Pogba piega il Chievo

Domenica di calcio davvero goduriosa per i tifosi bianconeri: alla vittoria casalinga sul Chievo non riesce a rispondere la Roma, che al Franchi non va oltre l'1-1, consentendo alla Vecchia Signora di portare a 7 le lunghezze di vantaggio sui capitolini.
Una partita, quella allo Stadium, che sembrava non mettersi bene dopo il primo tempo, con la Juventus che aveva avuto qualche occasione ma che sembrava mancare di mordente. Atteggiamento che il Chievo ha notato e, ad inizio secondo tempo, i veronesi avevano pure provato a fare la partita. Ma col passare dei minuti la superiorità juventina si è fatta sentire ed è così che la continua pressione è stata ripagata, quando Pogba ha deciso di sfornare un'altra delle sue perle: dribbling di destro e rasoiata di sinistro a punire l'incolpevole Bizzarri. La capacità di dribbling e tiro di questo giocatore, con ambo i piedi, è davvero straordinaria. E non si limita solo a questo. Tutti ricordiamo due anni fa il gol-scudetto di Giaccherini all'ultimo respiro contro il Catania: in quell'occasione Pogba raccolse un cross un po' fuori misura con un aggancio a dir poco straordinario. E anche oggi non è stato da meno: cross di Padoin teso e forte in area, stop di Paul col piede e subito un siluro in porta, sulla cui respinta si è fiondato poi Lichsteiner per fissare sul 2-0 il punteggio.
Un periodo di forma impressionante per il centrocampista d'Oltralpe, su cui ormai sono puntati tutti gli occhi dei top club europei. Finora però le sue parole sono state chiare: "Alla Juventus mi trovo bene, e inoltre è stata l'unica squadra a credere in me quando nessun altro lo stava facendo". Lo volete? Noi non abbiamo bisogno di cederlo e qui si trova bene.
Dal punto di vista tattico, si riscontra anche una certa tendenza di Allegri: nelle ultime due partite, a risultato ottenuto viene spesso inserito un difensore per infoltire la linea difensiva e passare a un più robusto 3-5-2. Anche se parlare di 3-5-2 non è proprio corretto. Dagli spalti ho potuto notare come, in fase difensiva, si riscontrasse un 5-3-2, mentre in fase offensiva si trasformasse in un 3-3-4, soprattutto durante i contropiedi, con i terzini ad alzarsi velocemente e ad attaccare la profondità. Un atteggiamento un po' differente dal modulo di Conte, senza dubbio, e molto più votato alle ripartenze. Ma ciò è la riprova di come molte delle posizioni oltranziste del web siano sbagliate: la difesa a 4 non è l'unica opzione "civile e umana" contro "l'oscurantismo medievale" della difesa a 3. Anzi, ci sono momenti delle partite in cui questo cambio in corsa può addirittura ripagare, vedasi la rete di Vidal a Napoli e quella di Lichsteiner ieri.
Dobbiamo anche rilevare dei problemi per la Roma che, orfana di Gervinho, sembra arrancare, e non poco, in campionato. Gli uomini di Garcia poi ultimamente tendono a giocare solo il secondo tempo, e con le squadre ben organizzate come la Fiorentina non sempre si ha l'occasione per rimontare.
-8 l'anno scorso, -7 quest'anno: com'era immaginabile, era difficile che la Juventus avrebbe potuto replicare gli stessi punti dell'annata scorsa ma per questo campionato, complice anche gli impegni della Roma in Europa League, la quota per aggiudicarsi lo scudetto dovrebbe abbassarsi.
E ora testa a Parma, dove, si spera, si potrà continuare anche il cammino intrapreso in Coppa Italia.