Accendi un cero...

fiammiferoAltro che stelle, qui c’è veramente da accendere un cero a questa Juventus. Prima le sentenze di Calciopoli, poi quattro anni di gestione Blanc-Secco, ed ora qui a ricostruire società e squadra. Quel “ripartiremo dal basso” pronunciato da John Elkann nell’estate del 2006 è tremendamente attuale. Mai come in quest’estate c’è la sensazione di dover ripartire da zero, in una situazione conflittuale con chi si aspettava che finalmente, con il ritorno di Andrea Agnelli, la Juve tornasse a fare la Juve. Come? Vincendo. Fedeli all’invito di Marotta abbiamo aspettato fino all’ultimo minuto che potesse succedere qualcosa di significativo, ma l’attesa è stata vana e anzi, alla fine, mortificante.

Mentre a Milano c’è chi ha assestato un colpo dopo l’altro e chi ha ancora la pancia piena, alla Juventus si chiudono i battenti di una campagna di rafforzamento che desta non poche perplessità. Si tratta di dubbi che non nascono in riferimento ad ardite comparazioni con le milanesi o magari con la Roma. L’obiettivo imprescindibile è raggiungere almeno il quarto posto e la qualificazione agli spareggi per l’accesso al tabellone principale della Champions League. Ma oggi, almeno sulla carta, è difficile poter affermare con sicurezza che la squadra allestita da Marotta e dai suoi collaboratori sia competitiva per raggiungere questo traguardo. Non sembrano essere meno attrezzate Palermo, Napoli, Genoa, Fiorentina e magari qualche altra. E’ il quadro complessivo della campagna acquisti che lascia interdetti. La Juventus è voluta ripartire praticamente azzerando la situazione pregressa, sposando un nuovo modulo con la scelta di Del Neri e il ritorno a un rigido 4-4-2. L’esigenza di allestire una squadra all’altezza dei preliminari di Europa League ha condizionato inevitabilmente il percorso di questa sessione di mercato bianconera, ma al 31 agosto è doveroso tirare le somme, magari sezionando la rosa ruolo per ruolo e abbozzando un personale voto di sintesi.

In porta: E’ stato acquistato Storari pagandolo piuttosto caro se rapportato ai suoi 33 anni, ma è un portiere che dà sicurezza in attesa di recuperare Buffon. Manninger eterno secondo.
Giudizio: Buono

Gli esterni bassi: A destra, a far coppia con Grygera, è arrivato Motta dall’Udinese (via Roma), Ranieri gli ha preferito Cassetti. A sinistra è rimasto De Ceglie e, nelle ultime ore di calciomercato, è arrivato Traoré dall’Arsenal. Le qualità il ragazzo risulta avercele, ma non sono pochi gli infortuni che l’anno scorso l’hanno talmente condizionato da consentirgli di scendere in campo solo 9 volte in Premier League. E’ una bella scommessa, e pure azzardata.
Giudizio: Mediocre

I difensori centrali: Con l’arrivo di Rinaudo dal Napoli è stata completata la quaterna di centrali. L’acquisto più importante è stato Bonucci dal Genoa (via Bari) impiegato in queste prime partite in coppia con Chiellini. Sulla carta è una coppia ottima, ma entrambi avrebbero bisogno di essere guidati da chi in difesa è più portato a dettare i tempi. Proprio per questo Legrottaglie potrebbe tornare molto utile, magari in coppia con Bonucci, con Chiellini spostato sulla fascia sinistra per ragion di stato. A mali estremi...
Giudizio: Discreto

Gli esterni alti: Martinez, Pepe, Lanzafame e Krasic. La Juventus si è data da fare soprattutto sulle corsie esterne assicurandosi giocatori piuttosto duttili, da impiegare indifferentemente su una fascia o sull’altra. Più tecnica con Martinez (infortuni permettendo), più quantità con Pepe, molta corsa con Lanzafame, mentre Krasic, per i 15 milioni pagati, dovrebbe assicurare qualità e quantità. Ma poi non è che Pepe e Martinez siano stati pagati molto meno (intorno ai 12 milioni con formule di acquisto diverse).

Giudizio: Sufficiente

I centrocampisti centrali: Ad aggiungersi a due incontristi, Felipe Melo e Sissoko, e un centrocampista che predilige gli inserimenti, Marchisio, non è arrivato un regista, ma comunque Aquilani, che pure sarebbe stato relegato in panchina a Liverpool, è un acquisto che, per tecnica e attitudine, potrebbe diventare il perno della squadra.

Giudizio: Discreto

Gli attaccanti: E’ un reparto che sulla carta sembra il peggio assortito. Non c’è una vera prima punta e la prolificità di Amauri, Iaquinta, Del Piero e del neoacquisto Quagliarella è un’altra scommessa. La media gol degli ultimi due campionati per Iaquinta e Amauri è stata di 9 gol, di 10 per Del Piero, di 11 per Quagliarella. L’unico che per caratteristiche può fare la prima punta è Amauri, senza di lui è un reparto molto improvvisato. Come nota aggiuntiva che non lascia buoni presagi c’è la ricorrenza degli infortuni occorsi in questo ultimo biennio ad Amauri, Iaquinta e all'ormai trentaseienne Del Piero. Quagliarella, poi, non sarà disponibile per l’Europa League
Giudizio: Mediocre

In sintesi la Juventus appare una squadra che assomma pochi punti di forza con molte e forse troppe scommesse, evidenziando dei punti di debolezza veramente preoccupanti per una società che comunque ha il dovere di raggiungere traguardi ambiziosi. La sufficienza più o meno larga che si ottiene come media al giudizio sui reparti lascia presagire una stagione veramente difficile. “Ci sarà da soffrire”, ha detto Del Neri nel dopopartita di Bari, e non ci sono dubbi che andrà proprio così. Accendiamolo questo cero allora e incrociamo le dita anche se, in questo contesto, appare un delitto aver svenduto Diego e aver fatto volare via Giovinco rafforzando un Parma che, alla stregua dei fatti, diventa un’altra temibile concorrente. Poi ci si augura di sbagliare e che Del Neri sia in grado di plasmare un gruppo dalle qualità non eccelse portandolo a raggiungere i traguardi prestabiliti. Peccato che questa sia solo una speranza frustrata oggi dalla realtà dei fatti che dicono altro.