha avuto di meglio da fare, nel dopo partita di Napoli che attaccare la Juve.
E invece qui sbaglia. Se secondo lui c'è qualcosa che non va dovrebbe attaccare la Figc e l'Aia ripulite dal più grande campione interista del secondo millennio: Guido Rossi. Questo è il loro campionato, come tutti gli altri dal 2006. Come fa Mourinho a non accorgersene? Semplice, a furia di dire troppe balle si rischia di incartarsi.