Cancellata Calciopoli? Ci vorrebbe Clint Eastwood

calciopoliSono rientrato in Australia, dopo aver trascorso sei splendide settimane da turista in Italia, trattato da famiglia e amici come il figliol prodigo.
Sul volo Emirates EK0424 da Dubai a Perth ho avuto la fortuna di vedere lo splendido film “Changeling”, diretto dal grande Clint Eastwood.
L’ultimo film di Clint che avevo visto era “Gran Torino”, stupendo pure quello... e dire che quando vidi il titolo scorrevole sopra la cassa del cinema di Morley non lo avevo nemmeno considerato, perché pensavo si trattasse di un film sul Grande Torino.
“Changeling” racconta una storia drammatica accaduta realmente negli Stati Uniti degli anni trenta, racconta di Christine Collins (Angelina Jolie), una madre coraggiosa che sfida la polizia corrotta e la stampa asservita per conoscere la verità sulla sorte di suo figlio.
Il tema principale del film di Clint Eastwood è il coraggio di una madre single nell’America del proibizionismo, una donna che rischia tutta se stessa per amore del figlio: ma fortissima è anche la denuncia della polizia di Los Angeles, e del sistema di potere fatto di piccoli personaggi che vigliaccamente e per convenienza preferivano sostenere la verità artificiale, a dispetto di ogni evidenza, piuttosto che ledere gli interessi dei corrotti ai vertici del sistema, sino al punto di sbattere una povera madre disperata in manicomio.
Con le dovute proporzioni e le cautele del caso (non sono ancora arrivato al punto di considerare la vita di un figlio al pari del recupero dei due scudetti della Juventus), mi sembra che la battaglia di verità della madre raccontata in "Changeling" abbia diverse analogie con la nostra battaglia per scoprire la verità su farsopoli.
In entrambi i casi c’è una verità che fa comodo ai potenti e che si tenta in ogni modo di imporre al popolo, attraverso i servizi di una corte di codardi che sacrificano la propria dignità professionale e umana per convenienza, perché in fin dei conti tengono famiglia.
Il film ci racconta che Christine Collins riuscì alla fine a vincere la sua battaglia di verità e fece valere le proprie ragioni in un tribunale degli Stati Uniti.
Augurandoci che qualcosa di simile accada anche per la storiaccia di farsopoli, potremmo chiedere al vecchio Clint di prepararsi a portarla sul grande schermo, per provare a chiarire come sono andate davvero le cose a chi crede di informarsi con gli articoli di Palombo e i titoli di De Paola, e che magari non si perderà una puntata della fiction annunciata da La Sette.
Dopo “Gran Torino”, Clint potrebbe dirigere “Vera Juve”.
Come interprete lo vedrei bene nella parte di Moggi (bello incazzato), ma sembra che abbia affermato di non voler più apparire sul grande schermo dopo la magistrale interpretazione in “Gran Torino”.
Il problema è che Clint Eastwood va per gli ottanta e non sappiamo per quanto ancora vorrà raccontarci le sue magnifiche storie.
Dobbiamo sperare che il giudice Casoria continui ad agire con indipendenza e resista alle manovre in corso per allungare e delegittimare il processo.
Poi, magari proviamo a raccontare a Clint la storia di farsopoli. Chissà...