Aumento di capitale Juventus: facciamo chiarezza

assembleaNota: viste le numerose richieste di chiarimenti che giungono ogni giorno in redazione relativamente all'aumento di capitale della Juventus, riportiamo in home page questo articolo.

Milano, 4 ottobre 2011 - Molti lettori ci hanno scritto e continuano a scriverci in questi giorni per ottenere chiarimenti in merito alla complessa operazione sul capitale che la Juventus FC Spa si sta accingendo a portare all'attenzione dell'Assemblea degli Azionisti che si terrà a Torino il prossimo 18 ottobre.

Nella scorse settimane avevamo segnalato con un articolo la nostra profonda preoccupazione per un'operazione che riteniamo profondamente penalizzante proprio per i piccoli azionisti e cioè per coloro che, oltre alla passione sportiva, hanno messo nella società anche i loro soldi, quasi sempre senza alcun intento speculativo, ma semplicemente con la prospettiva di "possedere" un piccolo pezzetto della loro squadra del cuore. Ebbene questi 40.000 piccoli azionisti rischiano di non essere più azionisti della società, e la società stessa rischia seriamente il ritiro dalla quotazione ("delisting") presso la Borsa di Milano.

E' importante quindi chiarire con un articolo cosa succederà nel dettaglio e quali sono le opzioni che i piccoli azionisti possono percorrere in questi giorni. Innanzitutto cerchiamo di descrivere tecnicamente l'operazione. La Juventus FC Spa chiuderà l'esercizio 2010/2011 con una perdita di circa 95 milioni di Euro (potete leggere qui un articolo analitico di Luca Marotta sulla questione). A questa perdita si farà fronte utilizzando le Riserve Patrimoniali e il Capitale Sociale, che verrà azzerato. Per effetto di tutto questo i conti della società si troveranno nelle condizioni previste dall'articolo 2447 del Codice Civile, che prevede l'annullamento delle azioni circolanti e la contestuale sottoscrizione di un nuovo Capitale Sociale, mediante emissione di nuove azioni da offrire in sottoscrizione, in maniera proporzionale, ai vecchi azionisti.

Quali saranno in soldoni gli effetti di queste decisioni? In primo luogo le azioni attualmente circolanti e quindi quotate presso la Borsa di Milano verranno annullate. Questo significa che il loro valore si azzererà. La scelta più logica sembrerebbe quella di venderle, ma in questo modo si rischia di non poter sottoscrivere l'aumento di capitale e quindi di non essere più azionisti della società, oltre ovviamente a non poter eventualmente partecipare all'Assemblea degli Azionisti. Ci troviamo quindi di fronte ad una specie di imbuto decisionale, con più possibilità di scelta, che adesso andremo a spiegare nel dettaglio.

PRIMA OPZIONE: vi tenete le azioni e sottoscrivete l'aumento di capitale.
Questa opzione consente agli azionisti di sottoscrivere con certezza l'aumento di capitale e quindi di restare al 100% azionisti della società. Bisogna però sottolineare che il valore attuale delle azioni verrà totalmente perso e quindi ai fini della valutazione complessiva dell'investimento bisogna tener conto del fatto che esercitare questa opzione significherà sacrificare tutto il valore attuale delle azioni, in pratica "comprando" per una seconda volta il diritto a partecipare all'aumento! Alla fine dell'operazione quindi il valore complessivo dell'investimento ammonterà solo al valore delle nuove azioni sottoscritte. In termini pratici se avete 1000 azioni (che valgono attualmente circa 700 euro) vi verrà chiesto di sottoscrivere nuovo capitale per circa 600 Euro, rimarrete azionisti della società ma perderete i 700 euro che attualmente realizzereste vendendo le azioni.

SECONDA OPZIONE: vi tenete le azioni e non sottoscrivete l'aumento di capitale.
Questa è l'opzione peggiore, quella che non dovrebbe scegliere nessuno. Infatti, a differenza della maggior parte degli aumenti di capitale, questo della Juventus non avrà effetto diluitivo in caso di mancata sottoscrizione, consentendovi di rimanere comunque azionisti, seppure con una quota proporzionalmente minore, ma vi escluderà completamente dalla compagine sociale, in quanto le vecchie azioni in vostro possesso saranno annullate. Chi non ha intenzione quindi di sottoscrivere l'aumento di capitale deve correre in Banca e vendere subito le azioni come suggerito al punto successivo. Non sarete più azionisti, ma sicuramente sarete meno poveri.

TERZA OPZIONE: vendete le azioni e non sottoscrivete l'aumento di capitale.
Come detto al punto precedente questa è l'opzione da preferire per coloro che non hanno soldi oppure non hanno intenzione di metterne altri. Oppure per coloro che non sono disposti a restare azionisti pagando un prezzo altissimo, quello dell'azzeramento del proprio investimento attuale.

QUARTA OPZIONE: vendete le azioni subito e comprate i diritti d'opzione quando parte l'aumento di capitale.
Questa opzione è riservata a coloro che hanno un minimo di conoscenza tecnica del mercato azionario, o che possono essere aiutati da un consulente in materia di investimenti. Si tratta di vendere immediatamente le proprie azioni, e comprare i diritti d'opzione per la sottoscrizione dell'aumento quando partirà l'operazione. In questo modo recupererete il valore attuale del vostro investimento, circa 0,70 euro per azione e successivamente deciderete se partecipare all'aumento comprando i diritti di opzione messi in vendita da coloro i quali hanno deciso di non sottoscrivere. Il rischio di questa scelta è quello di non riuscire a comprare i diritti sul mercato per mancanza di offerta; oppure quello di essere costretti a comprarli ad un prezzo molto più alto del valore teorico, fino a rendere l'operazione antieconomica.

QUINTA OPZIONE: vendete parzialmente le azioni conservandone un piccolo quantitativo per partecipare all'Assemblea e successivamente comprate i diritti di opzione quando parte l'aumento di capitale.
Questa scelta equivale alla precedente, con la differenza che conservate un piccolo quantitativo di azioni, anche una sola in teoria, riservandovi il diritto di partecipare all'Assemblea o di delegare qualcuno in vostra vece. A tale proposito i piccoli azionisti che volessero delegare i membri di Ju29ro.Com che parteciperanno all'Assemblea possono farlo recandosi tempestivamente in Banca e richiedendo il biglietto assembleare. Le istruzioni per la consegna fisica del biglietto potrete richiederle scrivendo all'indirizzo di posta elettronica della nostra redazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

SESTA OPZIONE: vendete parzialmente le azioni conservandone un piccolo quantitativo, sottoscrivete l'aumento di capitale e successivamente, se l'azione sarà ancora quotata in Borsa, ne comprate un ulteriore quantitativo fino a ripristinare il numero di azioni che avevate prima dell'aumento.
Questa opzione deriva direttamente dalla precedente. Il rischio in questo caso è di non riuscire a ricomprare più le azioni sul mercato. Ciò potrebbe accadere infatti perché, dopo l'Assemblea e dopo il completamento delle operazioni sul capitale che verranno deliberate e completate, non vi è garanzia che la società continuerà ad essere quotata se il flottante, cioè la quota di capitale non posseduta dall'azionista di maggioranza, non sarà sufficiente a garantire liquidità e consistenza agli scambi sul mercato, come da parametri della Borsa Italiana. Allo stesso modo, dopo l'operazione di aumento di capitale, si potrebbero ipoteticamente verificare le condizioni previste dall'articolo 111 del Testo Unico della Finanza. Questo articolo offre, all'azionista di maggioranza che controlla almeno il 95% di una società, il diritto di acquisto sul restante 5% in mano ai piccoli azionisti, dietro pagamento di un corrispettivo da stabilirsi.

Ogni piccolo azionista deve quindi scegliere una tra le sei opzioni possibili, non prima però di aver effettuato un'adeguata anamnesi personale, e senza dimenticare che l'investimento nel titolo Juventus, pur con ottime prospettive di medio periodo, risponde più alle logiche del cuore che a quelle della finanza e della speculazione.