Calciopoli: Paco D'Onofrio indica la via alla Figc.

News, 1 agosto 2010.

Paco D'Onofrio: cosa devono fare Juve e Figc. Marquez rescinde. Albertini prende a modello la Spagna. In Premier League nuove regole per le rose. Abbonati in fuga dalla serie A. Chi convocherà Prandelli? Il futuro di Zebina. Spalletti verso il titolo con lo Zenit. Niente Red Bull per il Toro. Anelka contro l'Equipe.

D'Onofrio su cosa dovrebbe fare la FIGC su Calciopoli - Interessante intervista concessa in esclusiva a Juvemania.it dall'avvocato Paco D'Onofrio. Alla domanda sulla revoca dello scudetto assegnato da Guido Rossi all'Inter la risposta dell'avvocato è stata: "Iniziamo col dire che quello scudetto fu assegnato in un modo non condivisibile. Innanzitutto bisogna precisare che non fu una cosa automatica e che quindi l'Inter non ha vinto perché, con la penalizzazione di Juve e Milan, si ritrovava prima in classifica, bensì la società nerazzurra è stata ritenuta onesta: un vero e proprio premio per la condotta. Ora che stanno emergendo queste nuove intercettazioni, che a loro volta fanno quanto meno dubitare sull'onestà maggiore dell'Inter in confronto a quella della Juventus, cade il medesimo presupposto e la Figc, non appena arrivano le trascrizioni delle conversazioni dal tribunale penale di Napoli, sarà costretta a revocarlo. Quanto alla restituzione degli scudetti alla Juventus, la situazione cambia. Mentre per la revoca il problema è tra Federazione e Inter, per la restituzione deve intervenire la Juventus depositando un ricorso per la riapertura del processo sportivo, cosa che faremo noi difensori di Moggi perché quel processo si è fondato su basi inesistenti. Quella lettera di Andrea Agnelli è un manifesto aziendale molto importante perché l'intenzione del presidente è quella di non nascondere Calciopoli sotto una pietra tombale. Ma questo non basta". Alla domanda su quante probabilità ci sono che alla Juventus vengano restituiti i due scudetti D'Onofrio ha risposto così: "Innanzitutto, guardando il processo di Napoli, ad oggi Moggi verrebbe assolto e, secondo i miei convincimenti, alla fine verrà assolto anche perché da ora parleranno tutti i testimoni della difesa, che non accuseranno l'ex dg della Juve. Chiaramente la difesa non parla prima con i testimoni, ma un collegio difensivo sveglio non porta testimoni che accusino il nostro assistito. Quindi l'ipotesi accusatoria doveva essere provata mediante i testi dell'accusa, ma guardando le loro testimonianze ci accorgiamo che ciò non è successo. Basta vedere quello che ha dichiarato lo stesso Auricchio, il quale è andato in grossa difficoltà. Inoltre dai primi testimoni della difesa è stato smontato definitivamente il discorso dell'alterazione dei sorteggi. Un'altra accusa è quella delle sim svizzere. Allora che ci sia stato un giro di sim potrebbe essere anche dimostrato teoricamente, ma ciò non potrebbe portare a nulla poiché, come ha detto anche il giudice Casoria, bisognerebbe dimostrare l'uso illecito di queste schede. Cosa mai fatta e dimostrata. Ritornando alla domanda, in caso di assoluzione di Moggi la Figc deve obbligatoriamente riaprire il processo sportivo poiché deve necessariamente considerare una sentenza emessa da un giudice di Stato. Non serve neanche un ricorso della società Juventus in questo caso visto che la Federazione deve essere imparziale e quindi deve muoversi autonomamente; fatto sta che è opportuno che la società bianconera si muova a livello giuridico". Sulla sentenza del caso Motta-Milito, D'onofrio ha ripetuto quanto già ci aveva detto in una nostra intervista e ribadito che nel caso si tratti con un inibito "L'articolo 10 comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva dice che i contratti sono nulli e tutte le partite giocate da quei giocatori devono subire punti di penalizzazione. Concretamente all'Inter doveva essere tolto lo scudetto di quest'anno, la Coppa Italia e la Champions. Questo non è avvenuto e la riflessione che ho fatto è stata la seguente: con Moggi sono stati creati articoli e fatte incongruenze nel processo sportivo, mentre in questo caso bastava applicare il Cgs, ma ciò non è accaduto".

Marquez rescinde col Barça - Dopo sette anni è venuto il momento dell'addio e da ieri Rafa Marquez non è più un giocatore del Barça, che sul suo sito ufficiale dà notizia dell'avvenuta rescissione del contratto, che avrebbe dovuto arrivare a naturale scadenza il 30 giugno 2012. Adesso il difensore messicano è libero di accasarsi dove vuole e Marotta sta tenendo d'occhio la situazione: soprattutto se non dovesse andare in porto l'affare Burdisso, che sembra preferire la Roma, dove ha in Ranieri un grande estimatore, potrebbe essere il modo giusto per offrire alla difesa bianconera il puntello mancante.

Albertini vuol copiare la Spagna - Il vicepresidente della Figc Demetrio Albertini, in un'intervista a Repubblica, si è soffermato sul problema della crisi dei settori giovanili, certificata anche dai rovesci delle nostre nazionali giovanili nelle competizioni internazionali; secondo Albertini una delle cause è l'eccessivo numero di stranieri, che impedisce ai ragazzi italiani di crescere e farsi le ossa: "Gli stranieri che sono in serie B, in Lega Pro e anche nello stesso campionato Primavera sono troppi e creano problemi, sono un 'tappo' alla crescita dei nostri giovani". E propone una soluzione già adottata, ad esempio, in Spagna, dove i club hanno anche una formazione B che milita nelle serie minori: "Non basta più il campionato Primavera, ci vuole una seconda squadra, come in Spagna e nelle altre nazioni. Un Juve 2 o Inter 2 che possano giocare nei Dilettanti o in Lega Pro: questi ragazzi devono misurarsi con gente più grande di loro, non coi coetanei. Serve un campionato vero per farli crescere". Conclude poi parlando della crisi economica che sta facendo letteralmente sparire molte società: "Non si può andare avanti ogni anno con società che scompaiono, coi ripescaggi. Gli stipendi alti? Non sono tutti. Negli ultimi tempi c'è stata una consistente diminuzione degli ingaggi ma almeno per i grossi club si può prevedere un tetto minimo di stipendio e il resto legato ai premi".

Regole nuove per la Premier League - La Premier League si prepara ad iniziare la nuova stagione 2010-11, con innovazioni importanti a livello normativo, con lo scopo, dice la Federcalcio inglese, di tutelare i settori giovanili. Il mercato estivo chiuderà il 1° settembre e per allora le squadre dovranno presentare una rosa massima di 35 giocatori, dei quali però otto devono aver giocato almeno tre stagioni in Inghilterra o Galles prima dei ventun anni, indipendentemente dalla loro nazionalità. La lista sarà valida fino al 1° gennaio 2011, quando si potrà inserire un numero illimitato di giocatori, purché under 21. Un problema in più per le squadre inglesi che, oltre a pensare a rinforzarsi (anche se, Manchester City a parte, il mercato è piuttosto fermo), dovranno anche sfoltire le rose.

Crollano gli abbonamenti in serie A - I tifosi lasciano la serie A. Mentre le società si accapigliano tra loro, con la Figc e con l'Aic, i tifosi alla chetichella se ne vanno. Rispetto ad un anno fa di questi tempi, solo Inter e Bari non sono sotto; le altre sì, e per lo più di parecchio. La peggio messa è la Lazio, con la miseria di 1600 abbonati (80% in mano rispetto a un anno fa); ma anche la Juve non sta bene (-22,5%), per non dire della Fiorentina (-45%), della Roma (-30%) e del Milan (-14%). Se per la Juve può essere conseguenza della delusione per l'ultima fallimentare stagione, lo stesso non può dirsi per la Roma, in lizza fino all'ultimo per il titolo. Pesa il disamore per il calcio, certo non aiutato dal disastro sudafricano, pesa la penuria di quattrini che non consente un calciomercato in grado di far sognare i tifosi, pesano le pay-tv, pesa la tessera del tifoso che ha indotto 13 curve di serie A a non abbonarsi per protesta, in quanto la tessera viene giudicata null'altro se non una forma di schedatura; particolarmente riottose le curve di Roma e Napoli. Ma sono per lo più alibi, perché anche in altri paesi vi sono leggi ancor più repressive nei confronti delle tifoserie e la copertura televisiva è a livello della nostra. Tuttavia, se non si riuscirà ad allestire uno spettacolo qualitativamente migliore e più credibile del cartonato attuale, l'emorragia è destinata a continuare.

La rosa di Prandelli - A dieci giorni dall'amichevole con la Costa d'Avorio la lista dei trenta azzurrabili seguiti da Prandelli conterrebbe, secondo la Gazzetta, non solo le novità Cassano e Balotelli, ma anche gli oriundi Thiago Motta e Ledesma. I magnifici trenta, in dettaglio, sarebbero: i portieri Storari, Viviano, Mirante e Sirigu; i difensori Bonucci, Chiellini, Antonini, Zaccardo, Cassani, Gamberini, Bocchetti, Maggio; i centrocampisti Montolivo, Pirlo, De Rossi, Marchisio, Pepe, Ledesma, Motta, Galloppa, Palombo; gli attaccanti Gilardino, Borriello, Pazzini, Cassano, Balotelli, Marchionni, Rossi, Quagliarella, Palladino. Le convocazioni dovrebbero arrivare venerdì e nel frattempo Prandelli, sempre secondo la Gazzetta, valuterà lo stato di forma dei presunti azzurrabili. Proprio pensando allo stato di forma ci sembra singolare la situazione di Balotelli che dovrebbe, con Cassano, risultare il salvatore della patria. Singolare perché non vorrebbe convocarlo solo Prandelli, ma anche Casiraghi con l'Under 21 (che rischia di non qualificarsi), ma intanto di allenamenti il giocatore ne ha fatti davvero pochi; per quanto hanno scritto i giornali ha fatto una megafesta con i suoi amici per festeggiare il prossimo trasferimento in Inghilterra, ma in campo finora praticamente non s'è visto.

Il PSG su Zebina - Per Jonathan Zebina, secondo il 'Le Parisien', ora spunta anche l'offerta del Paris Saint Germain, che è alla ricerca di un centrale e pensa di averlo individuato nel 32nne difensore bianconero. Su Zebina tuttavia c'è ancora, secondo Sky Sport, anche l'Aek Atene, che ha rilanciato, dopo che la prima proposta dei greci già era stata rifiutata dal giocatore.

Spalletti verso lo scudetto di Russia - Non si arresta nemmeno nella quindicesima giornata la marcia trionfale dello Zenit Pietroburgo guidato da Luciano Spalletti: stavolta l'avversario era uno dei diretti rivali per il titolo, il Rubin Kazan, che però ha dovuto cedere per 2-0 (doppietta di Kerzakhov) e lasciare che lo Zenit spiccasse il volo verso il titolo: la squadra di Spalletti è alla dodicesima vittoria stagionale (la nona consecutiva) ed ha ormai dieci punti di vantaggio sul Rubin. Poi c'è il Cska che, anche vincendo domani, potrebbe portarsi al massimo a nove punti.

Red Bull non mette le ali al Toro - Indiscrezioni raccolte ieri su altri organi di stampa e da noi riprese sul blog di Ju29ro.com riportavano voci di un interesse che il gruppo Red Bull avrebbe manifestato nei confronti del Torino. Puntuale è arrivata la smentita, ad opera della società produttrice del famoso "energy drink", che in realtà ha ammesso l'incontro con una delegazione del Comune di Torino, incontro avente come oggetto una serie di iniziative promozionali da tenersi negli impianti sportivi della città. Quindi svanisce sul nascere il sogno-granata di avere come presidente Mr. Dietrich Mateschitz, multimilionario austriaco fondatore e proprietario del brand Red Bull e titolare dell'omonimo Team di Formula 1. Dopo Ciuccariello e il suo progetto di "stadio da 90.000 posti, oppure 60.000 con i braccioli, così si sta più comodi", al popolo granata tocca l'ennesima delusione e rimettere giocoforza il proprio destino nelle mani di Urbano Cairo.

Anelka denuncia 'L'Equipe - Nicolas Anelka, secondo 'Le Parisien', avrebbe denunciato il quotidiano francese 'L'Equipe' per aver menzionato, in modo distorto secondo il giocatore, le pesanti parole che lo stesso avrebbe rivolto al ct Raymond Domenech.tra il primo e il secondo tempo della partita persa dalla Francia contro il Messico. Anelka sostiene che il pesante virgolettato nella prima pagina de 'L'Equipe' del 19 giugno scorso non corrisponde a quanto effettivamente da lui pronunciato, anche se ammette di aver avuto con il ct un alterco. E ora la denuncia per diffamazione: 'L'Equipe', dal canto suo, sostiene che tanti testimoni possono confermare l'accaduto così come riportato.


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