Il punto sul mercato /2 - Gli altri

calciomercatoAll’estero, il Real Madrid “pigliatutto” presenta sfarzosamente un gioiello a settimana, con l’obiettivo dichiarato di raggiungere la finale di Champions League 2010, che si disputerà sabato 22 maggio (una novità) proprio al “Bernabeu”: da Kakà a Cristiano Ronaldo, a Karim Benzema, passando per il difensore Raùl Albiol, e anche se voci danno Perez interessato anche a Franck Ribery (da altri dato in orbita Chelsea) la “collezione” potrebbe anche bastare per offuscare la grandezza dei rivali di sempre, almeno dal punto di vista mediatico.
Rivali di sempre, i “blaugrana” campioni di tutto della stagione appena terminata, che ancora non hanno battuto ciglio, forti di una rosa difficilmente migliorabile e deboli per quanto riguarda la questione Eto’o, a quanto pare intenzionato ad andare in scadenza l’anno prossimo per accasarsi al miglior offerente (notizia della giornata, l’interruzione della trattativa tra il camerunese e il Manchester City dello sceicco Mansour).
Il Bayern resta l’unica tedesca di livello internazionale.
Affidata la squadra a Van Gaal, fresco campione d’Olanda con l’AZ Alkmaar, la società bavarese ha comprato un paio di pallini del tecnico (Pranijc e Braafheid), poi si è sbizzarrita con gli acquisti di Mario Gomez (30 milioni!) e dell’esperto Olic, mentre l’ucraino Tymoschuck entra in rosa ma di fatto era stato acquistato a gennaio.
Una volta di più, i bavaresi saccheggiano tranquillamente i propri concorrenti interni a suon di milioni nell’indifferenza generale, e sarebbe assurdo che non riuscissero a riportare a casa il “Meisterschale”.
In Francia qualcosa è cambiato, e per un Benzema che prende la via di Madrid, c’è un Lisandro Lopez che arriva a Lione dal Porto (all'argentino potrebbe fare presto compagnia il Cissokho scartato dal Milan) per una cifra superiore ai 20 milioni (record per il club), mentre il Marsiglia si permette Lucho Gonzales, per una cifra vicina ai soliti venti milioni e, tanto per non farsi mancar niente, ha ingaggiato M'bia (medianaccio sul quale la Juve sembrava aver fatto un sondaggio) dal Rennes per una dozzina di milioncini.
Se aggiungiamo che il Bordeaux è riuscito a trattenere Gourcuff, capiamo quanto la situazione dei nostri clubs sia delicata: non abbiamo più appeal e soldi sufficienti a catturare l’interesse dei giocatori stranieri, che ambiscono alla Ligue 1, campionato tradizionalmente povero, quanto alla serie A.
L’Inghilterra, l’Eldorado calcistico grazie ai suoi campioni, ai suoi stadi e ai suoi diritti tv e gadgets venduti in tutto il mondo, ha perso Cristiano Ronaldo e per ora non lo ha ancora rimpiazzato.
Sir Alex Ferguson ha acquistato il francese Obertan (dal Bordeaux), Valencia (dal Wigan), e l’ex “nemico” Michael Owen, reduce dalla retrocessione col Newcastle e da anni di guai fisici mai del tutto risolti.
Troppo poco.
Si attendono novità da Old Trafford, si è parlato del “Kun” Aguero, di Eto’o, di Ibrahimovic (anche se timidamente) e in queste ore di una soluzione meno affascinante ma molto pratica, che riguarda il laterale dell’Aston Villa Ashley Young.
Quello che è sicuro, è che il ManUtd la prossima stagione dovrà seriamente vedersela con i rivali cittadini, i “Citizens” dei petrodollari che, oltre ad aver ingaggiato Gareth Barry, Roque Santa Cruz e l'ex "red devil" Carlos Tevez, stanno seriamente tentando John Terry, capitano del Chelsea e della Nazionale inglese.
La squadra allenata da Mark Hughes già schierava elementi del calibro di Given, Elano e Robinho, oltre a Micah Richards (ora colpito dalla famigerata febbre suina, auguri!) e ad alcuni buoni giocatori quali Ireland, Bridge e Wright Phillips: è automatico candidarla per un posto tra le grandi.
Il Liverpool, dato in profonda crisi finanziaria e contestato dai suoi tifosi proprio per queste vicende, che in Italia non interessano a nessuno ma che Oltremanica rappresentano una questione di principio fondamentale (seguiteci, ne riparleremo…), si è finora limitato a ridare un’opportunità a Glen Johnson, esterno difensivo di propulsione passato in gioventù dal Chelsea di Ranieri e poi finito a Portsmouth, da dove ha ricostruito la sua carriera fino a conquistare la Nazionale di Capello.
Le offerte per Torres e Xabi Alonso sembrano al momento non far vacillare Benitez, che ne approfitta per estendere il contratto al suo leader Gerrard e all'altro leader in campo, Mascherano, conteso dalle grandi di Spagna ma vicino al rinnovo con il club di Anfield Road.
Un segnale importante alla concorrenza.
Concorrenza che annovera il solito Arsenal che per filosofia non trattiene nessuno e, nonostante tutto, solitamente riesce a conservare in rosa tutti i suoi pezzi pregiati.
Wenger assiste ogni estate a voci riguardanti i vari Adebayor, Fabregas e Van Persie, ma alla fine, crediamo, resteranno ancora tutti all’Emirates Stadium.
In entrata, al momento solo il difensore Vermaelen, proveniente dall’Ajax.
Per finire, grande curiosità attorno al nuovo Chelsea di Ancelotti, che finora ha registrato movimenti minori (Sturridge e Turnbull, una punta e un portiere a parametro zero) a fronte dell’ottimo affare Zhirkov (forse il miglior esterno sinistro europeo, capace di coprire tutta la fascia).
Ma Carletto è uno paziente, e c’è da scommettere che Abrahmovic farà di tutto per accontentarlo, soprattutto per quel che riguarda le ambizioni europee dell’oligarca russo, che ha ingaggiato il tecnico di Reggiolo quasi esclusivamente per quello.
E se consideriamo quanto Drogba (e con lui Bosingwa, sulla cui partenza verso il Bayern qualcuno scommette) sarà indisponibile per almeno 4 gare (con la condizionale di altre due), è chiaro che qualcuno da Milano comincia a spaventarsi…


Foto Gallery