facchetti_morattiAmmesso che "la madre di tutte le intercettazioni è sterile", la madre di tutte le griglie era gravida, ma hanno fatto finta di non vederla. E la madre di tutte le griglie è la telefonata Facchetti-Mazzei. Non si tratta di una sola telefonata, sono due, perché mentre parlano cade la linea e Mazzei richiama subito Facchetti. Nella prima parte Facchetti viene a conoscenza degli assistenti che arbitreranno in effetti quella partita, Ivaldi e Pisacreta, un giorno prima di Moggi, e Moggi ha come capo di imputazione il fatto di conoscere alle 11,56 i nomi di assistenti, che sono stati abbinati alle ore 11,15. Sempre nella prima parte Facchetti chiede che ad arbitrare la partita sia "il numero uno degli arbitri" e che non si faccia sorteggio. Ma è la seconda parte della telefonata, quando Mazzei richiama, che è più "inquietante", per usare un aggettivo di cui Auricchio ha fatto largo uso nelle sue informative, perché Facchetti suggerisce l'escamotage di fare una griglia inserendo due arbitri preclusi a dirigere Inter-Juventus, in modo da far uscire di sicuro "il numero 1 degli arbitri": "Ma sì, mettono De Santis che ha già fatto la Juve domenica e non può, mettono Rosetti che è di Torino...". E Mazzei asseconda il suo interlocutore con il tranquillizzante messaggio che ne parlerà a Bergamo, che sta andando ad incontrare.
Questa grigliata tra Facchetti e Mazzei è stata fatta ascoltare una volta in televisione, ma solo la prima parte, senza la seconda con il suggerimento sugli arbitri preclusi. Anche sui giornali è stata riportata solo la prima parte, come potete verificare in questi due articoli di Repubblica (leggi) e Gazzetta (leggi), due giornali consultatissimi e incollatissimi da Auricchio sulle informative.

Poche ore dopo queste telefonate con Mazzei c'è la telefonata con grigliata tra Facchetti e Bergamo, sempre prima dei sorteggi relativi a Inter-Juventus. Il 13 aprile, in aula a Napoli, l'avvocato Trofino ricorda che la griglia del 9 febbraio, definita "famosa" dal teste Auricchio che stava controesaminando, è stata fatta sentire infinite volte in tv (letta da doppiatori, ndr), trascritta e ricordata più volte su tutti i giornali, fino alla noia, e immortalata nella fiction "Operazione Off-side" di La 7. Eppure in quella telefonata Moggi non chiedeva che gli venisse mandato un determinato arbitro, ma si limitava a confrontare la sua griglia con quella che aveva preparato Bergamo: "Vediamo chi ha studiato meglio...". In quella grigliata Moggi non suggeriva escamotages. Quella grigliata era stata inserita nelle informative, mentre di quella tra Facchetti e Bergamo non c'era traccia. L'avvocato Trofino in aula dice: "Diciamo che è la madre di tutte le intercettazioni" e ne legge uno stralcio, quello del "metti Collina". Non lo avesse mai fatto. Si infiamma il dibattito su chi tra Bergamo e Facchetti dica "Collina", ed ha gioco facile chi vuol vedere la pagliuzza e non la trave che ha nelle orecchie. Al di là di chi dica 'Collina', elemento marginale, quell'intercettazione è la continuazione della "madre di tutte le griglie", la Facchetti-Mazzei del 25 novembre 2004. Trofino avrebbe fatto bene a legarle insieme, come in effetti sono, le griglie Facchetti-Mazzei e Facchetti-Bergamo. Il giorno dopo l'attenzione della stampa è rivolta solo a chi dice 'Collina', e chi nel 2006 stava attento anche alle pagliuzze non vede la trave. Andrea Monti, nuovo direttore della Gazzetta, che dal momento del suo insediamento aveva scritto solo l'editoriale di presentazione e altri due articoli per celebrare lo scudetto e il triplete dell'Inter, prende penna e calamaio e scrive l'articolo "Se la madre di tutte le intercettazioni è sterile" (Leggete tutto l'articolo, ndr). Monti scrive di "stillicidio di rivelazioni giornaliere", di memoria "graffiata", ammette che "al lume dei fatti, l'inchiesta del colonnello Auricchio non è il granitico totem su cui Guido Rossi credette di poter rifondare l'etica sportiva di questo Paese", ma scrive anche "le intercettazioni che conosciamo obbligano, sul piano penale, a rimarcare una netta differenza tra chi parlava al cellulare con persone che sapevano benissimo di essere intercettate per chiedere informazioni e riguardi...". Monti inizia il suo articolo scrivendo "Se la madre di tutte le intercettazioni, come l'ha definita ieri l'avvocato Trofino, è la trascrizione approssimata di una conversazione in cui il designatore Bergamo illustra a Facchetti (e non viceversa) una griglia arbitrale che include Collina - ovvero il numero uno, una garanzia: peccato che poi tocchi a Rodomonti, oggi imputato...". Peccato che anche Monti, come tutti del resto, non faccia neppure una considerazione sul legame, temporale e di contenuti, con la griglia fatta il giorno prima da Facchetti con Mazzei, dove non si chiedono "informazioni", si chiede Collina, dove si suggerisce un escamotage. Peccato che nessuno tra tanti giornalisti, "attentissimi" nel 2006, noti e scriva che quella tra Facchetti e Mazzei è la prima griglia che Auricchio ed i suoi sentono al telefono, due mesi e mezzo prima della "famosa" griglia tra Moggi e Bergamo. E Auricchio ritenne "investigativamente non utile" la madre di tutte le griglie. E la Gazzetta il titolone in prima pagina non lo ha fatto il 7 aprile, quando ha pubblicato online mezza grigliata tra Facchetti e Mazzei, ma lo ha fatto il 14 aprile su chi dice Collina (vedi la foto).
Poi ci sarebbe anche la "nonna di tutte le griglie" in una telefonata tra Meani e Pairetto, ma questa Auricchio non la poteva sentire, perché è del 20 settembre 2004 ed è stata registrata nell'indagine della Procura di Torino.

Che le telefonate di Facchetti non siano solo richieste di "informazioni e riguardi", come scritto da Monti, lo ammette "sommessamente", pur minimizzando un po' troppo, anche Ruggiero Palombo in articolo del 15 maggio: "In merito, Palazzo di Vetro esprime sommessamente la propria opinione: con tutto il rispetto per chi non c'è più, se quel pacchetto di intercettazioni fosse stato agli atti della giustizia sportiva nell'estate del 2006, anche l'Inter avrebbe finito con l'essere deferita, sia pure con responsabilità molto diverse da quelle attribuite alla Juve. Per ora ci sono un paio di telefonate, non di più, in particolare quella che precede la semifinale d'andata di Coppa Italia Cagliari-Inter, che non vanno bene. E che prima o dopo costeranno ai nerazzurri quel maledetto scudetto".

A proposito della grigliata Moggi-Bergamo del 9 febbraio la CAF di Ruperto, a pagina 83 della sentenza, scrive: "Il rapporto preferenziale tra i dirigenti della Juventus e i designatori è alla base dell’opera di condizionamento da essi posta in essere. [...] Pienamente provati sono da ritenere altri modi in cui l’opera di condizionamento veniva attuata. Il primo è quello della interferenza di Moggi nella fase di predisposizione delle griglie e, dopo il sorteggio dell’arbitro, nella fase di designazione degli assistenti". Dopo aver precisato che il rapporto appariva "preferenziale" nel 2006, mentre oggi abbiamo potuto scoprire che era vero quanto Bergamo fece mettere a verbale nel suo interrogatorio con Borrelli, ovvero che parlava con tutti i dirigenti, ricordiamo le grigliate che Auricchio poté ascoltare in ordine cronologico. I contenuti sono sì diversi, come tanti giornalisti si sono affrettati a scrivere ma, a differenza di quanto sostengono, la griglia di Moggi è acqua fresca se paragonata alla "madre di tutte le griglie", la Facchetti-Mazzei.

25 novembre 2004 - GRIGLIA FACCHETTI-MAZZEI
Mazzei: Sono in macchina che vado a Coverciano.
Facchetti: Stai andando a Coverciano?
Mazzei: Sì, perché mi trovo tra mezz'oretta con Bergamo.
Facchetti: Sceglili bene per domenica sera eh...
Mazzei: Numero 1 e numero 2, penso eh, a 'sto punto penso da quello che... Ivaldi e Pisacreta.
Facchetti: Ivaldi e Pisacreta.
Mazzei: Eh sono il numero 1 e il numero 2.
Facchetti: Sì certo, e il numero 1 degli arbitri....... (il riferimento è a Pierluigi Collina, che in quei giorni veniva richiesto soprattutto da Roberto Mancini n.d.r)
Mazzei: Eh sì, speriamo che ci caschi con questo sorteggio del cavolo, che ci caschi il numero 1.
Facchetti: Ma vaaa... lì non devono fare sorteggi, lì devono... ehhh...
Mazzei: Eh, come si fa Giacinto....
Facchetti: Ehhh....
Mazzei: Purtroppo ci vuole fortuna lì, perché ti dico la verità, qui il sorteggio lo fa un giornalista, devono studiare una griglia dove le possibilità sono più alte... l'unica cosa...
Facchetti: Ma sì, mettono De Santis che ha già fatto la Juve domenica e non può, mettono Rosetti che è di Torino...
Mazzei: Ma devono lasciare un campo aperto almeno del 50% per quello che è scritto nel regolamento, mi sembra...
Facchetti: Come?
Mazzei: Devono lasciare un campo aperto almeno del 50% per quello che è scritto nel regolamento mi sembra...
Facchetti: Ah...
Mazzei: Perché non possono forzare con le preclusioni, almeno un 50% di possibilità, almeno mi sembra che è scritto sul regolamento... dopo ne parlo con Bergamo.
Facchetti: Ma... vabbè vabbè...

26 novembre 2004 - GRIGLIA FACCHETTI-BERGAMO
Facchetti: Senti, per domenica allora?
Bergamo: Senti, per domenica facciamo un gruppo di internazionali perché non vogliamo rischiare niente, quindi sono lì e tutti e quattro possono fare la partita.
Facchetti: Vabbè, ma metti dentro qualche...
Bergamo: Collina! Ma tutti internazionali, Giacinto, così perlomeno non c’è discussione... perché c’è dentro... Collina, Paparesta, Bertini e c’è dentro Rodomonti.
Facchetti: Ho capito.
Bergamo: Sono tutti internazionali e abbiamo evitato che ci fossero troppi giovani, per esempio anche se Trefoloni sta facendo bene... però preferisco lasciarmelo al giro ne di ritorno... e poi non abbiamo altri sinceramente... Messina non mi dà garanzie.
Facchetti: Ho capito, vabbè.Con Bertini abbiamo avuto qualche problemino...
Bergamo: Con chi?
Facchetti: Con Bertini abbiamo avuto qualche problemino anche l’anno scorso là a Torino. Anche altre partite abbiamo avuto qualche problema con Bertini.
Bergamo: Semmai, sfortunatamente fosse così, ci parlo, perché anzi, semmai è meglio, ti devo dire, capito...
Facchetti: Non lo so, volevo dirtelo...
Bergamo: Hai fatto bene.
Facchetti: Qualche problema lo abbiamo avuto, proprio Juve-Inter.
Bergamo fa presente al suo interlocutore che nella citata Juve-Inter dell'anno prima l'errore era stato dell'assistente, ma Facchetti continua lamentandosi che i giocatori e Moratti erano arrabbiati con Bertini per "Un certo tipo di gestione".

9 febbraio 2005 - GRIGLIA MOGGI-BERGAMO
Bergamo: Vediamo chi ha studiato meglio... Chi metti in prima griglia di squadre? Di partite?
Moggi: Aspe... fammi piglia’ il foglietto. Perché io me la sono guardata oggi per bene, uhm? Allora, io ho fatto: Inter-Roma Bergamo: Sì.
Moggi: Juventus-Udinese.
Bergamo: Sì.
Moggi: Reggina-Milan.
Bergamo: Sì.
Moggi: Fiorentina-Parma, che non può non esse messa qui, e Siena-Messina.
Bergamo: Sì.
Moggi: Ho fatto di cinque, ma si po' fa anche di quattro però! Non è che, però, Siena-Messina mi sembra una partita abbastanza importante. Mi sembra, eh?
Bergamo: Poi c’è anche Livorno-Sampdoria che all’andata c’è stato casino! Comunque, vabbè, vai avanti, tanto questa... cambia poco!
Moggi: So' squadre che... so due squadre Livorno e Sampdoria che in pratica so' un po più tranquille!
Bergamo: Uhhh! Insomma! Mah, vabbè, vai! Tanto questo cambia poco, se ne po' aggiungere anche una volendo, però arbitri per la 1a fascia ce ne ho pochi! Dimmi!
Moggi: Io c’ho messo Bertini...
Bergamo: Uh.
Moggi: Paparesta che ritorna...
Bergamo: No, Paparesta non ritorna.
Moggi: Ritorna venerdì.
Bergamo: Ma sei sicuro?
Moggi: Sicuro.
Bergamo: Ma se mi ha detto Gigi che questo impegno con l’Uefa lo tiene fuori fino al 12...
Moggi: Ehm, ti ha detto una ca... e il 12 quand’è?
Bergamo: Sabato.
Moggi: No, no, lui ritorna venerdì sera. Bertini, Paparesta, Trefoloni, Racalbuto, ci avevo messo Tombolini, poi ha fatto casino con la Lazio, non lo so questo qui com’è, cioè ha fatto casino, ha dato un rigore?
Bergamo: Uh...
Moggi: E questi qui erano gli arbitri che io avevo messo in questa griglia.
Bergamo: E Rodomonti al posto di Tombolini, no?
Moggi: O Rodomonti al posto di Tombolini va pure bene.
Bergamo: Ed allora s’era fatta uguale, vedi!
Moggi: Io, io credo... credo che questa qui possa essere una griglia... una griglia...
Bergamo: Cioè io non c’ho Paparesta. Io ce ne avevo 4. C’avevo: Bertini, Racalbuto, Rodomonti e Trefoloni! E sinceramente Tombolini volevo tenerlo un turno fermo perché ha sbagliato, sennò questi se non li punisci mai?
Moggi: Sì, sì... no, no, no eh... oh, guarda, ora ti dico... può darsi pure che io mi sbaglio, io pure c’ho della gente da tené sotto, no? Se tu, per esempio, non punisci Collina e Rosetti, gli altri sono tutti autorizzati...
Bergamo: Ma infatti, io, Collina e Rosetti non ce li ho mica messi, eh..
Moggi: No, per dirti! Ma gli altri sono autorizzati a dire: se lo fanno loro possiamo farlo anche noi, non ci devono rompere i coglioni!
Bergamo: Sì… sì, infatti che ti ho detto...
Moggi: Questa... questa è una legge di gruppo.
Bergamo: Io ce li ho scritti: Bertini, Rodomonti, Trefoloni, poi te mi dici Paparesta, meglio! Paparesta arriva e si fa arbitrare! L’importante è che arrivi di venerdì perché Inter-Roma anticipa al sabato.
Moggi: No, no venerdì sera lui arriva! No, no, non ci son problemi!
Bergamo: Eh, allora bisogna sentire… bisogna che senta GIGI perché io c’ho l’anticipo… l’anticipo di sabato è Inter-Roma. Quindi non posso rischià che questo arrivi lì il sabato e va ad arbitrare!
Moggi: No, no questo qui no, è fuori dubbio. No, ma lui io lui l’ho sentito… oggi cos’è?
Bergamo: Eh, oggi è martedì.
Moggi: Martedì… l’ho sentito sabato e m’ha detto che venerdì sera rientrava!
Bergamo: Allora, se rientra venerdì il quinto è lui!
Moggi: Le partite poi...
Bergamo: …e Tombolini, poi, che... che fa il suo turno di riposo, si... si riutilizzerà quest’altra domenica. Eh, oh...
Moggi: E' fuori dubbio... no, no è fuori dubbio! Io credo... credo che questa qui non abbia... non abbia nessun problema questa griglia! Penso! Lo penso io, poi sai, nel calcio non si sa mai, se son problemi o meno, però...
Bergamo: No, ma anch’io ci credo a questa qui, eh... l’unica cosa, non mi interessa nemmeno che Bertini va a fare Reggina-Milan che è la 6a volta del Milan e... e da quel momento poi sarà precluso! Pazienza, oh?
Moggi: Vabbè, ma se tu stai a guardà queste cose finisci...
Bergamo: Appunto! Lo dico perché...perché ci sta anche quello! Perché lui l’ha già fatta 5 volte, purtroppo questo regolamento del cazzo mi obbliga che più di 6 volte un arbitro non fa la stessa squadra, quindi se fa il Milan col Milan poi sarà precluso, lo mettiamo sempre nella griglia sapendo che è precluso! Non è mica un problema, eh? No farà Milan-Juventus, ma insomma. Non è questo che poi ci preoccupa! Perché tanto ha già fatto l’andata, quindi!
Moggi: Sì, sì. No, ma facciamo in questo modo. Questa qui è sicuramente una cosa buona, dai! Non esiste di meglio in questo momento!

Scrivono, anche in alcune sentenze, che si può ragionevolmente pensare che le prove della "cupola" siano nelle comunicazioni riservate fatte su sim estere e, quindi, inascoltabili. Bene, la grigliata tra Moggi e Bergamo è "ascoltabile" ed è stata intercettata su una sim estera di Moggi. Moggi non chiede di avere un determinato arbitro, e le griglie fatte dall'allora presidente dell'Inter non sono solo queste, ve ne sono altre.

Con quale criterio Auricchio considerò "non utile" la madre di tutte le griglie Facchetti-Mazzei? Se lo è chiesto anche il direttore della Gazzetta, Andrea Monti, e sarebbe ora di conoscere le risposte.
Palombo ha parlato anche di "buchi" nell'indagine di Auricchio, ma aver valutato la griglia Facchetti-Mazzei come "non utile" non è un buco, bensì una voragine.

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