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top of the blogNon potevamo fare altrimenti. L'argomento che ha fatto la parte del leone nel nostro blog è la crisi della Juventus. Del resto come poteva essere altrimenti in un blog di juventiniveri?

Siamo coscienti del fatto che la crisi ha radici antiche, sebbene i frutti velenosi stiamo iniziando ad assaggiarli ora in tutta la loro pienezza.
Dunque non ci iscriviamo al partito dei miglioristi che vede nel successo contro un Napoli rimaneggiato, e forse demotivato, una ragione di fiducia e speranza. Del resto è giusto aspettare, anche a Parma ci fu un fuoco di paglia seguìto poi da altre sconfitte.

Dicevamo, le radici di questa crisi sono antiche, e non abbiamo evitato di sottolineare quella che è stata la gestione scellerata della nuova dirigenza.
Una sequela di incredibili errori gestionali, di bidoni pagati a peso d'oro e di chiacchiere sul fantomatico progetto che va avanti.
Ora che il fortino è raso al suolo, è stato richiamato Roberto Bettega per ricostruire. Peccato che le casse siano probabilmente vuote. E la cosa si nota dai maldestri tentativi di riportare a casa alcuni dei tanti giovani troppo superficialmente ceduti in prestito e in comproprietà.
Arduo il lavoro di Bettega, e manco lontanamente paragonabile a quanto fatto, nell'epoca post bonipertiana, dalla Triade di cui faceva parte. Allora Boniperti lasciò fior di campioni (Vialli e Del Piero tanto per fare due nomi) ai suoi successori. Ora c'è poco e i migliori sono avanti con gli anni. Come farà Bettega?

Però una speranza c'è. La Repubblica ipotizza che John Elkann possa trasferirsi in America al seguito del suo mentore Marchionne.
Noi ci auguriamo che il maggior responsabile dell'incresciosa situazione faccia al più presto le valigie e magari affidi la Juventus a persone che la amano. Accetteremo di buon grado anche una cessione di questo asset (usiamo parole elkanniane, sia chiaro), che tanto disturbo sembra dare a Lorsignori.

Diamo anche un cenno a quella stampa che tanto ha aspettato questo momento.
Gli articoli che mal nascondono l'enorme soddisfazione degli autori si sprecano. Da notare, in particolare, l'articolo di Crosetti su la Repubblica, che annuncia urbi et orbi come la Juve ormai sia “il nulla”. Sì, state per riuscirci, caro Crosetti, la Juve è annichilita come Cartagine, anche grazie a voi che le avete addossato tutti i mali del mondo. Ma sappiate che state sbagliando i conti: quattordici milioni di juventini sono ancora vivi e sanno benissimo cosa è successo.

A proposito di tifosi juventini, vi invitiamo a leggere anche il post “juventini si diventa”, dove ci si sofferma anche sulle colpe di noi tifosi.Basta acclamare come salvatori della patria vecchi campioni che però non hanno le caratteristiche per assolvere degnamente i ruoli ricoperti.
Alla Juve si arriva per meriti sul campo, non sulla base di quello che si è fatto dieci o venti anni prima sul campo. E pazienza se i nostri condottieri non sono juventini! Per diventarlo non è mai troppo tardi.

Alla prossima, sperando di cambiare argomento!