Vidal chiama, Pizarro risponde. Cobolli Gigli: Nocerino? Un errore lasciarlo partire.

News, 5 gennaio 2012.


Vidal: Con Pirlo e Marchisio formiamo un centrocampo fantastico, ma sarebbe bellissimo se arrivasse anche Pizarro. Estigarribia: Sono contento di far parte di questo grande gruppo. Cobolli Gigli: Lasciar andar via Nocerino è stato un errore. la Roma, ceduto Borriello, perde anche, per due mesi, Osvaldo per infortunio. Pizarro rompe apertamente con Luis Enrique: vuole la Juve. A Riyadh centinaia di tifosi riservano una calorosa accoglienza alla Juventus. Il giudice di Rimini impone il tesseramento del giovane senegalese Ameth Fall, contro la decisione e la normativa della Lega Pro. Al Camp Nou è entrato in vigore il divieto di fumare.


Vidal: Mi sento a casa, in un gruppo di fratelli - Se dalla Turchia Felipe Melo fa sapere che a Torino non vuol tornare, perché non ci si è trovato bene, dagli Emirati Vidal testimonia tutta la sua felicità per essere entrato a far parte della grande famiglia bianconera. E la parola famiglia non è fuori luogo, a sentire le parole del centrocampista cileno: "Tra di noi c'è grande allegria e questo mi ha colpito molto, siamo come fratelli: è difficile trovare un clima più sereno in una squadra. In Italia sto benissimo, mi sento a casa. Era il mio sogno giocare qui e ora sono nella squadra più importante del paese. Ho accettato i bianconeri pur sapendo che non avrei disputato la Champions, ma stiamo lavorando duramente per conquistarla". Un'aria decisamente positiva quella che si respira dunque nello spogliatoio Juve, ben diversa da quella che trapelava nelle scorse stagioni. E Vidal è entusiasta anche della sua posizione in campo e dei suoi compagni di reparto: "Come sistema di gioco, per me è sempre importante difendere bene, prima ancora di attaccare, e nella linea a tre mi trovo proprio bene. Con Pirlo e Marchisio formiamo un centrocampo fortissimo, fantastico - ha detto a Sky Sport 24 - Che sia il più forte, sono la gente e i giornalisti a dirlo. Noi, comunque, cerchiamo di fare le cose al meglio". E se arrivasse anche Pizarro, ne sarebbe davvero felice: "Mi piacerebbe giocare con lui. Lo conosco, è un mio connazionale e un buon giocatore. Sarebbe bellissimo se arrivasse alla Juventus. Non ci siamo sentiti in questi giorni ma, se me lo chiedesse, gli direi di venire alla Juve". Di lui si diceva avesse il vizietto del goal, quest'anno sinora ha segnato poco, ma non se ne cruccia: “Segno meno rispetto agli altri anni, è vero, ma sono contento lo stesso, perché la squadra e imbattuta e prima in classifica. Se poi riuscirò a fare qualche goal in più tanto meglio, ma preferisco che vinca la Juve!”.

Estigarribia: Contento di essere qui - Un altro sudamericano felice di vestire la famiglia bianconera: Marcelo Estigarribia. L'esterno paraguaiano, arrivato in estate dal Deportivo Maldonado con la formula del prestito, sta facendo del suo meglio per convincere mister Conte e la dirigenza a trattenerlo a Torino dove si trova bene. Lo ha ribadito, mentre era in volo da Dubai a Riyadh, in un video pubblicato sul sito ufficiale: "Sono Marcelo Estigarribia e vi parlo dall'aereo, stiamo prendendo il volo per l'Arabia. Siamo stati molto bene, con un clima caldo a Dubai. Abbiamo svolto l'ultimo allenamento in vista della partita di domani e pensando anche alla partita di domenica contro il Lecce. Stiamo trovando la forma migliore, e sono contento di far parte di questo grande gruppo. Dall'aereo tra Dubai e l'Arabia, per Juventus.com, Marcelo Estigarribia".

Cobolli Gigli: Spero che il Milan vinca la Champions e la Juventus lo scudetto - Ieri era il 67simo compleanno di Giovanni Cobolli Gigli, uno dei presidenti bianconeri di cui tifosi apprezzano soprattutto il giorno dell'addio (con la valida concorrenza di Grande Stevens e Blanc) e Radio Sportiva non si è fatta sfuggire l'occasione per strappargli un commento sull'arrivo di Borriello; e Cobolli Gigli, incurante delle smentite del giocatore e del suo agente, lo ha bacchettato per il gran rifiuto che avrebbe fatto un anno e mezzo fa: "Speriamo rimpianga presto di aver rifiutato il trasferimento un anno fa e che possa dare il giusto aiuto alla squadra". E' uno dei pochi a non concedere fiducia più di tanto alla Juve: "Gennaio per la Juventus è stato sempre un mese complicato. Non voglio dire siano spremuti, ma adesso devono continuare a mantenere questo ritmo. Il problema è ricominciare bene, da Lecce, fare un grande mese di gennaio e usare le forze appena arruolate, come Borriello". Caceres? Sì, ma... "Caceres? E´ un ragazzo determinato, ha un carattere da controllare, ma sarebbe un buon rinforzo per la difesa". Tranquillo, al carattere penserà Conte, che al massimo lo manderà a ripetizione da Nedved. Rimpiange Nocerino: "Quando vedo giocare Nocerino capisco che avevamo visto giusto, e il lasciarlo andare pare sia stato un errore". Ohibò, forse gli sfugge che a lasciarlo andare, infilandolo, oltre a 15 milioni, nell''affare' (ben virgolettato) Amauri, fu proprio la sua gestione. E adesso augura a lui e al Milan la Champions: "Spero di poter vedere la Champions al Milan e lo scudetto alla Juventus?".

Roma: l'infortunio di Osvaldo riporta i giallorossi sul mercato - La Roma ha fatto giusto in tempo a cedere Borriello alla Juve che si è trovata di fronte ad un'emergenza attacco: perché quello che ora per Luis Enrique è il centravanti titolare, Osvaldo, ha accusato ieri in allenamento, causa un colpo di tacco mal riuscito, un problema muscolare al flessore della coscia destra, un problema così serio da dover uscire dal campo sulla macchinetta elettrica. Si parla di una lesione di secondo grado, che comporterebbe uno stop di due mesi: il che potrebbe riportare la Roma sul mercato: il pezzo più pregiato sul mercato sarebbe Floro Flores, che esprime apertamente la sua voglia di giocare di più, e che è appetito anche dalla Fiorentina, ma l'Udinese, ammesso intenda lasciarlo partire, non lo farà certo a prezzo di saldo.

Pizarro vuole l'addio - Intanto la Roma continua a 'parlare' con la Juve per Pizarro: si dice che la Juve avesse proposto di inserire nella trattativa Marco Motta, ma la Roma abbia risposto picche, chiedendo invece di inserire De Ceglie e a questo punto era stato Marotta a rispondere picche. Oltretutto entrambe le squadre hanno qualche buon motivo per rimanere in stand-by: Marotta vuole prima concretizzare qualche cessione (e non sarà facile), Sabatini è ancora poco tranquillo sulla vicenda del rinnovo del contratto di De Rossi, sulla quale finora sono state spese solo chiacchiere ma nessuna firma, e un silenzio un po' imbarazzato del giocatore acclamato dai tifosi: e si racconta che il ricco City sia in agguato. Pizarro però, da canto suo, sta facendo il possibile per guastare i suoi rapporti, già assai poco idilliaci, con l'ambiente giallorosso e, in particolare, col tecnico Luis Enrique, che non ha mai fatto mistero di preferirgli il giovane 'Primavera' Viviani: ieri il cileno ha lasciato prematuramente il campo di allenamento, sordo ai reiterati richiami in campo del tecnico, che lo invitava rimanere in campo a fare stretching insieme ai compagni.

La caldissima accoglienza di Riyadh ai bianconeri - Partita da Dubai alle 18.30 (le 15,30 italiane), dopo un'ora e mezza di volo la comitiva bianconera è atterrata a Riyadh (Arabia Saudita), dove ha trovato ad attenderla due ali di folla entusiasta che l'ha accompagnata con i suoi applausi dall'aeroporto al pullman, che l'ha trasportata nella residenza del principe Abdallah Bin Mosaed, presidente dell'Al Hilal, il quale l'ha accolta con tutti gli onori e ha offerto ai bianconeri un aperitivo, ricevendone in campo maglie da gioco, gagliardetti e un piatto in argento, griffato col logo della società, come riferisce il sito ufficiale. Poi la comitiva ha raggiunto l'albergo, dove ha trovato ad attenderla un'altra nutritissima schiera di tifosi, che l'hanno salutata con veri e propri cori da stadio, e in lingua italiana. Oggi ci sarà l'amichevole con l'Al Hilal, per celebrare l'addio al calcio del portiere Mohammed II Do'ai, pilastro del club e della Nazionale saudita. Poi subito via verso Lecce, perché il campionato incombe.

La Lega Pro deve aprire agli extracomunitari - Protagonista di questo caso è il 19nne Ameth Fall, senegalese col pallino del goal, cresciuto nel settore giovanile del Cesena e, dopo una anno a Bellaria, arrivato in estate al Lecco: ma non aveva potuto giocare, perché la Lega pro non ne aveva ratificato il tesseramento, con la motivazione che il calciatore “non è in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente (C.U. n.6/A della F.I.G.C. del 05/07/2011) che stabilisce i criteri per il tesseramento in favore di società professionistiche di calciatori cittadini di paesi non aderenti alla U.E. o alla E.E.E". Ossia non consente alle squadre di Lega Pro di tesserare "calciatori, cittadini di paesi non aderenti alla U.E. o alla E.E.E. provenienti dall'estero, né di tesserare con lo status di professionista calciatori di detti paesi già tesserati in Italia con status diverso da quello di professionista". Ma l'attaccante e la sua agente Lara Palmegiani non si sono arresi e si sono rivolti all'avvocato Flavia Tortorella, che contro tale decisione ha presentato ricorso al giudice ordinario di Rimini: Così spiega la vicenda Lara Palmegiani: "In estate ci impedivano di tesserare il ragazzo Ameth Fall con la società Lecco. La Lega Pro ha bloccato le procedure per il deposito di contratto in quanto extracomunitario. Come giocatore era considerato intesserabile per la Lega Pro. Poteva essere tesserato solo in Serie A o nella Lega Nazionale Dilettanti. Noi non ci siamo arresi e abbiamo fatto valere i diritti di un calciatore dipendente nelle sedi giuridiche. L'accoglimento del ricorso rappresenta un successo per noi, ma soprattutto per il ragazzo e per tutti i ragazzi che arrivando dall'estero si vedono disillusi a causa di regole quasi razziste sugli stranieri extracomunitari. Infatti Ameth aveva tutte le possibilità e i diritti per poter essere tesserato. Inoltre vantava già due anni di militanza in Italia. a oggi Ameth Fall è a tutti gli effetti un calciatore del Lecco, anche se già era stato tesserato ad agosto seppur con riserva. Adesso invece può essere tesserato ovunque alla stregua di un calciatore comunitario e trasferirsi da un club ad un altro senza problemi". Un caso che, con alcune differenze, richiama quello del bosniaco Nadarevic che, due anni orsono, aveva dovuto ricorrere al Tribunale di Varese per poter ottenere il tesseramento con il club lombardo, militante in serie B.

Barça: d'ora in poi niente più fumo, solo arrosto - Andata degli ottavi di finale di Coppa del Re: Barça-Osasuna 4-0 con doppiette di Fregas e Messi (influenzato e partito dalla panchina). Nulla di nuovo, il Barça, se supererà, come prevedibile, senza sorprese la gara di ritorno di giovedì 12, disputerà nei quarti un doppio Clasico con il Real (se riuscirà a disfarsi del Malaga che martedì gli aveva creato qualche grattacapo). Ma tutto ciò non è una novità. La vera novità è che da ieri sera al Camp Nou è iniziata l'era 'no smoke': Barça-Osasuna è stata infatti la prima partita senza fumatori in attività: è entrato infatti in vigore, col 1° gennaio 2012, il divieto di fumo in tutte le installazioni sportive blaugrana, approvato lo scorso settembre nell'ultima assemblea dei soci con 538 voti favorevoli, 89 contrari e 38 astenuti. Come informa il sito del Barça, i trasgressori verranno invitati dagli addetti alla sicurezza a spegnere la sigaretta, pena l'espulsione dallo stadio. Sul loro capo pende anche il rischio di una denuncia alla commissione disciplinare del club.




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