Extracomunitari, Petrucci spalleggia Abete. I segreti di Del Neri

News, 15 luglio 2010.

Petrucci avalla Abete. Manninger out venti giorni circa. I segreti di Del Neri. Doppio allenamento Juve in vista dell'All Nassr. Aic: minaccia sciopero alla prima di campionato. La grana Chiellini. Lanzafame è carico. Almiron rimane a Bari. Messi vuole riscattarsi.

Sugli extracomunitari Petrucci va a braccetto con Abete - In previsione della Lega di A che si terrà a Milano per decidere la strategia da adottare nei confronti della Figc in seguìto allo strappo sul numero degli extracomunitari, il presidente del Coni Petrucci ha sposato in pieno, anzi avallato a monte, la linea di Giancarlo Abete: "Confido nel buonsenso della Lega di Serie A, del suo presidente Maurizio Beretta, e delle società di calcio. La Federacalcio ha agito in seguito ad una legge e a una delibera del Coni che prevede la diminuzione del numero degli extracomunitari. Capisco le logiche del calcio ma questo è un discorso che riguarda lo sport in generale. Non si può sempre pensare al problema del risultato". Abete, a sua volta, non è nemmeno preocccupato del fatto che i rappresentanti della Lega di A non si presentino venerdì 16 in consiglio federale: "Non penso che i rappresentanti della Lega di serie A non si presentino dopodomani al consiglio federale della Figc. Io convoco i consigli federali e spero che tutti i soggetti che ne hanno titolo partecipino. La norma sugli extracomunitari? Che ci sia una posizione legittimamente differenziata fa parte della logica dei ruoli". Per quanto riguarda il discorso nuove nomine (settore tecncio, club Italia) è tutto rimandato: "Tutto è congelato fino all'ultimo consiglio federale che si terrà il 4 o 5 agosto. Prima infatti attenderemo le decisioni del Tar sui problemi relativi alle iscrizioni ai campionati''.

Manninger out venti giorni circa - Come annuncia la Juve con una nota sul sito ufficiale, Del Neri non potrà contare, oltre che su Buffon, nemmeno su Alex Manninger per questo inizio di stagione. Il comunicato infatti spiega che Manninger "ha avvertito, nel corso dell’allenamento, un dolore al polpaccio sinistro. Per questo motivo, in mattinata, l'atleta è stato sottoposto a esami strumentali che hanno evidenziato la presenza di una lesione di 1° grado del muscolo gemello mediale del polpaccio sinistro. Il giocatore potrà riprendere l’attività agonistica tra circa 20 giorni". Ora le sorti della porta bianconera rimangono dunque affidate al solo Storari.

I segreti di Del Neri: rispetto dei ruoli e acume tattico - In questi primi giorni della nuova Juve, a calciomercato spalancato il discorso su arrivi e partenze in casa Juve viene trattato in relazione a chi troverà più o meno spazio negli schemi di Del Neri e alla compatibilità e concorrenza tra i diversi giocatori. Nella conferenza stampa di ieri Del Neri è stato molto chiaro in proposito: "Bisogna chiarire un bel concetto: qui siamo una squadra di calcio e non c'è nessuna preclusione per nessun giocatore. C'è il giocatore che giocherà a seconda delle condizioni fisiche e delle qualità che l'allenatore riterrà più opportune. E qui ci metto un punto, perchè è inutile continuare su un discorso di creare dei contrasti che non ci sono. Per essere la Juventus, bisogna essere una squadra che ha dei giocatori importanti. Chi siede in panchina nella Juventus, sicuramente, può giocare in qualsiasi altra parte del calcio italiano. E quindi dobbiamo adattarci a questo. In dodici non possiamo giocare, in tredici neanche, quattordici neanche, dunque giocheranno in undici. Sceglieremo quindi in base alle situazioni. Tutti devono essere disponibili a giocare e a non giocare alla stessa maniera. E' il mio concetto. L'allenatore ha le sue idee e deve inculcarle ai giocatori nel rispetto dei ruoli. Questo è il concetto che io porterò nella Juventus". Altrettanto chiaro il suo metodo per non cadere nell'errore dell'anno scorso, con un gruppo che, dopo un discreto inizio, alle prime difficoltà si è sciolto come neve al sole, anche mentalmente; secondo Del Neri a questa situazione si può ovviare solo "dando dei compiti precisi. Dando sicurezza anche nei momenti difficoltà. Sapere cosa si deve fare sul campo mi sembra la cosa fondamentale. Non dico tecnicamente, perché non è che possa insegnare a giocare, ma tatticamente si può insegnare anche a soffrire. In certi momenti con l'acume tattico si possono superare le difficoltà che possono capitare in un'annata e in una partita".

Del Neri tra chi c'è e chi manca alla 'sua' Juve - In conferenza stampa Del Neri, andando sul discorso dell'organico a sua disposizione e relativi problemi, vede un po' difficile la coesistenza tra Del Piero e Diego: "Io gioco con una punta centrale un trequartista dietro. Penso che possano giocare due punte alte, ma mai due punte basse, personalmente". E, come ha già detto, la scelta sarà sua. Non c'è invece incompatibilità tra Diego e Iaquinta: "Ho letto di una presunta concorrenza tra Diego e Iaquinta: a mio parere sono due giocatori diversi. Diego non ha la potenza di Vincenzo, che viceversa non ha le caratteristiche tecniche del brasiliano". Non nasconde il suo apprezzamento per Trezeguet: "David è un giocatore che si è impegnato sempre, s'impegna molto, un giocatore che ha i gol nel suo dna e quindi è un giocatore che possa piacere a qualsiasi allenatore che lo può allenare. Torno a ripetere, lui si comporta come si comportano gli altri, con grande applicazione, con voglia di fare, questo è garanzia". Da Marotta si aspetta qualche altro tassello a livello di uomini, alla mentalità ha già pensato lui: "Manca un esterno alto. Se va via una punta, manca una punta. Manca un centrocampista centrale, di ruolo. Manca un esterno a sinistra, basso, come concetto. Se Fabio Grosso trova una soluzione di uscita, arriva un altro giocatore, altrimenti rimaniamo come siamo. Ma vediamo come va, insomma. Non vogliamo disperdere quelle che sono le qualità della Juventus. Non penso che la Juventus debba cambiare molto in prospettiva. Deve cambiare mentalità, dev'essere più aggressiva, dev'essere vincente. Ma tra i giocatori questa cosa c'è già".

Doppio allenamento in vista dell'All Nassr - Nella partitella del mattino, che ha fatto seguito ai soliti esercizi di possesso palla, in evidenza Del Piero e Amauri, la cui formazione, opposta a quella di Diego e Trezeguet, si è imposta per 4-0, grazie ad una doppietta di Amauri, ad un bel gol del capitano e ad un autorete di De Ceglie. Nel pomeriggio l'allenamento è stato diviso in due parti: una parte tattica, destinata a provare la manovra ed i reparti con lo schieramento del 4-4-2, ed una atletica, con le ripetute in salita. Non si è allenato col gruppo Del Piero, che ha lavorato a parte. Oggi, per la partita con l'All Nassr, a causa dell'infortunio a Manninger, si aggregherà alla squadra Marco Bonassi, giovane portiere del '92, ex Berretti.

Aic: minaccia sciopero alla prima di campionato - Il sindacato dei calciatori ha minacciato uno sciopero per il 29 agosto, giorno della prima giornata di campionato, se le nuove regole imposte dalla Lega Pro non cambieranno, in particolare hanno preannunciato un ritardo di mezz'ora del fischio di inizio o la serrata totale. Le contestazioni riguardano il mancato rinnovo del contratto di lavoro collettivo scaduto il 30 giugno scorso. "Per noi è in 'prorogatio', perchè la Lega di Milano non ci ha fatto sapere le sue proposte di modifica, che pure eravamo disposti a valutare e discutere. Ma ci risulta che gli accordi depositati in Lega dopo quella data sono 'liberi', ovvero possono essere in contrasto con l'accordo collettivo, e dunque con la legge 91 e con le norme federali" ha detto il presidente Sergio Campana all'Ansa. Inoltre l'Associazione Italiana Calciatori obietta anche contro la nuova norma che, per sviluppare i vivai, impone dalla prossima stagione lo schieramento in campo di almeno due under 21 in Prima Divisione e tre in Seconda. "Quanto alla Lega Pro, noi siamo per i giovani, ma le politiche di tutela dei vivai devono essere fatte dalla Federcalcio, non dalle singole leghe con imposizioni demenziali come queste," - ha aggiunto Campana - "l'obbligo di due o tre calciatori classe '89 in campo comporta la necessità di averne altrettanti in panchina: vuol dire in tutto 480 Under 21, che il calcio italiano non ha. E soprattutto vuol dire far uscire dal circolo 480 giocatori ogni anno. Il prossimo anno toccherà anche agli '89 di questa stagione, perche' sarà la volta dei ragazzi del '90. Giovani si', ma con meritocrazia. Così, altrimenti, che senso ha?".

Almiron rimane a Bari - Sergio Bernardo Almiron rimarrà al Bari anche per la stagione 2010-11. Juventus e Bari hanno raggiunto un accordo per la cessione del centrocampista dalla Juve al Bari con la formula della comproprietà. Il Bari ha perciò acquistato dalla Juve Almiron per 5 milioni di euro (pagabili in tre anni; contestualmente le due società hanno stipulato un accordo di partecipazione per 2,5 milioni di euro (sempre pagabili in tre anni). Sull'esercizio 2010-11 l'effetto economico positivo generato sarà di circa 0,8 milioni di euro.

La grana Chiellini - E' da un po', un paio di mesi, che Davide Lippi, agente di Chiellini, ha messo la questione sul tappeto: "Giorgio è un big, e come tale deve guadagnare". Chiellini ha un contratto di 2 milioni di euro, scadenza 2013; ne vorrebbe 3-3,5, visto che ben 13 compagni di squadra guadagnano più di lui, che è stato uno dei pochi a salvarsi nell'ultima disastrosa stagione: la Juve pareva incline a venirgli incontro, ma le parole pronunciate l'altroieri da Marotta sembrano segnare un passo indietro: "Chiellini? La gratificazione economica non può che andare di pari passo con le linee guida della società. La Juve non parteciperà alla prossima Champions e dovrà necessariamente tenere d'occhio il bilancio..." E l'entourage di Chiellini sta ricominciando a guardarsi intorno, in direzione delle principali pretendenti: Manchester City, e lì i soldi non sono un problema, Manchester United e Real Madrid che avrebbe offerto 20 milioni più il brasiliano Marcelo per assicurarsi il forte difensore che tanto piace a Mourinho.

Sfuma il passaggio di Camoranesi in terra greca - Improvviso stop della trattativa per il passaggio del genio di Tandil all'Olympiakos: la squadra greca ha ufficializzato l'acquisto del 32enne danese Dennis Rommendahl. Il portavoce dell’Olympiacos Yiannis Moralis si è così espresso: «Non potevamo permetterci l’ingaggio di Mauro Camoranesi, ecco perché abbiamo scelto di puntare su Rommedahl».

Lanzafame è carico - Il sogno della vita che si realizza: è proprio ciò che sta vivendo Davide Lanzafame. Relegato ai margini di società minori, adesso gli si è presentata l'occasione giusta per poter esprimere tutto il suo potenziale e ovviamente intende sfruttarla al massimo partendo già da questi primi test stagionali: «È stata la prima sgambata dopo sette, otto giorni di lavoro ed è andata bene ma col tempo staremo sempre meglio. Il mister è rimasto contento di come abbiamo giocato e dell’impegno che abbiamo messo in campo. Mi ha cambiato di fascia, lo faceva spesso con gli esterni anche nella Sampdoria, e per me non è un problema: negli ultimi anni ho giocato sia da una parte che dall’altra. Se giochi nella Juve devi dimostrare personalità e non limitarti al compitino. Dobbiamo dimostrare il nostro valore, mantenendo sempre umiltà. Il mio ritorno alla Juve è stato inaspettato. Sono orgoglioso della scelta fatta dalla società e voglio ripagare la fiducia. Qui sono cresciuto, entrando quando avevo sei anni e rimanendo per 14 stagioni…A 11 anni facevo il raccattapalle al Delle Alpi e vedevo già Del Piero in campo. Ora che sono qui spero di poter imparare molto da lui. Alex e Legrottaglie sono degli esempi, per l’impegno che mettono ogni giorno in allenamento. Ci sono degli ottimi esterni, in porta abbiamo Storari, Manninger e Buffon rientrerà presto…La squadra è competitiva per lo scudetto e l’Europa League».

Lionel Messi vuole immediatamente riscattarsi - Dopo il flop con la propria nazionale alla kermesse sudafricana e la marea di critiche piovute sulla sua testa e su quella dell'ex pibe de oro nonchè attuale ct dell'Argentina Diego Armando Maradona, l'asso del Barcellona Lionel Messi rivela all'edizione on line del Mundo Deportivo che non vede l'ora di iniziare la nuova stagione con il proprio club e di riscattarsi dall'opaco mondiale disputato: "Adesso il mio futuro si chiama Barcellona e mi aspetto di vivere un lungo periodo qui. C'è voglia di riscatto dopo il Mondiale vinto meritatamente dalla Spagna. Villa? E' un grande acquisto per noi, ha dimostrato tanto sia nel Valencia sia nella Spagna: le premesse sono ottime. Fabregas? Ho giocato con lui da ragazzo nelle giovanili del Barça e sono incantato dal suo talento. Per noi sarebbe un ottimo rinforzo".


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