Tenetevi forte ed attenti a non farvi male! Sta partendo per la stagione 2009/2010 una "Juve d'acciaio" come il colore della seconda maglia presentata a Torino poche ore prima di partire per il ritiro di Pinzolo. Effetto "River" assicurato con la banda trasversale bianconera a tagliare il fondale argenteo. Per la prima maglia, via i bordi gialli, per una più sobria ed elegante bordatura bianca, strisce bianconere più strette rispetto al recente passato. A sfilare presso i locali delle Officine di Riparazioni, teatro dell'evento, sono stati Amauri, che ha sfoggiato l'11 ereditato da Nedved, Sissoko, che manco a dirlo ha indossato la maglia "di acciaio", Manninger, con la nuova divisa dei portieri color "verde speranza"e, dulcis in fundo, Diego con la sua maglia numero 28. 
Grande determinazione è stata trasmessa da Blanc e Ferrara, orgogliosi di un mercato fin qui coraggioso e con tanta voglia che il prossimo sia finalmente l'anno buono per tornare a vincere qualcosa di importante, per tornare ad essere la vera Juve. Agita le fantasie di addetti ai lavori e tifosi il 4-2-3-1 che sulla carta se la giocherebbe senza troppi timori contro i top club d'Europa. Si può ancora migliorare con qualche innesto sulle fasce, ma non si può ignorare che il mercato bianconero sia stato fin qui chirurgico ed efficace. Gli innesti di Cannavaro, Felipe Melo e Diego ridisegnano la spina dorsale della squadra arricchendola di esperienza, forza e classe. Il più per costruire è fatto, rimane da sbolognare altrove, e bene, qualche zavorra.
Una dirigenza dimostratasi tutta d'un pezzo non si è fatta prendere per il naso da Pozzo con certe valutazioni iperboliche per D'Agostino. Il colpo dell'estate del calciomercato nostrano è fin qui Diego acquistato pure a prezzi 
ragionevoli visti gli euro che volano dal cielo di Madrid. Meno convincente da questo punto di vista risulta l'affare Felipe Melo. Come successo per Poulsen è stato necessario scucire l'intera clausola rescissoria, ben 25 milioni, per un giocatore che l'anno scorso la Fiorentina aveva pagato 8 milioni con l'acquisto dall'Almeria. Il più bravo in questa operazione è stato Pantaleo Corvino, ds viola. Ci sono poi le dolenti note rappresentate dal fatto che non si riesce a vendere e riparare in qualche modo ad errori gestionali del recente passato. C'eravamo quasi tutti il 15 luglio del 2008 in quel "Purtroppo Poulsen" in prima pagina su Tuttosport! Gli unici a non esserci erano loro, dirigenti e allenatore. "Poulsen è meglio di Sissoko", "Xabi è lento", quante cazzate abbiamo dovuto digerire con questo stomaco da struzzi che ci ritroviamo. Ma Poulsen a parte, fa riflettere un Marchionni venduto a meno di 5 milioni, Mellberg a 2,5. Ottime operazioni finanziarie e plusvalenze assicurate per due giocatori acquistati a parametro zero, ma poi i casi sono due: ci siamo fatti l'ultimo campionato con due mediocri schierati quasi sempre titolari, oppure li abbiamo venduti proprio male. La sintesi fra le due ipotesi è forse la risposta più giusta.
Ma siamo qui che stiamo preparando le valigie per ripartire, pensiamo al ritiro che per il quarto anno consecutivo vedrà la Juventus ospitata da Pinzolo, un paradiso di quiete incastonato fra le montagne del Trentino e della Val Rendena. Amauri, Sissoko, Diego e Del Piero sono le star che si aggregano da subito al gruppo, mentre con una settimana di ritardo arriveranno i nazionali reduci dalla Confederations Cup e gli under 21 sfortunati protagonisti in Svezia del campionato europeo di categoria. Due allenamenti al giorno sotto la guida di Mister Ferrara per fare finalmente una preparazione atletica come si deve e oliare i meccanismi dei nuovi moduli di gioco. Se sbagliando si impara, va dato atto alla società di aver operato come meglio non si poteva nella scelta dei preparatori atletici: Massimo Neri, Claudio Gaudino e Andrea Scanavino. Se per quest'ultimo si tratta di una conferma, per Neri e Gaudino quello alla Juventus è un ritorno quanto mai auspicato per cambiare marcia rispetto all'ultima disastrosa stagione dal punto di vista degli infortuni. Neri, preparatore della nazionale inglese, è stato alla Juventus
negli anni di Capello (dal 2004 al 2006), mentre Gaudino, preparatore della nazionale italiana, ha affiancato nel suo passato bianconero mister da Trapattoni a Lippi nell'arco di quattordici anni di militanza (dal 1981 al 1994).
La prima uscita della squadra in amichevole è prevista per mercoledì 15 luglio, quando a Pinzolo salirà la Cisco Roma, terza squadra "de Roma" militante nella seconda divisione della Lega Pro. Fra i tanti appuntamenti che animeranno il Summer Village bianconero che sorge all'ingresso dello Stadio "Pineta", poi le strade e le piazze di Pinzolo, c'è la grande festa programmata per lunedì 20 luglio, quando in Piazza San Giacomo ci sarà la presentazione di squadra, tecnici e dirigenti. Poi sarà la volta delle amichevoli estive, alcune delle quali di un fascino e di un interesse particolare, quale la Peace Cup che rischia di mettere di fronte alla Juventus nientemeno che il Real galactico di Ronaldo, Kaka, Benzema e di chissà chi altro. Sarà forse troppo presto ma, se il buongiorno si vede dal mattino, chissà che non si possa già intravvedere di che lega sarà fatta la nuova Juventus. E se il verde speranza è quello delle maglie di Buffon e Manninger, chissà che l'argentea nuova livrea non sia veramente l'immagine di una squadra fatta di acciaio temprato, capace di resistere fino alle temperature altissime di una stagione lunga e faticosa e arrivare così fino in fondo per ritrovare la Juve vera. Quella che vince!
Calendario amichevoli estive della Juventus:
15 luglio: Juventus-Cisco Roma (a Pinzolo)
19 luglio: Nancy-Juventus (a Nancy, ore 18)
21 luglio: Vicenza-Juventus (a Trento, ore 17)
24 luglio: Trofeo Peace Cup - Siviglia-Juventus (a Siviglia)
28 luglio: Trofeo Peace Cup -Juventus-Seongnam Ilhwa (a Jerez)
31 luglio: Trofeo Peace Cup - Eventuale semifinale Juventus (a Siviglia)
14 agosto: Trofeo Tim - Milan-Juventus-Inter (a Pescara)
17 agosto: Trofeo Berlusconi - Milan-Juventus (a Milano)
