Una giornata in curva

tifosiDomenica? Libero, e allora perchè no, mi aggrego a vecchi amici e vado a sostenere i ragazzi sul campo, come facevo al Comunale e al Delle Alpi. E' passato tanto tempo ma certe cose non si dimenticano mai. Per esempio la Milano-Torino è identica a 10 anni fa, se non fosse stato per il prezzo del casello avrei scommesso di essere sulla macchina del tempo. Invece no, ero su un taxi che sfoggiava un adesivo bianconero sul cruscotto al posto della calamita di Sant'Antonio, vedi che cambiano le cose? E val bene anche l'esperienza di fumare una sigaretta senza chiedere nulla all'autista/tifoso e scroccare la corsa. Gli amici altrimenti che servono a fare?

Stesse emozioni, sorpassiamo pulman in corsa ed in sosta agli autogrill, sciarpe fuori dai finestrini, striscioni esposti sul lunotto posteriore, visi simpatici di tutte le età, regna l'ottimismo, lo fiuto! Tranne che nel taxi, i ragazzi devono essere andati a letto tardi e si lasciano colpire dal sole caldo, però fuori ci saran 6 gradi, fa un freddo blu.

In fondo a corso Allamano abbandoniamo il taxi e ci spostiamo verso l'Olimipico. I biglietti?? Nessun problema, mi ribattezzano per un'ora e mezza e il gioco è fatto, non faccio in tempo ad entrare che già mi chiamano Matteo!! Ma chi cazzo è 'sto Matteo? Però cosi c'è scritto sull'abbonamento e così mi chiamo. Se lo viene a sapere mia madre che ha litigato 6 giorni in famiglia per non farsi  imporre il mio nome, mi disereda.

Piccolo tour al gruppo tifo organizzato che prepara gli striscioni, che tanto garbano a Militello, sul marciapiede attiguo allo stadio, leggo "Buffon: mai più la maglia viola" e "Tuttosport: bugiardo indegno". Ho giusto il tempo di intravedere 5 agenti in borghese che eseguono il controllo preventivo striscioni che alle 3 meno venti ci si muove in gruppo verso l'entrata, così creiamo folla e ci fanno entrare da un'entrata secondaria, raggiungiamo i tornelli e passiamo, gli amici di Matteo mi chiamano, devo ridare l'abbonamento!!

Troveremo posto? Nemmeno fossi il Sindaco di Milano alla prima della Scala, arriviamo in gruppo e c'è pronta all'uso una parte del  settore da riempire, di fronte alla balaustra dove i coordinatori del tifo ti sputano in faccia, ti insultano perché non batti le mani  e non urli. Però son più alti e più grossi, e per un principio personale me li faccio amici, soprattutto il pelato incazzato proprio di  fronte a me. Stabillisco un bel rapporto, ho la mappa di tutti i suoi nei... La potrei disegnare, ma non riesco a vedere né il palo  di Nedved, né la punizione di Alex, e che cazzo siediti e stai zitto. Mi sento come Danny De Vito al cinema con seduto davanti O.J.  Simpson anni 70. Tra la calvizia incipiente scorgo Poulsen al barrage e Tiago ancora al maneggio, perciò quando ho chiesto al ventesimo, "Ma è iniziata?" Mi guardano tutti male, e accentuano l'occhiataccia quando domando ancora, "E allora perchè quei due son fermi?".

Mi metto l'anima in pace, abbasso lo sguardo e inspiro a pieni polmoni, troppo tardi ho scorto quel ragazzino con i Ray-Ban e le Nike Air che si accendeva un chilum sproporzionato per le sue mani, un altro indizio che mi ha aiutato a raggiungere il presente di botto. Ma non portavano le clark i jeans a tubo e i capelli lunghi? Sono ormai tutti bravi ragazzi, risparmiano sui fumogeni ma il fumo invade comunque la curva. Termino di inspirare e già sto sorridendo!! Mi hanno trasformato in un simpatico, ilare sostenitore della New Holland F.C. Mi sembrava addirittura di vedere Giovinco in campo che folleggiava sulla sinistra e Amauri che incornava in porta! Non credevo ai miei occhi, il pelato era andato in bagno, e ci credo dopo 7 birre, Ceres c'è, lui un po' di meno! Al suo ritorno, capito il trucco ho continuato tutto il secondo tempo a stimolarlo: Psssss, Psssss, Psssss, Lui si gira e: "Chi cazzo chiami Matteo, dai alza le mani e canta porca troia". Obbedisco!

A 3 dalla fine mi dicono che Ranieri, sorridendo, azzarda il cambio. Entra Marchisio! Non faccio in tempo ad iniziare ad insultarlo che il giovane Claudio slaccia un sinistro che spaventa i liguri impegnati nella colletta per il viaggio di ritorno. La palla sfreccia sopra la traversa, tirano un sospiro di sollievo i modaioli dei Caruggi e lo ammetto, anch'io! Se entra quella palla, mi toccava anche ammettere che Claudio Senior aveva azzeccato i cambi delle ultime due partite, così finiva per crederci anche lui.
Fischia la fine, the man in red, e come se si azionasse un tapis roulant, mi sposto senza camminare verso l'uscita. Sarà l'effetto del fumo passivo, o forse il mal di testa proveniva dall'abbraccio col mio sconosciuto dirimpettaio al goal di Amauri, si era lavato sì, ma col sugo di lepre, però mi sembra che la simpatia non stia uscendo insieme a noi! In vista del Derby, nonostante abbiamo 2 risultati quasi graditi su 3, la curva non è contenta. Non riporto per educazione i commenti su Poulsen, Tiago, Molinaro e Ranieri, che fanno scopa con i miei, mi sbrago sul sedile posteriore del taxi stando ben attento che non parta il tassametro, non si sa mai. Guardo fuori per memorizzare il ricordo di una bandiera con gli unici due colori del mio personale arcobaleno, ma scorgo solo gli ambulanti che piegano magliette e la mia domenica.

No, non vedo bandiere, ma forse perchè è già buio.
Allora butto fuori la testa per riprendere i sensi ed il mio vero nome, e visto che son fuori grido per l'ultima volta... Fino alla  fine, forza Juventus!