La corazzata Potemkin

mourinho"Nel buio della sala correvano voci incontrollate pazzesche, si diceva che l'Italia stava vincendo per 20 a 0, e che aveva segnato anche Zoff di testa, su calcio d'angolo".

Potrebbe finire qui il commento di Fantergomi e Filessa a supporto della corazzata tascabile nerazzurra. Approfittando dell'avversario europeo, quindi senza dover render conto a fastidiosi supporters italici avversari, si son presi la licenza di tifare senza pudore Inter e distorcere unilateralmente qualsiasi azione di rimessa dei nerazzurri. Nonostante le reiterate proteste multicolori giunte in redazione Sky in questi tre anni, continuano imperterriti a sconfinare in personalissimi ed errati commenti, quasi fossero in trance. A questo punto non posso non pensare che non se ne accorgano proprio. La convinzione di onnipotenza è quasi più pericolosa del buonismo o dello schierantismo, perché porta a perdere il contatto con la realtà.

Anche se un po' preoccupato delle mie sensazioni, devo ammettere che ho passato 90 divertenti minuti e l'incazzatura di ieri sera è stata edulcorata dalla prestazione dei Losers per antonomasia. Nonostante gli sforzi del parente terzino in cabina di regia e del suo amico di Berlino, l'Inter questa sera ha dimostrato, ancora una volta, tutta la sua pochezza in campo internazionale. Lasciamo pure perdere l'ennesimo rigore, o forse due, non concessi ai Blaugrana, per il fallo di mano di Stankovic ("Ha cercato di levarlo Fabio"), evitiamo di parlare di Samuel il fabbro, promosso a "The wall" da Caressa mentre enfatizzava tutti gli interventi del centrale Argentino sulla falsariga del Cannavaro mondiale, gli onnipotenti non possono non aver visto la partita di calcetto del secondo tempo.

Perché questo è calcio a cinque, o "Calciotto", non si tratta più di competizione tra le due squadre più forti della Champions League, come accennato da Laporta prima di scendere in campo, sembrava l'allenamento a una porta tra il reparto offensivo ed il reparto difensivo della stessa squadra per provare gli schemi d'attacco. L'Inter ha fornito una prestazione imbarazzante sul piano del gioco, anche difensivo, sul piano del possesso palla, sul piano delle ripartenze e sul piano della tenuta fisica.

A parte 10 minuti in orgasmo dei commentatori nel primo tempo, il Barcellona è entrato in campo, ha fatto shopping e se ne è andato senza nemmeno sudare e spendere troppe energie. Lo 0 a 0 è senza ombra di dubbio un caso o, nella peggiore delle ipotesi, un regalo di Stark, che ha arbitrato secondo le regole europee, forse un po' troppo di oltremanica larga, all'inglese. Imbarazzante è stata anche la facilità degli spagnoli nell'entrare in area nerazzurra, ogni volta che pensavano di farlo e dopo aver campeggiato negli ultimi 20 metri per tutto il secondo tempo.

Caro Bergomi, caro Caressa, grazie per avermi fatto divertire stasera, perché le barzellette me le avete raccontate voi, altro che fuorigioco netti ed ammonizioni sacrosante, non mi stancherò mai, ma davvero mai di ripetervelo, fin quando non inizierete una telecronaca con le parole "Ci sono un argentino, un Portoghese ed un italiano in panchina..." a conferma che sarà una serata memorabile o, in alternativa, quando chiuderete una partita dei vostri beniamini con la frase "La corazzata Potemkin è una cagata pazzesca".