La stagione dell'orrore

vomitevoleFinalmente è finita!
Dopo il tracollo contro il Milan che festeggiava l’addio di Leonardo, si è materializzato l’ultimo record di una stagione disastrosa, la peggiore di sempre, sostanzialmente a pari merito con quella targata 1961/62, cioè quasi 50 anni fa, a proposito della quale comunque alla fine ricorderemo un paio di dati significativi.
Non c’è che dire, la stagione 2009/10 rimarrà nella storia come il “fiore all’occhiello” del fumoso “projetto” teorizzato e sbandierato da Jean-Claude Blanc e la sua pletora di sciagurati subalterni.
Tralasciamo l’elenco dei “primati” negativi collezionati nelle scorse stagioni e focalizziamoci solamente su questa stagione che, dopo aver abusato per mesi interminabili di altri aggettivi, definirò semplicemente “comica”.

31 ottobre 2009, Juventus-Napoli 2-3 in rimonta da 2-0 per la Juve.
Il Napoli in 72 confronti diretti giocati a Torino ha vinto 7 volte.
L’ultimo successo risaliva al 20 novembre 1988 (3-5, era il Napoli di Maradona), l’ultimo gol segnato dai partenopei in casa della Juventus era datato 14 marzo 1998, per un 2-2 finale che rappresentava l’ultimo risultato utile ottenuto dai campani a Torino.
Durata dell’imbattibilità: 20 anni, 11 mesi, 11 giorni.
Sempre relativamente al Napoli: in assoluto, la Juve dal ritorno in A non ha ancora conquistato un punto al San Paolo e quest’anno ha lasciato ai partenopei 6 punti su 6. E’ successo solo due volte in precedenza, e non succedeva dai tempi del Napoli di Maradona, campionato 1986/87.
23 anni fa….

29 novembre 2009, Cagliari-Juventus 2-0.
Le firme di Nené e Matri interrompono un digiuno di vittorie degli isolani contro i bianconeri al “Sant’Elia” che perdurava dal 31 gennaio 1999 (1-0, gol di Berretta).
Durata dell’imbattibilità esterna: 10 anni, 9 mesi e 29 giorni.

11 dicembre 2009, Bari-Juventus 3-1.
Il Bari attendeva la vittoria sulla Juventus in Serie A dal 25 novembre 1990, quando i “galletti” superarono i bianconeri per 2-0 (Soda e autorete di De Marchi). Da allora, solo una vittoria barese in serie B per 1-0 (gol di un certo Carrus), nell’annata in cui la Juve si ritrovò a perdere anche con Mantova e Spezia.
Durata dell’imbattibilità nella massima serie: 19 anni, 16 giorni.
Il Bari vanta di conseguenza un bilancio in parità nei confronti della Nuova Juventus 2006: 2 vittorie e 2 sconfitte per i biancorossi nei confronti diretti dal 2006/07 ad oggi.

20 Dicembre 2009, Juventus-Catania 1-2.
Catania corsaro al Comunale dopo 46 anni, 8 mesi e 13 giorni (precedente: 7 aprile 1963, Juve-Catania 0-1).
Eroe di giornata: Izco, al primo gol alla novantesima partita in A. Gli etnei in quel momento erano ultimi in classifica.
Il ritorno, che risale a due settimane fa, ha visto le residue speranze di Champions League infrangersi contro i rossazzurri di Mihaijlovic, che hanno imposto il pareggio per 1-1 agli uomini di Zaccheroni. Gol di Silvestre, un difensore argentino, un altro debuttante nel tabellino dei marcatori nel nostro campionato che frequenta da tre anni.
Bilancio del Catania contro la Juve negli ultimi 3 anni: 1 vittoria a testa e 4 pareggi.

17 gennaio 2010 Chievo- Juventus 1-0. Crolla anche l’ultimo tabù: al confronto numero 16, a Verona, finalmente arriva la prima sconfitta contro i signori del Pandoro, con un gol di Sardo (con tutto il rispetto…).

23 gennaio 2010, Juventus-Roma 1-2: primo successo giallorosso post Calciopoli, regista quel Ranieri cacciato malamente da Blanc (e dallo spogliatoio), primo successo romanista dal 29 settembre 2001. Primo gol di Totti sul campo della Juve.
Durata dell’imbattibilità interna: 8 anni, 3 mesi e 25 giorni.

28 febbraio 2010: Juventus-Palermo 0-2. I rosanero, a digiuno di successi a Torino da oltre 46 anni prima del successo risalente allo scorso campionato, realizzano quello che in America definiscono “back to back”, rivincendo in casa della Juve con gol di Miccoli e Budan. Terzo successo nella storia del club palermitano a Torino, due negli ultimi due anni. Il Palermo conquista 6 punti su 6 contro i bianconeri. Non era mai successo.

14 marzo 2010: Juventus-Siena 3-3. Ai nostri eroi è riuscita la rara impresa di farsi rimontare un vantaggio di tre gol dopo 10 minuti scarsi. Il Siena festeggia il primo punto ottenuto a Torino.

21 marzo 2010: Sampdoria-Juventus 1-0. La Juve non perdeva a Marassi contro i doriani dal 10 dicembre 1995 (2-0, doppietta di Enrico Chiesa) e ovviamente, in linea con i molteplici record negativi stagionali, puntualmente perde.
Accade nella serata in cui Luigi Del Neri (accreditato come prossimo tecnico bianconero) al quindicesimo tentativo, batte la Juventus dopo 13 sconfitte e un pareggio.
Durata dell’imbattibilità a Marassi: 14 anni, 3 mesi e 11 giorni.


3 aprile 2010: Udinese-Juventus 3-0. Seconda vittoria consecutiva al Friuli contro la Juve. Non era mai successo prima che la Juve perdesse per due anni di fila sul campo della squadra di Pozzo.
Più in generale, considerando anche la vittoria esterna del settembre 2007 (0-1, gol di Di Natale), dal 2007 ad oggi il bilancio fra Juve ed Udinese è in perfetta parità: 3 vittorie, 3 sconfitte.

9 maggio 2010: Juventus-Parma 2-3. Seconda vittoria nella storia del Parma in casa della Juventus.
Il precedente era datato 7 febbraio 1999 quando, vincendo 4-2 al Delle Alpi, i ducali posero fine alla prima era lippiana.
Durata dell’imbattibilità: 11 anni, 3 mesi e 2 giorni.

15 maggio 2010: Milan-Juventus 3-0. La Juve non aveva mai perso a San Siro contro i rossoneri dal suo ritorno in serie A. E nemmeno a Torino. Quest’anno si è recuperato, per così dire, il “tempo perduto”. Il Milan conquista 6 punti su 6 contro i bianconeri e distribuisce equamente alla Juventus 6 gol in due partite (a zero). Non accadeva dal 1990/91, l’anno di Maifredi e Montezemolo, di finire a quota zero in entrambe le statistiche.

E l’Europa? Vai con i record!

8 dicembre 2009: Juventus-Bayern Monaco 1-4.
La più pesante sconfitta casalinga della storia europea della Juventus, maturata al termine di un match in cui la squadra, passata addirittura in vantaggio, aveva a disposizione due risultati su tre per proseguire nella manifestazione dalla quale, a causa della fragorosa sconfitta, viene eliminata.
Singolare l’andamento della gara, con una Juve sempre in balìa dell’avversario, e significativo un dato statistico: al minuto 75 la squadra di Ferrara collezionava il suo primo calcio d’angolo (contro i 10 concessi ai bavaresi nello stesso periodo...), chiudendo con un sintomatico 2-12 che rende l’idea della prestazione, al di là del risultato finale.

Il 18 marzo 2010, tanto per non farci mancare nulla, fenomeni del calibro di Bobby Zamora, Zoltan Gera e Clinton Dempsey firmano il 4-1 con il quale il Fulham, modesta formazione inglese famosa per essere la squadra di Al Fayed e tifata da Hugh Grant, ribalta l’1-3 dell’andata ed estromette la Juve anche dall’Europa League. Ancora più incredibile se consideriamo che la Juventus era persino passata in vantaggio dopo 2 minuti, esattamente come contro il Bayern.

Infine un po’ di numeri relativi a questo campionato:

56.
il numero di gol subiti in un torneo a 20 squadre, primato negativo assoluto (il precedente nei tornei a 20 squadre era datato stagione 1948/49, e allora i gol subiti furono 47), che eguaglia quello stabilito nel 1961/62.

15.
il numero di sconfitte in un torneo a 20 squadre, primato negativo assoluto ( il precedente nei tornei a 20 squadre era datato annata 1948/49, e allora le sconfitte totali furono 12), che porta la Juve ad eguagliare anche in questo caso il “primato” stabilito sempre nel 1961/62.

19
il record delle partite consecutive in cui la Juve ha subito gol in quest’ultimo campionato.
Superato il record di 18 risalente al '54-'55.

19
il numero delle sconfitte stagionali subìte dalla Juventus.
Record assoluto eguagliato.
Manco a dirlo, risaliva al 1961-'62.

55
I punti conquistati dalla Juventus in questo campionato: meno della metà di quelli a disposizione (114)
Solo nel disgraziato (e ormai stra-citato) anno 1961/62 si fece di peggio, con 29 punti in 34 partite.

50
il numero di partite stagionali giocate dalla Juve: 21 vittorie, 19 sconfitte, 10 pareggi.

69
i gol realizzati in tutta la stagione dalla Juventus in tutte le competizioni.

71
i gol subiti in tutta la stagione 2009/10, record assoluto. Qui purtroppo, il richiamo al famigerato anno 1961-'62 non si può fare…

Per la prima volta dal 1996/97 non c’è un giocatore juventino che chiude in doppia cifra in campionato. In quella stagione, conclusasi con la conquista dello scudetto, della Supercoppa Europea e della Coppa Intercontinentale (nonché con la finale di Coppa dei Campioni persa come ricordiamo contro il Borussia Dortmund) furono in tanti ad avvicendarsi nel tabellino dei marcatori. Si concluse la stagione con 88 gol fatti, 57 per merito dei 5 attaccanti (Vieri, Boksic, Del Piero, Padovano, Amoruso).
Quest’anno, dei 69 gol segnati, 35 sono stati segnati dalle 4 punte, 42 se vogliamo considerare Diego come quinta punta. Il capocannoniere assoluto? Alessandro Del Piero, 11 gol. Il vice? Manco a dirlo: David Trezeguet con 10.
Ergo, i vecchi eroi stanchi, acciaccati e logori sono ancora i più efficienti? Siamo a posto…

Poi un numero che fa riflettere e che deve essere il primo all’attenzione della nuova gestione, ed è il numero 5, che corrisponde al numero degli allenatori che si sono succeduti sulla panchina della Juve in questi ultimi 4 anni (Deschamps, Corradini, Ranieri, Ferrara, Zaccheroni).
E alle porte c’è il sesto.
Nei 30 anni precedenti erano stati in tutto 7.

Postilla finale sulla stagione orribile del 1961/62, come promesso:

Quella stagione fu la prima del dopo Boniperti, che consegnò le scarpette al magazziniere dopo la conclusione del vittorioso torneo 1960/61 (“tienile, a me non servono più” disse più o meno l’uomo di Barengo), con Charles al passo d’addio e la squadra a fine ciclo.

Parziale consolazione di quella stagione fu l’impresa contro il Real Madrid nei quarti di finale di Coppa dei Campioni, quando i madridisti ebbero ragione della Juve solamente dopo lo spareggio di Parigi (allora non esistevano i tempi supplementari ma si decideva l’eliminatoria in una terza gara da disputarsi in campo neutro). Quel 3-1 ottenuto dal Real Madrid, contro una squadra falcidiata dagli infortuni causati dal gioco duro delle “merengues”, fu reso necessario dalla vittoria ottenuta dai bianconeri nel match di ritorno al “Bernabeu” per 1-0 (gol di Sivori), risultato identico a quello maturato a Torino all’andata in favore dei “blancos”, a firma Alfredo Di Stefano. Fu quella la prima sconfitta interna subìta dal Grande Real dall’istituzione della Coppa dei Campioni.

Almeno un moto d’orgoglio, un successo rimasto nella storia. Quest’anno, invece, il nulla.
“La stagione dell’amore viene e va” cantava Franco Battiato.
La stagione dell’orrore (parafrasiamo noi) per quanto tempo ancora durerà?

Un ringraziamento particolare all'amico a.magnodelpiero per la consulenza statistica.