Media: Il caso T9 - Angelini-Zampini

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 Pubblichiamo lo sfogo degli amici Antonello Angelini e Massimo Zampini, juventiniveri romani, vecchie conoscenze della grande maggioranza dei nostri visitatori. Per i pochissimi che ancora non lo sapessero, nel dopo Farsopoli, grazie ai loro inteventi nel programma "La Juve è sempre la Juve" in onda il giovedì sera sull'emittente capitolina "T9", con passione e talento hanno portato in TV la voce dei forum bianconeri e di tutti quelli nella vergognosa estate 2006 sentirono puzza di bruciato. E l'hanno fatto sia con grande ironia, come nel filmato che segue:

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 Sia con la curiosità e il piglio del giornalista d'inchiesta, come in questi: 

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Questa è la lettera che hanno pubblicato sui maggiori forum juventini nei giorni scorsi: 

La sensazione strana, noi due, l'avevamo da qualche tempo.
O meglio, che alcuni nostri atteggiamenti non fossero graditissimi lo sapevamo dall'inizio, da quando ci hanno detto che noi e Luigi non potessimo mai essere presenti tutti e tre, sarebbe stato più opportuno un turnover, ecc ecc..
Le nostre moviole taroccate, nate per irridere i media che parlano per tre ore di ridicole immagini rallentate, erano comprese solo a metà (fai pure ma fai rapido, questa è non televisione), certi nostri ritorni su calciopoli non proprio apprezzatissimi (parliamo di oggi, basta pensare a ieri) addirittura non potevamo sederci vicini (altrimenti parlate tra di voi durante la trasmissione), neanche fossimo a scuola.

La sensazione, come detto, era particolare, come se esistessero due mondi paralleli con cui confrontarsi: il primo, quella dei forum, della gente che incontravamo, delle persone che chiamavano in diretta, che mostrava di apprezzare la nostra partecipazione, l'ironia, la polemica, la voglia di guardare avanti ma di non dimenticare. Il secondo, quello della tv (intesa dal proprietario al regista), forse della società Juventus, che non ha mai dato l'impressione di considerarci troppo positivamente, magari perchè non siamo del mestiere, parliamo troppo del passato, e talvolta duramente del presente.

Interveniva Piccinini, e noi gli rinfacciavamo la faziosità del suo Controcampo. Partecipava Renga, e gli leggevamo in diretta la parodia da noi preparata di un suo articolo. Ecco i grandi accusati di calciopoli, e noi a porre dubbi su tutto, ma proprio su tutto quanto accadde questa estate.
Gli spettatori (anche quelli che potevano vederci solo su youtube, grazie al fondamentale Francesco) sembravano apprezzare, qualcun altro evidentemente non troppo.

Va beh, fin qui poco male. Certo, l'andare per puro divertimento a una trasmissione sulla Juventus, il trascorrere ore per preparare moviole, gazzette finte (io, grazie a tanti utenti dei forum), il perdere intere giornate di lavoro per cercare ospiti all'altezza (io con Gianni Rivera ma soprattutto Antonello, grazie al quale abbiamo avuto del tutto gratuitamente ospiti come Cobolli, Moggi, Mentana, De Santis, Bergamo, Palladino, Boggiatto e tanti tanti altri..), il preparare con attenzione l'analisi tattica della partita seguente (Luigi, che per spiegarcela meglio si era procurato anche la mitica lavagnetta), speravamo fossero perlomeno ricompensati con un grazie, con un apprezzamento di qualche genere, e invece niente.
Ma poco importa, se ci si diverte tanto, e si fa qualcosa con passione.

Quest'anno, com'è noto, si è aggiunto alla trasmissione Sergio Brio, colonna difensiva di una delle Juve più grandi che si ricordino. Persona cortesissima, grande esperto di calcio, vero uomo di campo. Però, appunto, uomo di calcio. Libero, quindi, ma fino a un certo punto. Ci sono rapporti da mantenere, c'è un rispetto maggiore per chi vive il tuo stesso mondo.
Con il passare dei mesi, Brio si è trovato quindi, con il conduttore Venditti (altro juventino vero, ma anche lui alle prese con quel mondo per mestiere) a fare il ruolo del difensore d'ufficio (da vero, granitico stopper) della società, rispetto alle crescenti critiche mosse da me, Antonello e Luigi, che siamo tifosi e basta.
Il gioco delle parti era questo, e in fondo era anche divertente così: Brio e Venditti più attenti e prudenti, noi liberi di criticare chiunque, sempre in modo civile e argomentato.

Tutto questo, con i normali alti e bassi inevitabilmente presenti in un gruppo di lavoro, è andato bene fino a qualche tempo fa. Fino a quando non è cambiato qualcosa.

Le Juve ha fallito i propri obiettivi, è entrata in crisi, e le nostre critiche si sono fatte di settimana in settimana più strutturate, con frequenti riferimenti ad una proprietà non abbastanza appassionata, a una dirigenza ancora troppo inesperta, a una voglia di vincere che non sembra pari, in alcuna componente societaria, a quella di noi tifosi.
Qui, qualcosa cambia defintivamente. Abbiamo meno spazio per parlare, veniamo interrotti costantemente, io elenco i principali errori di questa Juve e vengo tacciato di retorica, basta pensare al passato, eccetera eccetera.
Ci informano che la famiglia Caltagirone, proprietaria della televisione, ha addirittura telefonato in regia per dire di toglierci la parola, di fare parlare più gli altri, Brio in testa, e addirittura di smetterla con le dirette dei telespettatori.
La famiglia Caltagirone, per chi non lo sapesse, è una delle famiglie più influenti (e ricche) d'Italia. Quali interessi possa avere nel fare parlare meno Zampini e Angelini o i nostri telespettatori, non è dato saperlo. Fatto sta che, guarda a volte il caso, dopo tre anni sostanzialmente tranquilli, l'episodio accade proprio ora, quando le nostre critiche si orientano in maniera evidente su proprietà e dirigenza.

Passano due giorni, sono all'estero, mi arriva un sms di Venditti, in cui mi spiega che, ahilui, la proprietà non ci vuole più, e quindi per le prossime 4 o 5 puntate dovrà lasciarci a casa. Ci ha già coperto troppo, dice, e per lui in fondo è un mestiere.
Poi, su cosa e con chi ci abbia sempre coperto, rimane un mistero, ma il messaggio ci è arrivato forte e chiaro.

La Juve è sempre la Juve finisce un'era, e ne apre un'altra. Senza Massimo( ergò de Turone) e Antonello (Moggi), credo senza Luigi. Con altri al posto nostro, cui vanno i nostri auguri.

I nostri ringraziamenti a Marco Venditti, per averci portato in radio e poi in tv, permettendoci sempre di dire quello che pensavamo, nel modo in cui volevamo. Oggi, lui stesso ci comunica che queste condizioni non esistono più. Che addirittura, alla fine, eravamo diventati un peso.

E allora, cari utenti e telespettatori, ci leggerete sui forum . O magari ci rivedremo altrove.
Solo se non saremo considerati un peso. Solo se saremo liberi di dire quello che ci pare, su chi ci pare, come ci pare. Solo se potremo tornare a taroccare allegramente moviole e gazzette, magari senza essere interrotti, dire che Elkann John non ama la juve come suo fratello o suo cugino..

Sennò che divertimento c'è?

Forza Juve.
Antonello e Massimo


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