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top of the blogL'irresistibile leggerezza dell'autorevolezza

Chiunque va per mare sa qual è il primo requisito che deve avere uno skipper. Alla base di tutto vi è l'autorevolezza. Questo è il sentimento che l'equipaggio deve nutrire per colui che dà gli ordini: la sicurezza di essere in buone mani è alla base di tutto.
Anche nell'Ottocento, quando olandesi e inglesi esploravano l'immenso Oceano Pacifico era così: la ciurma doveva essere certa che il capitano li avrebbe riportati a casa e possibilmente ricchi.
I vecchi brigantini erano un microcosmo; per mesi e mesi l'equipaggio viveva nella promiscuità; poco cibo, poche cure e lavoro massacrante. Non sarebbe bastato il miraggio di enormi ricchezze da scoprire per evitare l'ammutinamento. Tutti dovevano avere la fiducia che chi comandava li avrebbe riportati a casa, sani e salvi; primum vivere.
Ecco cos'è l'autorevolezza del capitano: uno strano miscuglio di perizia tecnica riconosciuta unanimemente e sommata al senso dell'equità e della giustizia. Da questo sentimento nasce il frutto della fiducia. Il più raro dei sentimenti umani.

Anche il mondo del calcio, lo abbiamo già detto, per certi versi appare come un brigantino in mezzo al mare. Dunque anche nel mondo del calcio chi ha ruoli di responsabilità, se vuole evitare il caos, deve essere dotato dell'autorevolezza che avevano i comandanti dei brigantini olandesi.

Per questo oggi vi presentiamo dei pezzi dal nostro blog che a ben vedere dimostrano come spesso istituzioni e persone siano prive di questo requisito, da cui la mancanza di fiducia reciproca e spesso anche il caos.

Il pezzo "Grazie Roma" ci spiega come le contestazioni dei tifosi contro Rosella Sensi siano solo il frutto amaro della mancanza di autorevolezza delle istituzioni federali (Covisoc e Giustizia Sportiva), che non seppero fermare Franco Sensi quando spendeva e spandeva oltre ogni limite. Non pensate anche voi che delle istituzioni autorevoli sarebbero riuscite a far rispettare le regole previste?

"Il Mourinismo è contagioso" spiega come le scomposte risposte a Lippi da parte di Mourinho e dei giornali spagnoli a Platini siano frutto della stesso albero. Chi ha torto spesso è costretto a urlare e a dar scandalo. Fondamentalmente anche qui si vede chi ha autorevolezza e chi ha solo buoni polmoni.

Il nuovo regolamento degli Agenti dei calciatori sancisce che non vi è incompatibilità per motivi di parentela. La Gazzetta dello Sport, dopo aver dipinto Moggi e la Gea come dei mostri, liquida la notizia in dieci righe. E' la mancanza di autorevolezza di chi non ammette i propri errori o addirittura "coda di paglia"? Noi ne parliamo nel post "La Vergogna dello Sport".

Vi aspettiamo sabato prossimo. A presto!