Al via il calendario, nel bel mezzo della guerra Lega-Figc

News, 29 luglio 2010.

Varato il calendario della serie A. Lega contro Figc. Beretta e De Laurentiis senza peli sulla lingua. Confermate inibizioni di Moratti e Preziosi, Blanc e Secco. Prepartita Shamrock Rovers-Juve. Asati contro Telecom. Moratti e il fair play finanziario. Diego resta. Raul allo Schalke 04. Chi dopo Maradona?

Varato il calendario della serie A - Nel Palazzo della Borsa di Milano alla presenza dei rappresentanti delle società (per la Juve era presente il legale Michele Briamonte), è stato varato il calendario della serie A 2010-2011.
Il cammino dei bianconeri partirà da Bari e alla seconda in casa la Juventus affronterà la Sampdoria. Tra le partite cosiddette di cartello alla sesta ci sarà Inter-Juve, alla nona Milan-Juve, alla dodicesima Juve-Roma. La Juventus chiuderà il suo campionato contro il Napoli.

Lega di A contro tutti - La Lega è in guerra su due fronti: Figc e Aic. Sul primo fronte c'è stato un incontro a palazzo Chigi tra il sottosegretario allo Sport Rocco Crimi e la Lega, capitanata da Beretta, con la presenza di quattro presidenti: Andrea Agnelli (Juve), De Laurentiis (Napoli), Lotito (Lazio) e Igor Campedelli (Cesena). Altri club erano rappresentati da dirigenti: Paolillo (Inter), Bendoni (Roma), Leonardi (Parma), Lo Monaco (Catania), Gasparin (Sampdoria), Cefaliello (Milan), Sagramola (Palermo), Mencucci (Fiorentina) e Garzelli (Bari). Beretta ha esposto i problemi derivanti dal blitz della Figc sul numero di nuovi extracomunitari tesserabili (chiedendone la revoca) e ha chiesto più peso e autonomia; si vuole rivedere la legge '91 e il decreto Melandri. Al termine dell'incontro, durato due ore, Beretta ha dichiarato: "Pensiamo che adesso si possa aprire una fase importante per andare incontro a un modello di calcio più moderno che permetta ai club di avere, da un lato una maggiore autonomia, e dall'altro la possibilità di vendere al meglio il prodotto. Entro la settimana presenteremo un documento completo a Crimi e poi spetterà al Governo decidere cosa fare. Noi siamo disponibili a tutti i confronti del caso sia col Coni che con la Figc. L'importante, come emerso con la norma sulla riduzione degli extracomunitari, è che si capisca che il meccanismo di governance della Federcalcio ha limiti e problemi che vanno risolti". Crimi, con una nota, ha fatto sapere che "la Lega ha rappresentato al Governo i problemi causati dalla decisione di limitare il tesseramento di giocatori extracomunitari a mercato aperto e più in generale ha manifestato una forte esigenza di autonomia rispetto alle decisioni che riguardano il maggior campionato professionistico. Per questo motivo la Lega di Serie A ha posto all'attenzione del Governo le problematiche relative alla riforma della legge 91, all'accordo collettivo e all'approvazione della legge sugli stadi. La Lega si è infine impegnata a trasmettere a breve un documento di sintesi delle istanze rappresentate. Il Sottosegretario Crimi si è riservato di esaminare le questioni sollevate con il Presidente del Coni". Se si tiene presente che due presidenti (Zamparini e Lotito) hanno già chiesto ad Abete di dimettersi e che la Lega non condivide nemmeno la scelta di Abete di affidare rispettivamente ad Abete e Macalli le deleghe per la riforma dello statuto e di quella dei campionati, si comprende come la frattura sia ormai profonda, tanto che Abete nemmeno è stato invitato alla cerimonia dei calendari, a Milano. E' stato invece invitato, ma ha declinato, Sergio Campana, presidente dell'Aic, che per varie questioni (contratti e vacanze natalizie) ha dissotterrato l'ascia di guerra, minacciando lo sciopero per la prima giornata di campionato (28-29-30 agosto).

Beretta e De Laurentiis confermano lo strappo con la Figc - Al sorteggio dei calendari della serie A, cui i vertici federali non sono stati nemmeno invitati, la spaccatura tra Figc e Lega è emersa in tutta la sua evidenza. Il primo a confermarlo è stato il presidente della Lega, Beretta, che ai microfoni di Sky ha confermato e motivato il mancato invito: "C'è uno stato di lacerazione, un vulnus senza precedenti con la Figc, questo è il dato attuale. Se avessimo invitato i vertici della Federazione, voi giornalisti avreste scritto che era finito tutto a tarallucci e vino. Va fatta una riflessione sul calcio della serie A. In una logica di autodeterminazione, vogliamo essere protagonisti del nostro futuro, la decisione sugli extracomunitari è una scelta di cui non si sente il bisogno. Il nostro è un settore che genera profitti e le nostre società che investono grandi risorse, gli deve essere riconosciuta la sua autonomia". E' andato addirittura oltre il presidente del Napoli De Laurentiis, che ha rivendicato il calcio agli imprenditori del calcio, sottraendolo ai politici del calcio: "Sono contento perché è il primo anno che la lega trova una sua autonomia, credo che il calcio abbia toccato il fondo come stallo, dobbiamo modernizzarlo, senza aver paura di dare anche qualche strattone, che serve in difesa del calcio e in difesa di chi ama il calcio. Con Lotito spesso parliamo di disertare l'Europa League e di fare una lega di 8 squadre una cosa nostra che serva al calcio. Essere qui nella vecchia sede della Borsa è un fatto simbolico; i politici facciano i politici e gli imprenditori del calcio facciano gli imprenditori del calcio: è una necessità, è cambiato il mondo e pensare sempre al passato è l'errore più grossolano che si possa fare".

Respinti i ricorsi di Inter e Genoa - La Corte di Giustizia Federale ha respinto i ricorsi di Inter e Genoa in merito alla vicenda della trattativa per il trasferimento di Milito e Thiago Motta condotta dal presidente nerazzurro Moratti con lo squalificato Enrico Preziosi. Confermati quindi i tre mesi di inibizione a Moratti e i sei mesi a Preziosi, nonché le ammende alle società (45.000 euro all'Inter e 90.000 al Genoa). E adesso, sulla validità dei trasferimenti continuerà la cortina di silenzio? Non interessa a nessuno?

CGF: confermata l'inibizione per Blanc e Secco - La Corte di Giustizia Federale ha respinto i ricorsi presentati dalla Juventus per le sanzioni inerenti la trattativa di Amauri. Restano pertanto invariate le pene inflitte il 30 giugno scorso: 40.000 euro di ammenda per la società, 50.000 euro per Amauri e 2 mesi di inibizione per Jean-Claude Blanc ed Alessio Secco. Ricordiamo che la vicenda riguarda un illecito legato alla normativa sugli agenti dei giocatori, infatti la vecchia dirigenza juventina trattò il passaggio di Amauri in bianconero non con il suo ex procuratore ufficiale, Mariano Grimaldi, ma con lo zio di quest'ultimo. Il brasiliano ha comunicato che non ha rinnovato il mandato scaduto in questi giorni con l'agenzia della famiglia Grimaldi e di essere attualmente senza agente.

Del Neri carica la Juve - "Si inizia a fare sul serio", questo il monito che Gigi Del Neri rivolge ai suoi alla vigilia della prima partita che conta della stagione. Per quanto inferiore sulla carta, lo Shamrock non va sottovalutato: "I rischi ci sono sempre e noi giocheremo contro una squadra organizzata, preparata, più avanti come condizione e forte fisicamente. È l’inizio della stagione e cominciare con un buon risultato è molto importante". Perciò il mister bianconero chiede ai suoi di affrontare l'impegno con la mentalità giusta: "Il nostro obbligo è giocare da Juventus. La mia squadra ha qualità e credo che possa fare bene in questa competizione, ma dobbiamo tenere conto delle insidie che possono portare partite del genere. Se manterremo il giusto atteggiamento però, aggiungendo la qualità dei nostri giocatori, potremo ottenere un buon risultato".

Lo Shamrock rispetta la Juve, ma ci proverà - Il tecnico dello Shamrock Rovers, Michael O'Neill, è consapevole dell'inferiorità teorica della sua squadra nei confronti, ma sa di non aver nulla da perdere: "Per noi è un onore giocare contro la Juventus, una delle squadre migliori al mondo - dice nella conferenza stampa prepartita - È un’opportunità per far crescere la nostra reputazione, sia individuale che di squadra. Direi che è una partita da cui possiamo solo trarre beneficio". Il non dover vincere a tutti i costi porta in fondo il vantaggio di giocare senza troppa pressione addosso: "Nel turno precedente, contro il Bnei Yehuda, sapevamo di avere delle possibilità. Questa volta non ci sono le stesse aspettative e per questo non avremo pressioni. La cosa più importante per noi è fare bella figura, per questo dovremo cercare di essere prudenti, di mantenere lo 0-0 più a lungo possibile o cercare di segnare. Se vogliamo sperare di andare avanti in Europa League dobbiamo fare gol e avremo maggiori occasioni di farlo qui in casa".

Legrottaglie non è partito - Alla fine Nicola Legrottaglie non ce l'ha fatta: lo stato febbrile si è riacutizzato e per l'Irlanda sono partiti solo in ventuno. Al fianco di Chiellini troverà dunque posto per la prima volta in una gara ufficiale il neoacquisto Leonardo Bonucci, anche se non al top della forma.

Borbalan per Shamrock-Juve - La partita tra Shamrock Rovers e Juventus, andata del terzo turno dei preliminari di Europa League, sarà diretta dall'arbitro spagnolo David Fernandez Borbalan: il 37nne andaluso è alla prima stagione da internazionale e dunque non ha mai diretto né la Juve né altre squadre italiane o irlandesi; in campo internazionale prima d'ora ha diretto solo Besa (Albania)-Olympiakos Pireo (0-5), nel precedente turno di Europa League. Gli assistenti saranno i connazionali Raul Cabanero Martinez e Jorge Canelo Prieto, quarto uomo José Luis Paradas Romero.

Asati: Telecom assuma una chiara posizione - A seguito delle nuove vicende giudiziarie che vedono interessati gli ex dirigenti Telecom Italia, l'ASATI chiederà ufficialmente nel prossimo cda di assumere una posizione chiara nei confronti di questi soggetti. Lo ha annunciato il presidente dell'associazione piccoli azionisti, Franco Lombardi, con un comunicato ufficiale: "Alla luce degli ultimi sviluppi delle indagini sul periodo 2001-2006 della gestione Pirelli e che vedono indagati l'ex presidente di Telecom Italia Marco Tronchetti Provera insieme all'ex ad Carlo Buora e all'ex responsabile delle Risorse Umane e Security, Gustavo Bracco, Asati auspica che nel prossimo cda del 5 agosto Telecom assuma finalmente una chiara posizione nei confronti dei vertici della precedente gestione, per come del resto in piu' di una occasione gia' richiesto".

Moratti si è accorto del fair play finanziario - In una lunga intervista a Sky, Massimo Moratti tra le altre cose ha parlato di bilanci e fair play finanziario: "Abbiamo un obbligo di avere un bilancio perfetto in assoluto, e non lo si può fare all'ultimo. Ma questo aiuta anche nel progettare il futuro, punti sui giovani e fai qualche sacrificio. Questo lavoro lo facciamo perchè la società è più importante di tutto, e i giocatori lo capiscono. A me dispiace far andar via i giocatori, sono affezionato ma l'importante è che la società sia sana e non malata. A questo ragionamento sono arrivato realmente da poco, perché ci pensi sempre ma non lo fai. Lo scopo è vincere, ma adesso avendo vinto, quest'anno in particolare fantastico, ci ha aiutato. Adesso dobbiamo difendere questa Coppa, ma certi limiti ci sono altrimenti non partecipiamo alle Coppe dei Campioni in futuro".

Diego preme per la conferma - Nei giorni scorsi, il giornale tedesco Bild pubblicava un'intervista al ds del Bayern Monaco Nerlinger, il quale affermava di un pressing della Juve per la cessione del brasiliano: "Ogni giorno mi chiamano dei procuratori affermando di avere qualcosa di speciale per noi. Diego della Juve ci è stato già offerto da otto differenti agenti. Ma noi abbiamo già giocatori per quel ruolo. Ci sono Thomas Mueller e Toni Kroos. Non c'è necessità di muoverci in quel senso". Adesso è arrivata la secca smentita di Diego Ribas da Cunha che, dal suo sito ufficiale, rinnova la volontà di restare alla Juve: "Come tutti sanno il mio impresario è mio padre. Se altri impresari mi stanno offrendo ad altre squadre questo non riflette la realtà dei fatti. Io sto bene nella Juventus e voglio rimanere in questa squadra sino alla fine del mio contratto. Non capisco questa dichiarazione di Nerlinger, un giocatore del mio livello non si offre a nessuna squadra, ma piuttosto sono le squadre interessate a cercarmi e discutere con me e con mio padre. Cosa che il Bayern fece l'anno passato attraverso Rummenigge e Hoeness". Il fantasista brasiliano ha in mente solo la Juve e il suo personale riscatto dopo l'opaca stagione appena trascorsa: "Siamo pronti per una grande stagione di calcio. Sto con la Juventus e non accetterò nessuna interferenza extra con il mio gioco. Sono concentrato con la mia squadra e sono certo di poter dare molta allegria ai tifosi bianconeri".

Raul passa allo Schalke 04 - Lunedì scorso l'asso spagnolo ha dato l'addio ai suoi ormai ex tifosi in una conferenza stampa molto toccante. Adesso è ufficiale: il club tedesco Schalke 04 ha reso noto l'ingaggio di Raul Gonzalez Blanco con un contratto di due anni. Il 33enne spagnolo, icona delle merengues dove ha cominciato a giocare nel lontano 1994, non gradiva la prospettiva di passare un anno relegato tra panchina o tribuna e ciò l'ha spinto ad accettare l'offerta della squadra tedesca che giocherà la prossima Champions League.

Quale futuro per l'Argentina? - Dopo l'esonero per certi versi clamoroso di Diego Armando Maradona (giocatori, politici e tifosi volevano la riconferma dell'ex pibe de oro), adesso la Federazione argentina cerca il nuovo ct. I riflettori sono puntati su Carlos Bianchi (ex tecnico della Roma), Diego Simeone (che di recente ha allenato il San Lorenzo), Alejandro Sabella (ct dell'Estudiantes de la Plata), Sergio Batista (allenatore delle nazionali giovanili) e Miguel Angel Russo (ct del Racing). Intanto, per la prima amichevole, l'Albiceleste verrà guidata dall'allenatore ad interim Sergio Batista.

Se Lippi fosse stato il ct nordcoreano - Se Lippi fosse stato il commissario tecnico della Corea del Nord, la sua 'punizione' non sarebbe stata di venir mediaticamente schiaffeggiato da un tricheco nello spot di un chewingum: gli sarebbero toccati i lavori forzati in un cantiere di Pyongyang, come racconta il quotidiano sudcoreano 'Chosun Ilbo', secondo il quale il ct Kim Jong-hun sarebbe stato ''espulso dal partito e mandato a lavorare in un cantiere edile a Pyongyang''. Anche la squadra è stata pubblicamente umiliata, restando in piedi su un palco a subire una 'feroce critica ideologica' di sei ore per "l'incapacità mostrata nel seguire le indicazioni fornite dal 'caro leader' Kim Jong-il". Radio Free Asia ha riferito: "Il ct Kim Jong-hun e i calciatori sono stati costretti a restare in piedi, mentre atleti e studenti si sono alternati a criticare i giocatori. Alla fine della sessione i giocatori hanno a loro volta criticato l'allenatore''.


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