Fermo con le mani!

totòDomenica 15 febbraio 2009, Italia, Milano, S.Siro, Derby.
Domenica sera ho visto il gol di Adriano e ho capito fin da subito che ci sarebbero state delle polemiche.
Io di regolamenti non ci capisco niente, così mi sono preso dalla libreria del salotto un po’ di manuali alla ricerca della luce.
Per comprendere meglio.
Tra le tante cose ho trovato questo schemino:

And Bagher is…
Bagher - colpo di risposta che si effettua nella pallavolo colpendo la palla dal basso in alto per mezzo delle mani leggermente sovrapposte.
Tipologie:

1. Bagher d'appoggio (su palla lenta - viene eseguito quando arriva una palla “facile” dal campo avversario e deve essere respinta all’alzatore).

2. Bagher di ricezione (su battuta avversaria - si riceve la palla dalla battuta avversaria per essere indirizzata al palleggiatore).

3. Bagher di difesa (su attacco avversario o copertura del muro - la posizione di attesa è bassa ma comoda per un eventuale spostamento o recupero in tuffo o rullata).

4. Bagher d’attacco (per ottenere il punto - il giocatore riceve palla sotto rete e poi con tocco furbo evita il portiere e la mette dentro).


Vi confesso che avevo molti dubbi, perché in genere il bagher si fa con due mani e si colpisce il pallone verso l’alto.
Nel caso di Adriano tutto è avvenuto con una sola mano (braccio) e con la palla indirizzata verso il basso.
Ero molto confuso.
Sicchè sono andato dove si va sempre quando si hanno dubbi.
Dal barbiere.
Lui sa tutto, è un saggio.
Di solito pago solo il taglio, le consulenze e le cazzate invece me le da gratis.
Gli ho chiesto cosa pensava di ciò che è successo…

B: “Sono scandalizzato. Una vergogna.
Io sono del Toro, ma quando vedo queste cose qui… comincio a pensare che avete ragione voi gobbi. Mica è la prima volta…
Pure Ibra mi pare avesse fatto qualcosa del genere… all’inizio del campionato… una roba simile…”

C: “Però conta la volontarietà in teoria…”

B: “Eh ma qui la volontarietà cambia di partita in partita…
In base a chi gioca si interpreta…
Intanto siediti, che ti pelo…”

C: “E’ regolare.
Guarda qui - tirando fuori dal giaccone lo schemino di cui sopra - ci sta tutto.”

B: “Eh già… e il punto 4 scritto a penna?
Dove lo hai preso ‘sto manuale? Era già fatto con le correzioni?”

C: “Certo! Mica sono Guido Rossi io, che cambia i giudici in corsa… i codici…”

B: “Non sono un esperto e so che chi butta via oro con le mani, lo cerca coi piedi.
Però direi che qui è il contrario, se non la puoi piglià coi piedi prova con le mani… o col braccio.
Io ho sempre pensato che aveva ragione mio nonno quando da bambino mi diceva:
Gioco di mano, gioco da villano!
Per me c’è della saggezza in questi detti popolari.
E comunque che stai a dì, quel libro lì è sulla pallavolo mica sul calcio...”

C: “E allora? Io invece credo che le mani fanno parte dello sport…
Il wrestling, il tennis, il basket… Tutte ‘ste polemiche non le concepisco.
Quando rientro a casa me lo riguardo meglio il gol!”

B: "Eh già… anche nel wrestling, -sogghignando- che almeno lì è tutto più genuino… il tuo Cobolli ha polemizzato un po’ coi lombardi?”

C: “Non che io sappia. Forse nemmeno Galliano Galliani ha fatto casino.
Non so, seguo poco il teatrino…”

B: “Cobolli, al gol di Adriano, ha tirato fuori il bandierone nerazzurro o ha telefonato alla portaerei pè fa' i complimenti a Buora?”

C: “Sfotti sfotti… Ciuccariello!
...Piuttosto lavora va. Corti dietro e ai lati…”

B: “Io comunque ho deciso che non guardo più niente, ci son più cani che lepri… mi sò stufato.
Dove son molte mani, chiudi, diceva mio nonno.
Per me qui le mani sono troppe e poco pulite, per cui tanti saluti e buonanotte al secchio!
Al villano la zappa in mano. Li manderei tutti a zappare la terra…”

C: “Ma va! Stai esagerando.
E’ solo che è un momento, comunque sia, dopo calciopoli, difficile per gli arbitri.
Si sa che al carro rovesciato tutti gli danno mano, ma capitano gli errori come le interpretazioni errate.
E poi i presidenti dei club sono così, gli dai un dito e ti prendono la mano.
Moratti cosa vuoi che faccia…”

B: “Quando hai finito di prendermi per il culo fammelo sapere vìa!”

C: “No. Non scherzo.
Davvero, non sto scherzando…”

B: “Guarda che qui il campionato passa per quelle mani lì.
Voi gobbi potete pure fare lo squadrone, ma le cose hanno preso da tre anni una piega strana…
Chi per altrui mano s'imbocca, tardi si satolla, è ovvio, e dalla mano alla bocca spesso si perde la zuppa.
Te lo dico io!
Altro che Diego, Xabi e gente varia.
Siamo tutti malmessi, altroché Messi!”

C: “Te ne diceva tuo nonno eh!”

B: “L’unica consolazione è quella lì. L’unica cosa degna di attenzione.
La vedi quella sul calendario appeso al muro?”

C: “Quale scusa…“

B: “Lì, sulla destra. Appeso al muro… al murigno... – sogghignando - Ecco.
Guarda bene quelle chiappe lì. Lì c’è tutto un mondo!
Capisci? Bisogna pensà a quello, mica al pallone!
Ora comincio a tagliare, tu guarda pure, ma stai fermo con le mani!”

C: “Questa la so!
Fermo con le mani! Film con Totò, (è il suo esordio al cinema), diretto da Gero Zambuto.
Comico/Commedia - b/n - durata 73 min. – Italia - 1937.
Totò, vagabondo sempre affamato, perde un posto di lavoro dopo l'altro perché, invece di lavorare, fa la corte a una cantante.
Minchia quante ne so!”

B: “No. No. Non fà il furbetto... Hai capito benissimo.
Le belle chiappe nude della signorina del calendario.
Stai bbooonooo! Che quando esci di qui non ti venga in mente di saltà addosso alla tabaccaia!”

C: “Se se, sfotti sfotti… Ciuccariello!
E preparatevi psicologicamente alla B… tu e il tuo idolo Ormezzano!”

B: “Stai attento, che ho le forbici in mano…
Ti Collino in fretta e furia la capoccia sai!”



Poi di colpo mi è venuta una fitta fortissima al cervello.
Un dolore che ho subito sfogato con un urlo.


C: ”Aaaaaaahhh!”

B: “Che succede!?!?”

C: “Adriano, solo davanti al portiere, riceve palla, tocco magico…
Ed è Goooooooooooooooooooooooool!”


Poi commosso ho abbracciato il mio barbiere.
In fondo gli voglio bene, è una brava persona.