Quanto vale la parola di Moratti?

News, 28 luglio 2010

Quanto vale la parola di Moratti. I convocati per Dublino. Chiellini vuole restare alla Juve. Storari e Manninger sono ok, parola di Filippi. Calendario in arrivo. Barça in rosso. Grosso e Camoranesi verso la Spagna. Roma in vendita. Maradona non è più ct. Marchetti sul mercato.

Quanto vale la parola di Moratti - Oggi la Corte Federale dovrà occuparsi del ricorso di Moratti avverso l'inibizione di tre mesi inflittagli per aver partecipato, con lo squalificato Enrico Preziosi, ad una colazione, nella quale si sarebbero gettate le basi per il trasferimento all'Inter di Thiago Motta e Diego Milito. Moratti ne chiede la revoca, sostenendo si sia trattato non di un incontro finalizzato alla trattativa di mercato, ma solo di una normale colazione tra amici. La stessa cosa in pratica che sostennero i Menarini, che non vennero creduti, pur se in quel caso la loro versione poteva essere suffragata dal fatto che la cena cui presero parte in realtà non aveva portato ad alcuno sbocco. Qua invece lo sbocco c'è stato, eccome. Ora rimane da vedere se per caso la parola dell'onesto Moratti, con tanto di patente affibbiatagli dall'amico e tifoso Guido Rossi, non possa valere più di quella dei Menarini, al momento privi di tale 'qualifica'.

I convocati per Dublino - Gigi Del Neri ha diramato l'elenco dei 22 convocati per la gara di andata del terzo turno preliminare di Europa League, contro lo Shamrock Rovers. Questo l'elenco: Motta, Chiellini, Sissoko, Marchisio, Del Piero, Amauri, Manninger, Trezeguet, Poulsen, Bonucci, Lanzafame, Grygera, Pepe, Pasquato, Martinez, Ekdal, Diego, De Ceglie, Costantino, Storari, Legrottaglie, Ferrero. Dalla lista mancano Giovinco, Grosso, Camoranesi e Tiago, che ormai è chiaro non rientrano più nei piani della società. C'è Legrottaglie, anche se ieri ha dovuto saltare gli allenamenti a causa di un attacco influenzale; l'alternativa sarebbe Bonucci, anch'egli peraltro in non perfette condizioni fisiche; altrimenti c'è il giovane Ferrero.

Chiellini: lusinghe Real, ma lui vuole restare - Dalla Spagna si rincorrono le voci dell'apprezzamento di Mou e Valdano per Chiellini, pare anche che Davide Lippi abbia avuto un incontro al riguardo con le merengues: indubbiamente il Real potrebbe offrire a Giorgio Chiellini un ingaggio pari a quello che lui ora chiede alla Juve, nonché l'opportunità di partecipare alla Champions League, e alla Juve un introito intorno ai 18 milioni da reinvestire sul mercato, viste le difficoltà di liberarsi di altri giocatori, pur assai meno congrui con i piani societari, e dei loro esosi ingaggi. Ma Chiellini, nella conferenza stampa odierna, ha chiaramente manifestato la volontà di rimanere, se la Juve vorrà: "Non ho mai pensato di andare via e la società me lo ha confermato. Non mi sono mai sentito in vendita anche se fin quando non si parla di persona qualche dubbio può rimanere. Sin dal primo confronto c’è stata subito sintonia, sia con la dirigenza che con lo staff tecnico. Sono ottime persone e il primo approccio è stato molto positivo con tutti. Il contratto? Io sono tranquillissimo e sto dando il massimo. Già giovedì c’è un impegno importante, che se sottovalutato porterebbe rischi cui non voglio nemmeno pensare. Poi ci sarà l’incontro con il direttore, ci si potrà mettere una settimana in più o in meno, ma un accordo si troverà. Io sono legatissimo a questa società, a questo tifo e a questa città. Sono arrivato che ero un bambino, avevo poco più di 20 anni, e sono diventato uomo e cresciuto come calciatore. Credo di rimanere qui ancora molti anni, anche se non posso promettere nulla, perché dipenderà anche dalla società, ma credo che la volontà sia la stessa da entrambe le parti". Sa che lui e la Juve non sono attesi da un'annata facile: "Sarà un anno di sacrificio, dovremo ripartire da zero e ricostruire dalla base, ma è normale dopo quanto accaduto scorso. È finito un ciclo dirigenziale, qualche giocatore è già cambiato, si punta a rinnovare tanto ed è normale che ci voglia tempo. Tre anni fa avremmo sperato di essere a un altro livello, lo scorso anno credevamo di poter fare bene e vincere qualcosa, ma sappiamo com’è andata. Ora è giusto fare esame di coscienza, capire dove abbiamo sbagliato e lavorare per migliorarci. Un anno zero, per molti aspetti e dire oggi che si può vincere lo scudetto sarebbe illuderli. L’obiettivo realistico credo sia la qualificazione alla Champions e il fatto di non parteciparvi quest’anno ci dà molto fastidio. Dovremo ricostruire il gruppo e la squadra e questa si formerà solo partita dopo partita e allenamento dopo allenamento. Stiamo imparando quello che vuole il mister, ma ci manca ancora moltissimo è stato lui il primo a dircelo in maniera molto schietta".

Filippi promuove Storari e Manninger - Il preparatore dei portieri Claudio Filippi, intervistato da Juve Channel, è convinto che l'assenza di Buffon non sarà un handicap per la Juve, in quanto Marco Storari e Alex Manninger offrono piene garanzie nel ruolo: "Tutto procede bene. Abbiamo avuto un piccolo contrattempo con Manninger, ma si è risolto brillantemente. I ragazzi si applicano, hanno voglia di lavorare e questo è l’aspetto più importante. Manninger l’avevo già allenato un anno a Siena e dunque lo conoscevo bene. Riguardo a Storari l’ho visto giocare molte volte, dunque avevo già ben presenti le loro caratteristiche". Il preparatore degli estremi difensori bianconeri si sofferma sull'esempio positivo che possono dare Storari e Manninger ai giovani più che sugli eventuali difetti dei due: "Dopo queste settimane sia i pregi che i difetti sono venuti alla luce. Quali? Non ve li dico. Due come loro sono un ottimo esempio anche per ragazzi come Bonassi e Costantino, che allenandosi con la prima squadra hanno la possibilità di crescere, perché il gioco a questi livelli è molto più veloce rispetto a quello cui sono abituati". I presenti agli allenamenti avranno notato anche un allenamento particolare sui cross: Filippi, attraverso una sorta di 'scudo', fa deviare i traversoni verso la porta rendendo le uscite più difficili ai portieri. "Serve a creare situazione ad handicap per i portieri. Se riescono a risolvere quelle in allenamento, saranno avvantaggiati in partita. Variamo il più possibile gli esercizi, per creare attenzione nei ragazzi. Le possibilità sono molteplici, anche perché cerchiamo sempre di ricreare situazioni che poi si verificano in partita". Un ultimo pensiero è dedicato ovviamente a Gigi Buffon: "È un portiere di straordinario livello, lo aspettiamo a braccia aperte".

Arriva il calendario - Stasera, ore 20.30, a Milano sarà sorteggiato il calendario della serie A 2010-11. Non vi saranno teste di serie (in modo che tutte le squadre possano incontrarsi anche alla prima o all'ultima giornata) e dovranno essere rispettati altri criteri tra cui: nessuna sfida infrasettimanale serale tra Inter, Juventus, Milan, Napoli e Roma, né per i derby di Milano, Roma e Genova; nessuna concomitanza tre i suddetti derbies; nella prima/ultima giornata non possono incontrarsi tra loro società che si siano già incontrate tra loro nella prima/ultima giornata degli ultimi due tornei; i club che partecipano alla Champions League (Inter, Roma, Milan e Sampdoria) non si incontrano tra loro né incontrano squadre che partecipano all'Europa League (Palermo, Napoli e Juventus) nelle giornate tra un turno di Europa League (che si disputa al giovedì) e un turno successivo di Champions League; nelle ultime quattro giornate le gare in casa sono perfettamente alternate a quelle in trasferta; non vi possono essere più di due coppie di incontri consecutivi in casa e/o in trasferta per girone; nel caso in cui vi siano due coppie di incontri consecutivi in casa e/o in trasferta, una coppia di incontri deve necessariamente essere in casa e l'altra in trasferta; è prevista alternanza assoluta degli incontri in casa ed in trasferta per le seguenti coppie di società: Bari-Lecce, Bologna-Cesena, Milan-Inter, Sampdoria-Genoa, Lazio-Roma; in tutti i casi in cui ciò è stato possibile, si è tenuto conto delle situazioni di indisponibilità del campo e/o di concomitanza con altri eventi cittadini di speciale rilevanza (segnalazioni delle Società o dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell'Interno"); nelle città che presentano due Società in Serie A (Genova, Milano e Roma), l'ordine di esordio in casa è invertito rispetto al Campionato 2009/2010.

Profondo rosso per il Barça - "C'è un problema strutturale. All'eccellenza sportiva degli ultimi anni non ha corrisposto l'eccellenza finanziaria. L'obiettivo della nuova giunta è coniugare l'eccellenza sportiva a quella dei conti". Sono le parole di Javier Faus, vicepresidente economico del Barça dell'era Rosell, perché le cifre che fornisce, basate su una revisione di Deloitte, fanno in effetti paura: i debiti netti raggiungono i 442 milioni di euro, nell'ultima stagione non si è avuto un utile di 11 miliardi, come aveva affermato la gestione Laporta, ma una perdita di 77,1 milioni di euro, per minori entrate (408,9 milioni, invece di 445,5) e maggiori spese (477,9 milioni invece di 428,7) rispetto a quelle calcolate. Secondo Faus, l'errata valutazione non è frutto di trucchi contabili, ma del fatto che sono state messe a bilancio entrate future, che per ora non possono essere incassate. In ogni caso "il club non è a rischio fallimento perché ha asset molto importanti", anche se "la salute economica del club è molto precaria e il suo debito il maggiore della storia".

L'Hercules per Grosso e Camoranesi? - Le voci di mercato si susseguono in casa Juventus e l'ultima in ordine di tempo sarebbe quella fatta dall'Hercules Alicante per accaparrarsi le prestazioni sportive di Mauro German Camoranesi e Fabio Grosso, che non rientrano nei piani del neo allenatore Gigi Del Neri per la nuova stagione. Il club bianconero, per entrambi i campioni del mondo 2006, starebbe valutando l’offerta,arrivata dalla squadra spagnola, neopromossa in Liga, che vorrebbe ovviamente conquistare subito la salvezza puntando sul terzino sinistro e sull'esterno italoargentino. Sia Grosso che Camoranesi hanno ormai compreso che spazio per loro in bianconero non ce ne sarà e quindi si stanno guardando intorno: le probabili operazioni in uscita servirebbero alla società bianconera per sbloccare il mercato ed acquistare i "pezzi mancanti del mosaico".

Roma vendesi - Adesso la Roma è ufficialmente sul mercato. La lettera d'intenti dell'8 luglio scorso è diventata un accordo ufficiale, firmato dai vertici di Italpetroli e Unicredit e inviato via fax al presidente del consiglio arbitrale Cesare Ruperto. Cancellati i debiti della famiglia Sensi, tutti gli asset del gruppo sono ora nelle mani della banca. E come precisa il comunicato ufficiale nasce la Newco Roma (con Rosella Sensi al 51% e Unicredit al 49%; CdA di tre membri con Zimatore presidente indipendente). Nel frattempo la gestione è affidata alla Sensi. Il mandato è a vendere e della vendita si occuperà la banca Rothschild.

Maradona non è più ct - Diego Armando Maradona non è il commissario tecnico della Nazionale argentina. Lo ha comunicato in conferenza stampa Ernesto Cherquis Balo, il portavoce dell'Afa, la Federcalcio argentina, anche se la stampa sudamericana aveva già dato per certo il divorzio dopo l'incontro tra Maradona e Grondona, presidente dell'Afa. Il portavoce ha detto che "la decisione è stata presa all'unanimità da parte del comitato esecutivo dell'Afa", il quale ha deciso di "non rinnovare il contratto" al Pibe de oro.

Marchetti sul mercato - La società sarda fa sapere che Federico Marchetti è ufficialmente sul mercato: "Se vuole andare via, il Cagliari farà di tutto per accontentarlo. Qualora Marchetti dovesse lasciare il Cagliari, il portiere titolare sarà Agazzi". Il numero uno della squadra isolana recentemente è stato contestato da un gruppo di tifosi durante la prima amichevole estiva, dopo aver rilasciato un'intervista nella quale affermava di essere rammaricato per il mancato trasferimento alla Sampdoria.


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