Le parole che non ti ho detto (e il canone che non ti ho pagato)

Replay ha cercato di spiegarci la calciopoli 2Da dove partiamo? Dal servizio pubblico? Oppure dal diritto di informazione? Se si vuole possiamo anche discutere del fior fiore di professionisti che la Rai ci mette a disposizione per discutere di un argomento a scelta: Calciopoli. Oppure facciamo Calciopoli 2 la vendetta? Meglio parlare di Calciopoli 2, una sorta di Milano 2 mediatica, un'oasi felice dove non esistono incroci o attraversamenti pedonali, una convincente mini metropoli talmente perfetta che sembra finta, dove per ammirare il laghetto basta seguire le frecce che indicano "Laghetto". Ecco come l'informazione "pubblica", ma anche quella a pagamento, sta tentando di mostrarci Calciopoli 2.
E no, caro il mio incaricato Rai che viene a scrollarmi il batacchio alle 8 di mattina anticipando di quel che basta i testimoni di Geova, son finalmente libero dall'educazione propinata a coloro che mi han cresciuto, e posso scegliere in tutta libertà di affidarmi a chi desidero per colmare eventuali lacune.

Faccio finta, per un attimo, di non essere curioso, di non cercare quello che mi interessa in rete, faccio finta di non possedere una parabola satellitare e di non ricevere segnale alcuno al di fuori di quello indicato da Mamma Rai (e dalla matrigna Mediaset) e faccio finta pure di pagare il canone. Sì, quei 109 Euro che vanno ad aggiungersi al resto delle tasse elargite, e utilizzate dalla Rai, per fornire, anche a me, il diritto di informazione. Quindi accendo la televisione, che per l'occasione ho chiesto in prestito al vicino, e mi sintonizzo su Rai3, aggiusto i colori cercando di levare il rosso predominante per cercare di capire cosa sta succedendo con Calciopoli 2. Chi mi trovo a spiegarmelo? Beh visto che faccio finta di non avere la parabola, come milioni di Italiani che stanno ancora cercando di infilare il cavetto del digitale terrestre, non mi rimane che sintonizzarmi su Rai3 e guardare "Replay", rotocalco di informazione sportiva.

Conduttore incravattato con gel e co.co.conduttrice intubata con tanto di cartelletta e favella (ma una volta le vallette non tenevano la bocca chiusa?). Un collegamento esterno con Leo Turrini, esponente interista di QN direttamente dalla terra del tortellino ripieno, e in studio un parterre de Roi: il "bello di notte" Zibì Boniek, strappato negli anni '80 dal capitalismo di Agnelli alla grigia ed austera Polonia, che continua a fare il bello di notte con gli assist dell'altro invitato; Giampiero Galeazzi, mica Michel Platini, ci mancherebbe. E questi dovrebbero spiegarmi Calciopoli 2? Beh, d'altronde con 109 euro all'anno mica posso pretendere Zazzaroni alle 23.00, sarà forse impegnato ad alzar palette a "Ballando con le stelle". E chi può dirlo?

Questo passa il convento e questo è quanto deduco dalle parole che non ci dicono: sembra che Vieri, indotto da Moggi, abbia chiesto a Moratti di restituire lo scudetto del 2005. Perbacco, ancora Moggi? Poi l'arbitro Paparesta ha ammesso di avere la scheda svizzera!! Ah, Epperò. Chissà che diranno ancora... Moggi ha dato le schede svizzere agli arbitri. Urca, e da chi lo hanno saputo? Moggi ha chiuso anche Copelli nello sgabuzzino a Reggio! Ma quanto era grande 'sto sgabuzzino? Moggi meriterebbe l'ergastolo sportivo!!! E come sarebbe? Fare un "Due con" insieme a Galeazzi? La difesa di Moggi ha dichiarato guerra ai Carabinieri! Questa poi... Li avranno mica attaccati dalla Kamchakta? Le sentenze sportive sono definitive! Mica mi ero accorto del laureato di diritto sportivo in studio...

Sembra anche che in queste intercettazioni di Moratti e Meani (mandate in onda incomplete n.d.r.) non vi sia nulla di rilevante, quelle di Moggi invece erano gravissime!! Allora c'è il laureato di diritto sportivo in studio, ma mica ho capito chi fosse; Boniek forse?! La Juventus dovrebbe restituire gli scudetti del '98 e del 2002. Alla faccia, quante cose che non sapevo, avanzate mica altro? Che ne so, la Coppa dei Campioni del 1985 non la rivolete?

Ma il contradditorio? Malizioso che non sono altro, eccola l'intervista a Maurilio Prioreschi, il diabolico avvocato di Moggi che si scaglia contro l'Inter e il Milan, l'avvocato del "così fan tutti" e del mal comune mezzo gaudio. Un'intervista preregistrata e gambizzata dai "tempi televisivi", d'altronde per 109 euro il palinsesto è quello che è, anzi, grasso che cola se si sente addirittura Prioreschi in diretta telefonica sui titoli di coda, giusto il tempo per affermare che Paparesta la scheda svizzera non l'ha mai avuta, giusto il tempo di cercare di rispondere seriamente alla caciara all'amatriciana fatta in studio dagli invitati pagati con i soldi del canone.

L'impressione che ho avuto, da curioso e informato, è esattamente all'opposto: invece che in uno studio televisivo gli invitati sembravano esser rinchiusi, non da Moggi, in un sommergibile che andava sempre più a fondo nel laghetto di Milano2. E ci credo, con tutto il peso delle imprecisioni sostenute, oltre a quello di Galeazzi vestito come Fonzie per l'occasione, è un attimo sprofondare, nonostante gli sforzi per tappare le falle mettendo mani a destra e a manca, e nonostante le parole che non avete detto.

Beh, se gli altri milioni di Italiani sono riusciti ad infilare il cavetto nel decoder del digitale terrestre in tempo, forse li avete convinti, a me no! Restituisco il televisore al mio vicino e riaccendo il computer, o devo pagare il canone anche per il pc? Se così fosse, mandatemi pure l'incaricato Rai a casa, quando ho finito con i testimoni di Geova, forse mi avanza il tempo per parlare anche con lui, ne ho così tante di parole che non ho ancora detto!