Trottole bianconere

vaderetroPubblichiamo un divertente e amaro testo satirico che ci ha gentilmente proposto Riccardo Gambelli, tifoso juventino DOC e membro dell'Associazione Nazionale Amici della Juventus.
Gambelli ha celebrato la sua passione sportiva in un libro,
"Coriandoli bianconeri", nel quale, come recensisce IBS, "ripercorre, in modo vivace e coinvolgente, la storia del suo innamoramento per la Juventus e ci offre la testimonianza di un tifo calcistico che, vissuto con sereno spirito sportivo, lungi dal portare alla deriva della violenza da stadio, diventa strumento di crescita e di conquista di solidi valori morali e umani."
Senese, ha vissuto sulla propria pelle cosa significhi essere amico di Luciano Moggi, quando, nel dicembre 2007, un bel mattino si accorse che il suo nome era stato pubblicato da Corriere e Gazzetta dello Sport in quanto intercettato con Moggi, e che addirittura su
www.repubblica.it si potevano trovare i testi integrali di sue innocue conversazioni, con tanto di sue generalità complete. Qui la lettera aperta che scrisse in quell'occasione.

 

Ore 7 - Cobolli Gigli si sveglia, si guarda allo specchio e si domanda: “Oggi chi sarò, Cobolli o Gigli?”
S’infila la maschera di Cobolli e telefona a Moratti: “Scusi Presidente, c’è qualcosa che oggi dovrò fare per non vederla arrabbiata?”.

Ore 7,30 - Blanc si sveglia e telefona al primo amico per organizzare una bella partita a tennis in mattinata.

Ore 8 - Secco suona il campanello del Direttore, chiedendo se può salire a salutarlo. Il Direttore risponde che ha finito di giocare a Burraco da poco e che deve andare a riposarsi, invitandolo a ripassare più tardi.

Ore 9 - Montali si sveglia e telefona a Giani, ricordando la finale con la Francia agli europei del 2003, naturalmente di pallavolo.

Ore 10 - Cobolli si mette la maschera di Gigli, telefonando alla federazione brasiliana, molto duro: “Amauri non viene con la Nazionale, né ora né mai”.

Ore 11 - Secco, che ha atteso sul marciapiede, risuona al Direttore, che lo invita, finalmente a salire. Dopo un buon caffè, Secco presenta una lista di 30 giocatori, chiedendo consigli sugli acquisti. “Sono tutti brocchi!”, risponde il Direttore. Secco esce di casa mestamente.

Ore 11,30 - Gigli, scuro in volto, scrive una lettera durissima alla Federazione Italiana su presunti torti arbitrali contro Madama.

Ore 12 - Blanc telefona al secondo amico per organizzare una bella partita a tennis nel pomeriggio.

Ore 13 - Montali telefona a Sartoretti, rievocando, nuovamente, quella epica partita di pallavolo contro la Francia.

Ore 14 - Sant’Albano e Franzo Grande Stevens telefonano a Montezemolo: “Il Gruppo Fiat è di nuovo in crisi, dobbiamo retrocedere la Juve in B”. “Meglio in C”, risponde Montezemolo. Viene avvisato immediatamente Zaccone.

Ore 15 - Gigli si rimette la maschera di Cobolli e richiama la federazione brasiliana: “Scusate signori, Amauri si è molto arrabbiato, quindi lo carico sul primo aereo disponibile e ve lo spedisco immediatamente”. La federazione brasiliana ringrazia, dicendo che ormai non c’è più bisogno.

Ore 15,30 - Secco risale dal Direttore. Altro buon caffè e seconda lista di giocatori da acquistare, stavolta sono 66. “Sono tutti brocchi!”, commenta il Direttore. Secco esce nuovamente e mestamente di casa.

Ore 16 - Montali telefona al mitico schiacciatore Cernic, ricordando, stavolta, la gloriosa finale degli europei del 2005, quando la sua Italia, naturalmente di pallavolo, sconfisse una grande Russia.

Ore 17 - Montezemolo telefona a Tronchettone: “Ascolta, vorrei proporti un nuovo progetto…”, e gli espone il tutto. Tronchetti risponde: “Ok, stavolta quanti scudetti mi dai?”. “Altri due”, risponde Ciuffo Ballerino. “Stavolta ne voglio tre e due Coppe Italia, dobbiamo arrivare prima di voi a 10 vittorie”. “Ok, ghiottone, affare fatto”, risponde Mister Ferrari.

Ore 17,30 - Gigli telefona a Matarrese e si scusa per la lettera, confermando che non lo farà mai più.

Ore 18 - Secco suona di nuovo al Direttore, che lo fa salire nuovamente. Un buon tè con degli ottimi pasticcini ed ecco proposta la terza lista, salita a ben 96 giocatori. “Sono tutti brocchi!”, conferma di nuovo il Direttore. Secco esce di casa sempre più triste ed amareggiato.

Ore 19 - Gigli telefona al direttore del Corriere dello Sport, Vocalelli, ringraziandolo per averlo convinto a ritirare il ricorso al Tar nel 2006. Vocalelli risponde che è stato un piacere, perché di quel ritiro ha beneficiato, alla grande, la sua squadra capitolina.

Ore 20 - Blanc telefona al terzo amico per organizzare una partita di tennis, stavolta al chiuso, in notturna.

Ore 22 - Secco apre l’album delle figurine e prepara la quarta lista, di 195 giocatori, da portare al Direttore il giorno seguente.

Ore 22,30 - Montezemolo è a cena con Massa e si gusta la cucina emiliana, mentre pensa felice: “Lunga vita a Cobolli e Blanc”.

Ore 23 - Blanc non riesce a dormire, ripensando a quel rovescio sbagliato che gli è costato la sconfitta nella terza partita.

Ore 23,30 - Montali ricorda i suoi titoli europei, mentre una lacrima gli scende sulla guancia: “Cosa ci faccio qui?” si chiede, sperando che la sua Fiorentina riesca ad entrare in Champions League.

Ore 24 - Gigli telefona a Moratti: “Nell’augurarLe buona notte, vorrei sapere se oggi mi sono comportato bene”. “Tranquillo, tranquillo, continui così”, risponde il Petroliere.

Ore 1 - Franzo e Sant’Albano non riescono ad addormentarsi e pensano: “Speriamo che anche stavolta i tifosi juventini non si arrabbino e stiano fermi e buoni. In fin dei conti non abbiamo mica le tifoserie di Milan, Lazio e Roma che vanno ad incendiare tutto quello che si trovano di fronte. Ma poi... chi se ne frega dei tifosi! Lunga vita a Montezemolo!”.

Ora Celeste - Gianni ed Umberto si rotolano per l’ennesima volta nella tomba, tanto da meritarsi il soprannome “Trottole Bianconere”.