Marotta: Stiamo sondando il mercato ma i tempi non sono maturi. Sarà 'Fino alla fine'.

News, 1° giugno 2013.

Marotta: 'Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco': stiamo facendo sondaggi, ma i tempi non sono ancora maturi: l'obiettivo è quello di completare la rosa per il raduno estivo. Dal sondaggio tra i tifosi la decisione della scritta che comparirà sulle maglie della Juve dal 2014-15: sarà 'Fino alla fine'. Pirlo impreziosisce la sfida fra le Nazionali di Italia e San Marino con un bellissimo goal su punizione. Calcioscommesse: la giustizia ordinaria prosegue le sue indagini a Cremona; quella sportiva in settimana dovrebbe partorire i deferimenti per il filone Bari bis; ma per Lazio-Genoa e Lecce-Lazio (Mauri, Milanetto e Bertani) è ancora tutto fermo. Sneijder. L'Inter ha cercato di distruggermi, quel che è successo è indegno, fa piacere che l'Inter sia fuori dall'Europa.

Marotta: Stiamo facendo sondaggi, ma i tempi non sono ancora maturi - Beppe Marotta ieri era all'aeroporto della Malpensa, in occasione dell'inaugurazione di uno Juventus Club Doc. A margine dell'evento, attorniato dai microfoni dei cronisti, ha parlato del momento del calciomercato bianconero: "Non credo che a breve si possa arrivare a una definizione, bisogna aver pazienza, attendere che le situazioni si possano delineare. Diciamo che un nostro vecchio allenatore, importante per la nostra squadra, aveva detto 'Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco', quindi evidentemente nella vita in generale ma soprattutto nel mondo del calcio contano i fatti e non le parole. Ciò non significa che non ci sia attivismo, ma i tempi non sono ancora maturi, ci sono diverse società che si devono ancora assestare. Noi abbiamo iniziato a sondare alcune disponibilità, ma non è ancora il momento per fare annunci.
Però è chiaro che l'obiettivo è quello chiaramente di allestire una squadra e una rosa che per la partenza per il raduno sia completa il più possibile.
Io non voglio fare nomi, se no per dire che Higuain è un ottimo giocatore e non lo scopro certamente io. Sul discorso di Jovetic, anche se è un giovane calciatore molto bravo, non ci siamo ancora mossi; io onestamente devo dire che non abbiamo ancora contattato nessuno della Fiorentina. Noi in questi momenti stiamo facendo sondaggi e verifiche, per trovare una congruità su tutti i fattori, per vedere anche che tutto si incastri con i nostri parametri, che non sono solo parametri di carattere economico, ma sono anche parametri di carattere tecnico-tattico, umano e professionale. Quello che è certo è che nella Juventus bisogna sudare per ottenere una maglia da titolare.
Le parole di Della Valle su Elkann? Credo che le parole di Della Valle siano frutti normalissimi di una dialettica che trova protagonisti dei grandi imprenditori, quindi le ritengo cose normalissime, che non debbano e non devono condizionare quella che poi è un'attività sportiva in termini di eventuali trattative tra le società".


Fino alla fine - Non sarà più solo un coro da stadio. Non saranno più solo le parole con cui Andrea Agnelli ha concluso il suo discorso all'inaugurazione dello Juventus Stadium (Saremo sempre uniti, oggi e domani, pronti a gridare assieme 'Fino alla fine'), sarà anche la scritta che dalla stagione 2014-15 sarà impressa sul colletto delle maglie dei bianconeri. E' il frutto della selezione che la Società ha affidato ai tifosi e del cui esito ha dato notizia ieri sul sito ufficiale: 'Siete stati voi a dettarlo e a volerlo scolpito su ciò che una squadra ha di più sacro. Voi, con i vostri voti, espressi attraverso l’app “Made by Your Passion” sulla pagina Facebook della Juventus, avete stabilito che siano queste parole a rappresentare il senso di appartenenza alla Juventus. Voi le avete rese un simbolo, tanto forte da essere impresso sulle nostre maglie da gioco nella stagione 2014/15. Ci avete mandato oltre 6.000 proposte ed è stata dura selezionarne cinque: “Fino alla Fine”, appunto, ma anche “Bianco che abbraccia il nero”, “Writing history, chasing victory”, “We live our lives in color, but Dreams are Made in black & white” e “Storia di un grande amore”. Tutte, in effetti, erano meritevoli, perché ognuna racchiudeva in sé una parte della filosofia bianconera. “Fino alla fine” però è la miglior sintesi di quello che significa far parte della Juventus. Non è un caso che il Presidente Agnelli avesse concluso il discorso pronunciato la sera dell’inaugurazione dello Stadium proprio con quelle parole. Lui, che è il primo tifoso, le ha sentite cantare e le ha fatte sue. Voi, che le gridate durante ogni partita, le avete volute sulla maglia della Juve. E i giocatori, che quella maglia la indosseranno, leggendole prima di ogni partita, faranno di tutto per onorarle'.

Pirlo brilla anche in Nazionale - A Bologna si è disputata ieri sera l'amichevole tra le Nazionali di Italia e San Marino, terminata 4-0 per gli azzurri. Tra gli azzurri hanno giocato moltissime seconde linee, che Prandelli voleva testare per capire chi di loro includere nel numero dei 23 che saranno impegnati nella gara di qualificazione ai Mondiali contro la Repubblica Ceca (7 giugno a Praga) e poi parteciperanno alla Confederations Cup in Brasile: tra i bianconeri hanno perciò giocato solo Buffon (70' prima di lasciare il posto a Sirigu) e per tutta la gara Pirlo (tenerlo fuori dev'essere un'impresa!): e Andrea è stato ancora una volta il migliore in campo, autore tra l'altro di un bellissimo goal su punizione.

Calcioscommesse: Cremona ancora al lavoro, mentre si attendono i deferimenti di Bari bis - E' un momento importante per l'indagine cremonese sul calcioscommesse perché a Singapore avrebbe iniziato a collaborare Tan See Teng, il capo dell'organizzazione transnazionale che da anni gestisce le combines del calcioscommesse in Europa, Asia, Africa e America. Su di lui la Procura di Cremona prima, già due anni fa, e gli inquirenti ungheresi poi hanno spiccato un mandato di cattura internazionale; che venga estradato da Singapore è praticamente impossibile, però, se dovesse parla anche di combines in Italia, le sue dichiarazioni finirebbero sulle scrivanie del gip cremonese Salvini e del procuratore Di Martino, che intanto ha già pianificato per il mese di giugno una serie di cinque o sei interrogatori di personaggi con parte attiva o comunque vicini al mondo del calcio, soprattutto di serie B, sulla base di nuovi dati e riscontri delle indagini, contenuti in un'informativa. Si lavora dunque per chiudere, si spera a breve, un'inchiesta che va avanti da troppo tempo. La giustizia ordinaria sta già comunque per ratificare i primi patteggiamenti, come quelli dei 'pentiti' Gervasoni e Carobbio.
Diverso il discorso per quanto riguarda il lato sportivo, sul cui versante devono prendere il via almeno altri due processi: quello del secondo filone di Bari per il quale la prossima settimana dovrebbero essere resi noti i deferimenti, tra cui potrebbero esserci quelli degli ex-Bari Ranocchia, Gillet, Gazzi e Barreto (i primi due gradi di giudizio si terrebbero tra giugno e luglio); e quello del terzo filone di Cremona con le partite Lazio-Genoa e Lecce-Lazio, per le quali il 28 maggio 2012 erano stato arrestato Stefano Mauri (e con lui Milanetto e Bertani); su questo filone a Cremona si sta ancora lavorando e ciò offre a Palazzi un pretesto ("Mauri gioca perché la Procura di Cremona non ci ha ancora trasmesso gli atti e perché la fase istruttoria non è terminata e ci sono ancora indagini in corso" ha dichiarato il procuratore federale lo scorso 6 maggio in occasione di un convegno dell'Ussi sulla giustizia sportiva) per non muoversi in proposito; e Mauri ha giocato, e fortemente contribuito a decidere, la recente finale di Coppa Italia. L'ennesima anomalia di una giustizia domestica a velocità variabile.

Sneijder: L'Inter voleva distruggermi, sono felice che sia crollata - Intervista al veleno rilasciata dall'ex nerazzurro Wesley Sneijder (ora al Galatasaray) al quotidiano olandese 'Telegraaf'': "Per i giocatori e i tifosi dell'Inter l'ho trovato terribile. Ma per alcune persone non mi spiace che il club sia arrivato nono in serie A, che l'allenatore sia stato costretto ad andarsene e che la squadra non potrà giocare in Europa. Spero che i dirigenti si mettano a riflettere. Quello che è accaduto è indegno per l'Inter", queste le sue dure parole, molto più che un togliersi sassolini dalle scarpe. E va anche oltre: "L'Inter ha cercato di distruggermi, se non avessi avuto una forte personalità avrei smesso di giocare a calcio". E racconta: "Ogni giorno cercavano di colpirmi. Un esempio? Una volta ho portato una persona con me all'allenamento e l'ho lasciato nel bar insieme agli ospiti degli altri giocatori. Quando sono tornato, non c'era più. L'avevano messo in un piccola stanza, senza finestre". Per concludere: "Molte persone lì non meritano la mia fiducia. Ma è stata una situazione che mi ha reso ancora più forte".
Ricordiamo che la disputa tra Inter e Sneijder riguardava la richiesta dell'Inter di modificare il contratto liberamente sottoscritto dalle parti, con la proposta all'olandese di una diminuzione dell'ingaggio mascherata da spalmatura (la medesima cifra veniva a coprire un maggior numero di anni); e la mancata adesioni del giocatore aveva portato alla sua esclusione dalla rosa dei convocati, decisione che alla fine veniva fatta propria e ufficializzata da Stramaccioni con la giustificazione 'tecnica' che vedeva meglio altri giocatori. Era uno di quei casi che avevano indotto il sindacato mondiale calciatori a levare la sua voce parlando di mobbing e di ricatto di quei club che per vicende contrattuali mandano in tribuna alcuni loro giocatori (oltre al caso Sneijder c'era anche il caso Llorente che l'Athletic Bilbao non mandava in campo perché aveva rifiutato il rinnovo; avrebbe poi firmato per la Juve).
E' incredibile riflettere sul fatto che ad esempio Moggi venne condannato per violenza privata per il caso di Manuele Blasi, cui non era stata richiesta alcuna spalmatura, ma semplicemente perché non gli era stato concesso quell'adeguamento di contratto che il calciatore già ad ottobre, prima ancora di aver dimostrato alcunché sul campo, già reclamava.


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