News Week/8

blancDOMENICA 01.11.2009 -
LA VOCE DI BLANC – Dopo silenzio del postpartita, il Presidente, Amministratore Delegato e Direttore Generale della Juventus, Jean Claude Blanc, stamane, accompagnato da Alessio Secco, è comparso a Vinovo per assistere all’allenamento defatigante dei bianconeri e ha colloquiato a lungo con Ciro Ferrara. Ha voluto essere vicino alla squadra, che però così ha strigliato: “Non basta un pugno per farci crollare (si riferisce alle parole di Ferrara, n.d.r.), perchè siamo combattivi e determinati. Posso garantire che c'è intesa fra la società, lo staff e i giocatori. Quella di ieri è stata solo una partita storta. La nostra fiducia in Ciro Ferrara non è cambiata. Con il Napoli, però, ci siamo giocati l'ultimo jolly. Ora non c'è più spazio per altri errori. Siamo soltanto al 1° novembre e il nostro obiettivo finale resta lo stesso. Sfrutteremo gli aspetti positivi della gara di mercoledì scorso contro la Samp e analizzeremo quelli negativi visti contro il Napoli per capire dove abbiamo sbagliato. Abbiamo preso un pugno in faccia, ma siamo la Juve e ci rialzeremo”. Sul cartellino rosso rimediato da Amauri commenta: “Lui non è un giocatore cattivo, è sempre molto attento nei confronti dei portieri e dei difensori avversari".
OPERAZIONE MACCABI – Preso il calcio in faccia dal Napoli, per la Juventus non c’è tregua, perché già l’attende subito la trasferta in Israele, dove martedì sera affronterà il Maccabi, in una gara importante, quando non determinante, per il prosieguo dell’avventura Champions. Ferrara ha convocato 21 giocatori, compresi Camoranesi (nonostante i recenti quattro punti di sutura al sopracciglio sinistro),Caceres (reduce dall’intervento al setto nasale) e Melo (stamane in preda a leggero attacco febbrile) Sarà un trasferta abbastanza lunga: infatti la squadra partirà domattina dall’aeroporto di Caselle e trascorrerà due notti in Israele, prima e dopo la gara. Si torna a Torino mercoledì mattina, e nel pomeriggio subito al campo di allenamento. Ecco la lista completa dei convocati: Buffon, Caceres, Chiellini, Felipe Melo, Cannavaro, Grosso, Amauri, Cimenti, Manninger, Camoranesi, Trezeguet, Poulsen, Molinaro, Giovinco, Grygera, Ariaudo, Diego, De Ceglie, Tiago, Legrottaglie, Immobile.
FERRARA ANNICHILITO - Dopo l'esaltazione per il largo successo contro la Sampdoria, Ferrara affronta il brusco ritorno alla grigia realtà. La sconfitta per 3-2 contro il 'suo' Napoli è per Ciro "un pugno in faccia che ci fa male, molto male". Ferrara non prova nemmeno a trovare giustificazioni: "Già nel primo tempo abbiamo concesso troppo sui calci d'angolo. È difficile analizzare bene questa partita: di sicuro sul 2-0 non c’è stata l’intensità giusta contro un Napoli che non molla fino alla fine. Se molliamo uno dopo l’altro, qualche rischio lo corriamo. Stasera ne abbiamo corsi diversi. È inspiegabile, non so proprio dare un spiegazione. Cosa ho detto alla squadra negli spogliatoi? Preferirei non rispondere, me lo tengo per me. Noi la partita la volevamo vincere, non pareggiarla, ed invece per errori nostri l'abbiamo persa. Ci prendiamo questo pugno in faccia, ma dobbiamo guardare avanti". Perché Tiago? "Era un'opzione, e ho scelto così. Ha dato anche il suo contributo, poi il risultato giustamente influenza le analisi".
DOPO LA BATOSTA, PARLANO I GIOCATORI - Buffon: "Dopo l'esplosione contro la Samp, contro il Napoli è stata un'implosione. E’ accaduto qualcosa di così eclatante che è difficile da spiegare. Probabilmente abbiamo peccato di presunzione e abbiamo pagato. Forse ci è mancata la giusta motivazione, una volta arrivati sul 2-0, pensavamo che la partita fosse finita. Non abbiamo neanche il tempo di leccarci le ferite. Martedì c’è un impegno gravoso e dovremo rispondere da grande squadra quale siamo. Non dobbiamo guardare l’Inter. Pensiamo a casa nostra e cerchiamo di fare di tutto per vincere il campionato. E non si vince battendo le prime della classe, bensì anche le altre 12-13 che stanno dietro. Ci vuole continuità nelle lunghe competizioni e se questa manca fai davvero fatica".
Giovinco: "Mi spiace molto che questo gol non sia servito per vincere questa partita a cui tutti tenevamo molto. Dopo il 2-0 forse abbiamo creduto fosse fatta, ma non c’è stato un calo di concentrazione a mio parere. Siamo stati puniti da alcuni episodi negativi e da un Napoli che ha continuato a crederci. Non so esattamente cosa sia successo in quei 21 minuti in cui il Napoli ha ribaltato la partita. Dovrei riguardarla, magari domani a mente fredda potrò capire cosa è successo. Ripenso anche a una palla gol fallita da parte mia. Se quel diagonale fosse entrato forse la partita avrebbe preso un’altra piega. Quel che è successo è successo. Cerchiamo di non farne un dramma perchè dobbiamo andare avanti e pensare ai prossimi impegni".
Trezeguet: "È sicuramente una brutta sconfitta, ma cerchiamo di guardare al futuro in maniera positiva. Il campionato è ancora molto lungo e, sebbene sappiamo di dover ancora lavorare molto, ci sono ancora occasioni per rifarci. Non abbiamo tanto tempo per pensare a questa sconfitta, martedì abbiamo una gara decisiva in Champions League. La risposta che daremo ci dirà qual è il valore di questo gruppo. Dobbiamo continuare a crederci, proprio come ha fatto stasera il Napoli".
QUATTRO PUNTI A CAMORANESI - Se l'è cavata con quattro punti di sutura al sopracciglio sinistro Mauro German Camoranesi, che ha dovuto abbandonare il campo alla mezz'ora del primo tempo dopo essersi scontrato con Contini. Escluse sia fratture sia commozione cerebrale: l'uscita è stata precauzionale e dovuta all'abbondante perdita di sangue.
FIOCCO AZZURRO PER BUFFON - "A Gigi e ad Alena vanno gli auguri della Juventus e di tutti i suoi tifosi" si può leggere sul sito della Juventus. Un altro fiocco azzurro in casa Buffon: è arrivato David Lee, secondogenito del portierone bianconero e della sua compagna Alena Seredova, a far compagnia a Louis Thomas, nato alla fine del 2006. Continua quindi la tradizione dei nomi inconsueti in casa Juventus.
LE AVVERSARIE EUROPEE - Sabato positivo per il Bordeaux che mantiene la testa della classifica, grazie alla vittoria casalinga contro l'ottimo Monaco di inizio stagione. A decidere è Marc Planus che ribatte in rete dopo una parata di Ruffier su Chamakh al 62'. Risultato minimo per vincere ma controllo assoluto della gara da parte dei girondini che non concedono nulla ai monegaschi. Ottima la prova di Gourcouff. La lotta per il titolo sembra conformarsi a due, con il Lione che si mantiene a due punti, grazie alla vittoria contro il Saint-Etienne, grazie al goal dell'ex della partita Gomis, mentre il Marsiglia impatta in casa con il Tolosa e la sorpresa Montpellier viene sconfitta di nuovo con l'Auxerre.
Male il Bayern che pareggia a Stoccarda, con i padroni di casa che interrompono finalmente la lunga scia di sconfitte. Molte le occasioni da goal per i bavaresi, che però non ne sfruttano alcuna. Tra i più pericolosi Toni, subentrato nella ripresa per Klose, cui viene annullato un goal per fuorigioco. E' un turno di pareggi però in Bundesliga: pari tra la capolista Leverkusen e lo Schalke (2-2), pari il Werder a Norimberga (2-2) e pari tra i campioni in carica del Wolfsburg e la sorpresa Mainz (3-3). Il Bayern mantiene quindi la quinta piazza, a 4 punti dal Bayer, con una classifica cortissima, e un campionato equilibratissimo.
Non fossero bastati gli affanni dell'andata, la trasferta della Juve in Israele si conferma insidiosa: il Maccabi Haifa vince ancora 2-0 con il Maccabi Netanya con una doppietta di Arbeitman, ed è l'ottava vittoria consecutiva su otto partite in campionato.
DOMINIC ADIYIAH AL MILAN - Adriano Galliani ha annunciato questa mattina a Milan Channel il secondo acquisto del mercato invernale, dopo David Beckham. Trattasi del ventenne ghanese dalla società norvegese del Frederikstad: "Adesso deve avere il permesso per entrare in Italia e noi lo tessereremo il primo di gennaio. Deve naturalmente superare le visite mediche e poi sarà un nostro giocatore. L'abbiamo preso perchè è una punta esterna che può giocare al posto di Pato e Ronaldinho. Il nostro modulo adesso è cambiato, avevamo bisogno di una punta esterna che potesse alternarsi con chi già c'è e ci siamo mossi."
Adiyiah ha ottimamente impressionato al mondiale Under 20, dove ha guidato con 8 goal la squadra africana alla conquista del titolo, laureandosi capocannoniere, e venendo votato miglior giocatore del torneo. La sua esperienza norvegese non è stata però altrettanto positiva, nè in termini di goal nè di presenze.
ANCELOTTI "VOLEVO ANELKA ALLA JUVE" - Il tecnico del Chelsea, nel tessere le lodi dell'attaccante francese, ora ai suoi ordini, ha ricordato come da sempre sia un suo pallino: "Volevo ingaggiarlo nel 1999, quando ero alla Juve e lui era all'Arsenal. Parlai con i suoi fratelli, ma non riuscimmo ad arrivare a un accordo. Da allora, Nic è molto cresciuto, è un grande attaccante con moltissime qualità: gran saltatore, tecnico, calcia benissimo, si muove molto bene e segna. Penso che non sia considerato come dovrebbe."
CHELSEA SHOW – Il Chelsea asfalta in trasferta il Bolton, imponendosi per 4-0 e si conferma alla testa della Premier League, col suo calcio fatto di una ragnatela di passaggi, ritmi ragionati e baricentro alto: apre le marcature un rigore di Lampard, Deco raddoppia e all’82’ un autogol di Knight mette il lucchetto sulla partita; ma il goal più bello deve ancora arrivare: lo mette a segno da due passi Drogba, servito di tacco da Lampard, dopo un’azione condotta da Anelka e Deco. L’infermeria di sir Alex Ferguson è piena, ma questo non impedisce allo United di fare i tre punti a spese di un Blackburn arrivato all’Old Trafford con il solo obiettivo di difendersi: i Rovers reggono però solo un tempo poi, al 10’ della ripresa si arrendono davanti a Berbatov prima, e ad un bellissimo tocco d’esterno di Rooney poi. Due a zero e secondo posto in tasca. E tra una settimana a Stamford Bridge la sfida sarà proprio tra Chelsea e Manchester United. Il terzo posto rimane appannaggio dell’Arsenal che all’Emirates stende il Tottenham nel derby londinese con una doppietta di Van Persie e un goal di Fabregas. Ancora male il Liverpool di Rafa Benitez, sconfitto in casa del Fulham di Roy Hodgson.Il West Ham di Zola (2-2 in casa del Sunderland) occupa ora l’ultimo posto della classifica in compagnia del Portsmouth.
LIGA: GUIDA SEMPRE IL BARCELLONA - Pur pareggiando per 1-1 a Pamplona contro l'Osasuna, il Barça mantiene la testa della classifica, seppur con una sola lunghezza di vantaggio sul Real. L'avvio di partita è difficile per i blaugrana, perché l'Osasuna è molto chiuso dietro, pressa alto e impedisce ai Guardiola boys l'asfissiante possesso di palla che li caratterizza; il Barcellona, imbrigliato, fatica fino al 73', quando un'invenzione di Messi libera Puyol che centra per Keita, il quale insacca facilmente. Parrebbe fatta, e forse il Barça potrebbe passare ancora, se in un paio di occasioni Leo Messi non si dimostrasse troppo egoista; ma al 93' un maldestro autogol di Piqué riporta lo score in parità. E così il Real, vittorioso in casa col Getafe, si porta ad un solo punto dalla vetta: è però una formazione rivoluzionata quella che Pellegrini manda in campo, lasciando fuori Raul e Guti. Non iniziano bene le merengues, il gioco latita, le idee pure e il pubblico fischia: alla mezz'ora per soprammercato arriva l'espulsione di Albiol per un fallo su un attaccante avversario. Ma in dieci i Blancos si svegliano e nel primo quarto d'ora della ripresa una doppietta Higuain chiude il discorso. E la panchina di Pellegrini è salva. Per ora.

SABATO 31.10.2009
DE LAURENTIIS, CALCIO E CINEMA - Oltre a pensare alla ristrutturazione del Napoli, il presidente partenopeo vorrebbe trasformare anche il mondo del calcio: "Il calcio come il cinema è l'industria dell'intrattenimento, e questo presuppone l'esistenza di società per azioni che abbiano come scopo finale quello di fare quadrare i bilanci e creare lucro. Bisogna cambiare le regole, nel calcio siamo ancora con­dizionati da una legge, la 91, datata 1981 e piena di con­traddizioni. Una legge che frena lo sviluppo e la moder­nizzazione. Cinema e sport si basano entrambi sui contenuti e sono la prima in­dustria del terzo millennio. Toglierei dalle mani di gente inesperta una materia prima tanto impor­tante". Sul campionato: "Non ho mai pensato che la Juventus fosse in crisi. L’importante è lo spirito con cui affronti i momenti sì e quelli no. Alla Juve lo spirito non manca. Il nostro campionato invece è cominciato praticamente col Bologna. Ora l'Europa League, poi si vedrà l'anno prossimo". Sul calciomercato: "Uno scambio Zuniga-De Ceglie (o Molinaro) con la Juve? Vedremo, con Mazzarri abbiamo parlato di alcune ipotesi, ma siamo a livello di semplici pour parler, anche se che la Juve è interessata a Zuniga". Parla anche delle lusinghe per Hamsik: "Io ho sempre avuto lunghe esclusive con registi come Monicelli, scrittori come Benvenuti e De Bernardi. Ho un’esclusiva con Carlo Ver­done, con Neri Parenti, con Giovanni Veronesi, quella con Christian De Sica dura da 25 anni. Anche con i cal­ciatori ho delle esclusive, ma poi saltano fuori i procurato­ri. Nel cinema non ridiscuti un contratto firmato. Qui anche se hai un accordo di cinque anni, ogni sei mesi ti ritrovi qualcuno che butta benzina sul fuoco. Un fatto che è sta­to permesso dai miei colleghi a livello mondiale e che con­sidero scorretto se non addi­rittura illegale". Infine su Del Piero: "Della Juve mi piace la si­gnorilità, la sportività di Del Piero. Lo volevo come attore in un film, lui e Gattuso. Vo­levamo provare a scrivere qualcosa per lui, potrebbe es­sere un grande attore. Ma è una persona talmente squi­sita che potrebbe diventare un grande manager, un alle­natore. Per lui io ritaglierei un ruolo Hugh Grant pri­ma maniera, quello di “Quat­tro matrimoni..." Negli spot con i ragazzini napoletani e la suora è davvero molto sim­patico. Del Piero ha l’aria fin­to sottomessa, ma esce sem­pre vincitore e penso che in­contrerebbe i favori del pub­blico femminile".
BLANC ELETTO IN LEGA - L'assemblea straordinaria delle società di A, tenutasi ieri, ha ratificato la sostituzione di Cobolli Gigli, nel Consiglio di Lega, eleggendo come consigliere Blanc, che ha detto: "La mia presenza è nel segno di quanto fatto da Cobolli. Il tema della continuità è quello che si applica anche alla Lega". All'uscita, Blanc ha risposto a una domanda sull'esposto presentato dall'avvocato torinese Ricca Barberis a proposito della sua frase sulla terza stella della Juve: "Ho preso anche questo come un complimento. Quindi, il fatto che qualcuno faccia un esposto su questo tema mi va bene. Non è una mancanza di rispetto nei confronti dei tifosi dell'Inter. È invece una forma di rispetto che ho nei confronti dei tifosi della Juve: è una cosa che ho detto più volte e che confermo. Noi ci sentiamo addosso 29 scudetti e se vincessimo per noi sarebbero 30". Rispondendo a domande sul calcio giocato, Blanc ha detto: "Cercheremo di confermare il buon risultato ottenuto contro la Samp già da domani sera contro il Napoli, magari con lo stesso passo spedito. Il lavoro paga, abbiamo lavorato bene e ora arrivano i risultati". Inoltre informa che Del Piero continua a lavorare per un ritorno molto prossimo e che, secondo lui, la lotta scudetto non è solo tra Inter e Juve: "No, ci sono tante squadre di qualità. E tanti risultati, sia in Italia sia in Spagna, dimostrano che la qualità non è solo dentro le grandi squadre. Lo sport è bello per questo".
LO SFOGO DI MOLINARO – Non parlava con la stampa dal mese di aprile, Cristian Molinaro; ora lo ha fatto a Sportitalia, dove ha confessato il suo difficile recupero da un problema fisico, i problemi con i media e una parte della tifoseria bianconera, la verità sulle indiscrezioni di mercato su di lui, nonché il momento che sta vivendo con la Juve e i suoi progetti per il futuro. A chi sostiene che il suo ciclo alla Juve sia finito risponde: “Io credo di aver dimostrato il mio valore in questi anni alla Juve. Purtroppo ho avuto un problemino fisico, un piccolo infortunio. Piccolo, insomma. Diciamo che ho avuto un infortunio ad aprile che ha condizionato il prosieguo della mia stagione. Onestamente, però, da parte della società, dei miei compagni e del mister, c'è sempre stata grandissima fiducia nei miei confronti e me l'hanno sempre dimostrata. Se devo fare un appunto, se posso togliermi qualche sassolino, un sassolino, o più di un sassolino dalla scarpa, sicuramente ci sono stati dei tuoi colleghi o comunque dei media, che in quel periodo, nel periodo dell'infortunio, mi hanno messo un po' da parte, dimenticato, ero come scomparso per alcuni. Quando a luglio si è saputo del mio recupero, per il mister, per la società, per i miei compagni sembrava una notizia fantastica, invece per alcune persone, è sembrata essere una notizia negativa. In quel periodo non figuravo da nessuna parte, se non quando si parlava dei miei sostituti sulla fascia sinistra. Per quello dico che il mio obiettivo è di continuare a lavorare per ritagliarmi lo spazio che merito e che penso di aver dimostrato di meritare in questi due anni. Ho parlato pochissime volte fuori dal campo ed è sempre stato il rettangolo verde a parlare per me”. E su un suo possibile trasferimento al Napoli o alla Roma dice: "Diciamo che la storia è, tra virgolette, complessa. Prima cosa c'è da dire che io non ho mai detto qualsiasi cosa contro la Juve, né contro altre società. Sono state evidentemente travisate delle cose che sono uscite da qualche parte. E’ stata interpretata male una dichiarazione che il mio manager ha fatto ad una testata giornalistica. Gli hanno chiesto se io fossi felice a Torino e lui ha risposto semplicemente dicendo che un giocatore quando non gioca non può essere contento. E' chiaro che in questo caso un giocatore sia un po' rammaricato. Poi gli è stato chiesto se io fossi lusingato dall'interesse della Roma e lui ha risposto che l'interesse dei giallorossi mi faceva piacere, come è giusto che sia. Però finita lì. Queste parole sono state travisate. E' uscito che io volevo andar via dalla Juve, che amavo, tra virgolette, altre piazze. Ma in realtà non è così, anzi. Approfitto di questo invito per ribadire il concetto che io non voglio far altro che continuare a lavorare alla Juve e dimostrare con il lavoro qual è lo spazio che mi merito. E quindi dimostrare di essere un giocatore importante per questa squadra, visto che è stata veramente una società che mi ha dato la possibilità di esprimermi al di là del calcio italiano, nel panorama europeo. Ripeto, questo è il mio unico obiettivo. Ringrazio e sono riconoscente a tutte le squadre che hanno mostrato interesse per me, ma il mio obiettivo è quello di restare alla Juve per ritagliarmi uno spazio importante. Pertanto ora sono concentrato per farmi trovare pronto in caso di un possibile impiego contro il Napoli".
MAZZARRI VUOLE UN NAPOLI SUPER - Mazzarri, che in tre partite con il Napoli ha totalizzato sette punti, in vista della partita di questa sera, dichiara: "La Juventus sta andando a mille, ci vorrà una prestazione super. Devo dire la verità, non vedo l'ora si torni alla settimana tipo anche per tirare un po' il fiato ed allenarsi regolarmente. Ma il calendario impone questi ritmi per tutti e quindi bisogna essere pronti. Io e i ragazzi siamo già in full immersion sul match di domani. La Juventus è probabilmente la squadra più in forma in questo momento e sta andando a mille. E' la partita più difficile che potesse capitarci. Ma questo non significa che noi partiamo battuti. Faremo di tutto per rendere la vita difficile alla Juventus". La formazione da opporre alla Juventus potrebbe vedere dei cambi rispetto alla gara con il Milan: "E' probabile ma devo valutare ancora tutto. Non avrò molto tempo e quindi parlerò coi ragazzi e deciderò la formazione dopo la rifinitura che faremo a Torino. Anche perché questi giocatori non sono abituaati a giocare ogni tre giorni, come possono esserlo invece quelli della Juventus. In ogni caso, possono cambiare gli uomini ma non deve mai cambiare la mentalità. Voglio una squadra propositiva che metta l'anima fino al novantacinquesimo. E sotto questo profilo ho trovato un gruppo disponibile, che mi segue e mi sta dando grosse risposte".
ARIAUDO VIA? - Secondo Davide Torchia, agente di Ariaudo, ci sono buone probabilità che il ragazzo a gennaio venga ceduto, non a titolo definitivo, ma solo in prestito, vista la giovane età e le buone prospettive. La probabile cessione è dovuta al fatto che il ragazzo ha bisogno di giocare con più continuità. Una delle destinazioni più credibili rimane Cagliari, visto che la destinazione è gradita al giocatore e che già in estate Ariaudo è stato ad un passo dal club di Cellino. Ma non è detto, perché da qui a gennaio potrebbero spuntare fuori altre squadre interessate.
MANCINI RESCINDE - Chiuso anche contrattualmente il rapporto tra Roberto Mancini e l'Inter, con la rescissione del contratto che legava per altri due anni l'allenatore al club milanese. Si vocifera che a spingere Mancini a rinunciare a parte dell'ingaggio multimilionario sia stata la possibilità di poter passare al Real Madrid. Manuel Pellegrini, ha la panchina traballante e Mancini farebbe parte della lista dei candidati alla successione. Dai sondaggi non sarebbe molto gradito ai tifosi madrileni, posizionandosi solo davanti a Donadoni. La lista di Perez comprenderebbe anche Miki Laudrup, Luiz Felipe Scolari, Luis Aragones.
Mancini ha rescisso il contratto con l'Inter, prendendo una buonuscita di 8 milioni di euro, rispetto ai circa 14 che avrebbe incassato se avesse mantenuto in essere l'accordo. Oggi, ai microfoni di Sky, ha rivelato di sentirsi "pronto per un'esperienza all'estero".

VENERDI' 30.10.2009
LA CONFERENZA STAMPA DI FERRARA – Alla vigilia dell’importante partita di domani sera col Napoli, Ciro Ferrara si mostra ottimista, nonostante le brutte nuove su Sissoko. “E’ un periodo così, chiaramente ci dispiace, però siamo convinti di poter fare bene: nonostante le assenze, pur con qualche difficoltà dovremmo essere bravi". Sul modulo: “Penso di avere giocatori che mi possono permettere qualsiasi tipo di situazione, l'assenza di Sissoko non condizionerà il modulo, e poi il modulo passa in secondo piano rispetto alla grinta dei giocatori”. Su Diego e chi lo affiancherà: “Per affinità tecniche e caratteristiche mi sembra che i tre che hanno giocato contro la Samp hanno piedi e giocate geniali, magari riescono a dialogare anche meglio, ma credo che sono riusciti a lavorare bene anche col resto della squadra. Per noi è importante quello che è successo contro la Samp, anche perché ci mette di fronte alle nostre responsabilità, perché ora sappiamo che possiamo esprimerci ad alti livelli. Quella deve essere sempre la nostra mentalità. La partita è stata fondamentale perché ci ha dato risposte su quello che potevamo fare, avevamo bisogno di una gara così per convincerci delle nostre potenzialità, ora dobbiamo cercare la continuità attraverso questo tipo di gare, facendo attenzione alle gare che sembrano più semplici e invece sono le più delicate. Ora dobbiamo dare delle risposte col Napoli, anche se non sempre sarà possibile fare 5 goal”. Sulle insidie della gara col Napoli: “Vogliamo fortemente i tre punti con il Napoli e pertanto intendo schierare la formazione migliore. Dobbiamo dare immediatamente delle risposte, capire cioè se la vittoria con la Sampdoria è stata il frutto di una partita perfetta e se tutto ciò può avere un seguito. Sappiamo di trovare una squadra in ripresa dopo il cambio di allenatore. Il Napoli è una squadra che, soprattutto in questo periodo, corre fino alla fine e i risultati dimostrano che è riuscito a vincere partite importanti negli ultimi minuti, fa dell'aggressività una sua caratteristica, ci chiuderanno tutti gli spazi, correranno e si affideranno a giocatori di qualità imprevedibili che possono fare la giocata, come Hamsik, Lavezzi e Quagliarella. Dovremo stare molto attenti, perchè altrimenti potremmo correre dei pericoli”. E, infine, sulle sue emozioni: "Per fortuna non è una partita che mi tocca giocare, perché quello era un problema, quando ero calciatore. Sono legato al mio ambiente, alla mia città dove sono stato per dieci anni e dove ho avuto la fortuna di vincere. I ricordi sono bellissimi, ma domani mi auguro di batterli. Io sulla panchina del Napoli? Io mi auguro che la mia carriera possa essere lunga, ed è cominciata da un punto di partenza alto, siedo su una delle panchine più importanti al mondo. In futuro, se dovesse esserci questa possibilità, mi farebbe piacere".
GLI ARBITRI DELL'UNDICESIMA: DAMATO PER LA JUVE - Di seguito le designazioni: Juventus – Napoli (Damato; Maggiani-Pirondini; IV°: Saccani); Milan – Parma (Russo; Carrer-Bagnoli; IV°: Bergonzi) ; Cagliari – Atalanta (Velotto; R. Bianchi-Giallatini; IV°: Guida); Chievo – Udinese (Gervasoni; Vicinanza-P. Bernardoni; IV°: Peruzzo); Fiorentina – Catania (Tagliavento; Grilli-Angrisani; IV°: De Marco); Livorno – Inter (Morganti; Nicoletti-Romagnoli; IV°: Pinzani); Roma – Bologna (Trefoloni; Altomare-Rubino; IV°: Baracani); Sampdoria – Bari (Valeri; Di Fiore-Franzi; IV°: Gallione); Siena – Lazio (Pierpaoli; Marzaloni-Galloni; IV°: Rizzoli); Palermo – Genoa (Brighi; De Luca-Cariolato; IV°: Romeo)
BECKHAM TORNA AL MILAN - Ad annunciarlo come "quasi ufficiale" è Adriano Galliani che rivela ai microfoni: "Fra qualche ora noi e i Galaxy annunceremo questo accordo. Per Beckham aspettiamo gli ultimissimi documenti, se non succede il finimondo, l'operazione dovrebbe essere fatta. Il mercato finisce là, più o meno." Il 34enne centrocampista inglese si preparerebbe quindi a un ritorno in Italia, dopo il prestito dell'anno scorso ai rossoneri, in cui aveva ben figurato, totalizzando 18 presenze e 2 goal.
FIFA WORLD PLAYER - La FIFA ha diramato la lista dei 23 candidati al FIFA World Player of the Year, che viene assegnato al miglior calciatore secondo i voti dei commissari tecnici e dei capitani delle Nazionali di calcio. Tra le nominations c'è un solo italiano, Gigi Buffon, a conferma del poco brillante momento del calcio di casa nostra. Altri due candidati militano attualmente nel campionato italiano: si tratta di Diego ed Eto'o, ma la loro candidatura si riferisce però alle prestazioni sfoggiate rispettivamente con Werder Brema e Barcellona. Altri due potenziali World Players hanno giocato in Italia l'anno passato, ma sono stati ceduti nel corso dell'estate: sono Ibrahimovic, passato ai blaugrana, e Kakà, attualmente in forza al Real Madrid. L'anno scorso il premio era stato assegnato a Cristiano Ronaldo. Ecco l'elenco dei 23: Ballack, Buffon, Casillas, Cristiano Ronaldo, Diego, Drogba, Essien, Eto'o, Gerrard, Henry, Ibrahimovic, Iniesta, Kakà, Lampard, Luis Fabiano, Messi, Puyol, Ribéry, Rooney, Terry, Torres, Villa e Xavi.
ANCORA UN NO ALLA TECNOLOGIA IN CAMPO - Nonostante il moderato appoggio di pochi giorni fa espresso da Sepp Blatter, l'International Football Association Board, l'organo che decide delle regole del gioco, ha statuito che l'applicazione delle tecnologie per controllare le linee di porta, impedendo le controversie sui cosiddetti goal-fantasma, sarà discussa non prima del marzo 2011. La UEFA è decisa a continuare nel frattempo con l'esperimento dei due guardalinee aggiuntivi, finora provatosi di scarso successo, che è ritenuto, per il suo potenziale umano, migliore dai vertici istituzionali. La tecnologia cosiddetta dell' Hawk-Eye, già sperimentata con successo nel tennis e nel cricket, è stata per ora applicata al calcio solo in contesto non agonistico, provandosi però nei test sostenuti molto funzionale.
SI FERMA SISSOKO. Appena rientrato dopo uno stop di sette mesi il maliano della Juventus è costretto a fermarsi di nuovo. Il giocatore ha avvertito un fastidio durante la gara con la Samp, problema che aveva suggerito a Ferrara di sostituirlo dopo pochi minuti dall'inizio della ripresa. Gli accertamenti clinici hanno evidenziato la presenza di una distrazione di primo grado del muscolo adduttore lungo della coscia sinistra. La prognosi per la completa ripresa agonistica è di circa 25 giorni. E' l'ennesimo infortunio muscolare di questa stagione juventina, che tende sinistramente a ripercorrere le orme della precedente.
TIAGO TORNA A DISPOSIZIONE. Per un Sissoko che rientra ai box, c'è un Tiago che torna ad essere nuovamente arruolabile. Ferrara ha convocato il portoghese per la partita di domani sera contro il Napoli. Tiago si era infortunato durante i minuti di recupero contro il Bayern il 30 settembre scorso, esattamente un minuto dopo essere entrato in campo. Un piccolo record. Ora, dopo un mese esatto di convalescenza l'ex Lione torna disponibile.
SMISURATO GIGI - Ieri, intervistato da Sky, Gianluigi Buffon non ha avute mezze misure quando gli hanno chiesto se la partita contro la Sampo poteva essere "la scintilla" alla quale aveva accennato giorni addietro: "Ieri è stata un'esplosione nucleare perchè nessuno si aspettava, neanche noi, una prestazione simile. Le qualità sono quelle, tutti volevamo vincere e convincere. Con le grandi squadre abbiamo sempre dimostrato di esserci. Le altre partite, però, purtroppo sono quelle che fanno la differenza, dobbiamo cercare di non perdere punti in queste partite per arrivare ad un obiettivo importante". Poi ha riservato complimenti ai suoi colleghi della difesa: "Per me è gran fortuna poter giocare e aver davanti grandi difensori, Chiellini e la sua forma strepitosa e Cannavaro con la sua esperienza, ma anche Legrottaglie. Il loro lavoro fa sì che il mio venga semplificato". Quando gli hanno chiesto se si è mai sentito più forte che in questo momento, Gigi ha risposto: "Le carriere sono fatte di momenti in cui ti senti imbattibile e altre in cui non ti senti più sicuro come prima. Questo è uno dei miei migliori momenti. Le critiche dell'anno scorso, alcune anche ingiustificate, sono state un grande stimolo".
TREZEGUET CI CREDE - Dopo la bella gara contro la Samp, David ci crede ancora di più: "L'Inter ha qualcosa in più di noi, ma lo scudetto è possibile, giocando sempre come ieri. Già sabato con il Napoli avremo la controprova della nostra continuità, contro un avversario molto difficile. Sappiamo di essere forti, ma bisogna dimostrarlo sempre. I moduli non contano, conta soprattutto la voglia che abbiamo messo in campo ieri".
PENALIZZAZIONI IN EUROPA LEAGUE - La Uefa ha deciso, nella serata di ieri, che la Dinamo Zagabria dovrà giocare le prossime 2 partite in casa a porte chiuse e in più sarà penalizzata di 3 punti nel suo girone di Europa League. Una decisione che inaugura la tolleranza zero per i disordini causati dai tifosi. La sanzione, infatti, punisce i tifosi croati (i celeberrimi Bad Blue Boys) colpevoli di aver creato gravi problemi di ordine pubblico, nella partita del 1 ottobre contro i romeni del Timisoara. Un precedente che conta parecchio: vedremo se sarà applicato regolarmente nelle prossime gare di Europa League e Champions League.
MONTALI L'OTTIMIZZATORE - La Roma ieri ha vissuto una giornata complicata e segnata dalle contestazioni. Gian Paolo Montali, nuovo "ottimizzatore delle risorse umane dell’area sportiva", tra la contestazione dei tifosi alla squadra e l’assemblea dei soci, si è presentato alla stampa nell’intervallo della riunione degli azionisti della Roma: "Presto, prima della gara con il Fulham faremo una conferenza stampa di presentazione". Poi ha parlato delle esigenze attuali : "L’obiettivo a cui puntiamo è migliorare. Sotto tutti gli aspetti. La squadra sotto il profilo dell’impegno c’è. È preoccupante perché quando ti impegni e non vengono i risultati poi non sei tranquillo psicologicamente. Serve tranquillità. Ma imporre provvedimenti non serve a nulla. Bisogna far ragionare i ragazzi. Chiedergli quale è la cosa migliore per loro per ritrovare la serenità. È una situazione non facile, ma certamente non è la peggiore in cui mi sia trovato. Ho visto di peggio, di molto peggio".
IO NON MI DIMETTO - Assemblea degli azionisti agitata ieri in casa Roma. Rosella Sensi ha ricevuto le critiche di diversi azionisti partecipanti. Uno dei soci azionisti ha chiesto esplicitamente le dimissioni della Sensi, che ha risposto: "Io non mi dimetto". All'ordine del giorno dell'Assemblea c'era l'approvazione dell'ultimo bilancio e il conferimento dell'incarico alla società di revisione. La Sensi ha parlato di cicli che finiscono ed altri che si aprono, ha mostrato entusiasmo per la scelta di Ranieri e cercato di domare il dissenso presentando il lato buono della medaglia Roma: "Per la nuova guida della Roma ci siamo affidati a Claudio Ranieri, scegliendo un romano e romanista di successo, capace di dimostrare talento anche all'estero. Una certezza di portare un valore aggiunto per un club che vanta una tradizione nella produzione di calciatori che ancora oggi presenta tra i suoi tesserati tre romani campioni del Mondo, quali Bruno Conti, Francesco Totti e Daniele De Rossi. La stagione 2008/2009, pur tra le difficoltà accennate, ci ha consentito di ottenere l'ennesimo passaporto per le competizioni internazionali. Un accesso alla seconda coppa europea, l'Europa League, competizione rinnovata e più importante. Siamo tutti consapevoli che l'aver fallito un piazzamento nei primi quattro posti rappresenti un elemento negativo e un risultato non in linea con i nostri programmi. Non possiamo negare che oggi la Roma sia undicesima nella classifica stilata dalla Uefa sulla base dei risultati degli ultimi cinque anni, seconda solo al Milan".

GIOVEDI' 29.10.2009
ESPOSTO IN PROCURA FEDERALE CONTRO BLANC - Per quanto possa sembrare incredibile, alla Procura Federale del Coni è stato presentato un esposto contro Jean Claude Blanc, neo presidente della Juve. Il presidente "uno e trino" è accusato di avere rilasciato pubblicamente "dichiarazioni contenenti giudizi lesivi della reputazione di persone, società o organismi operanti nell'ambito di Coni, Figc, Uefa e Fifa", in base a quanto previsto dall'articolo 5 del Codice di Giustizia Sportiva. Martedì scorso a Vinovo, a margine dei lavori dell'Assemblea degli Azionisti, Blanc ha affermato: "La terza stella arriverà con il prossimo scudetto, perché gli scudetti, per noi Juventini, sono 29, come abbiamo scritto su tutti i documenti, anche se c'è l'asterisco per spiegare che due ci sono stati portati via". Questa dichiarazione deve aver dato fastidio all'avvocato torinese Ricca Barberis, che ha presentato l'esposto. Ricca Barberis dice che "si tratta di considerazioni prive di fondamento e tese a screditare il prestigio, la reputazione e la credibilità della Corte d'Appello federale, che aveva revocato lo scudetto 2005 e non assegnato quello 2006 per illecito sportivo, dopo lo scandalo di Calciopoli". Facciamo notare all'avvocato Ricca Barberis che la sentenza definitiva l’ha pronunciata l’Arbitrato Coni e non la Corte d'Appello Federale. Sempre Ricca Barberis, secondo Tuttosport, sosterrebbe che l'esposto ha anche lo scopo di prevenire il verificarsi di situazioni di pericolo per l'ordine pubblico. Non riusciamo ad immaginare cosa potrebbe accadere a livello di ordine pubblico, quando la tifoseria juventina ha preso la retrocessione in serie B senza cadere in atteggiamenti tipici di altre tifoserie. La tifoseria juventina non ha bruciato cassonetti, occupato strade o assaltato caserme dei carabinieri. A meno che, Ricca Barberis non intenda che simili atteggiamenti possa tenerli qualche tifoseria "nemica", se la Juventus "osasse" cucire la terza stella sulle sue maglie, terza stella che sarebbe legittima secondo i risultati sanciti "dal campo" e non da un frettoloso e monco processo ispirato "dal sentimento popolare", come ammise lo stesso giudice Serio in un'intervista a Repubblica.
Noi di ju29ro.com, che pure in Assemblea non abbiamo lesinato critiche alla dirigenza, siamo con Blanc, sulla questione della terza stella.
LA SODDISFAZIONE DI FERRARA - Ai microfoni di Sky si presenta un Ciro Ferrara entusiasta della prova dei suoi contro la Sampdoria: “Stasera siamo andati molto meglio rispetto a Roma e meglio anche rispetto a Genova. Tutto ha funzionato alla perfezione. I ragazzi hanno fatto il massimo sfoderando una grande partita. Poi è chiaro che sono arrivati anche cinque goal che sono importanti; ma più di tutto contano il gioco e la voglia di non mollare nulla, dall’inizio alla fine. Venivamo da alcuni risultati negativi e questo condizionava la squadra. Ci stiamo riprendendo e spero di poter continuare su questa strada. Abbiamo tenuto un ritmo altissimo, questo è lo spirito che voglio vedere, lo spirito Juventus". Alla domanda (di Sconcerti) se non pensa di aver perso tempo per trovare il modulo giusto, il 4-2-3-1 di stasera, Ciro nega recisamente: “No, non credo, questa squadra ha comunque trovare assetto rispetto al passato: avevamo già giocato in questo modo e non per gli infortuni. Stasera poi mancavano Iaquinta e Del Piero e Trezeguet aveva fatto due partite di séguito. Sono convinto di avere una squadra con grandi qualità che mi permette di cambiare anche durante la partita”. Un accenno al prossimo impegno col Napoli: “Meglio affrontare una squadra che sta bene; per me sarà un tuffo nel passato: sarà sicuramente una bella gara”.
ESONERATO GIAMPAOLO - Comunica la società toscana: "L’A.C. Siena comunica di aver esonerato Marco Giampaolo ed il suo staff. La Società ringrazia sentitamente Marco ed i suoi collaboratori per il lavoro svolto sempre con massima serietà, professionalità ed abnegazione ed augura loro le migliori fortune. La squadra è stata affidata a Marco Baroni che dirige stamani il primo allenamento." Marco Baroni è l'allenatore della squadra Primavera, che ha fatto molto bene l'anno scorso.
ASSEMBLEA LEGA CALCIO - Oggi 29 ottobre alle ore 10 si è riunita, nelle sede della Lega Calcio, l'Assemblea straordinaria della Serie A. All'ordine del giorno: l'aggiornamento sulle trattative private per la licenza dei diritti audiovisivi dei campionati 2010/2011 e 2011/2012 di serie A; la proposta di rinnovo della sponsorizzazione di serie A, Coppa Italia, Supercoppa di Lega e competizioni primavera sempre le stagioni 2010/2011 e 2011/2012, con valutazione di altre possibili partnership commerciali, le date del periodo invernale per i trasferimenti (con proposta di apertura anticipata), la situazione stadi e terreni di gioco, la Tessera del tifoso.
AMAURI CONTENTO - Stanotte aveva la febbre, ma gli ha portato bene: per Amauri è stata una serata di gloria, ha segnato una doppietta ed è giustamente felice: "Sono contento per i goal e per la partita della Juve. Sono felice di essere tornato al goal regolarmente, ma non è mai stata un'ossessione: Avevo la fiducia della squadra, sapevo che bisognava solo aspettare. Noi dobbiamo trovare la continuità giusta, se giochiamo ogni domenica così possiamo raggiungere i nostri obiettivi più facilmente". Riferendosi al sistema di gioco che preferisce, dice: "Oggi è andata alla grande, abbiamo fatto divertire anche con due attaccanti e una mezza punta. Al di là del modulo, è la mentalità che conta. Serve la voglia giusta in campo, bisogna essere pronti a sacrificarsi. Ripeto, ora dobbiamo trovare la continuità, abbiamo fatto tre vittorie di fila e dobbiamo andare avanti così". E sul passaporto: " Per adesso nessuna notizia, prima o poi qualcosa verrà fuori".
JUVE PERFETTA - Anche Gigi Del Neri ha ammesso che si è vista una Juve perfetta. Fabio Cannavaro lo conferma: "Sapevamo dell’importanza della gara. Sapevamo che la Samp era in forma. La Juve ha fatto veramente una grandissima partita. Al di là del modulo la vittoria è venuta grazie allo spirito di questa squadra. Mi dispiace un po' solo per il gol preso. Essendo un difensore sono arrabbiato, ma sul cross eravamo coperti e non l’ho nemmeno visto partire. Ma quando si vince 4-0 è difficile mantenere la concentrazione". L'ultima ammissione fa onore al difensore napoletano, che sabato sfiderà la squadra della sua città: "Il Napoli ha investito tanto. Stava attraversando un periodo difficile, ora ha fatto due risultati importanti e quindi sabato per noi sarà difficile".
DEL NERI ELOGIA LA JUVE - Il bravo allenatore della Samp-miracolo di questa prima parte di stagione rende onore alla Juve: "È stata una Juventus perfetta, in grande spolvero, quando una squadra gioca così è difficile fermarla. La Samp ha un compito preciso: quello di stare in alto più possibile, senza fare voli pindarici. Noi dobbiamo imparare, rimboccarci le maniche e fare il nostro campionato. Alla fine abbiamo festeggiato con i tifosi sotto la curva per una questione di rispetto. I nostri giocatori hanno ringraziato i tifosi, perché erano sicuri di avere dato tutto. La Juve ha giocato la partita dell'anno, e questo capita sempre a noi, perché siamo in alto. Dobbiamo imparare da questo". Quindi, ha giustificato Cassano, la cui stella non ha certo brillato: "Cassano? È stata la Juventus a fare mancare la Samp e in questi casi i solisti ne risentono. Può capitare. La Juve non ha certo vinto perché Cassano ha giocato male. La Juve ha giocato come noi abbiamo giocato contro l'Inter".
DA SCUDAMORE IL NO ALL'OLD FIRM - Il boss della Premier League, Richard Scudamore, si è espresso negativamente ieri, rispetto alla proposta di trasferimento, lanciata nelle scorse settimane, dei due storici club di Glasgow, dal campionato scozzese a quello inglese. "Non penso sia una proposta seria per un buon numero di ragioni. Il calcio scozzese è il calcio scozzese. Per un tradizionalista come me, è lì che l'"Old Firm" dovrebbe giocare. Sì, capisco i benefit per Celtic e Rangers nel trasferirsi, ma non penso che i nostri 20 club voteranno positivamente a riguardo".
INGHILTERRA: BLOCCATI I TRASFERIMENTI CAUSA DEBITI - Nella sanzione, esemplare e senza precedenti, è incorso il Portsmouth. La misura non consente il tesseramento di alcun nuovo giocatore a tempo indeterminato, come previsto dalla nuova regolamentazione introdotta in Premier. Il club di Fratton Park, in particolare, avrebbe debiti legati agli acquisti di Glen Johnson (dal Chelsea, ora al Liverpool) e Lassana Diarra (dall'Arsenal, ora al Real Madrid). Le rate non pagate non ammontano a una cifra in verità non molto alta: si tratta di "soli" 3 milioni di sterline. Johnson e Diarra hanno rappresentato per altro 2 grossi affari per il club, avendo entrambi permesso ai Pompeys di maturare plusvalenze per più di 15 milioni di euro a testa.
La situazione del Portsmouth è complicata dopo il recente acquisto del club da parte dell'uomo di affari saudita Ali al-Faraj, che avrebbe ereditato una difficile situazione di bilancio dalla precedente gestione di Sulaiman Al Fahim. Il club comunica che è pronto a estinguere i debiti nei prossimi 2 giorni per chiedere la revoca della decisione.

MERCOLEDI' 28.10.2009
RICUSAZIONE UGUALE DEBOLEZZA - L'avvocato Maurilio Prioreschi, uno dei legali dell'ex dg della Juventus Luciano Moggi, a margine dell'udienza di ieri a Napoli, ha affermato: "La ricusazione è il segno della debolezza dei pm perchè viene dopo che sono stati sentiti 20 testi che hanno solo espresso opinioni e pareri. Questo processo non è serio perchè è basato su chiacchiere da 'bar dello sport' e io non posso essere ricusato né dai pm né dalle parti civili". Il noto penalista, poi, aggiunge: "Le intercettazioni che hanno dato vita a calciopoli sono state disposte in seguito a una informativa dei carabinieri del settembre dal settembre 2005 dopo che era stato sentito il solo Dal Cin, ex dirigente del Venezia: e le opinioni da questi espresse e le voci di spogliatoio sono diventate i gravi indizi in relazione al reato di associazione per delinquere. Mentre non vi era nessuno degli elementi per l'iscrizione degli indagati nel registro della procura".
IERI A NAPOLI UDIENZA BREVE - Ieri si è svolta a Napoli una breve udienza del processo di Calciopoli. Doveva essere ascoltato come testimone un sottufficiale dei carabinieri che ha partecipato alle indagini, ma non si è presentato per un impedimento e l'udienza è stata rinviata al 30 ottobre prossimo. I pm Giuseppe Narducci e Stefano Capuano hanno quindi indicato la lista dei testimoni da interrogare il 30 ottobre: c'è anche Carlo Ancelotti. Il processo prosegue, in attesa che la settima sezione della Corte di Appello di Napoli si pronunci sull'istanza di ricusazione presentata dai pm nei confronti del giudice Teresa Casoria, per quelle che i pm sostengono essere anticipazioni di giudizio. Il giudice Casoria disse che c'erano anche processi "più seri da celebrare", riferendosi a quelli con imputati detenuti e, in un'altra occasione, avrebbe espresso un giudizio negativo sull'attendibilità di un testimone, Armando Carbone, del quale questo sito si è occupato. Queste le motivazioni della ricusazione.
UN BLANC NERO. Vista la faccia di Blanc alla domanda di Federico Ferri di Sky: "Ha sentito le dichiarazioni di Ranieri secondo le quali la Juve rinunciò a comprare Stankovic perché inviso ai tifosi?". Blanc era nero, sia per l'ora d'uscita dai locali del Media Center di Vinovo dove si era svolta l'annuale assemblea azionisti (iniziata alle 11 del mattino) che per la "boutade" di Ranieri, cui il neo-presidente juventino ha risposto così: "Sono decisioni interne prese dalla società e quando un professionista va a lavorare da un altra parte sarebbe meglio non parlasse di cose che devono rimanere all'interno della società". Si rassereni Blanc, a quest'ora si sarà già risvegliato e sarà pronto ad una giornata che difficilmente sarà complicata come quella di ieri, anche se la Samp potrebbe turbargli non poco i pensieri.
DALLA CONFERENZA STAMPA DI FERRARA - La prima preoccupazione del tecnico in questo momento concerne gli infortuni: "Ho i giocatori contati in questo periodo, nonostante una rosa ottima e numerosa. Gli infortuni di Del Piero e Iaquinta complicano un po' le cose ma non pensiamo di tornare sul mercato. Non voglio forzare i tempi di Del Piero; è guarito ma deve riprendere il ritmo. Siamo belli incerottati ma andiamo avanti. Spero che non si parli di nuovo del modulo. C'è una partita bella importante che dà stimoli per quello che sta facendo la Sampdoria, chi scenderà in campo lo farà al massimo delle proprie forze. Gli infortuni e le squalifiche fanno parte del nostro mestiere, dobbiamo essere bravi a gestirli, ci saranno altri pronti a scendere in campo". Parla anche di Diego e Cassano: "Cassano è forte come l'anno scorso. Ma una cosa è giocare nella Samp, un'altra giocare nella Juve. Diego dovrebbe fare il Cassano? Nella Juve è più difficile trovare un solo leader, Cassano è più accentratore. Poi Diego è con noi solo da due mesi". Passa quindi a parlare della squadra: "Ci vuole una Juve su un livello molto alto per battere una squadra che a detta di tutti è la squadra che sta giocando meglio, la più in forma del campionato. Dobbiamo fare una grandissima partita". Difficoltà? "E' naturale attraversare un momento di difficoltà, anche per il fatto che abbiamo cambiato modulo rispetto allo scorso anno. All'inizio sembrava tutto perfetto, poi forse le ultime partite senza vincere ci hanno condizionato e negli ultimi minuti contro il Maccabi avevamo paura di subire, invece contro il Siena non abbiamo corso pericoli". Soluzioni? "Lavoriamo sul movimento dei giocatori, è importante il movimento della palla in maniera rapida, ma chi ha la palla deve avere più di una soluzione, quindi i giocatori devono essere in movimento".
ARBITRI DELLA DECIMA GIORNATA - Sarà Gianluca Rocchi di Firenze a dirigere Juventus-Sampdoria all'Olimpico di Torino; sarà coadiuvato da Copelli e Di Liberatore, quarto uomo Giannoccaro. Inter-Palermo è stata affidata a Tagliavento, mentre a Rizzoli è toccata la sfida tra Milan e Napoli.
Queste le altre designazioni: Bologna-Siena, Romeo; Catania-Chievo, Valeri; Genoa-Fiorentina, Saccani; Lazio-Cagliari, Brighi; Livorno-Atalanta. Bergonzi; Parma-Bari, Baracani; Udinese-Roma, Damato.
INTER, -154. JUVE +6.6 - Alvaro Moretti, su tuttosport.com, chiede "Ma a che gioco giochiamo, quando giochiamo il calcio di vertice in serie A? La buttano dentro, davvero i centravanti?". Il giornalista approfondisce il tema, dopo aver analizzato i dati di bilancio: l’Inter perde 154,4 milioni di euro e Moratti, solo grazie alla cessione di Ibrahimovic, evita un salasso in stile Florentino Perez e stacca un megassegno di 70 milioni; la Juventus chiude il medesimo esercizio con un attivo di 6,6 milioni. Tra la prima e la seconda del campionato scorso, scrive Moretti, balla una differenza di ben 160 milioni di euro. La produzione interista è cresciuta fino a 230 milioni, ma si pagano 200 milioni di ingaggi, ben 70,1 più della Juve. Juventus che ha fatturato 240 milioni nello scorso esercizio. Moretti termina il suo articolo con un giusto richiamo: "Platini e il suo fairplay finanziario rifletta anche su questo, non solo sui milioni di Perez che fattura più del doppio dell’Inter per pagarsi tanto ben di Dio".
COSI' PARLO' ZENTUTI - Ieri in assemblea azionisti, l'azionista libico Khaled Fareg Zentuti ha detto: "Credo che negli anni a venire potremo avere qualche problema di liquidità a causa dei nuovi investimenti fatti dalla Juventus come lo stadio e le nuove strutture". Zentuti rappresenta la Lafico, l'azionista libico che controlla il 7,5% della Juventus. Zentuti ha indicato una via: "L'importante è aumentare il fatturato. E nell'ultimo anno lo abbiamo fatto nonostante la crisi economica che ha colpito tutti e anche noi". Zentuti ha aggiunto che ora bisogna sfruttare il nome Juventus a livello internazionale. Ci sembra la scoperta dell'acqua calda: chi e cosa hanno impedito di farlo fino ad oggi? Zentuti ha, infine, ricordato che in Libia esiste una forte base di sostenitori della Juventus.
ANCHE CACERES OUT - L'ultimo allenamento prima della partita di campionato contro la Samp si è rivelato, e non è la prima volta, infausto per la Juventus. Prima del Siena era toccato a Iaquinta, oggi è toccato a Caceres che, in uno scontro aereo con Cannavaro, si è procurato la frattura del setto nasale e nei prossimi giorni verrà operato: ovviamente non è stato convocato per la gara di domani, mentre dovrebbe esserci Felipe Melo, anche se in allenamento ha riportato una botta alla caviglia sinistra.
Ecco l'elenco dei 19 convocati: Buffon, Chiellini, Felipe Melo, Cannavaro, Grosso, Amauri, Manninger, Camoranesi, Trezeguet, Poulsen, Molinaro, Giovinco, Grygera, Sissoko, Ariaudo, Diego, De Ceglie, Legrottaglie, Immobile.

MARTEDI' 27.10.2009
PICCOLI AZIONISTI - Durante l'Assemblea Azionisti 2009, a Vinovo, è stata annunciata la costituzione di un comitato di piccoli azionisti con l’obiettivo di sindacare almeno il 2,5% del capitale sociale e presentare, nel 2012, una lista per ottenere l’elezione di un consigliere in seno al CdA. L'auspicio, ha detto l'azionista Salvatore Cozzolino, è quello che l'Assemblea odierna "possa servire a inaugurare un “new deal” per la nostra società. Gli errori che sono stati fatti recentemente sono, in gran parte, irreversibili. Qualcosa, però, si può ancora recuperare ed è in tale direzione che adesso bisogna lavorare tutti insieme."
RITO ABBREVIATO - A sorpresa Antonio Giraudo piomba in aula a Napoli nell’udienza del rito abbreviato in cui è chiamato a difendersi dall’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. L’ex a.d. bianconero ha così fornito la sua versione dei fatti al giudice De Gregorio: "Io fui chiamato dagli Agnelli, e in particolare da Umberto per la gestione della Juventus: mi chiedevano di risanare i conti e di tronare alla vittoria"; e spiega la scelta di Moggi: "Scelsi una persona d'esperienza nel mondo del calcio: non potevo far crescere un giovane direttore sportivo e Luciano aveva un passato alla Juve, ma anche e soprattutto esperienze da ds di Roma, Lazio, Torino e Napoli. Il mio rapporto con Moggi era essenzialmente quello con una persona che aveva una grande esperienza nell'attività sportiva, eppoi Moggi era famoso per come sapeva far rispettare le regole di comportamento interne ad una squadra. Non sapevo che Moggi avesse utenze riservate svizzere fornite a Bergamo e Pairetto. Non mi sarei stupito del fatto che le avesse utilizzate per trattative riservate di mercato". All'uscita da Palazzo di Giustizia, ha spiegato la scelta del rito abbreviato: "Non l'ho chiesto per avere uno sconto di pena, ma perché ho massima fiducia nella giustizia e, soprattutto, perché spero di uscire fuori da questa triste vicenda il più in fretta possibile". Nel prosieguo dell'udienza è poi iniziata l'arringa difensiva del suo legale, l'avv. Massimo Krogh, impegnato a smontare il teorema dell'accusa: "Non c'è un'associazione, perché Giraudo era un dirigente dell'area gestionale della Juve e Moggi operava nell'ambito sportivo; i pm hanno basato gran parte della loro accusa, nel processo principale, sulle sim svizzere come punto fondamentale dimostrativo dell'associazione: ebbene Giraudo non ha mai avuto schede e il pm Beatrice non ha pronunciato il nome di Giraudo nella sua discussione su queste schede. Il reato non c'è. Premetto che credo arriverà l'assoluzione di Moggi anche nel processo principale, semplicemente perché non c'era un'associazione per delinquere, ma in ogni caso Giraudo e Moggi avevano ognuno una propria autonomia d'azione e nei due processi si deve dare a Cesare quel che è di Cesare. Giraudo era un uomo del sistema Agnelli prestato per un po' al calcio".
Per il 9 novembre è prevista l'ultima arringa, quella degli avvocati di Lanese, il 14 dicembre le repliche dei pm e poi il giudice De Gregorio si chiuderà in camera di consiglio per la prima sentenza del processo Calciopoli per frode sportiva.
PARLA BUFFON - Dopo la sofferta partita di Siena, Gigi Buffon sul suo sito così parla del momento della Juve: "Siamo soddisfatti per questi tre punti anche se, da parte di tutti, c'è la consapevolezza che dobbiamo migliorare più in fretta possibile. In periodi come questo, quando si è malaticci, la cosa che conta è quella di tornare ad avere una certa continuità di vittorie". Poi parla delle prosssime sfide, in grado di imprimere una svolta alla stagione dei bianconeri: "Siamo attesi da un periodo decisivo. Ci aspettano nove giorni cruciali per dare un indirizzo alla nostra stagione, sia per quanto riguarda il campionato che per la Champions League: dai prossimi tre impegni (Sampdoria, Napoli, Maccabi) arriveranno risposte importanti e per questo dobbiamo cercare di essere attenti e concentrati, ma anche fiduciosi". Sulla Samp: "Affronteremo una delle squadre più in forma e che, in questo momento, sta giocando il più bel calcio in Italia. Per questo motivo bisogna fare tanti complimenti all'organizzazione di gioco e all'allenatore; ma ricordando che sarebbe tutto più difficile senza i tanti elementi di qualità di cui il gruppo dispone". Su Iaquinta: "Voglio fare il mio personale 'in bocca al lupo' a Vincenzo. Spero possa tornare presto con noi perché abbiamo davvero bisogno di lui".
MORATTI RIPIANA UN PO' - Massimo Moratti, davanti agli azionisti dell'Inter, ha detto: "La Champions League è sullo stesso piano dello scudetto: non è una questione psicologica, ma solo di turn over". L'Inter ha chiuso il bilancio di esercizio 2008-09 con una perdita di 154,4 milioni di euro e l'assemblea degli azionisti, ieri, ha deliberato all'unanimità un aumento di capitale di 70 milioni di euro che, secondo organi di informazione, è l'ultimo degli aumenti realizzati nei mesi scorsi, per circa 87 milioni di euro. Poi afferma di sognare il quinto titolo nazionale di fila, e confessa: "Mi arrabbio più a pensare alle ingiustizie che negli anni '60 impedirono la cinquina all'Inter che a quelle notevoli e comprovate degli ultimi anni".
MONTALI ALLA ROMA - E' ufficiale: Gian Paolo Montali è stato ingaggiato dalla Roma come consulente fino a tutto il 30 giugno 2011. Egli, si legge in una nota "svolgerà la propria attività con l'incarico di Coordinatore e ottimizzatore delle risorse umane dell'attività sportiva ed entrerà a far parte del Comitato Tecnico di Direzione della società, assieme al direttore sportivo Daniele Pradè, al Responsabile Tecnico Bruno Conti e al direttore Pianificazione controllo ed affari societari Cristina Mazzoleni".
FABIO, IL TESTIMONIAL - Ieri Fabio Cannavaro era a Milano per partecipare alla conferenza di Harmont & Blaine, di cui sarà di nuovo testimonial per i prossimi due anni e mezzo, ma ha detto la sua sull apartita di Siena: "Nel primo tempo la Juve non ha giocato benissimo mentre nella ripresa ha alzato il ritmo ed è arrivata una vittoria molto importante che ci consente di lavorare con più tranquillità". Poi Fabio ha analizzato la prossima avversaria, la Sampdoria: "Hanno giocatori forti e un allenatore di grande esperienza. Stanno facendo un campionato incredibile e daranno il massimo fino alla fine ma noi dobbiamo vincere. La Juventus, d'altronde, è una squadra costruita per lottare fino alla fine per vincere il campionato. Abbiamo margini di miglioramento anche perché dobbiamo ancora recuperare giocatori importanti come Del Piero e Marchisio".
DA VINOVO - La squadra ha ripreso ieri la preparazione in vista delle prossime due impegnative sfide di Campionato, entrambe all'Olimpico, mercoledì con la Sampdoria e sabato con il Napoli. E' stato svolto il normale lavoro post gara: defaticante per chi ha giocato a Siena, programma normale per gli altri. Assente Fabio Grosso, divenuto papà per la seconda volta. Prima della gara contro la Samp ci sarà solo un'altra seduta di lavoro, oggi pomeriggio. Sempre oggi ci sarà la tradizionale conferenza stampa pre-gara di Ferrara, che tutttavia non potrà tenersi al solito Juventus Media Center, prestato all'Asemblea degli Azionisti; il tecnico bianconero incontrerà dunque i giornalisti al Lingotto, sala Lisbona.
BORDEAUX IN TESTA ALLA LIGUE 1 - Alla decima giornata torna in vetta alla classifica, da solo, travolgendo il Le Mans per 3-0 e approfittando della contemporanea sconfitta del Lione a Nizza. I Girondini di Laurent Blanc sono passati in vantaggio con un autogoal del portiere Ovono, seguìto poi dalle reti di Chamakh e di Bellion. Il Lione è tornato invece da Nizza con quattro goal sul groppone, 4-1 il punteggio: a segno per il Nizza Bagayoko, Hellebuyck e Rémy, con l'aiuto di un autogoal di Aly Cissokho; nel finale l'inutile goal della bandiera di Ederson per il Lione, che ora è terzo in classifica. Al secondo posto si è infatti insediato il Monaco, alla terza vittoria consecutiva, sempre trascinato da un inarrestabile Nené, neocapocannoniere della Ligue 1 con nove goal.

LUNEDI' 26.10.2009
GIRAUDO: "HO FIDUCIA NELLA GIUSTIZIA" - Altra udienza oggi nell'ambito del processo per Calciopoli celebrato con rito abbreviato, che vede tra gli imputati l'ex amministratore delegato della Juventus, Antonio Giraudo. All'ingresso in tribunale, Giraudo ha rilasciato una breve dichiarazione agli inviati di Sky Sport 24, dicendosi fiducioso in un esito per lui positivo del processo giudiziario; inoltre ha precisato: "Non ho chiesto il rito abbreviato per uno sconto di pena". Un ritorno nel mondo del calcio, comunque vada il processo, sembra però non essere previsto: "Vivo e lavoro a Londra come un tempo perchè il mondo del calcio è stata solo una parentesi che vorrei chiudere al più presto e non il mio mondo."
CAPELLO-JUVE: PERCHE' NO? - Fabio Capello, a Coverciano per il seminario per giornalisti sportivi organizzato dall'Ussi, ha detto: "Un ritorno alla Juve? Mai dire mai...", mostrando così di non aver mai in realtà chiuso le porte ad un suo possibile ritorno in bianconero. A dire il vero, spesso, negli ultimi tempi, il tecnico di Pieris ha dichiarato di essere intenzionato a chiudere col calcio dopo l'esperienza sulla panchina della Nazionale inglese, ma evidentemente la Juventus esercita su di lui ancora una certa attrazione. Proeseguendo nel suo discorso, Capello ha lanciato uan stoccata al calcio italiano e la mondo degli ultras: "In Italia comandano gli ultras: non dovevano entrare gli striscioni, tante cose non dovevano essere fatte ma vedo che continuano ad essere fatte. Qui da noi ci sono le leggi e non vengono applicate. Non capisco perché ci sono tanti tifosi a cui viene proibito di assistere alla partita per colpa di questi personaggi. In Spagna e in Inghilterra vedo stadi pieni, famiglie con bambini: qui no, qui c'è qualcosa che non va. Bisogna prendere decisioni drastiche, cioè avere il coraggio di applicare le leggi che ci sono. Anche i giudici devono averlo". In Inghilterra a 'Fabiolous' viene riconosciuto il grande pregio di avere saputo creare un gruppo nella 'Nazionale', merito, dicono, del suo pugno di ferro; in proposito dice Capello: "I risultati mi han fatto diventare favoloso, se perdevo non so che cosa si sarebbero inventati. Il rispetto? Ognuno di noi ha un ruolo e tutti devono rispettarsi tra di loro per il ruolo che hanno, siano giocatori, magazzinieri o camerieri. Questo è quello che ho cercato di inculcare ai miei uomini".
LA "SUINA" INVADE IL CALCIO - Dopo il rinvio del big-match di ieri tra Olympique Marsiglia e Paris Saint Germain, a causa dei tre casi di influenza suina riscontrata tra i giocatori dell'equipe parigino, tra cui l'ex romanista Ludovic Giuly, per il fondato timore del diffondersi del virus, oggi un'altra squadra si scopre dover fare i conti con il virus: è il Blackburn Rovers, ultimo avversario del Chelsea. L'influenza suina è stata diagnosticata a David Dunn, Chris Samba (entrambi assenti con i Blues proprio per questo motivo), più un terzo giocatore e due membri dello staff. Per ora la FA non ha optato per la sospensione delle partite, e domani i Rovers dovrebbero essere regolarmente in campo contro il Peterborough in Carling Cup.
IAQUINTA FUORI 40 GIORNI - Domani mattina Vincenzo Iaquinta verra' sottoposto a una meniscectomia artroscopica selettiva del menisco esterno del ginocchio sinistro dal Professor Flavio Quaglia alla Clinica Fornaca di Sessant di Torino. Lo comunica la Juventus, precisando che "nel corso dell'allenamento di rifinitura di sabato 24 ottobre, Vincenzo Iaquinta, a seguito di un contrasto di gioco che ha causato una iper-estensione del ginocchio sinistro, ha riscontrato una sintomatologia dolorosa all'articolazione. L'episodio traumatico ha impedito all'attaccante di prendere parte alla gara con il Siena. Stamattina, con il persistere del dolore, il giocatore e' stato sottoposto a esame clinico e risonanza magnetica presso l'ospedale CTO di Torino."
Prevista una pausa di una quarantina di giorni per l'attaccante calabrese.
FERRARA RESPIRA - Tre punti utili a non far aumentare il distacco dalla prima e niente altro di buono nella gara di Siena, ma Ferrara tira un sospirone di sollievo: "Oggi era fondamentale la vittoria, meritata, con poche occasioni ma non rischiando mai e facendo sempre la gara. Sono soddisfatto di risultato e prestazioni. Poi possiamo discutere sul gioco ed è giusto farlo. I ritmi non erano alti e permettevano loro di chiudersi, noi abbiamo tenuto molto la palla, ma la facevamo girare molto lentamente e non con i tempi giusti. Soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa, con i cambi, è cambiata l'inerzia e abbiamo accelerato per vincere". In effetti sul gioco, che ancora non si vede all'orizzonte, ci sarebbe molto da discutere. Antonio Conte, che è stato in ballottaggio con Ciro per la panchina bianconera, è riuscito a dare un gioco all'Atalanta in poche settimane, ma forse il punto è che lui un gioco in testa da insegnare lo ha. Ferrara passa poi ad analizzare la partita dei singoli, iniziando da Camoranesi: "Il suo valore e le sue qualità sono indiscutibili, ma anche lui rientra nell'ottica di quelli che hanno sempre giocato. Ma è ovvio che sia un giocatore di grandissima qualità e quindi è difficile farlo riposare un po'". Poi parla della partita di Diego: "Di sicuro non è più condizionato dal punto di vista dell'infortunio, del recupero. Oggi sia lui che Trezeguet e Amauri hanno incontrato qualche difficoltà tra spazi e movimenti. Dopo il gol si è anche sacrificato esterno nel finale".
CHIELLINI FIDUCIOSO - Tre punti ottenuti con soli due tiri nello speccchio della porta ed un gioco, addirittura, più brutto di quello che i tifosi bianconeri si son dovuti sorbire nell'era Ranieri. Chiellini, ai microfoni di Sky, non sfugge: "Non siamo stati bellissimi e, comunque, abbiamo creato occasioni: oggi serviva vincere con le nostre qualità che sono anche le palle inattive, al di là dei numeri, degli schemi, del rombo, di una punta o di due punte». Rombo o non rombo, l'accusa è quella di un gioco inesistente, di giocate confuse, ma Giorgio dissente: "La Juve vincente non è bellissima, non lo era neanche quella di Lippi. Nel Dna abbiamo sempre avuto più concretezza che bellezza". Ci permettiamo di dissentire sulla valutazione di Giorgio: al limite era così la Juve di Capello e non quella di Lippi, che un gioco ed una fisionomia precisa l'aveva, eccome. Giorgio chiude con un messaggio indirizzato ai tifosi: "Abbiamo capito la lezione, soffrire tutti quanti insieme. Sta nascendo una nuova Juve". Se è vero lo vedremo mercoledì sera contro la Samp, un banco di prova più tosto del Siena.
PARLA DAVID - Trezeguet, a fine partita, ha dichiarato: "Siamo contenti, perché al di là del risultato abbiamo ritrovato le nostre caratteristiche, che sono la corsa e la determinazione. Sitamo tornando ai nostri livelli, la Juve sta ritrovando le sue sensazioni, tutti corrono e hanno voglia". Poi assicura di essere felice per il compagno di reparto: "Non ho fatto gol, ma sono contento per Amauri che ha segnato. La cosa importante è che torniamo tutti a Torino contenti. Anche in vista della partita con la Sampdoria è importante, lo sanno tutti: quando la Juve è davanti diventa dura per tutte. Vincere queste partite è difficile. Il Siena è una squadra molto difensiva, sicuramente noi abbiamo fatto una gara molto determinata sotto l'aspetto psicologico e fisico. La cosa importante era venire a Siena e vincere, così adesso possiamo pensare alla Sampdoria". Il gol per questa Juve è un problema e la sensazione che possa trovare la rete solo su palle inattive è forte. Che bisogna migliorare molto lo dice lo stesso Trezeguet: "Stiamo lavorando anche per migliorare a livello offensivo. Oggi era delicata per noi attaccanti, ma abbiamo lavorato bene a livello difensivo e ci sono margini di miglioramento a livello offensivo".
DIEGO SI ACCONTENTA - Diego vede il bicchiere mezzo pieno: "E' andata benissimo, era fondamentale vincere questa partita. Anche solo 1-0, perché contano i tre punti. Per noi è un risultato importantissimo. Sono contento di poter essere determinante nelle vittorie con le mie punizioni. La Samp? Sarà una partita importante, giochiamo in casa e ovviamente faremo di tutto per vincere. Oggi non era facile perché il Siena si difendeva molto bene. Io mi sento bene, e sono soddisfatto del mio gioco. Sicuramente non gioco da solo, e c'è stato un calo generale della squadra che, sicuramente, il nostro allenatore ha analizzato".
ANCELOTTI SOLO IN TESTA ALLA PREMIER LEAGUE - Il Chelsea di Carletto Ancelotti guida ora da solo la Premier grazie al largo successo (5-0) ottenuto a Stamford Bridge contro il malcapitato Blackburn: dopo essere passati fortunosamente in vantaggio nel primo tempo con un'autorete clamorosa di Givet, i Blues dilagano nella ripresa con una doppietta di Lampard e i goal di Essien e Drogba. Sorpassato dunque in classifica il Manchester United, sconfitto per 2-0 ad Anfield dal Liverpool grazie al goal di Torres (il raddoppio è giunto solo nel recupero): sir Alex Ferguson si lamenta però per l'arbitraggio (un rigore piuttosto evidente non dato e una mancata espulsione), ma la panchina di Benitez per ora è salva. Ugualmente salva la panchina di Zola: infatti il West Ham riesce a pareggiare in rimonta con un goal di Diamanti a Upton Park contro l'Arsenal di Arsène Wenger, che raggiunge comunque al terzo posto il Tottenham, battutto in casa dallo Stoke City.
BARCELLONA IN CRISI? CHIEDERE AL SARAGOZZA - Un Barcellona formato "triplete" schianta il Saragozza e rispedisce al mittente le voci sulla crisi che alcuni paventavano dopo la sconfitta casalinga contro il Rubin Kazan. Una gara a senso unico conclusasi 6-1 per i catalani che non hanno voluto infierire ulteriormente. Protagonisti della serata Keita (autore di tre reti) e Ibrahimovic (doppietta per lo svedese, neo capocannoniere della Liga a pari merito con David Villa), con il futuro Pallone d'Oro Messi a completare la festa con il quinto gol blaugrana. La classifica sorride ai catalani che oltre a distanziare di 3 punti il Real Madrid, fermato ieri sullo 0-0 a Gijon dallo Sporting, guadagnano terreno anche nei confronti della terza forza della Liga, quel Siviglia che ad oggi è la miglior squadra iberica in Champions League ma che, con il pareggio pomeridiano che le ha imposto l'Espanyol, finisce a 6 punti dallo schiacciasassi di Guardiola.

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