Anche gli arabi lo sanno: gli scudetti sono 29, è il campo che parla. Niente mercato con l'Inter.

News, 6 gennaio 2012.

Juventini d'Arabia: La Juve ha 29 scudetti, perché gli scudetti si vincono sul campo e non nelle aule di tribunale (e nemmeno a tavolino). Goleada bianconera contro l'Al Hilal. Conte: E adesso rotta sul Lecce! Del Piero, acclamato e due volte in goal: 'Gioco per vincere, per divertirmi e divertire'. Non si fa mercato con l'Inter: per Krasic, se andrà via, c'è l'estero; e Quagliarella resta. L'Inter disturba la trattativa del Milan per Tevez e quella della Juve per Caceres. Sarà Bergonzi a dirigere Lecce-Juventus. Per Stefano Padovan ottimo esordio, con doppietta e premio per il migliore in campo, nell'Under 18.


Anche gli arabi sanno che sono 29 - I tifosi arabi della Juve non hanno dubbi: nessuno può togliere alla Juve ciò che il campo le ha dato e, siccome il campo urla 29, gli scudetti bianconeri sono 29. E per gridarlo al mondo, in occasione dell'amichevole di ieri tra la compagine locale dell'Al Hilal e la Juve, hanno preparato una serie di cartoncini bianchi con un 29 nero stampato sopra. Così ha spiegato l'ideatore dell'iniziativa, Khaled Al: "Vogliamo che la società esibisca sulla maglia la terza stella se a maggio vinceremo lo scudetto. Nessuno può impedire al presidente Agnelli di farlo, la Federazione italiana non ha alcun potere in proposito. Il segnale sarebbe forte e chiaro. Per i milioni di tifosi che la Juve ha in Italia, nel mondo e soprattutto qui in Arabia Saudita. Da quando il grande Zinedine Zidane, un arabo come noi, ha indossato la gloriosa maglia bianconera, tutti i tifosi di calcio dell'Islam hanno la Juventus nel cuore...". E, qualora alla Figc e ad Abete, nonché ai nerazzurri, non fosse chiaro il perché del 29, un cartello recitava: "Gli scudetti non si vincono in tribunale, ma sul Campo".

Per i bianconeri buona sgambata contro l'Al Hilal - E' stata solo una bella sgambata, ma è servita a far riassaggiare ai ragazzi di Conte l'effetto-gara, sia pur superamichevole: ben 21 bianconeri sono scesi in campo (solo Sorensen ha giocato l'intera partita), partita senza storia, scontata la vittoria, un abbondante 7-1. Ha aperto una bella doppietta di Del Piero, poi Elia che, dopo 25 minuti incolori sulla destra, una volta trasferito a sinistra ha dimostrato maggior vivacità ed incisività, messo dentro il terzo goal con una bella rasoiata di destro dopo un doppio dribbling; prima della conclusione del primo tempo ci pensava Vidal a fare poker con la cosa più bella della partita, con un gran tiro a giro dal limite dell'area che, potente e preciso, andava ad infilarsi all'incrocio dei pali. Nella ripresa, dopo che l'Al Hilal era riuscito a segnare il suo goal con Alharti, tenuto in gioco da Sorensen, ci pensavano Chiellini, Pepe (su punizione) e Quagliarella a fissare il definitivo settebello.

Conte: Ora bisogna rientrare in clima campionato - Antonio Conte, al termine della gara amichevole contro l'Al Hilal, che il mister bianconero ha seguito con insolita tranquillità ("Mi auguro di arrivare un giorno seduto così in panchina anche in campionato", ha chiosato Conte), ha spiegato la funzione della gara di Riyadh: "L'Al Hilal ha presentato in campo molte riserve, è stato un match che ci è servito per rientrare in clima campionato; avrei preferito che giocasse la formazione titolare dell'Al Hilal, che ha invece giocato ieri sera nel derby, prima contro seconda, ma per noi il match è servito per ritrovare il clima partita e prepararci per il campionato. L'obiettivo era permettere a tutti di rientrare in clima campionato e abbiamo fatto questo". Infatti Lecce incombe, e occorre preparare bene una partita solo apparentemente facile: "Qualcosa abbiamo già visto oggi, in funzione di Lecce, qualche filmato, qualche situazione di gioco anche perché adesso abbiamo due giornate venerdì e sabato e per fortuna torniamo in Italia perché si respira anche il clima di campionato e cercheremo di riprendere il cammino lì dove era stato interrotto."

Del Piero: Gioco per vincere, per divertirmi e divertire - Alex Del Piero, come del resto tutta la Juve, è stato accolto con molto affetto a Riyadh, un affetto sottolineato dai cori e dai cartelli di cui è stato fatto oggetto da parte dei tifosi. E dopo la gara non ha nascosto la sua soddisfazione. "Abbiamo ricevuto una splendida accoglienza, sia a Dubai, sia ieri all’arrivo a Riyadh, che questa sera allo stadio. I cori nei miei confronti? Ho sentito Magic Johnson in una videocassetta dire che si gioca per vincere, per divertirsi e per divertire la gente, sono tre cose che ho sempre cercato di fare e l’affetto nei miei confronti ne è il riconoscimento". Ma la sgambata è finita e Alex e la Juve guardano già oltre: "Mi sento bene, mi sono riposato durante le vacanze e in questi giorni mi sono allenato al meglio. Il bilancio di questo mini ritiro è più che positivo. Questa è stata una gara utile per preparare la partita di Lecce e ora avremo due giorni per lavorare e concentrarci sulla ripresa del campionato".

Niente mercato con l'Inter - Nei giorni scorsi si era diffusa la voce che tra le pretendenti a Milos Krasic, si fosse mossa anche l'Inter, voce peraltro confermata oggi dal suo agente Dejan Joksimovic; la Gazzetta di ieri invece parlava di un possibile passaggio di Quagliarella in nerazzurro. Nessuna delle due eventualità è realistica: i rapporti per nulla amichevoli tra le due società e le questioni politico-ambientali irrisolte non consentono l'instaurazione di rapporti tra i due club nemmeno a livello di mercato. Per Krasic ci sono altre pretendenti, in primis il Chelsea e, qualora l'offerta fosse vantaggiosa, Marotta prenderebbe senz'altro in considerazione di liberare un giocatore che fatica molto ad inserirsi nella Juve di Conte e che ha sinora assaggiato più panchina e tribuna che campo. Quanto a Quagliarella, la Juve non è intenzionata a cederlo; davanti a lui con la valigia in mano e la porta aperta ci sono tre attaccanti: Amauri, Toni e Iaquinta, che Marotta non vede l'ora di piazzare, pur dovendo fare i conti con i loro ingaggi pesanti e le loro bizze. Lo stesso Conte si era espresso così si era espresso a Mediaset Premium dopo la gara col Novara: "Abbiamo atteso cinque mesi per averlo al massimo con noi, non avrebbe senso venderlo ad un'altra squadra". Quindi, niente Inter, a prescindere, ma anche niente Roma, altra ipotesi che girovagava ieri, dopo la notizia dell'infortunio di Osvaldo.

L'Inter 'disturba' Milan e Juve - L'Inter, stando alle voci calciomercato, ieri avrebbe tentato di inserirsi a gamba tesa in due trattative che da alcuni giorni Milan e Juve stanno portando avanti. Quella dei rossoneri riguarda Carlitos Tevez: il nodo tra Milan e City riguarda la formula: prestito con diritto (come propone il Milan) o con obbligo (come chiedono gli inglesi) di riscatto. Ieri, mentre Galliani in Brasile parlava col giocatore e col suo procuratore per cercare una mediazione, Marco Branca è volato a Manchester per parlare con la dirigenza del City: La cosa sembra aver infastidito parecchio l'ambiente milanista che non dimentica l'affaire Leonardo e il recente sondaggio con Allegri. A questo punto Galliani ha fatto quella che definisce la sua ultima definitiva offerta al City: prestito con obbligo di riscatto condizionato (non si conoscono le 'condizioni', se presenze o goal dell'attaccante o traguardi di squadra), con l'aggiunta che, qualora le 'condizioni' non si verificassero, il Milan terrebbe comunque a suo carico in prestito Tevez per un'ulteriore intera stagione.
Ma su Sportitalia si è detto che l'Inter sta disturbando anche la Juve in pressing su Caceres, su cui la Juve non è riuscita a chiudere per il gioco al rialzo del Siviglia, che ha un po' indispettito Marotta, che aveva lasciato un po' il negoziato in fase di stallo; la Juve, in caso la trattativa abortisse, virerebbe su Bocchetti (attualmente al Rubin Kazan), anche se Conte vorrebbe Caceres che può ricoprire tutti i ruoli della difesa, mentre Bocchetti è essenzialmente un centrale. Rimarrebbe così libera alla Juve una casella per l'extracomunitario e allora la Juve proverebbe a puntare sul centrocampista colombiano Fredy Guarin (un '86), deciso a lasciare al più presto possibile il Porto orfano di Villas Boas; ma i lusitani non sono disponibili a prestiti con diritti di riscatto e non lo lasceranno partire a meno di 10-12 milioni sull'unghia. Ovviamente un ipotetico arrivo di Guarin in bianconero chiuderebbe la porta a Pizarro.

Lecce-Juventus: arbitra Bergonzi - Sarà Mauro Bergonzi a dirigere Lecce-Juventus, valida per la diciassettesima giornata di andata, in programma al 'Via del Mare' di Lecce domenica 8 gennaio alle ore 15; Bergonzi sarà coadiuvato dagli assistenti Maggiani e Niccolai e dal quarto uomo Doveri. Queste le designazioni per le altre gare, in calendario per domenica 8 gennaio alle ore 15, salvo diversa indicazione in parentesi: Siena-Lazio (anticipo di domani, sabato 7 gennaio, alle ore 18): Gervasoni (Giachero-Galloni; Brighi); Inter-Parma (anticipo di domani, sabato 7 gennaio, ore 20.45): Giannoccaro (Preti-La Rocca; Guida); Udinese-Cesena (domenica alle ore 12.30): Gava (Iannello-Barbirati; Di Bello); Atalanta-Milan: Rizzoli (Manganelli-Cariolato; Banti); Bologna-Catania: Romeo (Faverani-Stefani; Baratta); Cagliari-Genoa: Celi (Marzaloni-Dobosz; Palazzino); Novara-Fiorentina: Damato (De Pinto-Carrer; Viti); Roma-Chievo: Russo (Viazzi-Liberti; Ostinelli); Palermo-Napoli (domenica, ore 20.45): Mazzoleni (Grilli-Rosi; Peruzzo).

Esordio col botto per Padovan nell'Under 18 - Un esordio da incorniciare quello di Stefano Padovan ('94), giovane promessa della Primavera bianconera, che ha esordito nell'Under 18 di Evani a San Pietroburgo contro l'Ucraina. Gli azzurrini si sono imposti con un eloquente 5-0: e due dei cinque goal sono di Stefano Padovan, che ha sbloccato il risultato già al 3' con un piatto sinistro sul secondo palo, su cross dalla destra. Dopo le reti di Garritano e di Benassi al 30' era ancora Padovan ad andare in rete, che sfruttava un errato disimpegno difensivo degli ucraini e trafiggeva poi di sinistro il portiere in uscita. Chiudeva le marcature ancora Garritano. Per Padovan una bella soddisfazione supplementare: il premio come migliore in campo.




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