Martinez arriva, Lanzafame ritorna, Abete è ancora lì

News, 26 giugno 2010.

Martinez sarà della Juve. Lanzafame felice di tornare alla Juve. Il Genoa riscatta Criscito. L'amarezza di Cannavaro. Le parole di Abete e Petrucci sul fallimento azzurro. UEFA: pubblicato il nuovo Regolamento sulle Licenze e Fair Play Finanziario.

Martinez sarà ufficialmente un giocatore della Juve - L'uruguagio Jorge Martinez oggi firmerà il contratto che lo renderà ufficialmente un giocatore della Juventus. Non si conoscono ancora i termini dell'accordo, che é stato raggiunto già nella mattinata di ieri, col giocatore che avrebbe accettato l'offerta economica della società bianconera dopo aver parlato telefonicamente con la famiglia in vacanza in Sudamerica. "Sono felice, non potevo non cogliere un'occasione del genere", queste le prime parole del poliedrico attaccante proveniente dal Catania, in questi giorni ospitato a Milano da una vecchia conoscenza del nostro campionato, il suo connazionale Recoba.

L'amarezza dell'ex capitano azzurro - E' un Fabio Cannavaro triste e deluso quello che si presenta ai microfoni in sala stampa a Johannesburg. A stento ieri era riuscito a trattenere le lacrime in campo dando conforto a Quagliarella, oggi l'amarezza è ben visibile sia sul volto sia su ciò che riferisce ai giornalisti presenti in sala: «Nessuno si sarebbe aspettato questo risultato e questa mancanza di gioco. Sapevamo tutti che rivincere il Mondiale sarebbe stato molto, ma molto difficile. La speranza, però, era quella di andare un po' più avanti, quello sicuro. Soprattutto dopo la prima partita contro il Paraguay io ero fiducioso. Avevamo fatto un buon esordio, secondo me. Non aver vinto contro la Nuova Zelanda ci ha dato paura e troppa insicurezza. Ieri questo stato d'animo si è visto. Non eravamo sereni perché sapevamo che dovevamo vincere a tutti i costi. E' stato un primo tempo bruttissimo, e nel secondo tempo abbiamo fatto poco di più. Nelle prime due partite abbiamo avuto difficoltà evidenti a far gioco ma ieri è stata di gran lunga la partita peggiore. E' difficile spiegare cosa sia successo ieri, siamo passati dall'essere campioni del mondo all'essere eliminati al primo turno in un girone non insuperabile». Così come Abete, anche l'ex azzurro si sofferma sui problemi derivanti dal ricambio generazionale: «Abbiamo vinto il Mondiale del 2006 in età troppo avanzata e quindi non abbiamo potuto riproporre la stessa squadra, cosa che ha potuto fare la Spagna dopo la vittoria dell'Europeo. Il mister ha provato a fare dei cambiamenti ma non è andata bene, nessuno di noi si aspettava un rendimento così basso. Ogni paese ha i suoi problemi e io è da un po' che lo vado dicendo: il nostro meccanismo deve cambiare perchè basta vedere i nostri stadi e la nostra cultura calcistica per capire che qualcosa non va. E poi bisogna investire sui giovani perchè se tu non investi nelle risorse umane, poi vai ad affrontare un Mondiale dopo che ne hai vinto uno e fai una grande fatica a ripeterti sugli stessi livelli.». Interessante anche l'analisi circa le mancate convocazioni di alcuni giocatori visti come possibili "salvatori della Patria": « Cassano e Balotelli? Con tutto il bene che voglio ad Antonio abbiamo fatto due Europei con lui e non li abbiamo vinti. Mario è giovane e deve ancora dimostrare il suo valore. Il mister ha fatto il suo lavoro come nel 2006 ma a volte le cose vanno bene e a volte no... L'Italia però non sta fornendo materiale come accadde con la mia generazione. Oggigiorno dobbiamo riflettere sul fatto che ricostruire non è semplice. Il calcio è fatto di cicli: in questo momento abbiamo giocatori buioni ma non di prima fascia perchè se siamo usciti al primo turno vuol dire che in giro non ci sono fenomeni». E' un fiume in piena Cannavaro ed attacca bonariamente anche coloro che parlavano di "blocco Juve": «Troppi juventini? Ieri eravamo in tre su undici. Chiellini? Da adesso in poi da lui ci si aspetterà qualcosa in più, ha il carattere e la forza per poterlo dimostrare» e difende le scelte di Marcello Lippi: «Il mister ha portato Quagliarella, Bocchetti, Bonucci. Qualcuno di nuovo l'ha presentato poi, purtroppo, non ha avuto il tempo di schierarli perché siamo usciti subito.».

UEFA: pubblicato il nuovo Regolamento sulle Licenze per Club e sul Fair Play Finanziario - Il regolamento (consultabile su UEFA.com), approvato dal Comitato Esecutivo UEFA, è un insieme di misure che, tra le altre cose, intende porre un freno a quei trasferimenti, a quegli ingaggi e a tutte le altre spese eccessive che hanno messo in pericolo la stabilità dei club europei nel recente passato. Le misure entreranno in vigore gradualmente nel corso dei prossimi tre anni e il provvedimento centrale, quello sul 'pareggio di bilancio', diverrà pienamente operativo per le dichiarazioni finanziare legate al periodo che finirà nel 2012; la situazione finanziaria dei club verrà controllata durante la stagione di competizioni per club UEFA 2013/14. Da quella stagione in avanti, i club che non soddisferanno i requisiti necessari, sulla base dei bilanci delle due annate precedenti, potranno essere sanzionati. Il pareggio di bilancio prevede che un club non possa spendere più denaro di quanto ne guadagna. Le società verranno inoltre valutate attraverso una sorta di coefficiente di rischio, che terrà in considerazione il debito accumulato e il monte ingaggi, e dovranno dimostrare di rispettare le scadenze di pagamento di qualsivoglia natura. Il regolamento e i criteri in esso presenti sono stati ideati per stimolare la pianificazione a lungo termine in ambiti quali la gestione dei settori giovanili e il mantenimento/miglioramento delle infrastrutture sportive.

Lanzafame felice di tornare alla Juve - Tra Juve e Palermo è stato trovato l'accordo: è stata rinnovata tra le due società la comproprietà di Davide Lanzafame, che però tornerà in bianconero e farà parte del gruppo che andrà in ritiro a Pinzolo; così il 23enne esterno, che ha fatto bene a Parma l'anno scorso e che già a gennaio era stato in procinto di rientrare a Torino, se solo la spedizione composta da Secco e dal notaio fosse riuscita nell'impresa, avrà un'occasione per cercare di avere un futuro bianconero. E il giocatore non ha mancato di esternare la sua soddisfazione a Sky Sport: "Sono contento che sia stato raggiunto l'accordo. Per me è un sogno tornare alla Juve. Voglio sfruttare questa occasione. Marotta? Sono bastate due parole, la Juve è dove sono nato. Con Del Neri non ho ancora parlato. Lo farò quando ci vedremo in ritiro. Non vedo l'ora di iniziare. Spero un giorno di dimostrare tutto quello che valgo anche a chi non ha creduto in me".

Gruppo G: Avanti Brasile e Portogallo - Brasile e Portogallo, nello scontro diretto, non si son fatte male ed è finita 0-0, risultato che permette ad entrambe le squadre di qualificarsi senza patemi, il Brasile al primo posto (e se la vedrà col Cile) e il Portogallo al secondo, dove affronterà la Spagna. Poco prima del termine del primo tempo Dunga ha sostituito Felipe Melo, che si era appena preso un cartellino giallo per un fallo su Pepe, 'cercato' e steso dal bianconero che dallo stesso Pepe aveva poco prima subìto un brutto fallo da dietro (anch'esso punito col giallo); e il tecnico verdeoro, per evitare guai peggiori ed evitare di rimanere in dieci, ha preferito procedere immediatamente alla sostituzione del focoso centrocampista con Josué. Nell'altro incontro del girone inutile vittoria della Costa d'Avorio contro la derelitta Corea del Nord per 3-0, con reti di Yaya Touré, Romaric e Kalou.

Gruppo H: Spagna e Cile agli ottavi - Spagna-Cile, grazie anche al pareggio della Svizzera, ha permesso ad entrambe le compagini di superare il turno: nella sfida di Pretoria ha prevalso la Spagna che così, nonostante la sconfitta nella prima gara, è riuscita a chiudere al primo posto, evitando il Brasile negli ottavi, dove troverà invece il Portogallo. Gli uomini di Del Bosque si sono imposti per 2-1: il primo goal è stato frutto di un'ingenuità del portiere cileno, che al 24' con un'uscita improvvida su Torres, ha lasciato la porta sguarnita, consentendo a Villa, sempre bravo a trovare la via del goal, di segnare da 40 metri. Iniesta ha poi raddoppiato al 37'. I cileni, rimasti in dieci per l'espulsione di Estrada, hanno accorciato al 47' con Rodrigo Millar. La Svizzera contro gli honduregni non è riuscita ad andare al di là di un deludente 0-0, che avrebbe potuto essere utile solo in caso di sconfitta della Spagna nell'altro incontro.

Il Genoa riscatta Criscito - Criscito è un giocatore del Genoa a titolo definitivo. Il club di Enrico Preziosi ha riscattato la metà del cartellino del difensore azzurro per 6 milioni dilazionati in tre anni. Rinnovata dalle due società la comproprietà di Raffaele Palladino.

Risolto il problema allenatore al Milan - Dopo un tira e molla continuo da oltre un mese, oggi è arrivata l'ufficialità: Massimiliano Allegri è il nuovo tecnico del Milan. L'ex tecnico del Cagliari, dopo aver risolto tutti i problemi contrattuali con la società sarda, ha firmato un contratto che lo legherà al club di via Turati fino al 30 giugno 2012.

Le parole che ti aspetti - Dopo la vergognosa sconfitta della nazionale italiana con conseguente presa di responsabilità del ct azzurro Marcello Lippi e parte dei suoi ragazzi, in conferenza stampa a Johannesburg tocca ad Abete fare il punto della situazione: «Ovviamente c'è grande delusione per questa avventura finita male. Noi però siamo pronti a ripartire mettendo da parte il nostro stato d'animo legato al momento. Dobbiamo fare scelte giuste per invertire il trend decrescente di competitività della Nazionale che si è manifestato non ieri ma da un po' di tempo. La responsabilità è mia perchè sono il presidente della Federazione e quindi della Nazionale. Feci una scelta di riprendere Lippi che non rinnego, decisi così a fronte di una situazione che si fece difficile dopo gli Europei. Decisi di riprendere un ct campione del Mondo in carica. La scelta di assumere il tecnico è stata una scelta mia e me ne assumo le responsabilità. Il tecnico della nazionale ha comunque una totale autonomia decisionale e le scelte tecniche sono esclusivamente sue. Fare una valutazione sugli scenari di competitività del calcio italiano non significa non avere la fortissima volontà di ripartire. C'è un livello di competitività decrescente e questo avviene già da un po'. Anche a livello di club ben difficilmente noi oltre il 2011-2012 manterremo la quarta squadra di club in Champions. C'è una difficoltà obiettiva di ricambio generazionale. Non sono pessimista ma realista. La nostra Under 21 ha difficoltà a qualificarsi nelle competizioni importanti e questo è un fatto oggettivo. I fatti sono qui a dimostrare di una sofferenza generalizzata. Non si tratta di parlare dei singoli, dei vari Buffon o Cannavaro ma c'è preoccupazione di ripartire per via di mancanza di esperienza internazionale di tanti giocatori italiani. In parte dovuto anche alla crescita nei grandi club delle presenze di stranieri nelle nostre squadre che tolgono spazio ai giovani che così non possono fare esperienza nelle competizioni internazionali, pur essendo molto bravi. La colpa non è stata solo dell'allenatore, la Federazione lo ha sostenuto, appoggiato e condiviso le linee di utilizzo della Nazionale maggiore». Per concludere, Abete parla delle eventuali dimissioni da Presidente della Federcalcio: «Io ho tutta la volontà di svolgere l'attività che è più funzionale all'interesse del calcio, non sono una persona legata alla poltrona, l'ho dimostrato già in passato. Sono sereno e risponderò alla mia coscienza e alla base che mi ha eletto. Condividerò le mie idee in sede di consiglio federale col massimo rispetto nei confronti del Coni».

Le parole che ti aspetti/2 - All'apertura del 215° Consiglio Nazionale dello Sport, il presidente del Coni Gianni Petrucci esprime così tutta la sua amarezza derivante dalla sconfitta degli azzurri in Sudafrica: «L'eliminazione dell'Italia al primo turno rappresenta un momento amaro per il calcio e per tutto lo sport italiano. E' andata come è andata, ma la mia esperienza sportiva mi ha insegnato a non fare processi sommari e ad analizzare le cose a freddo. Per questo parlerò con il presidente Figc Abete, a cui darò tutto il mio appoggio».

Italia seguitissima anche nel terzo match - Come era ampiamente prevedibile, a dispetto delle parole proferite dal ministro Brunetta, gran parte dell'Italia ieri si è fermata per guardare la disfatta degli azzurri. Oltre 14 milioni di telespettatori hanno seguito il match in onda alle 16 su Raiuno. In calo rispetto alle partite precedenti viste rispettivamente da 19 milioni (Paraguay) e 16 milioni (Nuova Zelanda). Il dato confortante è quello dello share che è risultato del 74,28%, il più alto delle tre partite affrontate dalla compagine italiana. Infatti con il Paraguay si era attestato al 63,18%, mentre con la Nuova Zelanda al 68,36%.

Moratti: Per noi la quotazione era addirittura bassa - Da quanto riferisce 'Repubblica' i fratelli Moratti avrebbero dichiarato al PM Orsi, che cura l'inchiesta sulla quotazione gonfiata del petrolchimico, che di borsa non ne capiscono molto e non hanno idea di come funzionino queste cose. Addirittura il prezzo di 6 euro, secondo gli inquirenti ed altri analisti neutrali gonfiato più del 20%, sembrava basso. Il patron dell'Inter ha affermato inoltre che a suo avviso non era nemmeno necessaria la quotazione. Nell'esposizione Massimo ha specificato che dei proventi dell'operazione (circa 850 milioni) solo 50 sono stati destinati al club nerazzurro.


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