Il buffetto: tre mesi di inibizione a Moratti e sei a Preziosi

News, 9 luglio 2010.

Deferimento Moratti-Preziosi: la sentenza. Del Neri: La Juve non è la Samp. A Pinzolo la squadra lavora. Rosetti: Addio al fischietto. Melo ha bisogno dei tifosi. Valcke: Il sistema di arbitraggio cambierà. Oriali potrebbe lasciare l'Inter. Zeman tornerà su una panchina? Covisoc: Salernitana esclusa dalle competizioni.

La sentenza del deferimento - Avevamo previsto tempi più lunghi, in linea con quelli del caso Amauri, ed invece la seduta di ieri è basta per arrivare a sentenza per il caso del trasferimento motta-Milito. Una cosa rapida e quasi indolore.
La Commissione Disciplinare ha infatti emesso la sentenza ed il relativo comunicato ufficiale. Nella stessa si legge che: 
Non pare possa attribuirsi eccessivo valore, come vorrebbe invece la difesa, ai distinguo che fa poi Preziosi in sede di audizione col collaboratore della Procura. Lungi, infatti, dallo smentire l'accaduto, il massimo dirigente genoano, di fatto, conferma di aver parlato col Moratti, quel 20 maggio, e proprio di quanto dichiarato all’emittente televisiva locale (“Confermo di essermi incontrato a Milano con Moratti verso la fine di maggio 2009 e di aver parlato con lui di quanto ho dichiarato a Telenord”). Il Presidente interista, d'altra parte, doveva in ogni caso essere a conoscenza che il suo interlocutore era soggetto inibito (peraltro in seguito a nota vicenda, che ebbe vasta eco nell'ambiente sportivo, e portò, nel maggio 2005, all’inibizione del Preziosi per ben cinque anni) e, perciò, non avrebbe dovuto acconsentire ai contatti col Preziosi, rivelatisi poi di assoluta importanza ai fini della conclusione dell'accordo definitivo, circa il trasferimento dei citati calciatori.
Per tali motivi questa Commissione delibera di infliggere: al Sig. Enrico Preziosi l'inibizione di mesi 6 (sei); al Sig. Massimo Moratti l'inibizione di mesi 3 (tre); e per l'effetto, alla Società Genoa Cricket & Football Club Spa la sanzione pecuniaria di Euro 90.000,00 (Euro novantamila/00) di ammenda, e alla Società F.C. Internazionale Milano Spa quella di € 45.000,00 (Euro quarantacinquemila/00).

Da precisare che la Commissione ha accolto in toto le richieste di pena formulate da Palazzi, presente al dibattimento. Da leggere tutto il comunicato e, soprattutto, la parte relativa ai tempi che sono stati necessari per svolgere questa indagine per la quale bastava, ad avviso di molti addetti ai lavori, una sola settimana. Indagine chiusa entro la fine del 2009 e discussa ben 7 mesi dopo.

Deferimento Moratti-Preziosi: serve pazienza - Sul web abbiamo notato una grande attesa per il verdetto della Commissione Disciplinare sul caso del trasferimento di Motta e Milito, che ha portato al deferimento di Moratti, Preziosi, Inter e Genoa. Nessun comunicato ufficiale è stato emesso dalla FIGC e non era neppure logico attenderlo per ieri, soprattutto conoscendo i tempi estremamente lunghi della giustizia sportiva. Si pensi che il verdetto per il caso Amauri è stato comunicato solo il 30 giugno e la Commissione per esaminare il caso si era riunita il 10 e 22 giugno. Quindi, furono necessari ben 8 giorni per emettere il comunicato. Visto che non si tratta della Juve o di Moggi, e che per il deferimento il Superprocuratore ci ha messo un anno, ed un intero campionato, è facile prevedere tempi anche più lunghi del caso Amauri. Serve tanta pazienza con la giustizia del "nuovo calcio pulito", che ha perso la velocità del 2006.

Del Neri: La Juve non è la Samp - Se ne è detto consapevole Gigi Del Neri ai microfoni di Sky: "Sento la responsabilità di essere l’allenatore la Juventus. Quando alleni qualsiasi squadra, Atalanta, Sampdoria, Chievo o Ternana, hai sempre degli obiettivi: ovvio che qua l’asticella è posta più in alto. Ho un grande rispetto per i milioni di tifosi, che da noi devono aspettarsi il massimo ed è quello che faremo". Promette dunque il massimo impegno: "La promessa è massimo impegno e massima serietà: La Juve non può permettersi un campionato di basso profilo, la voglia è quella di ottenere il massimo. Abbiamo il dovere di lavorare per grandi obiettivi e combattere ad alto livello, ne abbiamo tutte le qualità". Lui e Marotta faranno ciascuno la propria parte: "Sul mercato tanto è stato fatto, ma abbiamo chiari gli obiettivi che vogliamo raggiungere. Magari ci possono essere delle difficoltà, ma è compito di Beppe Marotta superarli. Io mi occupo della crescita della squadra. Il Mondiale ha dimostrato che il gioco della squadra è più importante del singolo". Del Piero non sarà un problema: "Del Piero è un campione, è un giocatore, non assolutamente un dirigente. Ha la sua età ma le sue qualità tecniche non si discutono. Lui sarà trattato come tutti gli altri, giocherà quando sarà in forma. C’è dialogo con lui come con tutti: è normale parlare molto agli inizi, arriverà il momento che ci capiremo al volo". Anche Melo e Diego avranno la loro occasione: "Melo ha fatto un buon Mondiale, macchiato dall’espulsione contro l’Olanda: cercheremo di dargli la fiducia che in lui riponiamo. Mi aspetto molto da lui. Diego alla Cassano? Non mi pare abbia mai fatto il difensore, non può avere dimenticato quello che sa fare. Grande giocatore con un grande temperamento, deve cambiare il passo, ha però una grande chance, lui come tutti noi".

A Pinzolo la squadra lavora - Doppio allenamento anche di giovedì per i bianconeri in ritiro a Pinzolo. Al mattino, sotto lo sguardo di Marotta, partitella di mezz'ora in famiglia, preceduta da una fase di riscaldamento, durante la quale Amauri ha lamentato un lieve malessere generale ed ha continuato il lavoro in palestra. La partita (terminata 3-2) ha visto andare a rete due volte Diego, poi Marrone, Pasquato e Grosso. Ha fatto seguito una parte destinata al lavoro tattico, proseguito nel pomeriggio, con ripetute prove di movimenti in fase di possesso e non possesso palla, di circolazione della palla e di perfezionamento della fase difensiva. Alla fine le solite ripetute in salita. Oltre ad Amauri non sono scesi oggi in campo anche Salihamidzic e Grygera e, nel pomeriggio, Lanzafame, che nella partitella mattutina ha riportato un lieve trauma distorsivo alla caviglia destra. Per Del Piero solo corsa leggera.
In serata Gigi Del Neri si appresta ad abbandonare il ritiro per rientrare a casa a causa di un grave lutto familiare.

Valcke: Il sistema di arbitraggio cambierà - Jérôme Valcke, segretario generale della Fifa, ha annunciato, in un'intervista allla Bbc, che il Mondiale sudafricano sarà l'ultimo con questo sistema di arbitraggio; sono in fase di valutazione una serie di misure, tra le quali l'utilizzo della tecnologia contro i goal fantasma e l'impiego degli arbitri di porta, che sono stati sperimentati nella scorsa Europa League e che verranno utilizzati nella prossima Champions League (a partire dall'ultimo turno preliminare) e nelle partite di qualificazione agli Europei del 2012. Ammette che la mancata concessione del goal a Lampard ha fatto passare alla Fifa "una brutta giornata" e perciò: "Questa è l'ultima Coppa del mondo con l'attuale sistema di arbitraggio: il gioco è cambiato e gli arbitri sono più vecchi dei giocatori - ha detto Valcke -. E' tutto così veloce, la palla va così veloce che dobbiamo aiutarli, dobbiamo fare qualcosa. Ecco perchè ho detto che questa sarà l'ultima Coppa del mondo con questo sistema".

Italpetroli e Unicredit hanno trovato l’accordo“Le parti sono soddisfatte, presto uscirà un comunicato in cui saranno spiegati i termini dell'accordo. Tutti abbiamo voglia di valorizzare gli asset, compresa la Roma che è quello di maggiore interesse. La Roma sarà gestita da Rosella Sensi". Sono le parole di Paolo Fiorentino, vice amministratore delegato di Unicredit Group al termine dell’incontro davanti al collegio arbitrale.“Abbiamo raggiunto un accordo con reciproca soddisfazione. Abbiamo valorizzato tutti gli asset. La Roma è un pezzo importante di questa città". E queste le parole di Rosella Sensi. La sostanza dell’accordo, come si evince dal comunicato pubblicato sul sito della Società, è che da stasera la Roma non è più sotto il controllo della famiglia Sensi, ma Rosella Sensi continuerà a gestire il club sino a quando l’advisor (probabilmente Rothschild) non troverà un acquirente per la Roma. Al momento sarà quindi la Sensi ancora a provvedere a fare il mercato e i rinnovi contrattuali, e la dirigenza attuale rimarrà invariata. Ma il mandato a vendere è irrevocabile: nel momento in cui Unicredit troverà l’acquirente, la famiglia Sensi uscirà definitivamente di scena.

Oriali potrebbe lasciare l'Inter - Potrebbe davvero finire qui la storia tra Oriali e l'Inter. L'arrivo di Amedeo Carboni, portato dal nuovo tecnico Rafa Benitez, ha praticamente spossessato Gabriele Oriali del ruolo di 'Responsabile della prima squadra'. Moratti ha cercato di trovargli un altro ruolo e, come ha detto lo stesso Oriali ai microfoni di Sky Sport 24, gli ha fatto "un'offerta importante", ma "non è sicuro che accetterò e che resterò". ". Un ruolo all’interno dell’area tecnica? “Potrebbe essere qualcosa di più importante". Non nasconde la sua delusione: "Dopo la vittoria della Champions pensavo di potermi godere un po' di più questo successo, ma sono state prese delle decisioni che rispetto anche se non condivido totalmente. Lo stato d'animo non è dei migliori". E conclude: "Per me l'Inter è tutto e se si decidesse di chiudere il rapporto coi nerazzurri mi dispiacerebbe molto e in ogni caso non avrei intenzione di andare in un'altra società".

Rosetti: Addio al fischietto - Roberto Rosetti, unico arbitro italiano in Sudafrica 2010, ha deciso di lasciare con due anni di anticipo la carriera arbitrale. "È stata una stagione della mia vita indimenticabile con 13 stagioni in Serie A, due mondiali, tre semifinali di Champions". Quello del fischietto di Pecetto non è comunque un addio al calcio, l'abbandono non è dovuto alla catastrofica esperienza mondiale ma alla nuova proposta ricevuta dai vertici AIA che gli hanno chiesto di ricoprire il ruolo di designatore Can B dalla prossima stagione. "Ho ricevuto una proposta e ho deciso di prendere questa strada. Lascio all’apice della carriera" - dice Rosetti - "anche per far spazio ad altri arbitri molto validi. In questo momento sono molto contento di aver fatto questa scelta".

Zeman tornerà su una panchina? - Zdenek Zeman potrebbe aver trovato la panchina giusta per lui; è quella dello Zaccheria, la panchina di quel Foggia dal quale era partito e che ora ritrova in Prima Divisione. E Zeman esterna la sua soddisfazione al 'Corriere del Mezzogiorno': "Sono contento di tornare, Foggia non l’ho mai dimenticata. Il grande calcio non mi vuole? Il pallone è uguale anche in Lega Pro! Il campo di calcio è lo stesso, le dimensioni, l’erba, le porte, non cambiano, sono uguali in A come in Prima divisione". Certo, lui continua a sentirsi un mister di serie A: "Certo che sono dispiaciuto, è logico - riflette amaramente - anche perché nel panorama degli allenatori di serie A attuale nessuno ha fatto meglio di me. Controllate, io sono arrivato secondo con la Lazio. Tra quelli che sono in A non c’è chi ha fatto meglio. Sono pronto, però, a tornare in campo. o so solo che farò il calcio che ho sempre fatto. Calcio pulito, senza inganni, cercando sempre la vittoria. Non importa la categoria, Foggia, poi, è la piazza ideale". C'è una sola condizione perché il sogno di Zeman si avveri: che alla testa del Foggia ci sia Pasquale Casillo, quello di 'quel' Foggia: e la cosa non è affatto scontata, c'è in atto un braccio di ferro con gli attuali proprietari, c'è l'iscrizione da perfezionare, ci sono 70.000 euro di fideiussione da trovare. E la panchina potrebbe tornare ad essere quella dei giardini pubblici.

Melo ha bisogno dei tifosi - Emiliano Froldi, portavoce di Felipe Melo, intervistato da SkySport24, prega i tifosi juventini di accogliere bene il calciatore brasiliano. "Spero che i tifosi bianconeri lo accolgano bene. Lui è sempre l'idolo della tifoseria quindi spero in un'accoglienza che lo possa aiutare a dare il massimo nella sua squadra perché vuole dimostrare di essere un campione. Se arrivasse un trasferimento? Chiaro che dimostrare il proprio valore e riscattarsi è quello che il giocatore vuole bisognerà poi vedere quello che accadrà e quello che la società vorrà. Ieri ha parlato Marotta, poi vedremo quello che succederà nelle prossime settimane". Già nei giorni scorsi parole di solidarietà, stima ed apprezzamento erano arrivate da Amauri ed alcuni suoi amici e compagni. Leggendo fra le righe di quanto detto dal rappresentante della Promoesport traspare che comunque l'addio alla maglia bianconera potrebbe essere imminente.

Covisoc: Salernitana esclusa dalle competizioni - La Covisoc ha escluso momentaneamente la Salernitana dal prossimo campionato di Prima Divisione. Il presidente Lombardi ha tempo fino al 12 luglio per regolarizzare la posizione economica del club campano. Il problema sembra legato alla mancata presentazione di una fidejussione bancaria di 800mila euro che la dirigenza assicura che sarà disponibile nei prossimi giorni. Finora le squadre bocciate dall'ente di controllo fra serie B e leghe inferiori sono 27.


Foto Gallery