Juve a valanga sul Catania: 4-0

pirloandrea

4-0 è risultato rotondo, molto positivo, soprattutto per quel che riguarda quello “0” alla voce gol subiti, evento che si registra per la terza volta in 10 partite.Il ritmo però non è stato lo stesso esibito domenica scorsa, non si è vista la Juventus furente ed entusiasmante che ha annichilito il Genoa. Il turnover cui ricorre Conte mette a riposo Pogba, Barzagli e Asamoah, con il ritorno di Caceres, Marchisio e soprattutto De Ceglie, all’esordio dal primo minuto in questa stagione.
Proprio De Ceglie sembra avere una marcia in più: l’aostano lotta e si propone con una continuità sconosciuta, ed è senza dubbio una buona notizia. Crescono Pirlo e Chiellini, il Marchisio della ripresa fa capire che, se in condizione, una maglia da titolare per lui non può mancare.Poco attivo Llorente, pasticcione ed impreciso Vidal, meno peggio del solito il suo connazionale Isla, protagonista di un paio di chiusure precise e, soprattutto alla luce delle recenti esperienze, davvero sorprendenti.
Anche oggi, così come tre giorni fa, Buffon non viene impegnato, anche se qualche incertezza difensiva c’è stata e ad esclusivo demerito di Bonucci, cui Giovinco nel finale regala l’invito per entrare nel tabellino dei marcatori.
Dopo Tevez, Vidal, Chiellini, Llorente, Giovinco, Quagliarella, Pirlo, Pogba e Vucinic, il difensore della Nazionale è il decimo goleador juventino in questo campionato: un altro segnale di continuità col passato recente, quando ci si interrogava su quanto il gioco della Juve portasse in gol molti uomini e penalizzasse gli attaccanti.
E’ vero che tradizionalmente Conte chiede molto lavoro alle punte, e si diceva che queste ultime arrivassero sfiancate in zona gol proprio per il grande dispendio fisico richiesto dal Mister.
Poi, in estate è arrivato un signore che in 10 partite ne ha insaccati 6, come mai era riuscito a nessun attaccante nelle precedenti edizioni della Juventus contiana.Però succede che il suddetto signore sia anche uno dei peggiori rompiscatole - per i difensori - della serie A, uno che, oltre ad essere il primo attaccante, è contemporaneamente il primo difensore, particolare che ne fanno il ritratto del giocatore perfetto per la Juve di Antonio Conte.Carlitos Tevez, uno a proposito del quale non credo di esagerare se già da ora lo definisco “un grande acquisto”.Archiviati i tre punti, ci sono alcuni altri aspetti che vorrei approfondire, “segnali” che la gara di oggi ci manda.Se è vero che le statistiche raccontavano di una Juve prima nella non invidiabile classifica che rapporta i tiri totali ai gol subiti, è altrettanto vero che alcuni dei dieci gol presi in queste prime 10 giornate siano frutto di errori talmente macroscopici che sarebbe stato difficile non pagarne dazio.
Penso alla goffa respinta di Buffon contro la Lazio - ripetuta due volte anche a Verona col Chievo, una poi “indultata” dalla svista dell’assistente di linea -, la sciocchezza di Chiellini su Alvarez a San Siro, e soprattutto ai cinque minuti di follia fiorentina, propiziati da un altro errore di Buffon (sul pareggio di Rossi), viatico per le due amnesie collettive che hanno deciso la partita.Una partita, paradossalmente - e mi riferisco ancora a quella contro i viola - fino a quel momento probabilmente la migliore giocata dalla difesa della Juve in tutta la stagione.
Appurato che gli errori gravi e clamorosi ci sono stati, è altrettanto vero che la precisione di chi ha usufruito del gentile omaggio è stata, come si dice spesso, chirurgica.
Icardi, come sempre quando vede bianconero, scarica a colpo sicuro fra palo e Buffon; a Théreau riesce un autentico colpo da biliardo come è riuscito due volte a Muntari, una con “sponda” involontaria di Bonucci. Quindi, non si può negare che almeno un pizzico di sorte avversa si sia manifestata.E considero beneaugurante un successo come quello di oggi, con tre gol nati da rimpalli vinti o carambole fortuite, e soprattutto mi rincuora quel tiro di Bergessio deviato da Chiellini fuori dalla portata di Buffon in apertura di gara.Solo qualche giorno fa, quel pallone sarebbe sicuramente finito in rete.