Marotta apprezza Benitez. Flop per un bond Saras

News, 23 aprile 2010.

Marotta: Benitez è un grandissimo allenatore. Flop per l'emissione di bond Saras per 300 milioni. Garrone apre la porta per Marotta alla Juve. Le critiche di Moggi all'immobilismo della proprietà della Juve.

Marotta apprezza Benitez. A Rai Radio1, nel corso della trasmissione "Ventura Football Club", Beppe Marotta dichiara il suo apprezzamento verso Rafa Benitez: "E' un grandissimo allenatore, uno dei più forti e, se la Vecchia Signora lo ha scelto, ha fatto molto bene". In relazione al suo futuro, che molti vedono in bianconero, l'attuale direttore generale della Sampdoria precisa: "Del mio futuro parlerò solo a fine campionato. Per il momento, sono concentrato solo su queste ultime quattro sfide, che potranno rappresentare per i blucerchiati il raggiungimento di un importante traguardo". Così come per Marotta, anche per Benitez sembrerebbe che la trattativa stia procedendo verso una soluzione positiva. Secondo Sky Sport 24, queste sarebbero le condizioni poste dall'allenatore spagnolo alla Juventus: 4 milioni di euro netti a stagione per lui, più un ulteriore milione per il suo staff tecnico. Tocca ora alla società bianconera accettare, o trattare sulle cifre richieste: si attende l'intervento di Jean-Claude Blanc.

A Vinovo torna l'inverno. Stamattina, agli ordini del tecnico Zaccheroni, la squadra è stata impegnata in una seduta di allenamento soprattutto fisico: dopo una prima parte di lavoro in palestra, buona parte dei giocatori si è poi trasferita sul campo. Per gli altri, l'attività programmata (in qualche caso, volta al recupero da infortuni) è proseguita all'interno, anche in funzione delle condizioni meteo odierne, che ricordano da vicino quelle dei mesi passati: pioggia, umidità e temperature tutt'altro che primaverili. Prima della partita casalinga di campionato contro il Bari, è fissato ancora un ultimo allenamento, domani nel pomeriggio. Previsti anche, sempre per domani, la consueta conferenza stampa del tecnico e l'elenco dei convocati.

Flop per l'emissione di bond Saras per 300 milioni. Malgrado il prestigioso schieramento di banche incaricate (BNP Paribas, Banca IMI, Crédit Agricole, Deutsche Bank) Saras ha dovuto ritirare l'offerta di un bond da 300 milioni che i Moratti pensavano di collocare senza problemi sul mercato.
Il motivo della mancata adesione degli investitori istituzionali è il tasso offerto (circa il 6,4% con scadenza 2015) considerato troppo basso rispetto al profilo di rischio della società, unito alle preoccupazioni per gli utili futuri dell'azienda petrolifera dei Moratti. L'emissione sarebbe servita ad estinguere anticipatamente le linee di credito con le banche. Non hanno aiutato l'abbassamento dei giudizi da parte di Goldman Sachs sul titolo azionario Saras (da "compra" a "neutrale") e di Ubs (da "neutrale" a "vendere"), titolo che ha rimediato nella seduta di ieri un calo del 3,57% (-15% dall'inizio dell'anno).

Via libera per Marotta alla Juve?- Il presidente della Sampdoria, Riccardo Garrone, ha dichiarato che, se un manager giovane come Marotta viene avvicinato dalla stampa alla Juve, lui, sulla base della sua esperienza imprenditoriale, non ha risentimenti e non muove obiezioni. Tradotto per gli appassionati di calcio, sembrerebbe un tacito assenso al passaggio di Beppe Marotta alla Juventus. Di questo probabile passaggio scrive La Stampa di oggi, ipotizzando per Marotta la responsabilità dell'area sportiva e come nuovo allenatore Rafa Benitez. Secondo il giornale Blanc potrebbe così evitarsi delle grane e dedicarsi solo alla gestione e allo sviluppo del "business bianconero".
Benitez, Bettega, Blanc e Marotta? Troppi galli nel pollaio, a nostro avviso. Che si cominci con il cacciare quel galletto savoiardo che attualmente occupa gli uffici del presidente, dell'amministratore delegato e del direttore generale. Poi, ne riparliamo.

Moggi critica la Juve. Intervistato dagli amici di tuttipazziperlajuve.com, Luciano Moggi ha fatto chiarezza su alcuni punti controversi, ad iniziare dalla strategia difensiva, intepretata da molti giornalisti come il classico "così fa tutti": "No, perchè non ci sono stati reati commessi. Parole e chiacchiere non fanno un reato. La Juve non può pagare una colpa che non ha. Invece gli altri, che ora brandiscono come arma la prescrizione, non hanno subito alcun giudizio, perchè gli atti completi non sono arrivati mai in Federazione, tenuti nascosti in un cassetto. Il procedimento va comunque riaperto". Alla domanda sulle possibilità che si proceda davvero contro l'Inter, Moggi ha risposto chiedendo parità di trattamento: "L’Inter è quella società che ha fatto anche i passaporti falsi e per quello stesso anno, il 1998, ne reclamano anche lo scudetto. Forse dimenticano di dire che per loro giocava un certo Recoba, quando era extracomunitario, senza in realtà esserlo. Hanno una bella faccia tosta. Non è di nostro interesse chi pronunci la parola “Collina”, perché il dato importante è che Facchetti ha fatto la griglia con il designatore Bergamo. Ci hanno massacrato per quattro anni per cose simili. Ora non bisogna nascondersi dietro la prescrizione, perché se tali loro fatti sono prescritti, sono prescritti pure i nostri". Nel corso dell'intervista non è mancata una critica fondata verso la dirigenza e la proprietà della Juventus: "Qui dovrebbe entrare in gioco la proprietà Juve che deve prendere posizioni precise. Ma si guardano bene dal farlo. Siamo pochi che combattiamo per lo stesso motivo: la Juve la difendo solo io e i tifosi, lo facciamo perchè alla Juventus venga restituita quella immagine che aveva prima, perchè non ha fatto nulla. [...] Leggono le intercettazioni e nulla cambia; ascoltano in silenzio un PM affermare con certezza la mancanza di telefonate tra l’Inter e i designatori, quando poi ne esistono tante. La società doveva andare avanti con la battaglia, ma non credo abbia voglia di continuare [...] l’importante è che si arrivi ad una situazione in cui la società sia vicina a certe cose, sennò diventa tutto inutile. Loro non aiutano i tifosi, chi difende società e tifosi, sono i tifosi stessi e il sottoscritto. Se si ritrovano lo scudetto non assegnato all’Inter è grazie al nostro lavoro. Sarebbe ora che si muovessero. [...] Adesso ci saranno le reazioni di chi è stato tirato in ballo. La società deve andare avanti, ma non per arrivare alla condanna di altri, ma almeno per equiparare, nella sostanza, il niente degli altri col niente della Juventus. Questo dovrebbero fare per tirare fuori la verità".

Gervasoni per la Juve. Juventus-Bari è stata affidata ad Andrea Gervasoni di Mantova, con assistenti De Luca e Pirondini (Gallione quarto uomo). Le altre designazioni: Bologna-Parma: Bergonzi, Carrer-Altomare (De Marco); Fiorentina-Chievo: Peruzzo, Petrella-Alessandroni (Valeri); Genoa-Lazio: Morganti- Copelli-Cariolato (Trefoloni); Inter-Atalanta (sabato, 24 aprile, ore 18): Orsato, Di Liberatore-Rosi (Gava); Livorno-Catania: Pierpaoli, Rubino-Angrisani (Stefanini); Napoli-Cagliari: Mazzoleni, Di Fiore-Iannello (Nasca); Palermo-Milan (sabato 24 aprile, ore 20.45): Romeo, Rossomando-Lanciano (Ciampi); Roma-Sampdoria (ore 20.45): Damato, Romagnoli-Nicoletti (Russo); Udinese-Siena: Rosetti. Stefani-Faverani (Brighi).

Alex ironico sull'America. Il capitano bianconero, sulla sua pagina ufficiale su Facebook, smentisce le ultime voci che favoleggiavano di un suo addio alla Juve, a fine stagione, per volare ad abbracciare il calcio americano: "Cari amici, per rispondere alle domande che molti di voi mi hanno fatto in questi giorni... Sì, è vero. Quest'estate me ne vado in America. In vacanza. Poi però torno, di sicuro".

Caliendo: Galliani stima Trezeguet. Antonio Caliendo, manager di David Trezeguet, sulle possibilità che il suo assistito approdi al Milan, ha dichiarato: "Per quanto ci riguarda, se la cosa dovesse rivelarsi un affare per il club bianconero, noi saremmo disponibili a sederci al tavolo per parlarne, perché Galliani lo ha sempre seguito e cercato, mentre Leonardo lo stima mol. Lo scorso gennaio c'era già stato qualcosa, Leonardo sarebbe stato entusiasta di averlo a disposizione nella sua rosa. Credo che, in questo momento, Juve e Milan abbiano gli stessi problemi". Caliendo, però, non ha dato per certa la partenza di David: "In questo momento è una cosa che non posso dire. Ne parleremo sicuramente con la società. Trezeguet ha un altro anno di contratto. Su di lui c'è il Corinthians, mentre di Milan si continua a parlare da circa un anno".


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