Prima giornata: calma piatta

IbrahimovicE’ iniziato da dove era finito.
Il campionato 2008/09 dell’Inter è cominciato con un gol (irregolare il tocco con il braccio sinistro) di Zlatan Ibrahimovic, lo svedese che all’ultima giornata di campionato, stagione 2007/08, aveva consegnato lo scudetto all’Inter con la doppietta di Parma.
Stavolta però il gol non è bastato alla compagine allenata da “the special one” a portare a casa i tre punti in palio e con una ripresa combattiva la Sampdoria di un sempre più concreto Walter Mazzarri e del talento Antonio Cassano ha raggiunto un meritato pareggio con un tocco sotto porta di Del Vecchio.
Partita che sotto l’aspetto spettacolare ha offerto pochi spunti, con un ritmo di gioco, complice anche il caldo della serata ligure, abbastanza blando che ha consentito all?Inter, soprattutto nel primo tempo, di gestire senza grossi patemi l’entusiasmo blucerchiato.
Nella ripresa, sotto la spinta del pubblico di casa e di una prestazione mostruosa del capitano sampdoriano Palombo (convocato con merito in Nazionale da Lippi), gli uomini di Mazzarri hanno alzato il ritmo delle giocate fino a raggiungere un meritato pareggio che lascia tutti soddisfatti.
L’anticipo pomeridiano si è aperto con il Di Natale show.
L’attaccante azzurro si è reso protagonista di un primo tempo, nell’incontro Udinese-Palermo (3-1 il risultato finale) a dir poco perfetto, e con una doppietta d’autore, ha consentito alla compagine friulana di ottenere i primi tre punti stagionali.
Le altre reti sono state realizzate da Bresciano, che aveva accorciato le distanze per gli isolani, e di Inler, che ha portato il risultato sul definitivo 3-1.
La domenica pomeriggio della prima di campionato ha riservato le stesse sorprese, per quanto riguarda le grandi, dell’anticipo del sabato.
La Roma ha steccato in casa contro un Napoli in 10 per l’espulsione di Santacroce, quando il risultato era a favore dei capitolini grazie al gol di Aquilani.
Dopo un primo tempo in cui gli uomini di Spalletti hanno più volte sprecato il raddoppio, nella ripresa è uscita la miglior condizione dei partenopei, e nonostante l’inferiorità numerica hanno prima raggiunto il pari con Hamsik e successivamente si sono resi pericolosi sfiorando addirittura il colpaccio.
A San Siro andava in scena la prima del Milan e soprattutto dell’”italiano” Ronaldinho.
Il primo ha deluso sul piano del risultato, visto che un attento Bologna è riuscito nel colpaccio domenicale , andando ad espugnare per 2-1 il campo dei rossoneri, mentre il secondo ha ampiamente deliziato tifosi e sportivi.
Grandissimi colpi di genio, un inizio ripresa fantastica, con assist e colpi di tacco che hanno più volte messo in condizione i propri compagni di reparto di realizzare la rete che avrebbe permesso al Milan di portarsi in vantaggio, e con la chicca dell’assist nel primo tempo per Ambrosini, che ha pareggiato il conto dopo il vantaggio di Di Vaio, ha ampiamente superato l’esame dell’esordio nel nostro campionato.
Negli altri incontri c’è stata la vittoria della Lazio in trasferta a Cagliari, con esordio e doppietta del neoacquisto Zarate; 4-1 il risultato finale con gol dell’ex Foggia e di Pandev.
L’Atalanta ha centrato la vittoria nel suo esordio casalingo e, con il solito Doni trascinatore, si è imposta con un gol di Padoin.
Le altre vittorie interne sono arrivate dal Torino, che ha surclassato, 3-0, il Lecce; dal Catania e dal confermato allenatore Zenga che con un gol di Mascara ha battuto un comunque buon Genoa; dal Chievo che, nonostante lo svantaggio a venti minuti dal termine contro la Reggina grazie a un penalty di Corradi, ha ribaltato il risultato con la rete decisiva di Italiano.
Nel posticipo serale era atteso il big-match tra Fiorentina-Juventus, e big-match è stato.
Grazie ai turni preliminari di Champions League, le due compagini allenate da Prandelli e Ranieri, hanno dimostrato una ottima condizione atletica disputando una partita tutta corsa e gran ritmo.
Le assenze di Mutu da una parte e di Trezeguet dall’altra non hanno comunque influito sullo spettacolo della gara nonostante le non moltissime conclusioni nello specchio della porta.
La partita si è svolta con una Fiorentina molto determinata nei primi minuti di gara e con una Juventus che è venuta fuori alla distanza ribattendo colpo su colpo fino a raggiungere il vantaggio con Nedved, servito da un’ottima incursione del connazionale Grygera a pochi minuti dal termine del primo tempo.
Primo tempo che si è concluso con la Juve per ben due volte vicina al raddoppio: una comoda incornata sotto porta che Amauri ha angolato troppo e un’occasionissima per il capitano bianconero Del Piero, che non ha concretizzato al meglio una chiara palla gol a tu per tu con Frey.
Nella ripresa una vogliosa Fiorentina ha cercato in tutti i modi di recuperare lo svantaggio, lasciando aperte le zone di campo dove la Juventus non ha sfruttato al meglio le ripartenze avute a disposizione.
E dopo l’espulsione di Felipe Melo la partita sembrava incanalata verso una vittoria per gli uomini di Ranieri, ma evidentemente questa prima giornata non è nata sotto il segno delle grandi e così a pochi minuti dal termine un’ottima azione in area di rigore di Gilardino ha permesso al centravanti viola di pareggiare i conti.
Una prima giornata che tutto sommato ha lasciato invariate le posizioni delle grandi, con il solo Milan che è rimasto al palo ma, se questi sono segnali, l’armata offensiva di Ancelotti ha perso la partita nel momento in cui era più giusto perdere, con Inter, Roma, Fiorentina e Juventus che hanno mosso la classifica di un solo punticino.
Una giornata di gloria che premia le cosidette “piccole”, che possono gustarsi il primato in classifica per 15 giorni davanti alle corazzate del nostro torneo.
Dal punto di vista arbitrale questa giornata tutto sommato è scivolata via senza grosse recriminazioni, se si eccettuano le sviste dell’arbitro Rosetti sul gol neroazzurro di Ibrahimovic (netto il controllo con il braccio sinistro, nonostante molte televisioni abbiano soprasseduto o giustificato l'arbitro che era ben piazzato), su Muntari (solo ammonito quando l'entrata era da rosso) e sul fallo di mano di "Sanetti" nella sua area (non si può neppure addurre la scusante della distanza ravvicinata del tiro, visto che la palla era partita da almeno 25 metri di distanza). Un Rosetti molto protettivo nei confronti dell'Inter, così come Orsato è stato magnanimo con Maldini che atterra Di Vaio in area: era nettamente rigore. Altri errori arbitrali di giornata: molto generosi i due rigori concessi a Chievo e Reggina.
In definitiva si può dire che il team delle giacchette nere può vivere questi 15 giorni in tranquillità.
Spazio ora al doppio impegno della Nazionale di Marcello Lippi e appuntamento con il campionato a domenica 13 settembre.