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top of the blogIniziamo dalla fine. Sperando che sia la fine. Ma il pessimismo della ragione, avvertiamo, ci indica che purtroppo la fine del tunnel è ancora lontana.

Il nuovo tecnico della Juventus è Alberto Zaccheroni.
Ben strana questa scelta. Infatti il tecnico romagnolo si era offerto oltre un mese fa. Perché dunque attendere un altro filotto di sconfitte prima di ingaggiarlo? Non si rendono conto i signori dirigenti che la delusione dei tifosi è ormai arrivata oltre il limite di guardia? E già, a pensarci bene, la cifra della dirigenza della Juventus è la dicotomia illusione/delusione. Spieghiamoci meglio: sembrerebbe che i dirigenti juventini non riescano a prendere una decisione se prima non suscitano questi sentimenti nell'animo dei tifosi. Pensateci bene, è stato così fin dal primo giorno, ci avevano illuso che avrebbero fatto fuoco e fiamme al Tar contro le folli sentenze di Farsopoli e poi ci hanno deluso con l'invereconda calata di braghe che tutti sappiamo. Hanno continuato così con le campagne acquisti, ci promettono i Mascherano e gli Xabi Alonso e ci consegnano i Poulsen. Quindi l'ingaggio del traghettatore Zaccheroni è solo l'ultimo capitolo, prima hanno voluto illuderci con le ipotesi Hiddink e Benitez.
Sadismo? Autolesionismo? O “vorrei ma non posso” tipici dei Don Abbondio?

Torniamo ad ieri sera.
Una sconfitta che per il nostro Vittorio è la summa di tutta una stagione. Squadra molle e priva di idee, che riesce a perdere contro un'Inter forse un po' appagata dalla squillante vittoria nel derby. La cosa preoccupante è che l'eliminazione dalla Coppa aziendale Tim è maturata nel solito modo stralunato: negli ultimi secondi della partita, così come era successo pochi giorni fa con la Roma. Tutto questo indica che la squadra, oltre ad enormi limiti tecnici e tattici, ha un deficit sotto l'aspetto caratteriale. Sarà vero che, come spera il nostro Vittorio, finita la bufera non rivedremo mai più una Juventus ridotta in queste miserrime condizioni?

Una parola su Ferrara, che non deve diventare il capro espiatorio.
Ha colpito molto la sua dignità durante la sua ultima conferenza stampa. Non una parola contro la società che lo ha abbandonato al suo destino. L'uomo merita tutto quel rispetto che la dirigenza invece non merita. Ciro, la sconfitta ti sia lieve.


Alla prossima!