CAMPI MINATI - Viva l'Italia, viva il progetto!

campi minati"Il cielo è azzurro sopra Berlino, ma dense nubi si stagliano in quel di Torino".

In attesa di Italia-Brasile, ancora una volta il popolo italiano si trova a dover metter mano alla calcolatrice per capire quali saranno le combinazioni che permetteranno all'Italia di qualificarsi.
Niente di nuovo sotto il sole. Molti tifosi obietteranno che la nazionale non è la Juve: niente di più sbagliato, visto che per motivi di marketing e altro praticamente la Juventus si è trasformata nel laboratorio Italia.

Niente fraintendimenti: non si parla di una Juventus che vuole rilanciare il movimento calcistico italiano. In questo senso le cessioni di Criscito e De Ceglie, anticipate settimana scorsa, tracciano un trend significativo che è iniziato tre anni fa. In questo lasso di tempo, la Juventus ha venduto 15 nazionali italiani, tra under 23 e prima squadra, acquistandone due: Iaquinta e il cavallo di ritorno Cannavaro, due giocatori non certo giovani.
A questi ben presto si aggiungerà presumibilmente Fabio Grosso mentre sul lato partenti c'è quasi certamente Marco Marchionni.

Il progetto Italia, si chiama Grosso, Cannavaro, Del Piero, Iaquinta e Camoranesi. Per i Criscito, i Nocerino, i Marchisio, i Palladino e i Giovinco c'è tempo e in alcuni casi anche un'altra squadra.

Sempre a proposito di Juventus, è curioso notare come in tre anni sulla fascia sinistra siano stati candidati, per il dopo Zambrotta, Balzaretti, Criscito, De Ceglie e Molinaro. Di questi il solo Molinaro vestirà la prossima stagione la maglia bianconera, se i rumors sono corretti. Probabilmente il più scarso dell'elenco, l'unico non in grado di coprire altri ruoli e quello con potenzialità minori. La speranza è di essere smentiti, perchè se l'anno prossimo l'alternativa si chiamerà Grosso, tra due anni saranno tempi cupi.

Si accettano scommesse in merito alla scelta di puntare sul mondiale piuttosto che al campionato da parte dei giocatori over trenta che vedranno il trofeo iridato come ultima occasione per ottenere un risultato di prestigio. Se l'attaccamento alla maglia è quello di Cannavaro, Grosso e Camoranesi, la speranza è ancora una volta quella di essere smentiti.
Intanto l'unico italiano che è stato impiegato con costanza e con un futuro lungo davanti è Marchisio.

In un primo momento la Juventus ha cercato Gaetano D'Agostino, salvo poi ripiegare su Diarra, giocatore del Real Madrid, in quella che sembra in piccola scala un incrocio tra la trattativa per Xabi Alonso da una parte e quelle per Andrade e Poulsen dall'altra. D'Agostino non è Xabi Alonso, ma almeno è sano e non ha i piedi quadrati.
I fischi a Diarra da parte del Bernabeu per i suoi limiti tecnici non sono un'invenzione, tantomeno il suo infortunio. Se non si può parlare di situazioni gravi e al limite dell'incompetenza come nei casi precedenti, il margine di rischio dovrebbe far riflettere, laddove le alternative sul mercato non mancano.
Zanetti sarà già un'incognita fisica, aggiungerne un'altra è quantomeno insensato. L'assenza di un regista quest'anno si è fatta sentire e Diarra non è certo l'uomo in grado di fare il geometra di centrocampo.

Se la partenza di Mellberg si realizzerà, anche le quotazioni del giovane Ariaudo cresceranno, visto che di fatto entrerà in competizione con Legrottaglie e Cannavaro per un posto da titolare. Se i due vecchi leoni dovessero avere un calo dovuto all'età, la sua stagione sarà determinante, dato che non ci sono altre alternative.
In mezzo a tutto questo, sospesi nel limbo sono ancora Poulsen, Tiago, Almiron e Zalayeta. Il danese potrebbe restare fulminato sulla via di Instanbul, un pò come accadde a Legrottaglie due anni fa, o meglio ancora traslocare. Per gli altri tre occorrerà affidarsi alla provvidenza o a qualche babbeo.
Misteriosamente niente di nuovo sul lato terzino destro: Grygera, Salihamidzic e Zebina sono la risposta giusta?

Un'ultima parola in merito al progetto giovani: il nuovo schema tattico prevede l'utilizzo di un trequartista e per questo motivo Marchionni, un esterno, sarà ceduto: non c'è spazio per le ali. I migliori prospetti del vivaio bianconero? Daud, Rossi, Esposito, Iago e Lanzafame, in prestito a Bari. Tutti e cinque esterni di centrocampo come Marchionni. Alternative a Diego? Del Piero (controvoglia), Camoranesi (idem con patate) o Giovinco, se non diventa una plusvalenza.
Complimenti per la programmazione e tanti auguri.