Codice rosso

mourinhoUna mitragliata vera e propria quella di Mourinho che accusa di "prostituzione intellettuale" chi secondo lui "manipola" l'opinione pubblica e sventaglia una bella raffica di colpi anche sulla Juventus che, secondo lo special pensiero, "ha vinto punti, ma tanti punti grazie ad errori arbitrali". Si difende attaccando Mourinho e lo fa prendendosi gli interessi spicci anche con Ranieri a cui nemmeno risponde al telefono. Cornuti e mazziati insomma. Ma sembra finalmente scattare il "codice rosso" in casa Juventus, che dopo tre anni trascorsi a prendere a braccetto chi di fatto ci ha affossato, adesso lo chiama allo scontro chiedendogli di sconfessare lo specialone. Scontro accettato, ci mancherebbe che questa Juve possa spaventare quest'Inter onnipotente. Questa nuova Juve che all'Inter si è presentata con sottomissione sin da quando Cobolli ha ringraziato Moratti per l'acquisto di Ibra a prezzo di saldo oltre ad aver svenduto pure Vieira a metà prezzo rispetto a quanto la stessa Juventus lo aveva acquistato l'anno prima. Per lo meno c'è un risultato positivo da questo clima guerrafondaio sparato a colpi di comunicati stampa: sarà difficile rivedere entro il 30 giugno Cobolli Gigli a braccetto con Moratti, come purtroppo abbiamo visto in prima pagina su "La Gazzetta dello Sport" in questi ultimi tempi.

A tanto siamo arrivati nel calcio pulito in cui gli arbitri sbagliano solo in buona fede. Dopo Calciopoli è proprio vero che c'è un altro calcio. Non si può dire che fra Inter e Juventus i ruoli si siano invertiti perché siamo andati oltre, molto oltre. La Juventus della nuova gestione si è ripromessa sin da subito di essere simpatica e non ingrugnita come quella di Moggi e Giraudo. Figuriamoci se mai poteva lamentarsi nel campionato di serie B quando non c'era un arbitro a fischiare un rigore a favore. L'anno successivo c'è voluto il doppio episodio di Napoli e Reggio Calabria con i nefasti arbitraggi di Bergonzi e Dondarini per svegliare una dirigenza troppo impegnata nell'operazione smile. Nel frattempo l'Inter aveva vinto lo scudo di cartone, un campionato senza avversari e uno condito di errori arbitrali sempre incredibilmente a favore. Tanto è vera questa storia che è scesa perfino in campo l'Adiconsum che ha bollato il campionato 2007/2008 come il più falsato della storia con errori arbitrali che avrebbero alterato il risultato di 181 partite, vale a dire il 48% del totale. Secondo l'analisi dell'associazione consumatori proprio l'Inter, con 9 punti in più sarebbe stata la squadra maggiormente agevolata mentre la Juventus, con 14 punti ''sottratti'', si piazzerebbe in testa alla classifica dei club più penalizzati.

Quest'anno la musica non sembra cambiata, tanto è vero che l'Inter è ancora destinataria di errori arbitrali a favore come documenta, seppure in chiave ironica, anche il nostro blog. Ci sarebbe da tacere e smorzare certi toni, invece Mourinho difende la propria squadra scaricando parole all'impazzata che colpiscono tutte le tre squadre che seguono l'Inter in classifica e i rispettivi allenatori. In un calcio come il nostro già di suo surriscaldato, la temperatura si fa rovente tanto quanto certe dichiarazioni appaiono paradossali capovolgendo la realtà dei fatti in modo manifesto. Mai il dito puntato di Mourinho non è per altro solo contro certi avversari, ma più in generale contro chi fa informazione. A chi altri fa riferimento quando si parla di "prostituzione intellettuale"? Forse ci si riferisce al nostro modo di intendere il calcio così lontano da quello inglese che pensa solo alle partite. Noi in Italia invece discutiamo una settimana sui rigori dati e quelli non dati, sui falli da cartellino giallo, rosso e arancione. Un popolo che sembra più interessato al contorno che al gioco. E' questo che non va giù allo special della Pinetina e che ormai lo ha ridotto "solo" con il sostegno dell'Inter contro tutto e tutti in una posizione che va facendosi sempre più scomoda.

Anche la FIGC non può rimanere indifferente di fronte alla situazione venutasi a creare, perché il silenzio varrebbe la legittimazione di chi, senza fare nomi e cognomi, infanga un ambiente parlando di "prostituzione intellettuale". La stampa pure lo aspetta al varco. Il detto "tanti nemici, molto onore" è di altri tempi. In quelli di oggi Mourinho si toglie dalle scarpe tutti ma proprio tutti i sassolini forse per tornare il prima possibile in Inghilterra dove Manchester United, Liverpool e Chelsea lo accoglierebbero a braccia aperte.

Ma faccia presto Mourinho ad andare perché se è vero, come dice, che "sta per arrivare il giorno dello scandalo" per cui schierare la squadra primavera contro la Juventus, forse gli è sfuggito che qui abbiamo già dato. Gli scandali, quelli veri, sono ben altri in un calcio senza vergini.


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