Il Maiorca trascina l'Uefa in tribunale.

News, 9 agosto 2010.

Il Mallorca trascina l'Uefa in tribunale. Il mercato Juve in uscita e in entrata. Ciro Ferrara ringrazia i tifosi. Il bilancio Juve. L'Inter chiede troppo per Burdisso. Albertini predica orgoglio ed etica. La rivoluzione di Capello. Maicon resta all'Inter?

Il Mallorca trascina l'Uefa in tribunale - Il Mallorca non si arrende: escluso dall'Europa League per la grave situazione debitoria che lo ha portato fuori dai parametri minimi di ammissione, si rivolgerà alla giustizia ordinaria spagnola per essere riammesso alla competizione. La decisione del club delle Baleari è stata comunicata a Michel Platini con una lettera del legale della società, l'avvocato Javier Tebas. L'Uefa aveva indicato al Mallorca la possibilità di rivolgersi al Tas, il Tribunale Arbitrale dello Sport: questa è stata la replica, si va in tribunale, in casa della Giustizia, sportiva o meno che sia.

Mercato in uscita, eppur si muove - La prossima settimana sarà decisiva per quanto riguarda la chiusura delle cessioni dei giocatori che sono di fatto fuori rosa. Il primo ad accasarsi è stato Giovinco, che è passato al Parma in prestito con diritto di riscatto della comproprietà. Lunedì dovrebbe essere il gran giorno per il passaggio a titolo definitivo di Poulsen al Liverpool (vedi news successiva), e della coppia Camoranesi-Grosso al Birmingham. Unico ostacolo potrebbe essere l'ingaggio dei tre giocatori, ma la Juventus sembra disposta ad intervenire versando una buonuscita. Lo stesso problema blocca la cessione di Tiago all'Atletico Madrid, tuttavia la situazione potrebbe presto sbloccarsi grazie alla determinazione di Marotta, che nell'incontro di ieri ha chiarito al portoghese che per lui non ci sarà comunque spazio in squadra. Rimangono infine i due casi clinici, vale a dire Zebina e Salihamidzic, per cui si ipotizza la rescissione consensuale del contratto.

Poulsen al Liverpool in dirittura d'arrivo - Jorn Bonnesen, agente di Christian Poulsen, in un’intervista al “Daily Mail” ha dichiarato che l’annuncio del trasferimento del suo assistito ai Reds potrebbe arrivare già lunedì: "Non ci vorrà più di una settimana per chiudere l’affare. Potremmo addirittura farcela per l’inizio della prossima settimana. Christian è l’uomo di Roy (Hodgson, nuovo tecnico del Liverpool, ndr). Giocherà come centrocampista di contenimento". Secondo il Daily Mail alla Juve andrebbero circa 6,5 milioni di euro.

E se fosse Bastos? - Tra i due litiganti potrebbe essere il terzo a godere: Marotta è alla ricerca di un esterno per Del Neri e tra Milos Krasic ed Eljero Elia potrebbe ora spuntarla il brasiliano Michel Bastos, il duttile esterno brasiliano del Lione; il costo del cartellino si aggirerebbe sui venti milioni; anche Bastos ovviamente, col suo status di extracomunitario, chiuderebbe la porta a Dzeko, che comunque ormai Marotta considera non solo irraggiungibile, ma nemmeno più una priorità, visto l'apparente risveglio di Amauri e le richieste di Del Neri che abbisogna anzitutto di un esterno e di un quarto difensore centrale. L'unica altra alternativa è il viola Vargas (seguito anche dall'Inter), vista anche l'indisponibilità del Tottenham a cedere Bale.

Giovinco intende tornare e Iaquinta non intende partire - Andrea D'Amico, agente di Sebastian Giovinco e Vincenzo Iaquinta, ha parlato a Sky Sport della situazione dei suoi due assistiti: Giovinco è andato al Parma, ma la sua intenzione è quella di poter giocare con continuità per mostrare le sue doti e rientrare fra un anno alla casa madre: "Quando ha detto 'La Juve è il passato' non era un tono polemico verso la Juve. Tra l'altro con la Juve abbiamo allungato e adeguato il rapporto. Il giocatore si è lamentato solamente di non aver giocato come pensava. Quest'anno giocherà molto e poi a giugno con ogni probabilità tornerà alla Juve". Quanto a Iaquinta, ha definito come una boutade giornalistica la possibilità che l'attaccante vada al Cska Mosca nell'ambito dell'affare Krasic: "Quella del Cska Mosca è una boutade lanciata dai giornalisti, Vincenzo resterà alla Juventus e sarà una punta di diamante anche quest'anno".

Colpo di Paratici, preso Simunac- Il mercato della Juventus sotto la guida di Marotta si muove lentamente, sia in entrata che in uscita. Fabio Paratici continua invece a lavorare per rinforzare il settore giovanile mettendo a segno colpi interessanti in prospettiva. L'ultimo è l'acquisto dell'attaccante mancino Stipe Simunac (16 anni, categoria Allievi), prelevato dal Bellinzona a titolo definitivo

Ciro Ferrara: Ringrazierò sempre la Juve ed i tifosi - Ciro Ferrara è stato intervistato ieri da Sky Sport 24 e non ha lesinato il suo pensiero su tanti temi calcistici, ad iniziare da un giudizio sulla prossima stagione: "L'Inter parte favorita, è la squadra da battere come lo era lo scorso anno. Bisogna vedere se la mentalità vincente e la voglia di rimanere sempre a certi livelli non sia scemata dopo i successi dello scorso anno. Tutte le squadre vorranno batterla, a cominciare dalle concorrenti più agguerrite per lo scudetto come la Juve, il Milan e la Roma che si sono rafforzate". Alla Juve Ciro si sente sempre vicino: "Al di là degli ultimi mesi difficili, io in bianconero ho passato 16 anni della mia vita. Ringrazierò sempre il club e i tifosi per quello che mi hanno dato. Si è chiusa una lunghissima storia professionale ma il mio rapporto con la società e i tifosi rimane invariato". Ferrara ha fatto anche gli auguri a Prandelli, nuovo ct della Nazionale: "A Prandelli faccio un grande in bocca al lupo. Le sue scelte mi sembrano scontate, soprattutto dopo il flop mondiale. Era giusto che ci fosse un ricambio di giocatori. Teniamo presente che Gattuso e Cannavaro se ne sono andati e che Buffon è ko. Cassano e Balotelli? Speriamo che facciano bene. La squadra azzurra resta un buon gruppo e auguro di cuore a Prandelli di fare un ottimo lavoro perché se lo merita per la persona che è e per il lavoro che ha fatto alla Fiorentina". Sul suo futuro Ciro non ha dubbi: "Voglio continuare a fare l'allenatore. Per adesso sono in attesa, mi sto riposando in Sardegna e poi vedremo".

Bilancio Juve: prime osservazioni - Dedicheremo ampio spazio sul sito allo stato di salute della società; in base ai primi dati di bilancio comunicati ieri si possono già fare alcune osservazioni di larga massima. Intanto sul fatturato (240 milioni) che dovrebbe collocare la Juve, come già l'anno scorso, tra le prime dieci in Europa. Del totale dei ricavi ben 151,4 milioni sono relativi a "diritti televisivi e proventi media" e solo 18,4 milioni dalla proventi a botteghino per le gare. La prima cifra è destinata a diminuire per effetto della vendita centralizzata dei diritti tv, la seconda ad aumentare col nuovo stadio; è evidente che solo una squadra altamente competitiva garantisce che lo sbilancio di queste variazioni di prospettiva sia positivo. Nello stato patrimoniale risalta il patrimonio netto che è di 96 milioni mentre per tante società, anche di quelle che vanno per la maggiore in Italia, è quasi sempre negativo. I debiti con le banche al 30 giugno (quelli che per il Barcellona qualche giorno il presidente ha dichiarato che erano di 442 milioni) ammontano a 30,1 milioni, in parte per un leasing finanziario sul centro di Vinovo e in parte per l'utilizzo del mutuo col Credito Sportivo per il nuovo stadio. Com'era nella tradizione della gestione Giraudo, i dati sulla patrimonializzazione e l'indebitamento fanno della Juve una specie di mosca bianca nel panorama nazionale.

Per Burdisso l'Inter chiede troppo - Fernando Hidalgo, agente di Burdisso, ha rivelato a Sky Sport 24: "Il prezzo fissato dall’Inter è eccessivo. Dobbiamo parlare con il club. La Roma ha fatto il massimo sforzo, ma i nerazzurri non hanno accettato. Ho avuto un incontro tre giorni fa col direttore sportivo Pradè e la presidente Sensi e mi hanno ribadito che hanno provato a fare di tutto per portare Nicolas Burdisso alla Roma, che hanno fatto l'offerta più alta possibile, e che quindi se non si chiude dovranno trovare un'alternativa. Ognuno fa il suo ed è responsabile della sua decisione. Se rimane all'Inter dovranno parlare col giocatore, perché lui non vorrebbe restare e l'ha detto all'allenatore. Negli ultimi quattro anni è sempre stato sul mercato e ora si fissa un prezzo così alto per lui, mi sembra assurdo". Ma la volontà di Burdisso sarà deteminante, e se l'Inter vuole incamerare dei soldi dovrà cedere, perché lo stesso Hidalgo ha chiarito che il suo assistito vuole solo la Roma: "Non accettiamo alcun trasferimento che non sia la Roma. Altre squadre pronte a prendere Nicolas? Ho un accordo di parola con la Roma. Se non chiudiamo con loro per noi l'unica alternativa è restare all'Inter". Il manager ha aggiunto anche di aver sentito Marotta per Burdisso, ma di non averne poi saputo più nulla. Non ci sorprenderebbe se il trasferimento di Burdisso alla Roma avvenisse dopo il 21 agosto, data in cui verrà giocata la Supercoppa Italiana Inter-Roma.

Albertini predica orgoglio ed etica - Demetrio Albertini, presidente del club Italia, considera l'arrivo in Figc di Baggio, Sacchi e Rivera come la spinta verso una rivoluzione nel calcio azzurro: "Il potere è del Consiglio federale - dice alla vigilia della prima volta della nuova Italia - Ma un ex calciatore, o tecnico di spicco, che si rimette in gioco da dirigente porta il bagaglio della sua competenza. E comincia una nuova vita. Si riparte dall'orgoglio e da un codice etico che si daranno tutte le Nazionali. A cominciare dai ragazzi delle giovanili, stop con quei comportamenti che all'estero chiamano all'italiana, anche se 'italiani' non sono: da presidente del Club Italia, mi auguro di dovermi occupare di squalifiche solo per falli di gioco, e per niente altro. Il codice prima che scritto andrà condiviso. Ai nuovi ragazzi di Prandelli non dirò nulla, da ex calciatore conosco la sacralità dello spogliatoio: c'è un ct, c'è Riva come team manager. Ma una cosa vorrei fosse chiara: la Nazionale non è un club di altissimi livello, ma una squadra trasversale. Giochi al calcio ma rappresenti un paese intero, e sei un valore. Un calciatore si getta alle spalle le delusioni, così come le vittorie. Fu così dopo il trionfo del 2006, deve essere lo stesso dopo il Sudafrica". La giovane età di Prandelli non rappresenta per lui un problema: "Osservazione molto italiana: basta guardarsi in giro per il mondo e contare l'età degli allenatori...". E plaude alle sue prime convocazioni. "In Sudafrica - commenta - c'era una frattura tra due generazioni: i campioni di Berlino e i nuovi. Nessuna spaccatura, come qualcuno ha detto, ma un buco generazionale sì. Da parte di Prandelli, al di là dei nomi, c'è voglia di una squadra diversa da quella del Mondiale. Certo, molto dipenderà dalla crescita di alcuni giovani".

La rivoluzione di Capello - Anche in Inghilterra, come in Italia, la delusione del Mondiale sudafricano ha provocato una rivoluzione nelle convocazioni. Fabio Capello infatti per l'amichevole di Wembley con l'Ungheria ha convocato solo 10 dei 23 reduci dal Sudafrica: tra gli esclusi Joe Cole, Peter Crouch e i portieri James e Green.

Della Valle: il capitale in azioni supera quello di Moratti - Secondo quanto scrive il quotidiano economico 'Milano Finanza' i fratelli Della Valle, reduci da un'annata particolarmente positiva del loro gruppo Tod's, sono al decimo posto in Italia tra gli uomini più ricchi in base solo al valore delle azioni possedute (che ovviamente non costituiscono tutto il patrimonio di questi personaggi); i Della Valle col loro capitale di 1438,6 milioni di euro (+47,14% nell'ultimo anno), composto da azioni non solo della Tod,s ma anche di Bialetti, Piaggio, Marcolin, Poligrafici Editoriale, Rcs Mediagroup e Mediobanca, sopravanzano anche i fratelli Moratti, fermi al 14° posto con 924 milioni di euro. Nel mondo del calcio davanti a loro solo Berlusconi, quarto con 3487,3 milioni di euro e la famiglia Agnelli al nono posto con 1475,4 milioni di euro. Garrone è 13°, Cairo 50° e gli eredi Sensi al 70° posto.

Benitez spera di tenere Maicon- Sarà che in due amichevoli (col Panathinaikos e il Dallas) l'Inter ha subito cinque reti, sarà che con Santon ancora da recuperare completamente di esterni difensivi la squadra non ne ha tanti, fatto sta che tutti i giornali dicono che Benitez vorrebbe che Maicon non fosse ceduto. C'è da ricordare, però, che gli stessi giornali negli ultimi tempi hanno scritto chi di tesoretto di Moratti, mettendoci dentro la cessione del terzino, e chi di Moratti che deve venderlo perché obbligato dal prossimo fair play finanziario. Per non parlare poi del procuratore, Caliendo, che è già stato in Spagna a trattare un ingaggio supermilionario sperando che i due presidenti si mettano d'accordo per la cessione. La situazione era già complicata e adesso, con la speranza espressa da Benitez sembra complicarsi ancora di più; prima di fine agosto la matassa pensiamo che sarà sbrogliata però non è da escludere, a questo punto, che qualcuno - tra Moratti, Benitez e Caliendo - resterà deluso.


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