Euronews o Rosanews?

CappioDue indizi non fanno ancora una prova, però cominciano a dare fastidio. Qualche giorno fa eravamo rimasti molto meravigliati e anche un po' increduli nello scoprire che una trasmissione di approfondimento di punta di Euronews come 'On the frontline', diretta dalla giornalista Isabelle Kumar, avesse in modo ingiustificato tirato la Juventus dentro la vicenda del Calcioscommesse mondiale con scritte, immagini ed interviste assolutamente fuori luogo rispetto al contenuto della trasmissione.
E se questo pressapochismo poteva anche avere una sua, a dir la verità, debole spiegazione nel tentativo di associare il calcio italiano alla sua squadra più rappresentativa, una versione riveduta e tagliata al limite della querela, pubblicata poco dopo sul loro sito italiano col titolo "Il calcio dopo calciopoli" ed ovviamente indirizzata ad un pubblico di lingua italiana, conferma che Euronews della vicenda Calciopoli conosce, nella migliore delle ipotesi, soltanto una versione falsa e distorta, che le ha poi permesso di tirare dentro Moggi e la Juventus nella piaga attuale del calcioscommesse ramificato. Ve la riportiamo:
"Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus, è stato la figura centrale dello scandalo calcioscommesse. Mentre la Juventus ha scontato la retrocessione in B e la cancellazione di due scudetti, Moggi è stato condannato in primo grado a oltre cinque anni di reclusione, ma ha sempre negato in blocco persino l'esistenza del problema".

Essendo l'argomento della trasmissione il calcioscommesse e gli arbitri corrotti, la negazione del "problema" attribuita a Moggi è ovviamente la corruzione degli arbitri. Ed infatti subito dopo parte un'intervista durante la quale l'ex-direttore, con un ragionamento di puro buon senso, difende gli arbitri dall'accusa di condizionamenti:
"Io non credo agli arbitri condizionati. Credo agli arbitri che sbagliano. Vanno in campo come i giocatori. I giocatori sbagliano davanti al portiere, l'arbitro può sbagliare a non vedere un gol, può sbagliare a non vedere un rigore, può sbagliare a dare una punizione che non c'è, ma da qui a dire che sono corrotti, non lo credo".

Ora, chiunque abbia una minima preparazione su Calciopoli sa benissimo che Moggi non c'entra assolutamente nulla con il calcioscommesse. E non può trattarsi di confusione visto che la trasmissione è incentrata proprio su quell'argomento. L'associazione Calciopoli-calcioscommesse è l'unico modo per poter tirarci dentro l'ex manager bianconero. Con questi evidenti errori e false convinzioni la trasmissione finisce per sembrare più che altro un tentativo creato ad hoc per poter dare addosso all'ex-direttore della Juventus e di riflesso alla società bianconera.
D'altronde, subito dopo l'intervista, un giornalista arriva addirittura a fare il processo alle intenzioni: "Moggi? Ma dai, sembra una barzelletta. Quell'uomo ha combinato le partite ed è stato condannato per questo. È stato escluso dal mondo del calcio, per forza cerca di sminuire la questione".
Tra un reato di pericolo presunto ed un processo alle intenzioni, tra qualche mese, quando l'appello entrerà nel vivo, Moggi avrà di nuovo un'occasione per dimostrare tutta la fallacità del teorema farsopolaro dal colore vagamente rosa-marroncino.