Dossier Ladroni: Non fu l'Inter a far spiare De Santis, ma Pirelli&Telecom!

News, 22 giugno 2013.
 
Rese note le motivazioni della sentenza che nega a De Santis il risarcimento per lo spionaggio ai suoi danni: non c'è 'prova dirimente' che sia stata l'Inter la committente, sarebbe stata tutta farina del sacco Pirelli/Telecom.  Carobbio e Gervasioni si apprestano a chiudere la loro vicenda giudiziaria patteggiando 22 mesi. Cominciano bene le Final Eight per i Giovanissimi Nazionali bianconeri: battuta la Sampdoria. Il 28 giugno lo Juventus Stadium ospiterà un forum dedicato al marketing e alla logistica nel panorama del calcio internazionale.
 
 
Non fu l'Inter a spiare De Santis - La sentenza era uscita due mesi fa: il giudice della prima sezione civile del tribunale di Milano, Loretta Dorigo, aveva deciso che l'Inter non avrebbe dovuto pagare alcun risarcimento a Massimo De Santis per l'attività di spionaggio subita dall'ex arbitro nell'ambito della cosiddetta Operazione Ladroni, un'attività che era arrivata a coinvolgere anche i familiari e i conti bancari dell'ex arbitro.
Ora sono arrivate le motivazioni, attese dai legali dell'ex arbitro, gli avvocati Paolo Gallinelli e Federico Lucarelli, per poter impugnare il provvedimento e proseguire una battaglia che non può certo finire qui.
Stando a quando riporta 'Tuttosport', il respingimento della richiesta di risarcimento (presentata oltre un anno e mezzo fa) si fonda sul fatto che non esista prova che sia stata l'Inter la committente dello spionaggio su De Santis e nemmeno che la stessa Inter abbia utilizzato quei dati "abusivamente acquisiti" dalla security Telecom e Pirelli, guidata all'epoca da Giuliano Tavaroli. Nel provvedimento si dice infatti testualmente che non è stata "acquisita prova dirimente" del fatto che sia stata la società nerazzurra "la titolare del trattamento dati attuato nei confronti di De Santis" e quindi la "committente delle legittime interferenze".
A convincere di ciò il giudice sarebbero state alcune deposizioni agli atti della causa nelle quali si raccontava di "un incontro tra Tavaroli, Moratti e Facchetti nel quale il presidente e il dirigente dell'Inter avevano prospettato la situazione di gravi irregolarità loro comunicata dall'arbitro Nuncini ed avevano chiesto consiglio. Nell'occasione Tavaroli [...] aveva consigliato due soluzioni alternative tra il presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Milano, ovvero far assumere al Facchetti il ruolo di fonte confidenziale delle forze dell'ordine. Giova ricordare - continua il giudice - che Moratti, pur non ricordando l'episodio nello specifico, dichiarava di aver chiesto consiglio a Tavaroli su come procedere".
Poi l'Inter presentò un esposto, successivamente archiviato a modello 45 ("notizie di reato manifestamente infondate"), che nessuno può consultare senza l'autorizzazione del pm. che all'avv. Gallinelli l'ha già rifiutata un paio di volte; e Nucini a Napoli, nel processo su Calciopoli, ridusse il colloquio con la dott. Boccassini ad un'amabile conversazione sul mondo del calcio.
Ma la considerazione decisiva, a quanto pare, sarebbe che sia inoppugnabile che "il costo economico di tutti gli abusivi accertamenti a carico dell'arbitro De Santis fosse sostenuto da Pirelli"; a differenza di quelli di Vieri ["Quello (di Vieri e Jugovic, ndr) fu il primo incarico per cui l'Inter si rivolse a Tronchetti Provera e quindi a me per un supporto professionale. Le attività vennero poi condotte dall'agenzia Polis d'Istinto. Chi pagò? L'Inter", mentre "Per il dossier Ladroni pagò Pirelli per un errore amministrativo", dichiarò un anno fa Tavaroli in corte d'Assise a Milano nel processo per i dossiers illegali].
"In altri termini - spiega il magistrato citando le dichiarazioni dell'ex capo del Tiger Team Fabio Ghioni (“tutte le aziende alle quali era interessato, come azionariato, il signor Tronchetti, nel senso che aveva una partecipazione, le consideravamo aziende di Gruppo; tra queste consideravamo anche l’Inter un’azienda di Gruppo. Ne conseguiva che anche l’Inter, in quanto azienda del Gruppo, veniva tutelata e gestita, esattamente, come se fosse Telecom Italia...”) - deve affermarsi che oltre alla pertinenza organizzativa degli autori materiali della condotta al gruppo Pirelli/Telecom ad alla assunzione da parte di quest'ultima dell'onere economico dell'intera operazione, si riscontra il soddisfacimento in capo a quel committente di un interesse economico funzionale proprio ed autonomo, in qualità di azionista di rilievo nonché sponsor dell'Inter".
Noi ricordiamo anche  le parole di Cipriani che riferì che tutte le operazioni svolte per conto dell'Inter per ragioni di opportunità, come ebbe a spiegargli lo stesso Tavaroli, non dovevano essere fatturate dalla Polis d'Istinto direttamente alla società nerazzurra. Il Cipriani riferisce che tramite la società inglese WCS emise fattura consegnata direttamente a Tavaroli. Dice infatti (pag.131): “...perché nelle intenzioni dell’INTER così come segnalatomi da TAVAROLI era opportuno che l’investigazione non risultasse o comunque fosse difficilmente individuabile".
 
Calcioscommesse: Carobbio e Gervasoni verso il patteggiamento - Filippo Carobbio e Carlo Gervasoni, i due 'superpentiti' del calcioscommesse,  sono sul punto di chiudere la loro vicenda giudiziaria: mercoledì, infatti, i due, in relazione al reato loro contestato (associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva) vedranno vagliata dal gup la loro richiesta di patteggiamento per una pena inferiore ai due anni (si dice 22 mesi).
Intanto il pm cremonese Di Martino ha chiesto l'incidente probatorio su 200 tra cellulari, pc e iPad; si cercherà anche di trovare e identificare eventuali comunicazioni via Skype; coinvolti circa 50 tra calciatori e dirigenti, perr i quali si profila l'iscrizione nel registro degli indagati.
Continuano anche gli interrogatori: è stato sentito l'ex centrocampista dell'Ascoli Alex Pederzoli che ha ammesso di aver incontrato gli 'Zingari', anche se la versione fornita non ha convinto gli inquirenti; giovedì prossimo verrà sentito Cristian Stellini e ai primi di luglio toccherà al portiere Ferdinando Coppola (ex Siena, ora al Torino, dopo aver scontato la squalifica di quattro mesi inflittagli dalla giustizia sportiva per omessa denuncia).
 
Giovanissimi Nazionali: buona la prima alle Final Eight - I Giovanissimi Nazionali sono partiti con il piede giusto alle Final Eight di Chainciano Terme: prima partita e prima vittoria per i ragazzi di Gabetta, che si sono imposti per 1-0 sulla Sampdoria in virtù di un'autorete dei blucerchiati; oggi alle 17.30 affronteranno l'Inter, sconfitta all'esordio dal Padova (2-1).
 
Allo Juventus Stadium si parlerà di futuro - Momentaneamente libero dal calcio giocato, lo Juventus Stadium non riposa: il 28 giugno ospiterà il primo forum dedicato all'area marketing e logistica nel panorama del calcio internazionale. L'evento avrà il suo prologo il giorno 27 col il Networking Cocktail presso il Rowing Club Armida, ma il clou sarà rappresentato proprio dalla giornata del 28 con gli incontri business to business tra club e aziende e una serie di conferenze incentrate su quattro temi strategici: a) Football & home stadium: Uno stadio di proprietà 7 giorni su 7;  b) Football & emerging realities: Le nuove realtà del calcio;  d) Football & education: Il calcio è un gioco;  d) Football 6 new media: Come poter interagire con sponsor e tifosi
Hanno aderito all'iniziativa, curata da Ludovica Mantovani (una lunga esperienza nell’Area Marketing dell’U.C. Sampdoria e oggi impegnata nell’organizzazione di eventi non solo sportivi) Juventus, Atalanta, Chievo Verona, Fiorentina, Lazio, Livorno, Milan, Napoli, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Torino, Udinese, oltre che la Wild Card Internazionale del Galatasaray di Istanbul, le Associazioni italiane di Allenatori, Preparatori Atletici, Calciatori, e la Federazione della Costa d’Avorio; oltre cinquanta le aziende presenti, con i nuovi sponsor Turkish Airlines, Deloitte & Touche, My Jet e Hart Special Risk.
“Marketing e logistics possono essere strumenti al servizio del successo sportivo – ha spiegato la Mantovani – FootballAvenue nasce con l’obiettivo di fare dialogare tutte le componenti che gravitano intorno al mondo del Calcio. Un forum per conoscere e conoscersi, confrontarsi e misurare la nostra realtà con quelle dei Paesi emergenti e i benchmark internazionali. Per l’Italia si tratta di un format innovativo, a noi piace considerarlo un calcio d’inizio, o meglio, l’inizio di una nuova cultura del Calcio e del Business nel nostro Paese.

 


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