Prendi una squadra e prendi i suoi tifosi. Uno stadio caldo, che partecipa. Oh se partecipa. Arriva la palla in area, e son tutti rigori. Sbraita, inveisce, dà di matto. Rigore, rigore! Prendi un goal e, cazzo, c'è un fallo nella loro area. Vergogna. C'è un ragazzo di 20 anni e viene insultato per tutta la partita. In modo becero, volgare, subumano. Quello ti segna anche e dovresti star zitto. Poi, tra tutti i tuoi giocatori, il più scemo lo va a randellare senza una ragione, mentre sei sotto 1-0, guadagnandosi una meritata quanto idiota espulsione. Il pubblico lo applaude, lo acclama. Poi si infuria di nuovo per un rigore palesemente inesistente. Infine pareggi. In casa, con la prima in classifica. E sembra che hai vinto la Champions League.
Ai bei tempi, avrei chiesto un ulteriore indizio: ancora non sarei riuscito a discernere tra Inter e Roma.
Questa oggi invece è la Juve. La Juve e i suoi tifosi.
Per me, dall'espulsione di Tiago, più semplicemente la Ttfkaj. Un acronimo, un po' come Prince. The Team Formerly Known as Juventus.
E badate bene, mica ho riacquistato cittadinanza quando ha pareggiato Grygera. Avrete pareggiato voi. La vostra Juve avrà pareggiato. Io no. Ho perso, con tutta la conseguente amarezza. Quando vedi i tuoi giocatori comportarsi da interisti (senza raggiungerne le vette artistiche, va detto), i tuoi tifosi comportarsi da interisti, e i dirigenti, beh, lasciamo perdere...che cosa vuoi fare? Prendere coscienza: siamo diventati un'altra cosa.
Salvo Pavel Nedved. Da domani faccio come quelli che tifano per un solo giocatore, tipo gli adoratori di Roby Baggio, tifo per lui e spero non mi faccia arrestare per stalking.
Non mi resta molto da dire. Provo profonda vergogna.
Novanta minuti di insulti razzisti ad un ragazzo di 20 anni, bersagliato neanche fosse, che ne so Moratti, Guido Rossi, Montezemolo, Zaccone, o anche solo Javier Zanetti o Figo, riuscendo a superare in ignoranza, pochezza umana e vigliaccheria, persino i tifosi della Roma, sono una cosa talmente triste e vergognosa, talmente priva di significato, da non dover sprecare alcuna retorica dell'antirazzismo.
Neanche quando c'era Moggi, mi illudevo che da certe parti bazzicasse brava gente. Ma oggi è stato tutto lo stadio a cimentarsi. La stragrande maggioranza. Non quei 100/200 (sono sempre cento o duecento) cretini.
A significare che l'ambiente è marcio.
Odiano l'Inter. Un odio cieco e irrazionale. E scelgono come icona non un Zanetti, ma un ragazzino. Una testa calda, ci mancherebbe, ma che cosa simboleggia, se non l'irruenza e la spigolosità di un'adolescenza difficile? Si vergogni Bergomi, che ha perso l'unica buona occasione per fare l'interista. Invece di difenderlo, lo ha ripreso per qualche bizza. Sfido chiunque a giocare in quelle condizioni.
Noi siamo da sempre antagonisti dell'Inter, ma dell'Inter vera. Combattiamo aspramente il loro moralismo d'accatto, l'ipocrita perbenismo, i magheggi finanziari, la presunzione che sia cosa buona e giusta che in uno sport vinca chi spende di più. Ci hanno disgustato con il loro chiagnefottismo, la lamentatio continua, abbiamo riso della loro incapacità di ragionare, della loro estemporaneità, del loro complesso di inferiorità.
E adesso cosa siamo noi? I tifosi della Juve si sono mostrati tanto diversi?
No, e nemmeno i giocatori.
L'uscita di Tiago dovrebbe costargli una mensilità, altro che applausi. Stile Inter, purissimo, tendenza Materazzi.
Poulsen è un bravo ragazzo. Timidino, poverino. Interista tendenza Gresko.
Del Piero non è Godot, è Dorian Gray. Tendenza quanto so' Figo.
Marchionni si è incazzato per la sostituzione. Marchionni, capito? Tendenza Conceicao.
Chiellini e Legrottaglie sono i migliori difensori al mondo. Esattamente come dicevano i miei amici interisti di Cordoba e Materazzi.
La differenza con la partita d'andata l'hanno fatta Grygera e Molinaro, pessimi a San Siro, bravi e diligenti soldati questa sera.
Sì, si può anche cianciare: eroici, coraggiosi, mai domi.
Sì, è vero, avete pareggiato.
Ma, dopo tutto, (anche) loro sono l'Inter.
