Sono successe cose antipatiche

mourinhoFinalmente l'Inter si chiude in silenzio stampa: rinuncia a parlare "a caldo" e tutta San Siro, sventolando bandiera bianca, si arrende allo strapotere dell'arbitro che prende tre decisioni coraggiosissime. Espelle, senza chiedere niente a nessuno, due giocatori dell'Inter e nega un penalty all'unica squadra che ha l'area di rigore a forma di piscina, non sappiamo se di 25 metri, ma ci si buttano che è un piacere.

L'eroica armata nerazzurra, aiutata dai gigioni doriani che si accontentano del pareggio per tutto il secondo tempo, riscuote insperati crediti frutto delle solite e cadenzate lagnanze di Oriali & C. verso la giacchetta nera di turno. Non è ovviamente bastato il teatrino del furbetto della panchina, evidentemente scocciato dalla normalità di giudizio in campo, ci pensa Stankovic a piagnucolare sulla spalla dell'arbitro ordinando però, platealmente, di smetterla di fischiare contro: "Basta... basta". Ecco un labiale da leggere per bene, anche senza intercettazioni, perché dopo il "fuck you" di Maicon, improvvisamente convertito in "Vai tu", scommettiamo che salta fuori un invito a cena per Tagliavento? "Pasta, pasta...". La partita rientra nei canoni normali quando l'arbitro riduce lo svantaggio numerico in campo, mostrando il secondo giallo a Pazzini, reo di essere già ammonito, dando così la possibilità all'Inter di passare in vantaggio. Milito non c'è più, sostituito da Pandev prima di riuscire a bucare qualche altro polpaccio con i tacchetti; rimane così solo Eto'o a scalciare come un mulo sul portiere in uscita. Ma quanto manca Ibrahimovic, vero?

Eh sì, ne sono successe di cose antipatiche a Milano, speriamo che Moratti si ricordi di dirlo quando uscirà dall'ufficio lunedi mattina, perché mercoledi sera dovrà finalmente far vedere quanto vale la sua squadra in Europa contro il Chelsea. Vedremo se gli onesti piagnucoloni, dopo il match contro i doriani, saranno stanchi o stroncheranno il Chelsea senza se e senza lagne.