News Week/9

news weekDOMENICA 08.11.2009 -
A FERRARA E' PIACIUTA LA MENTALITA' - Ferrara è soddisfatto della prestazione della sua Juventus a Bergamo e della mentalità messa in mostra: "È vero, dobbiamo avere questo tipo di mentalità, sempre propositiva, che ci spinge a tenere lontano dalla nostra area gli avversari. Devo essere sincero, secondo me, a parte la gara contro il Napoli in cui ci siamo fatti recuperare, la Juventus viene da una striscia positiva di risultati e migliora anche nel gioco. Stasera sono molto soddisfatto di come la squadra, con personalità, ha gestito anche momenti difficili, perché nel momento in cui per due volte accorciano le distanze un po’ di timore ci può essere, invece i ragazzi hanno continuato con la stessa mentalità, sono stati bravi nel possesso palla, si sono fatti trovare spesso liberi dalla marcatura". Poi Ciro spiega che calcio vorrebbe sempre vedere giocare dai suoi: "Un calcio che sia propositivo, ma fatto anche di organizzazione e di attenzione da parte di coloro che sono in campo, anche nel momento in cui non abbiamo tra i piedi la palla. Oggi, oltre a Trezeguet, c’erano tre giocatori con caratteristiche offensive, ma hanno lavorato veramente molto bene. C’è da capire che le grandi squadre, con grandi giocatori come quelli che io ho la fortuna di avere, devono sacrificarsi sia quando hanno la palla, ma molto di più quando non ce l’hanno, nel riconquistarla". In una buona serata, però, ci sono da registrare anche i soliti sbandamenti della difesa in campionato: "Sono stati gli unici due tiri in porta che abbiamo subito, avevamo la difesa molto alta per andare a recuperare il pallone lontano dalla nostra area di rigore. C’è stata una disattenzione nostra sul primo gol, il secondo è stato un eurogol, non credo che la Juventus si sia fatta trovare scoperta in quell’occasione. Non possiamo nemmeno pretendere che le squadre avversarie non ci tirino mai in porta. Noi abbiamo difensori che sono tutti nazionali, quindi in questo caso è possibile rischiare".
Ferrara parla anche del suo rapporto con Antonio Conte: "C’è un rapporto che va al di là di quello che è l’aspetto sportivo, il fatto di affrontarci oggi per la prima volta da avversari. Ho grande rispetto per Antonio, mi ha fatto chiaramente piacere incontrarlo e mi ha fatto anche piacere batterlo, devo essere sincero". Il risultato di questa sera è molto importante per non provare a riprendere l'Inter: "Calma, calma, calma, perché noi sappiamo che l’Inter è campione d’Italia e tutte le squadre quest’anno fanno la lotta contro l’Inter per cercare di strappargli lo scudetto. La Juve deve pensare al proprio campionato e a continuare a migliorarsi. Credo che le gare come quella di stasera ti diano convinzione, forza e ti facciano capire che noi, con questo spirito, possiamo giocarcela fino in fondo. Non sarà facile, non è facile recuperare il distacco, ma siamo tenuti a provarci, non è ammissibile rilassarci, siamo a novembre, il campionato è ancora lungo".
DAVID PRENDE OMAR
- David Trezeguet ce l'ha fatta a raggiungere Omar Sivori nella classifica marcatori: "Sono contentissimo, sono arrivato a un traguardo personale molto importante, raggiungere Omar Sivori è qualcosa che non mi aspettavo quando sono arrivato alla Juve, però la cosa più importante per quel che riguarda stasera è che abbiamo fatto un’ottima gara, abbiamo dimostrato che abbiamo ritrovato la voglia, che la squadra è molto tosta. Siamo contenti, molto stanchi perché il campo era un po’ pesante, però alla fine siamo riusciti a vincere una partita molto importante". Il bomber francese, durante la partita, ha dimostrato più di una volta di cercare questo gol, riprendendo Giovinco e Diego, rei di non avergli passato dei palloni da "sbattere" in porta. Appena ne ha avuto uno, anche "sporco", ha lucidato la sua fama di cecchino dell'area di rigore: "In estate mi sono preparato al meglio, ho lavorato moltissimo, purtroppo ci sono stati degli infortuni dei miei compagni, ho avuto anche la fiducia del mister, sto lavorando molto, sono contento, è una rivincita per quello che ho vissuto l’anno scorso, prima l’infortunio, poi le scelte per cui non facevo parte della squadra. Per me quest’anno è un anno di rivincite e sono molto contento perché mi sento bene, la squadra sta facendo bene, abbiamo un gruppo fortissimo e se sono arrivato a questo traguardo devo ringraziare moltissimo i miei compagni". Per finire, David risponde alla domanda se crede ancora nello scudetto: "Di sicuro, adesso dobbiamo ritrovare continuità, abbiamo 15 giorni per poter lavorare, con il ritorno di qualche infortunato, poi inizia una fase determinante per noi. Però la cosa più importante è che oggi abbiamo dimostrato che siamo tornati".
ALTRI PARERI BIANCONERI - Fabio Cannavaro da i voti: "Darei un voto alto alla Juve. Abbiamo imposto il nostro gioco dall'inizio alla fine, anche se c'è stato qualche momento di tensione. Comunque anche dopo il gol dell'Atalanta c'è stata subito la nostra reazione in due occasioni. Lo spirito in campo era giusto e non c'è stato mai l'incubo Napoli. Giochiamo meglio fuori casa? Forse sì, infatti abbiamo ancora grandi margini di miglioramento".
Diego, che a ritrovato la via della rete dopo Roma, è radioso: "Sono molto felice per il gol ritrovato, per me è molto importante. Stasera ho provato sempre a farmi trovare smarcato vicino all'area e ho subito anche meno falli. Sono molto contento per il risultato ottenuto, così ritroviamo fiducia, ma adesso dobbiamo trovare continuità. Stasera è stata la notte perfetta, ho segnato e abbiamo vinto. Il gol ti dà allegria e voglia di lavorare in serenità".
IL BAYERN PRECIPITA - Ottava posizione in Bundesliga, seppure a soli 6 punti dalla vetta, per il Bayern Monaco che pareggia in casa con lo Schalke 04 di Felix Magath, mentre Wolfsburg e Mainz vincono e sorpassano i bavaresi. Il Bayern era passato in vantaggio nel primo tempo con un goal del solito Van Buyten, il difensore belga, che, in questo periodo di crisi, è diventato la soluzione offensiva di maggior successo per i biancorossi. Nel secondo tempo pareggio dell'esordiente 18enne Joel Matip, centrocampista difensivo per metà camerunense, per i renani. Ancora male Luca Toni, che viene sostituito dopo un primo tempo insipido con il convalescente Robben nella ripresa. La stampa tedesca riporta di una sua fuga a casa senza attendere la fine del match e di probabili sanzioni disciplinari per lui. Spogliatoio infuocato, insomma, mentre il Bayern si appresta, verosimilmente, a giocarsi il tutto per tutto nell'ultima partita del girone di CL a Torino. Sempre che prima superi il Maccabi.
 
SABATO 07.11.2009
DALLA CONFERENZA STAMPA DI FERRARA - Quello che si è presentato davanti ai giornalisti è un Ciro Ferrara consapevole dell’importanza della gara di Bergamo, perché è vero che l’Inter è a +7, ma nulla è perduto: “La continuità di risultati è importante, dopo la partita in Israele c’è voglia di rituffarsi nel campionato e di cercare di recuperare terreno. E' chiaro che sul distacco ognuno di noi fa delle riflessioni, ma allo stesso tempo dobbiamo avere la forza e l'entusiasmo di continuare a lavorare, di credere nel lavoro che stiamo facendo, con la consapevolezza di essere una squadra forte, che deve fino alla fine del campionato giocarsi tutte le sue chance. Non è ammissibile scoraggiarsi e pensare che tutto sia già compromesso. E' l'errore più grande che potremmo fare e da questo punto di vista continuo a ripeterlo ai ragazzi. Abbiamo le qualità per diminuire il distacco”. Sull’amico-avversario Conte: “Sono contento di ritrovare Antonio Conte, con cui ho vissuto momenti bellissimi, il nostro rapporto di amicizia continua, credo sia bello ritrovarsi dopo qualche anno con ruoli diversi, ma con lo spirito e la voglia di far bene; io so che Antonio, come altri allenatori, sono stati ascoltati dalla Juve e di questo non me ne faccio un problema, non poteva essere altrimenti, mi sembra giusto che la società abbia valutato diverse possibilità e diversi allenatori e sono felice che alla fine abbiano scelto me, ma anche se siamo stati in concorrenza il rapporto è molto solido”. Cerca poi di trovare una spiegazione al fatto che la Juve, solida in Champions, incassi tanti goal in campionato: “E' difficile capire quali possano essere le motivazioni, però è un fatto che indubbiamente ci fa riflettere. Quindi dobbiamo capire dov'è la verità, se è quella della Champions o quella del campionato. Io sono sicuro che possa essere quella della Champions. In quest'ultimo periodo stiamo subendo, ma probabilmente è un periodo così. Però vogliamo migliorarci da questo punto di vista e dobbiamo essere molto più attenti. E' chiaro che poi la differenza la fa l'ultima partita, perché nell'ultima partita ne abbiamo presi tre di gol". Sui cambiamenti tattici: “Dobbiamo continuare a lavorare senza avere la pretesa che tutto sia risolto, ora e quando le cose andranno meglio, bisogna martellare tutti i giorni perché c'è sempre qualcosa da migliorare. Il cambiamento è stato notevole non solo di modulo, quindi è giusto lavorare tutti i giorni su questo aspetto”. Poi su Caceres: “Ha fatto molto bene col Maccabi, è entrato con personalità sembra un giocatore che è qui da tanto tempo, non è un ragazzo timido. Lo aveva già fatto in occasione dellla prima partita a Roma e l'altra sera è stato decisivo come uomo assist. Si sta dimostrando un giocatore interessante”. Chiude su Diego: “E' un giocatore nuovo, appena arrivato, e di conseguenza tutti cercano di prendergli le misure. Questo fa parte del nostro campionato. Non so che differenze ci possano essere col campionato tedesco, ma mi sembra di poter dire che qui ci sono molti meno spazi. Quindi quando riesci a superare un avversario, magari ne trovi subito un altro che ti butta giù. Poi è un giocatore che ha personalità per venire a prendersi il pallone nei momenti in cui non trova degli spazi. Gli avversari in determinate zone di campo lo vanno a prendere e lui cerca di liberarsi della marcatura. Venendo a prender palla più, ha poi qualche spazio in più per ricevere la palla e per poterla giocare con più tranquillità”.
I CONVOCATI PER BERGAMO - Sono venti i giocatori convocati da Ferrara per la trasferta contro l'Atalanta: Buffon, Caceres, Chiellini, Felipe Melo, Cannavaro, Grosso, Chimenti, Manninger, Camoranesi, Trezeguet, Poulsen , Molinaro, Giovinco, Grygera, Ariaudo, Diego, De Ceglie, Tiago, Legrottaglie, Immobile.
CONTE VUOL VENDERE CARA LA PELLE - Determinato come sempre, Antonio Conte in conferenza stampa appare deciso a non cedere davanti alla Juve senza lottare, coltello tra i denti, nonostante l'emergenza inforuni che ha colpito l'Atalanta: "Sappiamo che viviamo una fase critica dal punto di vista dei giocatori disponibili, speriamo di poterne recuperare alcuni importanti come Ferreira Pinto e Acquafresca dopo la sosta. Non amo lamentarmi, sabato a Bergamo voglio vedere scendere in campo undici guerrieri a sfidare la Juve. Farò senz’altro i complimenti ai bianconeri se usciranno vittoriosi, ma non partiamo sconfitti già in partenza". Sarà per lui una partiia come tutte le altre? "Un punto o tre con la Juve o con altre non cambia nulla. E' inevitabile che alla Juve ho trascorso 13 anni e non si dimenticano facilmente, questo però non significa niente, voglio fare bene all'Atalanta e poter lavorare a lungo con questa società". Eppure quest'estate è parso davvero vicino alla Juve... "Sono stato interpellato in maniera molto informale, non ci sono stati mai contatti importanti e non sono mai stato mai vicino veramente alla Juve". Come per Ciro, anche per Antonio non sempre è facile gestire giocatori che hanno un'età vicina a quella del mister: "Chi esce dal campo non sarà mai soddisfatto, poi è chiaro che ci sono modi e modi per uscire, questo l'ho chiarito con i giocatori e non si ripeteranno più episodi simili". E se la Juve dovesse chiamarlo ancora? "La mia speranza è di aprire un ciclo con l'Atalanta, l'anno prossimo andare via vorrebbe dire gettare alle spalle tutto il lavoro che stiamo facendo. Comunque in questo momento le altre squadre sono lontano anni luce, in questo momento c'è l'Atalanta, consapevole che ci sono dei problemi con la P maiuscola, siamo qui per lavorare e man mano passa il tempo le cose miglioreranno e ci salveremo, di questo ne sono convinto".
BECKHAM IL GRANDE IMPRENDITORE - Circa undici milioni di euro: questa la cifra incassata dalla Footwork Productions, la società di David Beckham che gestisce i suoi diritti d'immagine, nel suo primo anno negli Stati Uniti. Questa cifra comprende solamente le sponsorizzazioni personali, e va ad aggiungersi ai circa 6 milioni di dollari di stipendio garantitigli dai Los Angeles Galaxy.
IL TAS SOSPENDE LE MISURE CONTRO IL CHELSEA - Il TAS ha concesso la sospensione delle misure inflitte contro il Chelsea per il caso Kakuta, in attesa di una decisione definitiva dello stesso organo arbitale, dopo quella della FIFA. Decisione che si ritiene arriverà in primavera e che quindi consentirà ai Blues di operare nel mercato di gennaio, prima delle due sessioni di stop inflitte dalla FIFA. Sia il nuovo direttore generale Ron Gourlay che il tecnico Carlo Ancelotti si sono però detti molto cauti, dando ad intendere che la possibilità non sarà sfruttata e che a Gennaio non ci saranno nuovi acquisti.
Tenendo conto che la Coppa D'Africa a Febbraio impegnerà 4 tra i migliori giocatori dei Blues, potrebbe però trattarsi di semplice strategia di mercato.
DIRITTI TV VENDUTI: LA JUVE ERA CONTRO - I diritti tv della serie A per il mercato estero sono stati venduti oggi, come preannunciato, al miglior offerente, ossia MP & Silva, che ha offerto 181.5 milioni di euro per il prossimo biennio. Il presidente del Napoli, De Laurentiis, ha spiegato che la decisione è stata presa stante l'opposizione del club partenopeo e della Juventus: "Sfortunatamente ha vinto la politica dell'uovo oggi, mentre avremmo potuto avere molto di più." Il presidente della Lega Maurizio Beretta ha reso noto che la Rai ha acquisito per i campionati 2010-11 e 2011-12 i diritti tv sugli highlights in chiaro della A (in esclusiva fino alle 22.50) per 23,8 milioni di euro per il primo anno e 25 per il secondo, quelli della B (in esclusiva fino alle 20.30) per 1,3 milioni di euro a stagione, nonché i diritti radiofonici di A per 3,2 milioni di euro e di B per 200mila euro. La Rai pagherà dunque alla Lega complessivamente la considerevole cifra di 58,5 milioni di euro. Ad Interactive sono andati invece gli highlights della serie B in esclusiva dalle 20.30 alle 22.30 per 510mila euro.
 
VENERDI' 06.11.2009
NIENTE NAZIONALE PER TREZEGUET - David Trezeguet si era detto disponibile ad aiutare i bleus nelle due partite di spareggio contro l'Irlanda, fondamentali per le qualiificazioni ai Mondiali sudafricani: ma l'ostinato Domenech lo ha escluso dalla lista dei 24 convocati per la doppia sfida del 14 e 18 novembre. Il Ct francese non ha convocato nessun francese che milita nel campionato italiano: a casa infatti anche Flamini, Frey, Vieira e Zebina.
CHIELLINI CONCENTRATO - Chiellini, messa alle spalle la gara in Israele, si concentra sul campionato, e parla della sfida contro l'Atalanta,  una tappa importante per non perdere ulteriore terreno dall'Inter: "Per noi è una partita fondamentale, ma dobbiamo fare attenzione perché non sarà affatto facile. Ho conosciuto Antonio Conte, so che ci tiene tanto e poi la squadra sarà motivata anche dal fatto che viene da due sconfitte consecutive". Chiellini ammette, poi, che la Juve non attraversa un gran momento: "Ma è normale, perché quando cambi assetto non è facile trovare subito il giusto equilibrio. Dopo un inizio spumeggiante, abbiamo pagato anche le assenze, pesanti, da Del Piero a Iaquinta, da Sissoko a Marchisio e Cannavaro. Quando non hai tre partite in una settimana lo senti meno, ma se ci sono campionato e coppa avere ricambi è fondamentale". Ammette anche la follia contro il Napoli: "Abbiamo pagato una mezzora di follia contro il Napoli. Se quella partita fosse finita 2-0 ora saremmo a parlare di una striscia positiva". L'ultima battuta di Giorgio è sulla classifica: "Per ora non la guardiamo, almeno fino al 5 dicembre". Il 5 dicembre si giocherà Juventus-Inter, ma fino ad allora sarebbe auspicabile riuscire a ridurre il distacco attuale.
BUONE NOTIZIE DA VINOVO – Dallo Juventus Center di Vinovo giungono indicazioni incoraggianti sul recupero degli infortunati di casa bianconera. Sebastian Giovinco si è allenato regolarmente con il gruppo, dimostrando di aver recuperato dal fastidio muscolare che gli ha impedito di scendere in campo contro il Maccabi. Pertanto è disponibile in vista dell’insidiosa trasferta di Bergamo in cui potrebbe supportare con la sua vivacità Trezeguet, l’unica punta a disposizione di Ferrara. Anche Del Piero ha lavorato con la squadra, pur non disputando la partitella. Anche se sarebbe in grado di giocare, probabilmente non verrà rischiato e tornerà in campo solo dopo la sosta, nella partita casalinga contro l’Udinese del 22 novembre. Anche Zebina sta recuperando dalla contrattura ai flessori; ha svolto ancora un allenamento differenziato, ma dopo la sosta tornerà a disposizione della squadra. Per allora Ferrara potrà forse disporre anche di Claudio Marchisio che, operato al menisco del ginocchio destro il 10 ottobre, ha ripreso a correre da qualche giorno.
CANNAVARO PROMETTE - Fabio Cannavaro, dopo aver arbitrato la finale di un torneo scolastico, ha risposto alle domande dei giornalisti, ad iniziare dalla prossima partita: "A Bergamo faremo una grande partita, ma sarà difficile. Conte è un amico e un allenatore molto carismatico. Non sta attraversando un ottimo momento, ma sono sicuro che si rifarà presto perché in passato ha fatto molto bene". Poi ha risposto sul distacco dall’Inter: "È vero che ci sono sette punti ma noi guardiamo a noi stessi e siamo certi che faremo bene. Noi vogliamo far bene in tutte le competizioni. Il ko col Napoli? Nel secondo tempo si è spenta la luce, contro il Maccabi invece abbiamo fatto una buona gara".
MOMO TORNA PRESTO - José Segui, l'agente di Sissoko, ha parole tranquillizzanti per i tifosi bianconeri e per Ferrara: "Momo è molto tranquillo, pensa solo a recuperare. È un infortunio di ordinaria amministrazione nel calcio e non ha niente a che vedere con il primo, ben più grave. Per questo non è triste come allora, lavora sodo e dovrebbe recuperare abbastanza presto. Dopo la sosta? Non lo so, è troppo presto per dirlo".
INCONTRO PLATINI-BUZEK - Il presidente dell'UEFA Michel Platini ha oggi incontrato a Strasburgo il nuovo presidente del Parlamento Europeo, l'ex primo ministro polacco Jerzy Buzek. Sul tavolo i problemi del calcio europeo, per il cui futuro il supporto dell'Unione Europea e del Parlamento Europeo è imprescindibile.
Gli argomenti dell'incontro: 1- Il modello sportivo europeo basato sulla preminenza dell'UEFA sulle Federazioni Nazionali, sulla specificità dello sport e l'autonomia delle federazioni. In pratica l'annosa questione dell'autonomia della giustizia sportiva. 2- Il Fair-play finanziario promosso da Platini, e il cui membro di contatto per il Parlamento è l'ex primo ministro belga Jean-Luc Dehaene. 3- Le politiche da adottare sui trasferimenti dei calciatori minorenni. 4- La necessità di fare di più contro il fenomeno del calcio-scommesse e delle partite aggiustate a questo scopo, a seguito dello scandalo che ha coinvolto più di 40 partite europee, e che presto sarà reso pubblico. 5- Il prossimo Europeo in Ucraina e Polonia.
Platini ha commentato con entusiasmo: "Sono estremamente soddisfatto del fatto che il Presidente del Parlamento Europeo, Jerzy Buzek, e io condividiamo la stessa visione e sono contento che ci abbia incoraggiato nei nostri sforzi per il Fair Play Finanziario, la protezione dei minori e dei club che li crescono, oltre che per la lotta contro corruzione legata alle scommesse. Voglio anche ringraziare il Presidente del Parlamento Europeo per aver accettato di far parte del gruppo Friends of Football della UEFA".
Buzek si è dichiarato altrettanto soddisfatto: "Bentornato al Parlamento Europeo, Platini (la precedente storica visita era del febbraio scorso, ndr). Mi congratulo per il sistema di licenze UEFA, e per le nuove proposte del Fair Play finanziario. Queste sono buone politiche per il calcio europeo e supporto totalmente tutte le iniziative del Presidente UEFA Platini che sono fondamentali per il calcio in Europa. Inoltre sono contento che Lei abbia accettato di promuovere una partita di calcio, che si giocherà nel maggio 2010, tra membri del Parlamento Europeo e membri dei Parlamenti Nazionali per celebrare il 60esimo anniversario della Dichiarazione di Schuman".
Più tardi nel corso della giornata Platini è stato interpellato sulle rimostranze di Paolillo: il Presidente dell'Uefa ha detto ai giornalisti che non c'era nulla da spiegare, se non leggere bene la sua intervista al Telegraph.
CONTINUA LA SCALATA DI SILENT STAN - Stanley Kroenke, il magnate americano tra i 400 uomini più ricchi al mondo e già imprenditore di successo nello sport americano, dal basket all'hockey al calcio, ha aumentato le sue azioni nell'Arsenal fino al 29,9%. Il numero di azioni ancora da acquistare per arrivare al 29,99% che lo constringerebbe a una formale offerta di acquisto delle azioni rimanenti, si fa quindi esiguo, e le sue intenzioni, seppure mai rese pubbliche, più chiare. L'amministratore delegato dei Gunners, Ivan Gazidis, ha, nel frattempo, garantito sulla solidità finanziaria del club che, nella sua opinione, non è affatto dipendente dalle fortune dei suoi azionisti, ma un'azienda che può tranquillamente autosostenersi con le ingenti entrate.

GIOVEDI' 05.11.2009
CESARI DALLA PARTE DI DIEGO - In un'intervista a Tuttosport, l'ex arbitro Graziano Cesari interviene a sostegno della dirigenza bianconera, circa i continui falli ai danni di Diego. "A Diego sta capitando ciò che è successo due anni fa a Kaka e l’anno scorso a Cassano, cioè di essere il calciatore più bersagliato del campionato". Cesari evidenzia il fatto che molti allenatori, per limitare l’avversario più pericoloso (quello di maggior classe) senza subire sanzioni disciplinari, adottino la strategia del fallo sistematico, commesso di volta in volta da giocatori diversi. "La soluzione per evitare questi comportamenti esiste già nel regolamento: è l’ammonizione per fallo cumulativo. In sostanza l’arbitro, in presenza di più interventi scorretti commessi da più giocatori, può mostrare il giallo all’ultimo autore della scorrettezza, avvisando il capitano della squadra ed informandolo dei motivi". Come spesso accade, nel regolamento le norme ci sono: basterebbe applicarle.
DIEGO VIENE PICCHIATO - Jean Claude Blanc, il "Trinità" della Juventus, lancia l'allarme: Diego viene sistematicamente picchiato e, invece, dovrebbe essere tutelato e protetto. All'appello del francese aderiscono anche Secco e Ciro Ferrara. Le istituzioni del calcio, Fifa e Uefa, vorrebbero più spettacolo e meno botte ma dovrebbero indirizzare i loro desiderata, prima di tutto, a chi in campo ha il potere di fermare il gioco duro: gli arbitri. Blanc lancia il suo appello ad istituzioni ed arbitri: "Contro il Maccabi Diego ha subito dieci falli. Non è possibile, bisogna fare qualcosa. Bisogna che gli arbitri fischino di più, è necessario tutelare uno come lui che, oltretutto, garantisce lo spettacolo. Sono troppe le partite in cui viene tartassato e non riesce a esprimersi nel modo migliore. Diego deve subire meno falli e gli arbitri devono difenderlo di più". Secco rincara la dose di malcontento: "Effettivamente si ha l’impressione che qualche squadra, come è accaduto martedì sera con il Maccabi, si organizzi per fare una specie di fallo scientifico. Prima lo stende uno, poi l’altro, poi l’altro ancora, in questo modo si evitano i gialli che dovrebbero essere un deterrente per non comportarsi così. Sono d’accordo con Blanc, sarebbe importante che gli arbitri lo tutelassero un po’ di più e con lui i numeri dieci in generale".
MORGANTI PER LA JUVE A BERGAMO - Atalanta-Juventus, in programma sabato 7 novembre, sarà arbitrata da Morganti di Ascoli (assistenti: Stefani-Faverani; quarto uomo Gava). Nell'altro anticipo, Catania-Napoli, fischierà Rosetti di Torino. Inter-Roma, posticipo della domenica sera, sarà arbitrata da Rocchi, mentre Damato arbitrerà Lazio-Milan. Queste le altre designazioni:
Bari-Livorno: Mazzoleni di Bergamo (Petrella-Conca; Doveri); Bologna-Palermo: Celi di Campobasso (Viazzi-Liberti; Giannoccaro); Cagliari-Sampdoria: Gervasoni di Mantova (Ghiandai-Giordano; Ciampi); Genoa-Siena: Baracani di Firenze (Rosi-Pugiotto; Velotto); Parma-Chievo: Pinzani di Empoli (Niccolai-Papi; Pierpaoli); Udinese-Fiorentina: Russo di Nola (Alessandroni-D'Agostini; Orsato).
ALEMANNO VUOLE GLI STADI A ROMA - Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, conferma che "L'Italia è candidata per gli Europei di Calcio" e quindi, perché non manchino lo strutture per ospitare alcuni incontri, insiste sulla necessità degli stadi delle due società calcistiche della capitale. "Senza gli stadi di Roma e Lazio, non possiamo competere per gli Europei di Calcio". Le danze sono ufficialmente aperte.
DIEGO: "GRAZIE GIGI" - Ieri Diego, autore di una buona prova in Israele, ha ringraziato Gigi Buffon che, nel dopopartita, gli avea fatto i complimenti: "Mi hanno fatto un immenso piacere, perché lui è un ragazzo e un calciatore eccezionale, sapere che apprezza il mio lavoro è per me molto importante". Poi Diego ha analizzato la partita con il Maccabi e le possibilità di qualificazione: "Abbiamo vinto una partita fondamentale, contavano i tre punti e li abbiamo conquistati. Obiettivo centrato. Abbiamo mantenuto la concentrazione per tutti i 90 minuti e questa è una cosa importantissima. La qualificazione è nelle nostre mani, dobbiamo dare tutto per conquistarla".
MELO RESPINGE LE CRITICHE - La critica ha mosso dei rilievi al centrocampo della Juve vista in Israele, colpevole di non garantire il giusto filtro a centrocampo. Felipe Melo respinge le critiche dicendo: "Le critiche non mi danno fastidio, anche se sento parlare in continuazione dei 25 milioni spesi dalla Juve per me e del confronto con Zanetti. Guardate anche le palle recuperate, però e non solo quelle perse. Sono al 75% e presto arriverò al massimo. Quest'anno per me è stato diverso rispetto a quello passato, perchè sono arrivato tardi, dopo la Confederation Cup e non ho potuto allenarmi come nella Fiorentina la stagione prima".
IL TRIBUNALE DI MILANO SOSPENDE LA VENDITA DEI DIRITTI TV - "La Corte d'appello di Milano, a seguito della domanda cautelare proposta da Conto Tv, ha inibito la Lega calcio a dare esecuzione all'assegnazione a Sky del pacchetto Platinum Live contenente i diritti di trasmissione su satellite in diretta di tutte le partite di calcio di Serie A nelle stagioni 2010-2011 e 2011-2012". L'annuncio proviene da Marco Crispino, amministratore delegato di Conto Tv che, l'estate scorsa, aveva ricorso contro il procedimento di assegnazione da parte della Lega Calcio dei "pacchetti", previsti dalla legge, per la trasmissione delle partite della serie A dal 2010, anche all'Antitrust e all'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni. Conto TV ritiene che l'offerta della Lega fosse su misura per Sky, dividendo i "pacchetti" per il satellitare in modo fittizio, con una proposta comprendente praticamente tutto e acquistabile solo da un soggetto di enormi dimensioni, e una contenete le briciole. L'Antitrust ha aperto un'istruttoria contro la Lega per possibile abuso di posizione dominante.
La Lega comunica di aver fatto tutto, secondo regola: "La Lega Calcio continua a ritenere di aver realizzato la procedura competitiva nel pieno rispetto della Legge Melandri-Gentiloni, della normativa Antitrust, e dei principi approvati con le Linee Guida. Per questo proporrà immediato reclamo contro il provvedimento cautelare che ritiene carente nelle motivazioni e comunque infondato".
GARRONE, RETROMARCIA - Lunedì, a Radio Capital, il presidente della Samp Garrone aveva parlato di una "storia molto brutta" alla base delle mancate convocazione di Cassano in nazionale. Oggi Garrone ha rettificato dicendo: "Non esiste nessun fatto grave, per quanto di mia conoscenza, dietro le mancate convocazioni di Cassano nella nostra nazionale". Marcello Lippi, a tal proposito, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Ho letto con piacere la smentita di Garrone. Se eventualmente ci fossero state delle cose particolari, sarei stato curioso di saperle anche io perchè non le conosco". Il ct continua: "Non ho nulla di particolare da dire. Ho ascoltato quel che è stato detto e naturalmente quando ho letto stamattina sono caduto dalle nuvole. Poi ho letto con piacere quella che è, mi pare, una smentita. Perciò non ho nulla da replicare".
PARITA' FISCALE TRA ITALIA E SPAGNA: IL PARERE DI GALLIANI - Adriano Galliani, che da anni sottolieava l'iniquità della 'legge Beckam', così commenta a radio 24 le notizie provenienti dalla Spagna: "Adesso sembra che spagnoli e stranieri saranno allineati, proprio come succede ai lavoratori stranieri che vengono in Italia. Certo, dispiace per i club spagnoli; non auguro loro del male, ma la fiscalità adesso si allinea alla nostra. Io mi auguravo una cosa un po' diversa, cioè che si abbassassero le nostre tasse, anziché alzare le loro: sarebbe stato meglio perchè così non abbiamo nessun vantaggio, ma ci saranno solo svantaggi per i club spagnoli. Speravo nel contrario: abbassare le tasse per tutti e non alzarle per tutti". Ma sottolinea: "La Spagna resta favorita sul piano dei ricavi, perché i grandi club non danno la mutualità ai piccoli. Con la fiscalità inferiore rispetto a loro c'era un doppio handicap, ecco perché i Kakà, gli Ibrahimovic, i Benzema e gli Xabi Alonso andavano lì. Ed era una battaglia impari. Adesso resta la grande anomalia spagnola sui diritti televisivi, per cui ogni club incassa i propri. È incredibile come i grandi club riescano ad imporre la propria volontà solo in Spagna, e non negli altri Paesi".
ANCHE IN FRANCIA POLEMICA SULLE TASSE DEL CALCIO - La proposta del governo transalpino di eliminare il privilegio per gli sportivi professionisti di non pagare tasse sul 30% del loro stipendio ha causato uno scontro con i club di rugby e calcio e la giovane ministro dello sport Rama Yadè, che si è schierata con forza dalla parte delle squadre, alterando non poco i più anziani colleghi di gabinetto. "Eliminare questo benefit per gli sportivi professionisti minaccerà la competitività del sistema sportivo francese", queste le parole della 33enne ministro. Della misura beneficiano circa 1.500 sportivi, tra cui in gran parte calciatori e rugbisti: il mancato introito per lo Stato è calcolato in 30 milioni di euro annui. Il primo ministro Fillon, incalzato dalle critiche del suo stesso schieramento, ha deciso di aspettare sino a luglio 2010, per l'entrata in vigore della legge, per non causare un danno alle finanze dei club nel bel mezzo della stagione, ma si è dichiarato irremovibile. Dopo il 51% di Brown e il 43% di Zapatero, ecco che la crisi si manifesta anche nelle scelte del governo francese, con tolleranza zero per i privilegi dello sport.

MERCOLEDI' 04.11.2009
RIENTRO A TORINO - Dopo aver trascorsa la notte in Israele, la comitiva bianconera in mattinata si è imbarcata sul volo che l'ha riportata a casa, dove alle 15 era in programma il primo allenamento, in vista della sfida di Bergamo di sabato sera. Si è trattato di una seduta defaticante per i titolari contro il Maccabi. Giovinco, che non ha giocato per un problema muscolare alla coscia sinistra, ha seguìto un programma di lavoro differenziato. A parte anche Zebina, Marchisio e Del Piero: quest'ultimo si è allenato duramente in palestra e potrebbe scendere in campo contro l'Atalanta, anche se potrebbe godere di un'ulteriore giornata di riposo, vista anche l'imminente sosta del campionato. Ferrara valuterà la situazione, tenendo conto anche dell'emergenza in attacco, dove, per sabato, può disporre del solo Trezeguet che si è messo in buona evidenza nella partitella a campo ridotto, mettendo a segno due reti.
GRUPPO A DI CHAMPIONS LEAGUE: LA SITUAZIONE - Guida la classifica del gruppo il Bordeaux, con 10 punti, già sicuro della qualificazione agli ottavi. Al secondo posto, con 8 punti, la Juventus: per garantirsi il passaggio del turno ai bianconeri sarebbe sufficiente andare a vincere in terra di Francia il 25 novembre o, alla peggio, non perdere la gara casalinga col Bayern l'8 dicembre. Infatti, i bavaresi di Van Gaal, che hanno racimolato solo quattro punti in quattro partite, vedono ormai ridotte al lumicino le speranze di accedere agli ottavi di finale. Fanalino di coda, fuori dai giochi, il Maccabi, con zero punti e zero goal segnati.
LAPORTA CONTRO ZAPATERO – In Spagna si comincia a commentare la prevista riforma fiscale del governo Zapatero, mirante ad abolire l’agevolazione fiscale che permette ai calciatori spagnoli di pagare solo il 24% di IRPF (la nostra IRPEF), abolendo così di fatto le cosiddetta Legge Beckam del 2003. Il primo ad attaccarla è il presidente del Barça Laporta, che afferma: “Si è presa una decisione senza nessun tipo di consultazione, che va a colpire una lega che è la migliore del mondo e che già porta tantissimo al prodotto interno lordo del Paese. I risultati dei club e della nazionale dimostrano che la politica che si era seguita finora era giusta. Con questa riforma i giocatori stranieri di maggior talento ci penseranno due volte prima di venire a giocare nella Liga”. Gli fa eco José Luis Astiarazan, il presidente della LFP (la Federcalcio spagnola): "Sarebbe un danno irreparabile per il nostro campionato. La Liga perderà la sua forza ed i migliori giocatori al mondo preferiranno andare altrove". La situazione preoccupa a tal punto i vertici del calcio iberico che la LFP ha convocato per il 6 novembre un'assemblea straordinaria.
STASERA FERRARA E' FELICE - Non sarà stata una Juve bella da vedere, ma a Ferrara stasera basta aver portato via i tre punti: "Oggi contava solo vincere, in generale preferisco i tre punti al bel gioco fine a se stesso e stasera in particolare contava solo la vittoria. Sottolineo la prestazione, anche se non siamo stati entusiasmanti, perché contavano i tre punti". Eppure qualche rischio la Juve lo ha corso, ma così lo spiega il tecnico bianconero: "In alcune circostanze, quando non riesci a chiudere la partita, la testa influisce molto. Magari con la mente si va alla partita contro il Napoli. C'è stata qualche sofferenza, ma alla fine credo che la vittoria sia meritata". La vittoria del Bordeaux sul campo del Bayern lo soddisfa, perché mette in discesa la strada verso il passaggio del turno: "Lo avevo già detto dopo il pareggio contro il Bordeaux che non ci saremmo fermati: oggi la classifica ci sorride, ma mancano due partite che sono decisive. Speriamo di andare a Bordeaux per vincere e qualificarci con un turno d'anticipo". Si sofferma infine sui singoli: "Camoranesi e Diego, ma anche Caceres, hanno fatto molto bene. 
SUPERGIGI - Contro il Maccabi Buffon ha messo in mostra un numero dei suoi per salvare la porta bianconera, un miracolo: "Non me ne ero nemmeno accorto, poi ho visto le facce dei compagni e ho capito di aver fatto una grande parata. La dedico a mio figlio e a mia moglie. Credo che la Juventus nel primo tempo abbia fatto molto bene, giocando con il piglio giusto soprattutto nei primi venti minuti. Voglio sottolineare anche la prova di Diego, che è stato bravissimo". Infine, Gigi dedica il risultato della partita al figlio David Lee, dicendosi dispiaciuto di averlo dovuto far aspettare tre giorni in più, dopo la debacle contro il Napoli.
LA SPERANZA DI TIAGO - Tiago, a fine partita, esprime una speranza: "Speriamo di riuscire a chiudere già a Bordeaux. Oggi abbiamo ottenuto una vittoria su un campo difficile. Non era facile per noi dopo la sconfitta per il Napoli, sapevamo che dovevamo solo vincere e lo abbiamo fatto".
AMAURI SQUALIFICATO - Il giudice sportivo, in vista delle prossime gare di serie A, ha squalificato sette giocatori, tutti per un turno. Fra di essi il bianconero Amauri, espulso nella partita persa contro il Napoli: l'attaccante della Juventus si "è reso responsabile di un fallo grave di gioco". Per la gara di Bergamo, Ferrara avrà dunque a disposizione il solo Trezeguet, vista la perdurante indisponibilità di Iaquinta e Del Piero. Gli altri squalificati: Capuano e Silvestre del Catania, Dainelli della Fiorentina, Biava del Genoa, Langella del Bari e Panucci del Parma. Ammende: 6000 al Livorno (lancio di fumogeni), 3000 a Fiorentina (ripetuti insulti all'arbitro) e Inter (accensione di fumogeni ed esplosione di petardi), 2000 all'Atalanta.
90 MILIONI PER I DIRITTI ESTERI - L'offerta più alta per i diritti tv da vendersi al di fuori dell'Italia sarebbe di Media Partners & Silva con 90,5 milioni di euro, seguita da Mediapro con 79 e da Img e Sportfive con 75: una cifra importante, vicina ai 100 milioni prefigurati nella presentazione di Montecarlo, che avvicina la cifra complessiva per i diritti tv venduti dalla Lega al miliardo di euro, in attesa dell'asta rimanente sugli highlights in chiaro e i diritti radio.
PARITA' FISCALE TRA ITALIA E SPAGNA - I gruppi parlamentari spagnoli BNG e IU-ICV si sono accordati con il Partito Socialista di Zapatero, che guida il governo, allo scopo di sostenere un emendamento transazionalee che, a partire dai bilanci del 2010, costringa i lavoratori stranieri che risiedono in terra spagnola e che godano di una rendita superiore a 600.000 euro all'anno, a pagare alla IRPF (il corrispondente spagnolo dell'IRPEF), non più il 24% di tasse, come avviene ora, mai il 43%. Lo annuncia il sito Internet del Partito Socialista spagnolo. José Antonio Alonso, portavoce del Gruppo Parlamentare Socialista, commenta: "Con questa modifica andiamo a ritoccare la già esistente Ley Beckham ed entrerà in vigore dall'1 gennaio 2010 e non avrà carattere retroattivo. Un tentativo per ristabilire l'equità fiscale in un momento di seria crisi economica".

MARTEDI' 03.11.2009
IL SOLITO COMPLOTTO GOBBO - Per dare l'opportunità a tutti, juventini e non, di farsi una salutare risata, ecco la risposta dell'Inter alle affermazioni del presidente UEFA, riportate quest'oggi dal Daily Telegraph: "L'Inter non è una Società indebitata. Comprendiamo le sue preoccupazioni istituzionali per l'economia del calcio europeo, ma citando l'Inter nei suoi ragionamenti dimentica che il nostro club non ha debiti con le banche. L'Inter non rientra nell'ambito di quei club che, da questo punto di vista, possono preoccupare il presidente Uefa".
PLATINI: CHI SAREBBE COSI' STUPIDO DA COMPRARE L'INTER O IL CHELSEA? - Il presidente della UEFA ha dichiarato: "Inserendo nuove regole, proteggeremo gli affari di Abramovich, Massimo Moratti o Glazer. Sono sicuro che vorrebbero vendere ma chi comprerebbe un club con tutti quei debiti? Chi sarebbe così stupido? Se il sistema viene regolamentato, molte persone saranno interessate a comprare. Non sono un grande economista, ma semplicemente uso la logica." Sui proprietari stranieri: "Penso che i tifosi e i giocatori locali creino l'atmosfera e la popolarità di club come Manchester e Liverpool. L'identità è alla base di tutto nel calcio. La gente del Tottenham contro la gente dell'Arsenal, la gente di Abu Dhabi contro la gente di Riyadh. Mi piacciono gli uomini d'affari che mettono i soldi nel proprio sistema nazionale. In Inghilterra potreste fare come in Germania, dove gli investitori stranieri non possono possedere più del 50% del club. Mi piace anche il modello del Barcelona: i tifosi sono i proprietari e il club non finirà mai in mani straniere." 
PLATINI E L'AVVOCATO - Gustoso l'aneddoto raccontato a proposito delle sue conversazioni con Gianni Agnelli sul calcio. "Gli chiesi: "Avvocato, ma secondo lei a chi appartiene davvero il calcio?" Fui molto sorpreso dalla sua risposta. Mi disse che il calcio apparteneva ai tifosi e alla stampa. Allora gli dissi che ero d'accordo a metà con lui." Rivolgendosi al calcio inglese, ha continuato: "Il calcio appartiene ai tifosi e avete grandi tifosi in Inghilterra. Amano il calcio, rispettano le decisioni. L'Inghilterra è l'unico paese dove i tifosi davvero si arrabbiano quando i giocatori si tuffano. Comprendono lo spirito del gioco. Non disturbano la vita privata dei calciatori. E' bellissimo. Ma per quanto concerne il modo di fare business, non sono d'accordo..." Prosegue, con qualche accusa alla stampa: "Non sono popolare in Inghilterra per colpa dei giornalisti. Ma quando viaggio in aereo incontro i tifosi, e sembra che le cose che dico gli piacciano, parlo spesso della mia passione per il calcio inglese."
PLATINI: NO ALLA TECNOLOGIA IN CAMPO - Il presidente UEFA parla anche dell'evoluzione del gioco: "La tecnologia ucciderebbe il calcio. Il sistema "umano" è il migliore. Il mio lavoro consiste nell'aiutare gli arbitri a vedere tutto. Per questo stiamo provando gli assistenti vicino alle porte. Nonostante il fallimento di Fulham-Roma, sono sicuro che la situazione migliorerà."
Oltre a controllare se la palla ha effettivamente varcato la linea, gli assistenti extra aiuteranno l'arbitro nel caso di simulazioni in area: "Se mi fossi tuffato a 2 minuti dalla fine di Francia-Germania e avessi avuto il rigore, saremmo andati in finale. Avrei potuto farlo perchè l'arbitro non mi poteva vedere. Ora è differente."
Ancora sui progressi del calcio moderno: "Mi sarebbe piaciuto molto giocare adesso. Le regole FIFA proteggono davvero i calciatori. Talenti come Leo Messi possono davvero giocare. Non c'è più un giocatore deputato esclusivamente a distruggerti. Nel passato, c'era più violenza in campo. Io venivo sempre marcato a uomo."
Ritorna anche sull'affare Ronaldo: "Fa perdere popolarità al pallone. Il 99% della gente non riesce a comprendere come si possa spendere 94 milioni per un giocatore. Il mio lavoro è proteggere il calcio"
PLATINI, IL MUNDIAL E L'HEYSEL - C'è spazio anche per qualche ricordo concernente la sua carriera da calciatore e il solito intelligente humour. Nel 1982 Le Roi fu contattato da Tottenham e Arsenal, prima di passare alla Juve: "Non sono voluto venire perchè da voi si gioca troppo. In Italia, nel periodo di Natale, non si giocava per un mese, ma nondimeno ero stanco alla fine. Soprattutto nell' 84, è per questo che ho segnato solo 9 goal all'Europeo."
Sui ritmi moderni: "Non si può giocare non-stop da settembre a giugno, in particolare nell'anno dei Mondiali. Ci sono giocatori che fingono infortuni per potersi riposare."
Ricorda la semifinale di Siviglia contro la Germania Ovest al mondiale spagnolo, in particolare il famoso scontro tra il portiere teutonico Schumacher e il francese Battiston: "Se l'arbitro avesse espulso Schumacher e dato a noi il rigore, saremmo andati in finale. Fu un'ingiustizia. E' per questo che provo a cambiare le ingiustizie ora. Ma ho anche vinto partite ingiustamente, per gli errori dell'arbitro. Per 100 anni, l'arbitro è stato il capo in campo. Ora, le telecamere lo controllano."
Parla anche dell'Heysel e della sua criticatissima esultanza dopo il goal della vittoria: "Non sapevo cosa stesse succedendo. Mio padre era allo stadio e seppe cosa era successo solo il giorno dopo alla radio. Chiesi a me stesso: Perchè gioco a calcio? La gente viene a vedermi giocare e poi non torna più a casa. E' terribile. Non pensai al ritiro, allora. La mia passione per il calcio era fortissima, ma era difficile. Il dramma ha poi cambiato tanti stadi. Si aspetta sempre la catastrofe prima di cambiare." 
PLATINI "CONTRO" L'UE E CAPELLO - Nella conversazione riportata dal Daily Telegraph oggi, Platini parla dei sistemi giovanili, mostrando di non prediligere il modello inglese: "Non sono a favore del modello Arsenal. Più giovani inglesi avete nelle vostre squadre, meglio è per la popolarità del vostro calcio. Può darsi, che nel futuro, con regole FIFA che impediranno i trasferimenti dei minorenni, dovrete lavorare con i vostri giovani. Perchè i giovani inglesi non giocano nell'Arsenal? E' un problema di identità."
Non manca la polemica con le istituzioni politiche europee: "Sta diventando peggio per l'Inghilterra. Dobbiamo proteggere i sistemi nazionali così che almeno l'Inghilterra giochi con 11 calciatori inglesi in campo, perchè presto ci potrebbero essere anche possibilità per i soli residenti. La Commissione Europea dice che le persone che lavorano in una nazione devono poter giocare nelle rispettive Nazionali. Magari Didier Drogba potrebbe giocare per l'Inghilterra dopo 5 anni. Dobbiamo proteggerci da questo."
Il principio dovrebbe applicarsi anche agli allenatori, sostiene Michel: "La scelta sta alle federazioni. Dopo l'eliminazione dall'Europeo, avete scelto Capello, con successo. Capello è un ottimo allenatore. Forse dipende dalla profondità della crisi del sistema nazionale ma io preferisco un tecnico francese per la Francia." 
PLATINI ANCORA CONTRO I CLUB INGLESI - Michel Platini è tornato a parlare di bilanci e di fair-play finanziario, nella giornata di ieri, in una conversazione avvenuta presso i quartieri generali dell'UEFA a Nyon con il Daily Telegraph, ribadendo la funzione preventiva e non punitiva delle misure sui bilanci che saranno varate nel corso dei prossimi 3 anni: "Abbiamo 3 anni per regolamentare la situazione attuale. L'idea non è quella di uccidere i club ma di aiutarli ad avere bilanci migliori. La filosofia per partecipare alle nostre competizioni è che nessuno deve spendere più di quanto ricava. Se il Manchester United ricava 300 e spende per 400, non va bene. Il Liverpool paga 60 milioni di rate annuali alle banche, è un sacco di soldi. Tutti i proprietari di club mi hanno chiesto di introdurre questa nuova filosofia, per ottenere più trasparenza. In Germania, i debiti non sono accettati, in Inghilterra sì.
Sono gli amministratori delegati, più spesso, a non essere d'accordo con le nuove regole perchè non vogliono cambiare il modo di operare. I proprietari invece sono d'accordo."
 
STEPHEN APPIAH E LUCIANO MOGGI - L'ingaggio del 28enne centrocampista ghanese ex Juventus da parte del Bologna, rinfocola il tormentone della collaborazione esterna tra Luciano Moggi e il club felsineo, per la stampa locale. Il ds dei rossoblù Salvatori ha infatti ammesso: "Confermo quello che ho già detto, e cioè che Appiah non l'ho contattato io. A me è stato chiesto cosa ne pensassi, ho risposto che è stato un grande giocatore e che se fosse ancora quello, si, sarebbe da prendere. Comunque non è la prima volta che la proprietà prende giocatori di propria iniziativa". Il presidente Francesca Menarini ha riportato le cose alla normalità: "Si tratta di una scelta targata Bologna, di una scelta condivisa da tutti i dirigenti rossoblù: noi Menarini, il ds Salvatori e il dg Ricci, e l'allenatore Colomba, che ha caldeggiato la scelta". Ma i giornali bolognesi, in particolare l'edizione locale de La Repubblica, insistono: Appiah l'hanno voluto Moggi e il team manager Maglione, sostenendo che all'interno del club felsineo ci sarebbe una diatriba interna, con due fazioni a confrontarsi.
SEDUTA DI RIFINITURA PER LA JUVE - La Juventus ha preso confidenza col terreno di gioco del Ramat Gan Stadium, svolgendo un allenamento di rifinitura sotto la pioggia battente. Lavoro leggero: riscaldamento, esercizi di tecnica e parte tattica. La notizia migliore per Ferrara è che Melo ha smaltito la forma febbrile che lo aveva colto e sarà a disposizione per la gara. Senza di lui il match sarebbe stato ancora più duro, per un gruppo dal morale abbacchiato e penalizzato da un impressionante numero di assenze. In attacco il mister bianconero dovrà affidarsi ad Amauri, squalificato per la gara di sabato contro l'Atalanta di Antonio Conte; improbabile infatti che decida di rischiare Trezeguet: infatti, se a David dovesse accadere qualcosa, a Bergamo chi andrebbe in campo? Al termine dell'allenamento, la squadra ha incontrato un gruppo di ragazzi di 'Tsad Kadima', un'associazione che si occupa di ragazzi sofferenti di handicap muscolari dovuti a paralisi cerebrali: un bel momento di solidarietà, che per un momento ha permesso di mettere da parte la preoccupazioni per la sfida contro il Maccabi.
CONFERENZA STAMPA PREPARTITA DI FERRARA – In una Tel Aviv piena di pioggia e vento l’allenatore bianconero così parla ai giornalisti israeliani che, sorpresi dalla sconfitta della Juve contro il Napoli, fiutano la grande impresa: “Certo che siamo arrabbiati per la sconfitta con il Napoli, ma occorre trasformare questa rabbia in lucidità e determinazione per vincere questa partita. Tra fare bella figura e vincere, scelgo senz'altro la seconda opzione. Ogni partita ci mette di fronte a situazioni differenti e lo abbiamo notato nelle ultime due gare. Contro il Maccabi non ci dovrà essere rabbia per rifarsi del risultato contro il Napoli, ma la giusta carica e la giusta attenzione per proseguire il nostro cammino in Champions” . Nonostante sia consapevole che passi falsi non se ne possano più commettere, Ferrara afferma di vivere questa vigilia “con la stessa serenità e la stessa attenzione che c’era ancora prima che iniziasse la stagione. So bene quali sono i nostri obiettivi e le nostre potenzialità e cercherò di tirarle fuori insieme ai ragazzi. Non è cambiato nulla rispetto all’inizio per quanto riguarda la pressione che avverto”. Chiede comunque ai suoi di reagire: “Dobbiamo trovare continuità di rendimento e di attenzione anche all’interno della stessa gara. Per rendere al massimo come contro la Samp c’è bisogno di grande attenzione da parte di tutti. Gli errori li commettono tutti, ma dobbiamo cercare di sbagliare il meno possibile”. I giornalisti locali, a sorpresa, gli chiedono di Pavel Nedved; Ferrara risponde: “Pavel è e resterà sempre uno dei più grandi calciatori della storia della Juventus, ma ha preso questa decisione e va rispettata. La Juve ha fatto grandi acquisti e speriamo possano contribuire a fare grande la squadra come ha fatto Pavel”. Su Del Piero: “Del Piero purtroppo manca da inizio stagione e noi abbiamo avuto qualche problema dal punto di vista degli infortunati. Mi auguro di riaverlo al più presto in buone condizioni fisiche e che possa darci una mano come ha sempre fatto”. Sulle sue aspettative per la gara col Maccabi è chiarissimo: “Firmerei solo per la vittoria".
BUFFON CHIAMA LA JUVE ALLA RISCOSSA - La Juve è sbarcata a Tel Aviv con la consapevolezza di giocarsi col Maccabi un'importante carte per continuare il cammino in Champions League, nonostante il morale basso e la lunga lista di infortunati. Buffon sente il dovere di suonare la carica a questa Juve, che appare davvero ridotta i minimi temini; e lo fa con la consueta franchezza: "Non siamo per niente soddisfatti del nostro operato e quando si perde dopo essere stati in vantaggio 2-0 cadono tutti gli alibi. Non esiste parlare di disposizione tattica o di condizione fisica. Quando si perde così tutti devono sentirsi responsabili perché giocatori come noi, con una certa esperienza, non possiamo fare sì che una squadra, per quanto buona come il Napoli venga a Torino e in mezz’ora ribalti il risultato". Non cerca alibi, ma sprona i compagni a reagire, con orgoglio e carattere, al momento no: "C’è la giusta pressione abbiamo la consapevolezza di avere l’obbligo di provarci e l’imperativo di vincere, visto che indossiamo la maglia della Juve. Questa è sempre stata e sempre sarà la nostra filosofia, al di là dei momenti più o meno buoni che si possono attraversare. L'unico risultato per continuare a sperare di restare in Champions è la vittoria, è inutile che ce lo nascondiamo. Così come sappiamo che il Maccabi è una avversaria che merita rispetto e che a Torino si è comportata bene, quindi non sarà affatto facile". E sa e spiega che conta solo vincere, per proseguire la strada in Champions: "Visto che Bayern e Bordeaux non possono perdere entrambe, l’unico risultato utile per noi è la vittoria, poi è chiaro che di fronte avremo una squadra che già a Torino si è dimostrata di tutto rispetto. I nostri obiettivi rispetto ai loro sono diversi però e non possiamo far altro che pensare a vincere. Se però un giocatore viene considerato un campione è perché ama le sfide. Nella Juve ce ne sono quattro o cinque che tre anni fa hanno affrontato una sfida che potrà essere completata solo con una vittoria importante e la Champions sarebbe il massimo da questo punto di vista. A patto però che non diventi un’ossessione".
IL MACCABI MEDITA L'IMPRESA - Il tecnico del Maccabi Haifa, Elisha Levi, rendendosi conto di avere davanti una Juve in difficoltà, è deciso e sintetico: "Vogliamo l'impresa, non abbiamo niente da perdere". E orgogliosamente aggiunge: "Siamo i più giovani in questa competizione e nel calcio internazionale europeo. Certo il nostro campionato non è competitivo come quello italiano e le risorse finanziaria non sono pari a quelle di Spagna, Inghilterra, Italia. Ma abbiamo una grande fame di calcio e di imparare. Siamo molto motivati e abbiamo meno pressioni delle grandi squadre perché da noi si aspettano molto meno. Vogliamo ancora divertirci e questa è una spinta che può dare molto. Certo, la Juventus è piena di campioni, anche se alcuni di questi sono infortunati e possono farci gol da un momento all'altro. Ma noi ci crediamo". Non risponde quando gli si chiede con quale schema giocherà la sua squadra e se terrà un atteggiamento aggressivo o attendista: fa pretattica, ma è ottimista, i suoi uomini sono in salute e stanno dominando il loro campionato". Parla anche l'idolo locale, l'attaccante Yaniv Katan, assente a Torino per un infortunio, da cui si è appena ripreso: "Ci sono tanti bravi come me: Ma anche il più grande portiere del mondo prende qualche goal e uindi, perché non sperare di farne uno a Buffon? Non costa niente e sarebbe davvero un sogno". Chiude il portiere Davidovtich: "Il Maccabi ha sempre giocato bene in queste partite, anche quando abbiamo perso 3-0 in casa con il Bayern".
ATALANTA GIA’ AL LAVORO IN VISTA DELLA JUVE - Dopo la batosta di Cagliari, l’Atalanta di Antonio Conte ha ripreso la preparazione in vista del match di sabato contro la Juventus. Come sempre accade quando si attende la Juve, in casa bergamasca ci si prepara a disputare la gara della vita. A farsi portavoce del desiderio dei compagni di infliggere un altro stop alla squadra bianconera è l’esterno sinistro Simone Padoin: “Dopo le ultime due sconfitte, dobbiamo riscattarci assolutamente, anche se stiamo parlando della Juve. Vogliamo regalare una grossa gioia ai nostri tifosi e di certo ce la metteremo tutta”.
MAXI ACCORDO AUDI-BAYERN - Più di 100 milioni di euro, questa la cifra in ballo nell'accordo tra Audi e Bayern, che sarà annunciato prima dell'annuale assemblea degli azionisti del club bavarese, che si terrà il 27 novembre prossimo. Sarà un contratto di sponsorship, ma sancirà anche una partecipazione dell'azienda automobilistica tedesca all'interno del Bayern. Uli Hoeness non ha specificato quale quota azionaria sia oggetto delle trattative, nè la durata del contratto di sponsorizzazione, ma si è limitato a dire: "E' sia una partecipazione che un contratto a lungo termine. E' un "pacchetto". Il valore è ben sopra i 100 milioni".

LUNEDI' 02.11.2009
MACCABI-JUVENTUS: ARBITRA HAUGE - Ancora un arbitro norvegese (dopo Ovrebo di Juve-Bordeaux) dirigerà la Juve in Champions: si tratta di Teje Hauge, un arbitro molto esperto, con le sue 112 presenze in gare UEFA. Con la Juve ha un solo precedente, la semifinale di CL del 2002/2003 a Madrid contro il Real, persa dai bianconeri di Lippi per 2-1. Recentemente ha arbitrato la sfida tra Irlanda e Italia, conclusasi 2-2. Sarà coadiuvato dagli assistenti Frank Andas e Kim Thomas Haglund, quarto uomo Kristoffer Helgerud. Milan-Real sarà diretta dal tedesco Felix Brych, Dinamo Kiev-Inter dal francese Bertrand Layec e Fiorentina-Debrecen dallo spagnolo Manuel Mejuto Gonzales.
PARTENZA IN RITARDO PER LA JUVE - Inizia con un intoppo la trasferta della Juventus in terra d'Israele: la partenza dei bianconeri dall'aeroporto di Caselle era prevista per le ore 10 con volo charter, ma è stata bloccata dallo sciopero improvviso dei lavoratori dell'Aviapartner, l'azienda che gestisce i servizi a terra presso lo scalo torinese e che avrebbe dovuto materialmente caricare i bagagli sugli aerei. La protesta (causata dalla messa in mobilità di 24 lavoratori) è scattata dopo che la squadra e lo staff già erano saliti a bordo ed ha costretto tutti a ridiscendere dall'aereo, dopo una prima mediazione non riuscita del presidente Blanc. Più tardi i lavoratori, per sbloccare la situazione, hanno chiesto al club bianconero una dichiarazione di solidarietà per i 24 operatori a rischio: dichiarazione che si è concretizzata in un messaggio in cui Blanc si è augurato "una soluzione positiva a questa vicenda" ed ha apprezzato "lo sforzo fatto dai lavoratori per aiutare la Juventus a partire". Il decollo è poi avvenuto finalmente intorno a mezzogiorno.
MISTERO SALIHAMIDZIC - C'è un mistero piuttosto fitto attorno ad Hasan Salihamidzic, il cui nome non compare nemmeno più sui bollettini medici della Juventus e che nemmeno viene mai dato come presente al centro sportivo di Vinovo. Il bosniaco era rimasto vittima di un'infiammazione al perone alla prima di campionato, con recidiva nel prepartita di Marassi. Il giocatore ha chiesto e ottenuto dalla società il permesso di curarsi a Monaco di Baviera e da Vinovo è letteralmente sparito.
FERRARA-DIEGO FACE TO FACE – La sconfitta patita in casa col Napoli rischia di diventare devastante per l’ambiente bianconero. Ieri a Vinovo Ciro Ferrara ha chiamato a raccolta i giocatori per parlare loro: ha arringato, attaccato, criticato. Ma Diego, autore di una prestazione deludente contro il Napoli, non ha gradito le critiche e ha risposto in maniera piccata davanti a telecamere e giornalisti. Al momento non è noto il contenuto del vivace scambio di idee tra giocatore e allenatore.
OPERAZIONE MACCABI – Preso il calcio in faccia dal Napoli, per la Juventus non c’è tregua, perché già l’attende subito la trasferta in Israele, dove martedì sera affronterà il Maccabi, in una gara importante, quando non determinante, per il prosieguo dell’avventura Champions. Ferrara ha convocato 21 giocatori, compresi Camoranesi (nonostante i recenti quattro punti di sutura al sopracciglio sinistro), Caceres (reduce dall’intervento al setto nasale) e Melo (stamane in preda a leggero attacco febbrile). Sarà un trasferta abbastanza lunga: infatti la squadra partirà stamattina dall’aeroporto di Caselle e trascorrerà due notti in Israele, prima e dopo la gara. Si torna a Torino mercoledì mattina, e nel pomeriggio subito al campo di allenamento. Ecco la lista completa dei convocati: Buffon, Caceres, Chiellini, Felipe Melo, Cannavaro, Grosso, Amauri, Cimenti, Manninger, Camoranesi, Trezeguet, Poulsen, Molinaro, Giovinco, Grygera, Ariaudo, Diego, De Ceglie, Tiago, Legrottaglie, Immobile.
CASSANO NERO Al termine di Sampdoria-Bari Antonio Cassano si è presentato in zona interviste per dichiarare di umore nero: "Ho sentito fischi e mugugni, se a qualcuno non vado bene posso andare a casa senza problemi. L'ho fatto a Roma e Madrid, non sarebbe un problema farlo qua. Siamo secondi, a parte l'Inter che fa un altro campionato. Forse qualcuno è abituato troppo bene, abituato a mangiare troppa nutella, quando invece per una volta mangia m... . Lo ripeto, come ho fatto le valigie a Roma e Madrid posso farlo anche qua".

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