Ronchi attacca Abete. Albertini e politici suggeriscono a Prandelli

News, 27 giugno 2010.

La politica all'attacco: Ronchi chiede le dimissioni di Abete, La Russa e Schifani dettano le prossime convocazioni. Albertini preconvoca. Moggi: Fallimento di Abete e Valentini come Secco. Tensione per il rientro degli azzurri. I risultati del Mondiali.

Il Ministro Ronchi attacca Abete - Giornata nera per Abete: non bastasse l'uscita di intercettazioni che lo riguardano, la débâcle sudafricana della Nazionale (che segue lo scacco di due candidature europee fallite) scatena la tempesta sul capo di Giancarlo Abete. Oggi su di lui è andato giù duro Andrea Ronchi, Ministro delle Politiche Comunitarie: "È ora che molta gente si faccia da parte. Abete non può far finta di non essere lui il vero responsabile di questo disastro - ha detto ad Adnkronos - delle istituzioni del calcio lo ritengo indispensabile e eticamente doveroso. È scandaloso ciò che sta accadendo ed è scandaloso anche il comportamento dei presidenti delle squadre di calcio, questa esterofilia da accatto che ha imbastardito lo sport più bello del mondo e ha portato ad avere una squadra italiana che non è italiana. Abete, invece di ammettere come un politico di serie B le proprie colpe pensando alla poltrona, deve riflettere su quante sono state le dimenticanze, quanti gli errori e quanti i silenzi rispetto all’invasione di giocatori stranieri di pessima qualità che hanno certamente impoverito il calcio italiano, impedendo a giovani di talento di giocarsi le proprie carte”.

Albertini, La Russa e Schifani convocano Cassano e Balotelli - Gli assenti hanno sempre ragione: ora gli 'eroi' sono gli esclusi da Lippi. Se ci fossero stati... Inizia Demetrio Albertini, vicepresidente della Figc, che passa già alle preconvocazioni per conto di Prandelli: ‘Credo che per il futuro Cassano e Balotelli - dice a Sky - verranno presi in considerazione per le convocazioni in Nazionale, anche se entrambi, oltre ad essere dei grandissimi giocatori, quest’anno hanno avuto dei problemi coi rispettivi allenatori e compagni. Dalle delusioni si riparte sempre. La prima cosa che dovrà fare il nuovo ct sarà quella di riuscire a valorizzare l’aspetto umano di tutti i giocatori. Dovrà mettersi velocemente la maglia della Nazionale, che è diversa da quella di un club, per poter iniziare a lavorare”. La Russa non avrebbe voluto solo Cassano e Balotelli, ma anche Totti e Thiago Motta: "Lippi - ha detto a Radio 24 - ha agito con una testardaggine che sconfina nell'arroganza, lasciando a casa la qualità: Totti, Cassano e Balotelli. E perché Camoranesi sì e Thiago Motta, molto più in forma, no?". Chiude la sfilata negli aspiranti ct il presidente del Senato Renato Schifani: "Si è chiusa un'era in maniera ingloriosa - commenta ad Adnkronos - e speriamo che se ne apra un'altra. I nostri giocatori, bravissimi, hanno avuto paura di perdere. Ora bisogna puntare sui nuovi vivai anche con Cassani e Balotelli. Credo che Prandelli riuscirà a dare alla nostra squadra nuovo entusiasmo". E' proprio vero, l'Italia è paese di santi, poeti, navigatori e commissari tecnici.

Moggi: Il fallimento di Abete; Valentini come Secco – E su Abete si abbattono pure i fulmini di Luciano Moggi, che su su TMW scrive che adesso ad essere crocifisso è Lippi, ma i veri responsabili del disastro sono più in alto. E il capo della spedizione non può essere che il presidente della Figc, Abete, che "dal momento in cui si è assiso sulla poltrona della Figc ne ha combinate di cotte e di crude, non azzeccando niente, neppure per sbaglio”." "Ma d'altra parte - prosegue - quando si nomina Direttore Generale della Figc uno che nella vita ha fatto sempre l'addetto stampa (Antonello Valentini) i risultati non possono essere che questi: la cosa è buffa e assomiglia un po' alla Juve quando nominò Alessio Secco (fino allora team manager) direttore, cacciato adesso a furor di popolo, quando dette a Blanc addirittura tre cariche (presidente, ad e dg), due delle quali ritirate in tutta fretta per prevenire il disastro, il tutto a dimostrazione che le nomine a tavolino non possono trasformare in geni della materia chi fino al giorno prima ha fatto tutt'altro mestiere… Lippi non è il terminale delle colpe connesse, e mi sarei aspettato che accanto alla messa all'indice nei confronti del ct, peraltro già a fine corsa, fossero state contestualmente individuate e soppesate fin dal primo momento le colpe assai più gravi della Federcalcio, di Abete e del suo staff. In Francia ci hanno pensato a livello istituzionale: il ministro dello Sport, Roselyne Bachelot, non si è accontentata dell'addio preannunciato di Domenech, ma ha chiesto le dimissioni del presidente della Federcalcio, Jean Pierre Escalettes, giudicandole inevitabili".

Tensione per il rientro degli azzurri - In aereo, durante il rientro della Nazionale eliminata dai Mondiali del Sudafrica, il neojuventino Simone Pepe ha attaccato con decisione i giornalisti inviati al seguito della squadra: "Chi è che scrive per 'Il Giornale' tra di voi? Perché, visto che ha messo undici bare azzurre in prima pagina, fategli sapere che è solo un becchino". Pepe, che brandiva una copia del quotidiano, con voce alterata, ha insistito, gettando poi ai giornalisti il quotidiano: "Le bare sono troppo: è una cosa vergognosa. Se noi siamo morti, chi ha deciso di pubblicare una cosa del genere è un becchino. Se tanto mi dà tanto, mi viene da dire che merita che gliela facciano a lui una bara... ovviamente, non azzurra ma marrone". Il viaggio prevedeva lo scalo a Roma, dove scendevano il ct, il presidente federale e una parte dello staff tecnico e dei giocatori. Poi lo sbarco del resto della squadra, che sancisce la chiusura definitiva dell'esperienza, a Milano Malpensa. Alle 8,30 a Roma le prime contestazioni, indirizzate soprattutto a Cannavaro, Gilardino e Lippi: "Vergognatevi, vergogna!". Poi, gli azzurri sono sfilati, mestamente ed in silenzio, nella sala arrivi verso il ritiro bagagli, protetti da un cordone di agenti di polizia. Man mano, si sono attenuati sfottò e contestazioni, l'atmosfera si è rasserenata e molti (viaggiatori e operatori aeroportuali) hanno preso a scattare foto ricordo.

Dopo Radio Padania e Bossi, tocca a Calderoli. Il Ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, ha parlato pesantemente dell'eliminazione dell’Italia dal Mondiale sudafricano. Nel corso di un incontro sul federalismo fiscale, svoltosi a Latisana, si è così espresso, nel pieno rispetto del mandato previsto dal suo dicastero (la semplificazione, appunto): "Marcello Lippi dice che si assume le sue responsabilità? Bene, piuttosto, rinunci al suo stipendio". Un lapidario pensiero è stato dedicato anche al presidente federale Giancarlo Abete: "E' lui il responsabile della scelta di Lippi".

Suarez trascina l'Uruguay ai quarti - E' Luis Suarez, l'attaccante dell'Ajax, classe '87, cui la Juventus pare abbia anche fatto un pensierino, l'eroe uruguagio che ha trascinato ai quarti l'Albiceleste, che ha così eliminato la Corea del Sud, al termine di una gara vivace e non priva di emozioni. Dopo un palo colpito dagli asiatici su calcio piazzato, è un'ingenuità del portiere sudcoreano Sungryong a regalare a Suarez l'occasione per un goal per lui facile facile, a porta praticamente sguarnita. Il goal subìto mette in difficoltà la Corea che per tutto il primo tempo non è granché pericolosa. Molto più vivace la ripresa, perché i sudcoreani aumentano il ritmo e prendono il comando delle operazioni, finché al 68' arriva il meritato pareggio di Chung Yong, propiziato da un'uscita in ritardo di Muslera.Gli uomini di Tabarez tornano all'attacco e gli asiatici creano pericoli in contropiede. E all''80 Suarez mette a segno il goal della vittoria, su azione susseguente a calcio d'angolo: dribbling in area e destro a giro sul palo lontano. Dopo 40 anni l'Uruguay è di nuovo ai quarti di finale.

Ghana, sogno africano - L'onore dell'Africa è nei piedi del Ghana che, terza squadra africana di sempre a raggiungere i quarti ai Mondiali (dopo il Camerun nel 1990 e il Senegal nel 2002), ora può sognare addirittura di compiere l'impresa e raggiungere addirittura le semifinali, Uruguay permettendo. Gli Stati Uniti hanno dovuto cedere il passo, dopo essere riusciti a portare la partita fino ai supplementari. Ma avevano dovuto rincorrere sin dall'inizio, essendo passati in svantaggio già a 5' per opera di Prince Boateng. Il pareggio arrivava solo al 62', e su rigore, per atterramento di Dempsey da parte di Jonathan Mensah, con trasformazione di Donovan. A regalare il successo agli africani è stato poi Gyan, bravo a sorprendere i due centrali statunitensi e a tenere in corsa l'Africa.

Jabulani: la FIFA apre alle critiche - Non importa che si parli male o bene, purché se ne parli. Era da qualche giorno che nessuno diceva più nulla sul pallone dei Mondiali (effettivamente il campo ha dimostrato la fondatezza dei dubbi espressi da molti calciatori, soprattutto portieri) così la FIFA riprende il discorso dichiarandosi aperta a discuterne. Lo fa per mezzo del suo segretario generale, Jérôme Valcke: "La Fifa è ricettiva rispetto alle critiche e quindi anche verso tutto ciò che è stato detto su questo pallone. Ben presto avremo una riunione per parlarne: esistono regole da rispettare su forma, grandezza della sfera e peso. Parleremo con progettisti e produttori". Conclude con una giusta considerazione ma poco appropriata a torneo in corso: "Nel calcio non c'è nulla di più importante del pallone, che quindi deve essere perfetto. Se questo del Mondiale 2010 ha dei problemi dobbiamo assolutamente parlarne e poi tirarne le conseguenze, e decidere cosa fare".

Calciomercato: buste aperte - L'Udinese l'ha spuntata sulla Roma per Marco Motta. Deluso l'ex giallorosso che a SkySport ha detto: "Ho sempre detto che a Roma stavo incredibilmente bene e che non avrei mai lasciato questa città. Ho solo chiesto che il mio cartellino non continuasse a essere diviso tra Roma e Udinese. I bianconeri hanno creduto di più in me e li ringrazio ma resta l'amarezza e la delusione". Difficilmente comunque giocherà nel club friulano visto che molti club importanti, fra cui la Juventus, si sono detti interessati al calciatore.
La Ternana (Lega Pro) batte l'Inter per Jimenez. Si ripresenta così il problema fra il club umbro ed il cileno che già in passato aveva intentato una causa per mobbing contro i rossoverdi. Il suo agente ha già fatto sapere che intende impugnare il contratto presso la Fifa perché "non regolare e per il declassamento di un atleta internazionale a un campionato di due categorie inferiore" . Il Bari è stato superato dal Genoa per Meggiorini. I pugliesi rinunciano quindi ad uno degli attaccanti della scorsa stagione.

Gilardino: "Prandelli formerà un gruppo forte" - Gilardino appena atterrato a Fiumicino ha rilasciato alcune dichiarazioni sul nuovo ct e sul suo rapporto con Lippi: "E' un dispiacere enorme: ora c'è da rialzarsi, come ha sempre fatto l'Italia nei momenti di difficoltà. Il nuovo staff e Prandelli cercheranno di formare un nuovo gruppo, forte come quello del 2006", ed aggiunge "Con Lippi ho avuto un rapporto stupendo. Lo ringrazio per ciò che mi ha dato in questi anni. Per me è stata una persona importantissima".


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