"Dio ha levato la mano"

ferraraSi usa parlare di "Armata Brancaleone" quando si fa riferimento a un gruppo sgangherato, in confusione, che si muove senza idee precise. E già il pensiero corre alla nuova Juventus, la cosiddetta Newventus, e alla sua gestione fallimentare sotto ogni punto di vista. Con l'eliminazione dalla Coppa Italia la squadra è riuscita a fallire anche il terzo obiettivo sui tre stagionali, e fa ancora in tempo, facendosi spedire fuori dall'Europa League, a riuscire nell'impresa di fallirne quattro su tre! Un altro degli imbattibili record negativi di questa scellerata gestione.
Ma eravamo all'espressione "Armata Brancaleone" che, come ben si sa, è presa dal titolo di un film. Per chi non l'avesse visto, questo film, ambientato in un medioevo tutto italiano, tratta inizialmente di un gruppo di disperati che al seguito del loro "generale" viaggiano verso la Puglia per reclamare un feudo, finché, contratta la peste in una cittadina, non si affidano alle cure di un santone che li vuole portare in Terra Santa per le crociate.
Chi il film invece lo conosce già ricorderà sicuramente il punto critico in cui la carovana deve attraversare il famoso "cavalcone", un ponticello di legno decisamente instabile.
Uno dopo l'altro gli sventurati seguono il santone e attraversano il ponte, che è retto "dalla mano di Dio", finché a un certo punto quest'ultimo non regge più e crolla facendo precipitare nel fiume uno dei personaggi.
"Dio ha levato la mano" sentenzia il santone.
Molti a questo punto si staranno chiedendo cosa possa avere a che fare questo excursus cinematografico con la Juventus. Ciò è presto detto. In primo luogo l'analogia tra la squadra e l'Armata era evidente fin dall'inizio, resta da capire cosa c'entri il cavalcone.
Ma andiamo con calma, fino ad oggi la squadra, "appestata" da una malattia che non le consente più di vincere due partite di fila, segue il santone Blanc attraverso mille disavventure, e anche una decina di pesanti sconfitte. Finché non si arriva al punto di non ritorno, il cavalcone, la partita della disperazione contro l'Inter in Coppa Italia, l'unico obiettivo rimasto. Ebbene la squadra all'inizio tira avanti, sorretta non dalla mano di Dio (Maradona non gioca più...), ma dalla papera di Toldo. Finché non arriva inevitabile la legge della fisica a far crollare il ponte, e quella del calcio a far perdere la Juve.
"Dio ha levato la mano".
E chi precipita, chi lascia la truppa, facendosi trascinare dalle rapide, è Ciro Ferrara. Che pare tristemente giunto al capolinea della sua esperienza in bianconero. Se ad oggi si parlava di allenatore già esonerato, le dichiarazioni sibilline di Blanc, secondo cui la decisione sarà presa domani, lasciano pochi dubbi, se non quello sul nome del successore (anche se pare sia stato individuato in Zaccheroni). E dopo tutto ciò la squadra andrà avanti, il "Progetto" andrà avanti, l'Armata Brancaleone riprenderà la sua marcia.
Attenzione però, dopo il primo cavalcone viene il secondo. E nel film a cadere di sotto dal secondo cavalcone è il santone...

P.s.: Comunque a dire la verità il primo, e forse più spontaneo, accostamento tra il capolavoro di Monicelli e la Juventus viene dalla famosa citazione "tenevamo uno serpe in pectore"...