Conte: Orgoglioso sì, preoccupato no. La lezione del Boavista.

News, 3 aprile 2014.
 
In 22 a Lione: partiti anche lo squalificato Vidal e i tre acciaccati Peluso, Ogbonna e Barzagli. Conte:  Nonostante la sconfitta di Napoli non sono preoccupato; anzi sono orgoglioso che la Juve sia rimasta, per il secondo anno consecutivo, l'unica squadra a rappresentare il calcio italiano in Europa. Marchisio: Dobbiamo ricordarci degli errori commessi a Napoli e riprendere subito il cammino. Il Boavista vince la sua lunga battaglia con  la Federazione portoghese e torna in Prima Divisione, ottenendo anche un risarcimento. 
 
 
Conte a Lione con 22 giocatori - Sono 22 i convocati di Antonio Conte: Buffon, Chiellini, Caceres, Ogbonna, Pogba, Marchisio, Vucinic, Tevez, Giovinco, Peluso, Llorente, Barzagli, Osvaldo, Bonucci, Padoin, Pirlo, Asamoah, Vidal, Lichtsteiner, Storari, Isla, Rubinho. Sono partiti dunque con la squadra anche lo squalificato Vidal e i non ancora disponibili per infortunio Peluso, Ogbonna e Barzagli: il più vicino, quasi pronto al rientro, è in questo momento Peluso, che lavora già in gruppo.
La squadra è partita da Caselle intorno alle 15.30 e poco più di un'ora dopo è atterrata a Lione, accolta, una volta tanto, non da lanci di uova e pietre, ma da tifosi festanti.
 
Conte: Sono orgoglioso, non preoccupato - La Juve è rimasta l'unica squadra italiana a rappresentare il calcio italiano in Europa e questo per Conte è motivo di orgoglio, come ha spiegato nella conferenza Uefa nella sala stampa dello Stade de Gerland. "Sicuramente il fatto di essere rimasti per il secondo anno consecutivo l'unica squadra a rappresentare il Paese, l'Italia, in Europa, deve essere un motivo di soddisfazione. Sentiamo la pressione del fatto di cercare di riportare anche un po' di lustro al calcio italiano. E visto che siamo stati noi gli unici, cercheremo di andare quanto più avanti possibile, sapendo comunque che ci saranno delle difficoltà da superare. Questo, ripeto, ci deve inorgoglire, ci deve rendere ancora più forti nel nostro percorso".
Un percorso sul quale ora c'è il Lione: "E' un'ottima squadra, composta da ottimi giocatori - osserva Conte - Sicuramente il reparto offensivo penso sia il reparto più importante a livello di qualità, di forza anche fisica, perché Gomis e Lacazette sono due giocatori molto molto forti. Li abbiamo studiati, conosciamo i punti forti, pensiamo di conoscere anche qualche punto debole. Cercheremo di fare la partita domani sapendo che la prima partita è molto importante per dare un input alla qualificazione".
Napoli ormai è solo un brutto ricordo, da cancellare con prestazioni da Juve: "Penso che comunque la sconfitta con il Napoli possa essere catalogata in quelle sconfitte fisiologiche che possono accadere dopo che si arriva da un periodo in cui si è vinto tanto e quindi magari può capitare che l'attenzione, la concentrazione, la determinazione possano venire meno. Quello che mi auguro è che questa sconfitta ci possa dare quella forza per fare questo rush finale nel migliore dei modi. Ed io mi aspetto già domani una grande prestazione da parte di tutta la squadra".
Garde, l'allenatore dei transalpini, ha detto che la gara contro la Juve è come scalare una montagna: "Noi cerchiamo di rendere questa montagna invalicabile - è la soluzione di Conte - Ecco, questa è la cosa più importante: loro vorranno scalare questa montagna, però dovremo essere bravi noi a non fargliela scalare".
E' preoccupato? "Zero, zero".
 
Marchisio: Non dobbiamo dimenticare Napoli - La partita di Napoli deve servire da lezione, questo i bianconeri lo hanno capito benissimo e lo spiega Claudio Marchisio, che accompagna Conte nella conferenza stampa Uefa: "Bisogna ricordarsi della partita di Napoli, ciò che non è andato bene, come siamo entrati in campo, la mentalità. Abbiamo fatto una brutta prestazione, quindi abbiamo la possibilità subito, dopo due giorni, di rifarci in Europa. E' una partita che per noi conta tantissimo, sappiamo quanto è importante venire qui all'andata e fare un ottimo risultato. Bisognerà riprendere subito il cammino che abbiamo fatto dall'inizio dell'anno fino adesso, guardando quello che non è stato buono a Napoli e fare una grande partita".
Ma non condivide il pessimismo che quella che è stata la seconda  sconfitta stagionale (dopo Firenze) ha rovesciato sulla Juve: "Abbiamo fatto un cammino straordinario noi in questi anni e man mano che stanno passando le stagioni, abbiamo sempre più punti di vantaggio rispetto alle inseguitrici, che comunque sono squadre che in questi anni sono migliorati, hanno speso soldi per migliorare le loro squadre, lo hanno fatto e stanno migliorando. Noi altrettanto, abbiamo fatto questo cammino, ogni anno abbiamo migliorato e stiamo facendo cose straordinarie. Quindi quando si parla di una Juve in crisi soltanto perché ha perso una partita entrando in campo in modo sbagliato (una sconfitta a Napoli ci può stare) c'è da dubitare dei pensieri che hanno gli altri su di noi, su una squadra che ha fatto sempre un percorso a salire e continuerà a farlo".
Sull'avversario di turno: "E' sicuramente un'ottima squadra se è arrivata a questo punto dell'Europa League, ha dimostrato il suo valore e sta facendo bene anche nel campionato francese. Noi abbiamo avuto poco tempo per guardarli e per studiarli, ma per quello che abbiamo visto è una squadra molto completa, forte fisicamente, con giocatori in attacco come  Lacazette che possono sicuramente far male in contropiede. E quindi dovremo stare molto attenti".
 
Il Boavista torna in Prima Divisione - Era stato retrocesso nel 2008 per lo scandalo "Apito dourado" (fischietto d'oro): tre club (Porto, Boavista e Uniao Lieira) erano stati accusati  di aver corrotto un gruppo di arbitri e il processo condannò  il Boavista alla Seconda Divisione, facendolo precipitare in una profonda crisi (gli altri due club se la cavarono con qualche leggera penalizzazione). Nonostante le difficoltà, il Boavista non si arrese e iniziò una lunga battaglia contro la Federazione, battaglia che si è recentemente conclusa con la vittoria del club, che viene riammesso di diritto dalla prossima stagione in Prima Divisione (dove non era più ritornato) e la sconfitta della Federazione, chiamata a pagare 23 milioni di euro di danni.
La Juve nel 2006 non seppe fare altrettanto e si arrese: il ricorso al Tar venne ritirato, il 31 agosto 2006, su input, ebbe a confessare Blatter, di Montezemolo.


 


Foto Gallery